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Anche io lo trovo riuscito, molto pulito tecnicamente, musicalmente parlando sento forse troppo rigoroso ritmicamente un determinato punto; magari è una questione di gusto e sarei curioso del motivo di questa scelta.
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Concordo con Antares, uno dei primissimi parametri da tenere in considerazione è l'armonia e cioè quando c'è un cambio d'accordo.
In realtà poi si può usare ad esempio per ammorbidire delle note, creare delle regioni armoniche, molto dipende anche dall'estetica della composiizone e del proprio senso estetico...insomma, da come intendiamo l'interpretazione di quel brano stesso
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...eppure il mondo dell'interpretazione, oggi, mi sembra molto più femminile che maschile.
Sicuramente il fenomeno è interessante...sul sitema produttivo, capisco il direttore, ma il compositore tendenzialmente mi sembra più autonomo, no?
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ma queste difficoltà ritmiche come si superano?
Studiando negli anni e con tanta pratica...sostanzialmente sono problemi di solfeggio che si dovrebbero risolvere in "giovane" (inteso come anni di studio) età
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Mi aveva tratto in inganno questa frase...poco male.
la difficoltà dei seguenti brani del grande Chopin?
Fra quelle che hai indicato io personalmente ho fatto uno sforzo per la sonata
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Magari utile, un precedente topic
http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1968-iniziare-a-suonare-chopin/
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I più papabili sono i Valzer e I preludi
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Complimenti, un nuovo collega
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Per Beethoven propongo un paio di link ... che non guastano mai
Annie Fischer plays Beethoven 32 Variations in C minor:
http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=PRbRKjbzicc
Vladimir Horowitz plays Beethoven 32 Variations in C minor
http://www.youtube.com/watch?v=Hd1Bk_vmbYM
giusto per attingere anche da buoni interpreti, senza imitare però
Quello che mi manca di più è la variazione agogica, forse soffre un po' degli stesi "problemi" evidenziata da Vale per Bach.
Tecnicamente parlando mi sembra che possa migliorare il controllo, intendo a dosare le forze in campo ... mano, polso, braccia, etc.
Ovvio, mi sono permesso di far presente qualcosa perchè c'è di mezzo un diploma per cui immagino che non si finisca mai di accontentarsi ...
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.... quei benedetti arpeggi nella parte finali sono ancora sporchi...
ehh Frank non ho un coda purtroppo
In effetti una meccanica col doppio scappamento potrebbe aiutare a rendere più fluida quella parte però ho ascoltato volentieri.
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Faccio la parte dell'avvocato del diavolo:
- la musica di Bach è stata scritta prima di quella di Beethoven ma è stata divulgata molto dopo (grazie Mendelssohn)
- la musica di Beethoven è stata scritta quando quella musica era giusta per la causa Napoleonica
- A me risulta che il mondo non sia l'occidente, non so a quali dati statistici ci si riferisce (fonti, please), nel caso mi risulta che li di europeo tiri di più l'opera....
Già meditare su questi temi può essere d'aiuto.
Ste classifiche sono disponibili?
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Escludere del tutto la memoria cinetica non si può;
In effetti non si può, ma come giustamente fai (e con buoni risultati da quanto ho ascoltato), non si può lasciare sola
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http://www.libreriauniversitaria.it/si-suona-pianoforte-sandor-gyorgy/libro/9788817124737
Sandor dedica un bel capitolo alla memorizzaizone. Si tratta di esercitare 4 tipi di versi di memoria
Memoria visiva
Memoria Acustica
Memoria cinetica
Memoria intellettuale
senza specifici esercizi mediamente si usa la Memoria cinetica, che è la più fallace...
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In effetti
http://imslp.org/wiki/6_Piano_Sonatas,_Op.25_(Clementi,_Muzio)
La numero 1 manca, prova a fare una bella navigata fra le sonate di Muzio
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Anche l'interpretazione non è un elemento di novità? Che ne so, vado a sentire L' Anello del nibelungo cantato da Thallo, non sarà la stessa cosa che e lo canto io...no?
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Solo una precisazione perchè ritengo che sia importante: rallentata e non lenta. Può sembrare uguale, ma potrebbe esserci una sostanziale differenza..:.
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Occhio a non studiare gli errori
A volte serve anche lo studio a rallentatore per fissare meglio cosa fare poi in velocità.
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Luca, a quale opera ti riferivi?
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A me sembra che Lory abbia avuto una reazione esagerata, ci si riferisce a situazioni generali e mai personali. Io faccio usare sempre le edizioni più fedeli, con l'avevnto di internet molti allievi arrivano con le partiture più disparate...passiamo la lezione a correggere errori, probabilmente è più evidente il costo di un buon libro che la paga del maestro.
Detto molto serenamente e in amicizia...
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Il numero 6 ... "Little Red Riding Hood"
Non so se avete mai notato la sua difficoltà, secondo me potrebbe essere anche più difficile de "La Campanella" di Listz (che è basata su un capriccio di Paganini)...
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Concordo con Carlos, fare l'interprete vuol dire metterci del proprio. Il suo mestiere è partire dalla partitura e dare la sua interpretazione del messaggio dell'autore. Come sarebbe possiile questo se si dovesse passare dall'interpretazione di un altro?
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Non so se può funzionare un parallelismo con Leopardi
Chopin - Etude Op. 10 n. 8
in Audio
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Riascoltando non ho più risentito quel quasi rallentando "un po' strano"...non vorrei che sia stato un calo dello streaming...lo trovo molto riuscito. Bravo!