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Piano Concerto - Forum pianoforte

modale

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  1. Certamente, se dovessi eseguire in pubblico una composizione estemporanea basata sul colore diminuito, inserirei un temino, un inciso, tutte cose che danno musicalità ad un brano. Credo che comunque a livello di brano studio, per addetti ai lavori, sono elementi che distraggono l'attenzione dal vero fine e cioè quello di assaporare il colore diminuito. Questo ed altri sono brani didattici che in verità adopero anche per me stesso per entrare in profondità e rinnovare la consapevolezza del colore diminuito.
  2. modale

    Analisi

    Ragazzi, secondo me avete ragione tutti e nessuno nello stesso tempo. Ne abbiamo dette tante...... le dominanti secondarie sono delle modulazioni passeggere..... le progressioni armoniche sono accordi in una sequenza armonica con accordi che possono appartenere alla stessa tonalità o a tonalità diverse. ....nel primo caso la progressione non modula, nel secondo modula. ....la modulazione può o meno tornare alla tonalità originale. ...e sostituzioni sono modulazioni temporanee,..... le alterazioni degli accordi non sono modulazioni.....................e chi più ne ha più ne metta. c'è chi dice che la modulazione non esiste se è passeggera, chi dice il contrario, chi dice che le dominanti secondarie non sono modulazioni, chi dice di si, chi dice che le sostituzioni sono modulazioni, chi dice no........!.........!... il mio personale parere, nell'intenzione di avvicinarmi ai vostri discorsi, è che una modulazione esiste, a prescindere dal fatto che sia breve o meno. nel momento in cui c'è un cambio di tonalità e ciòè quando compare un II-V che converge verso un I che si trova in altra tonalità e cioè la sua triade non è compresa tra le triadi della scala di tonalità del brano.. Non è necessario che l'I venga suonato, la tonalità è determinata dal tritono del V. Non ritengo quindi che la sostituzione del V sia modulante perchè la triade terminale e cioè l'I è la stessa. Le dominanti secondarie non le considero modulanti in quanto risolvono su una triade che fa parte della scala della tonalità di base. In tema di modulazione, secondo me, l'aspetto più importante e che non è scritto da nessuna parte è quello di NON considerare modulanti tutte le situazioni tonali che escono dalla tonalità di base e che facciano parte di un sistema ciclico o convergente verso la triade di tonica della tonalità del brano.. Mi spiego meglio con degli esempi. La sequenza accordale di Night and Day(versione Real Book in C) sia in A che in B dalla 8^ alla 16^ battuta CONVERGE verso il C di base quindi non è modulante, i Coltrane changes non sono modulanti in quanto i centri tonali viaggiano CICLICAMENTE per terze maggiori per ritornare sulla tonalità di partenza: C-Ab-E-C. I sistemi convergenti e quelli ciclici sono delle varianti tonali il cui andamento è PREVEDIBILE ed ha una direzione ben precisa, cioè l'andamento cadenziale verso la gravità tonale di riferimento del brano altrimenti definita tonalità. La modulazione, soprattutto se fatta durante una improvvisazione deve essere IMPREVEDIBILE perchè può essere inserita a sorpresa in quasiasi chiave tonale al di fuori di strutture finalisticamene orientate che abbiano carattere ciclico(Coltrane changes) o non ciclico(Night and Day). Immaginate se durante l'improvvisazione di The "days of wine and roses" al posto di Bb-7 e Eb7 inseriamo Eb-7 e Ab7 oppure Gb-7 e Cb7, il senso non cambia granchè perchè in fondo la modulazione ha lo scopo di creare tensione e la tensione può essere creata in tanti altri modi. Nei sistemi convergenti o ciclici la direzione invece è obbligata. Questo riduce l'elemento tensione-distensione e toglie significato al concetto ed alla realizzazione della "modulazione".
  3. modale

    Analisi

    Credo che la terminologia sia importante ma ancora più importante è "il concetto", se noi siamo in chiave di Fmaj e per due misure andiamo in chiave di Ab, c'è un cambio di tonalità, questo è l'importante, poi il fatto che venga confermata gli conferisce il termine di modulazione, se non viene confermata...........Quello che interessa a noi è che durante l'esecuzione del tema e soprattutto durante l'improvvisazione, in quel punto dobbiamo passare dalla chiave di F a quella di Ab.
  4. Davvero interessante l'elaborato armonico. Poi avrai capito che a me non piacciono le ritmiche definite come all'inizo del brano. Ovviamente è una questione di gusti. Complimenti.
  5. modale

    Analisi

    per identificare una tonalità non è necessaria la cadenza sul I, basta il II-V, in quanto il V contiene il tritono che identifica due tonalità, in questo caso il tritono è costituito dale note G e Db. Tale tritono possiede due possibili cadenze, una in D maj e l'altra in Ab maj, è il II che ci indirizza verso la cadenza desiderata. Quindi abbiamo due possibilità offerte dal tritono G-Db: E-7-A7-D e Bb-7-Eb7-A.
  6. Condivido, il problema è che suonare diversi minuti su una sola scala ...... non trattandosi di scala diatonica poi riduce di molto la musicalità e le possibilità espressive. Le scale diminuite in armonia modale servono solo per colorare gli accordi, in effetti è un brano-studio che ha il solo scopo di assaporare il colore diminuito e va ascoltato con tale obiettivo.
  7. modale

    Analisi

    Ritengo trattasi di modulazione anche se di breve durata, in quanto la triade di risoluzione è quella di Ab, diversa dalla triade di tonalità che è quella di F. C'è quindi un cambio di tonalità, anche se breve.
  8. modale

    Analisi

    http://www.divshare....ad/19192670-fd2 (per scaricare lo spartito con le mie correzioni) Trattasi di brano tonale in F maj nel contesto del quale sono inserite tonalità secondarie modulanti con ritorno alla tonalità originale. Nella mia analisi sostituisco gli accordi sostitutivi, presenti nello spartito originale, con quelli strutturali non alterati e definendo la funzione armonica di questi ultimi. Indico prima la scala strettamente alleata con l’accordo e poi qualche scala scelta tra le più compatibili con l’accordo. Se l’accordo è ripetuto nel brano, non ripeterò l’analisi. Sarebbe possibile alterare gli accordi strutturali, e abbinare ad essi la scala che ne deriva ma poi la cosa si complica e diventa troppo lungo descriverla. Faccio questo solo per la triade di tonica. 1) F maj: scala F ionian ----F lydian---------triade di tonica- possibile alterazione dell'acc. strutturale trasformandolo in F maj+5 ed abbinando ad esso la scala lydia aumentata di F oppure la scala a toni interi di F se si desidera il colore aumentato puro. Per una sonorità diminuita si può usare la scala diminuita ausiliaria semitono-tono che contiene la triade di tonica, con abbinato l'accordo diminuito di F. Per una maggiore dissonanza sull'acc. diminuito di F possiamo usare la scala diminuita ausiliaria tono/semitono di F. 2) A alt: scala A super locria oppure scala A phrygian-dominante secondaria isolata-- 3) A-7: scala A dorian---elemento II del II-V-I che si estende su 3^-4^ e 5^ battuta 4) D7: da me corretto con D alt---quest’ultimo è elemento V del II-V-I minore- dominante secondaria- Scala D superlocria, scala D phrygian. 5) G-7: elemento I del II-V-I minore---scala G dorian 7) Bb-7: elemento II del II-V modulante--------scala Bb dorian 8) Eb7: elemento V del II-V modulante--------scala Eb mixolydian. Battute 9,10,11,12 come 3,4,5,6. 13) In questa battuta c’è un II-V minore. Il II è un E semidiminuito—scala locria di E--- Il V è Aalt, scala superlocria di A, scala phrygian di A,dominante secondaria- 14) II-V maggiore con D-7, scala dorian, G7 diminuito scala semit/tono, oppure G7 mixolydian. Le battute 15 e 16 contengono un II-V maggiore con G dorian e C mixolydian e successiva risoluzione sulla triade di tonica in 17^ battuta. Credo sia inutile proseguire nella analisi delle battute da 18 a 26 e da 29 a 32 in quanto ripetono situazioni armoniche già considerate. Da guardare invece le battute 27 e 28 che contengono un II-V minore ove il I è un B semidiminuito, scala locria di B, e il V è una dominante secondaria: E alt, scala superlocria di E ,scala fhrygian di E, che in successiva battuta risolve fisologicamente in A-7, scala dorian.
  9. modale

    Analisi

    per dr. Jellyfish: intendi che io debba per ogni accordo dire la sua funzione armonica? Intanto ho caricato una immagine più chiara.
  10. modale

    Analisi

    Dico la mia: Ho attribuito ad ogni accordo la sua funzione esatta funzione armonica e la scala che ne deriva, quella più appropriata fra alcune possibili. E' stato inevitabile per me correggere alcuni accordi che ho ritenuto impropri in quanto sostituzioni o alterazioni dell'accordo armonicamente corretto dal punto di vista della analisi funzionale. http://www.divshare.com/download/19192670-fd2
  11. Brano composto utilizzando il 1° modo della Scala Ausiliaria Diminuita Blues di C: C-Db-Eb-E-F#-G-A-Bb-C. http://www.divshare.com/download/19190218-9bc
  12. Cercherò di chiarire alcuni dubbi che giustamente sono stati la conseguenza della mia precedente laconica affermazione. Innanzitutto non parlerò in astratto ma ritengo utile riferirmi ad un esempio pratico. Scala Diminuita(di base) : C-D-Eb-F#-G-A-B-C Scala Ausiliaria Diminuita: C-D-Eb-F-F#-G#-A-B-C Scala Ausiliaria Diminuita Blues: C-Db-Eb-E-F#-G-A-Bb-C La Scala Ausiliaria Diminuita è depositaria del colore tonale diminuito puro perchè non possiede la triade minore del VI modo e la triade maggiore del I. Ciò significa che è una scala simmetrica allo stato puro, l'assenza di una triade minore VI e della triade maggiore I la rende inadatta a situazioni diatonico-tonali. La Scala Ausiliaria Diminuita Blues possiede in maniera inalterata la I triade maggiore e la VI triade minore. Ciò significa che pur essendo tecnicamente una scala simmetrica, la presenza delle triadi suddette le nega il colore tonale diminuito puro e la rende utilizzabile in armonia tonale, per esempio al posto di una scala C maj o A min.Quindi può sostituire anche la relativa minore.E questo che volevo dre nel mio precedente articolo. La Scala Ausiliaria Diminuita introduce il quarto grado(IV) nella sua struttura tono/semitono. E' una SCALA IBRIDA, contenendo sia il quarto grado che è tipico delle armonie orizzontali che il +IV che è tipico delle armonie verticali. Questa scala si presta ad essere adoperata, quindi, sia nelle situazioni tonali orizzontali, finalisticamente orientate, che nelle situazioni tonali verticalizzanti e modali con tendenza alla espansione armonica e tonale.La presenza della +IV neutralizza la forza orizzontale della quarta naturale permettendo a quest'ultima di mescolarsi nell'aspetto verticale di un accordo. La presenza della quarta naturale le conferisce un sapore esotico ed una certa elasticità tonale. Per completezza voglio dire che il colore "diminuito" è comunque completato dal colore "aumentato", La scala diminuita(di base) è: C-D-E-F#-G#-A-B-C-. La scala depositaria del colore aumentato puro è la Scala Ausiliaria diminuita, detta anche scala a toni interi.Il colore diminuito puro di tale scala è dovuto alla assenza della triade maggiore I e della triade minore VI. Molto e meravigliosamente adoperata da Debussy al punto che O. Messiaen nel suo "Tecnica del mio linguaggio musicale" ha rinunciato a trattarla affermando appunto che dopo Debussy su tale scala non c'era altro da dire e da dare. Spero di aver chiarito qalche dubbio....forse ne ho creati altri. ... Ho rispolverto dal mio archivio un brano eseguito live che utilizza il primo modo dellA Scala Ausiliaria Diminuita Blues C. Credo sia interessante ascoltarlo. http://www.pianoconc...-lydian-n1-dwm/
  13. Delle volte mi chiedo perchè le società che possiedono la cultura producano a livello dell'individuo tante incertezze o tante certezze!
  14. Ciao, Talentuoso, ovviamente hai ragione, ma mi sono mantenuto sul pratico cercando contemporaneamente di uscire dall'ovvio. Certamente l'approdo alla armonia modale presuppone una conoscenza della armonia tonale, ....come diceva M.Davis "per uscire dalla gabbia tonale bisogna conoscerla alla perfezione". Una volta usciti però bisogna sapere gestire tutto lo spazio che poi ci si ritrova e ...forse...conviene star dentro.
  15. il iazz è invenzione, per inventare devi conoscere bene l'armonia, quindi il mio consiglio è studiare l'armonia e parallelamente confrontare questi studi con le tue inclinazioni caratteriali per tirare fuori qualcosa di tuo. Ritengo che il vero jazz sia qualcosa che vada oltre il tema e l'improvvisazione su di esso, per cui il mio consiglio è studiare l'armonia modale che ti libera dai vincoli armonici della armonia tonale.
  16. Le scale diminuite simmetriche sono due: - Scala diminuita ausiliaria che equivale alla octofonica tono semitono - Scala diminuita blues che equivale alla octofonica semitono tono entrambe costituiscono un arrichimento della scala diminuita di base. Il loro utilizzo in armonia tonale è quello di sostituire la scala diminuita di base per ottenere una colorazione armonica più vivace. Da notare che entrambe, a differenza di altre scale sintetiche-simmetriche non diatoniche, avendo il 6^ grado possiedono di conseguenza la relativa minore.(corrige:possono sostituire la relativa minore). Ad es. ad un accordo che contenga la triade minore A-C-E posso abbinare la scala Ausiliaria Diminuita Blues di A.
  17. Bello!, bella soprattutto la "contaminazione orientale" della parte iniziale.
  18. Grazie a tutti per il riscontro, è sempre utile e gratificante avere dei riscontri, soprattutto se vengono da musicisti , ed in particolare da musicisti impegnati. Scusa l'ignoranza, Talentuoso, ma cosa è il tuo WE? Non sono molto addentrato nei meandri della informatica! In effetti la cena ufficiale offerta dagli organizzatori ,conteneva il vino denominato Retsina, un vino che non conoscevo e che mi è piaciuto tanto, credo che sia aromatizzato con lavanda, comunque è particolare, da sballo dionisiaco,come particolare è il liquore, forse un cognac, denominato Metaxa che in Italia non l'ho mai bevuto, anch'esso mi pare sia aromatizzato alla lavanda comunque mi è talmente piaciuto che ne ho comperate dieci bottiglie e mi piacerebbe tanto farvelo assaggiare. Ad ogni modo prima del concerto, ogni volta prima, sono solito bere una birra, mi libera la fantasia e mi disinibisce. In effetti la mia composizione estemporanea denominata "Song for Dionysus" non è male, credetemi è una sorpresa anche per me giudicarla dopo la registrazione. Ritengo che il brano sia un pò "esotico" nel senso letterale del termine e soprattutto che possa essere accettato se viene concepito come la risposta ad una specifica richiesta dedicata ad un Dio così instabile, poi ....sai.. l'ambient , la terra di Ulisse, ...Itaca...hanno fortemente condizionato il modo di suonare. Se siete interessati alla cosa posso darvi le coordinate tecniche del brano dal punto di vista della sua costruzione armonica. Fatemi sapere. Ciao. Nella foto io e lo Stenway & Sons utilizzato per la registrazione
  19. Dioniso (in greco: Διόνυσος o anche Διώνυσος) è una divinità della religione greca. Dio del vino, dell'estasi e della liberazione dei sensi, rappresenta l'essenza del creato nel suo perenne e selvaggio fluire, lo spirito divino di una realtà smisurata, l'elemento primigenio del cosmo, l'irruzione spirituale della zoé greca, ossia l'esistenza intesa in senso assoluto, il frenetico flusso di vita che tutto pervade.[1] E ti pareva che in Grecia non mi chiedessero un brano dedicato al Dio Diòniso. Ho eseguito, con una certa fatica, questa composizione estemporanea che spero esprima il senso di questa divinità. http://www.divshare....ad/18461414-632
  20. In linea di massima un brano o è modale oppure è tonale. E' possibile che in un brano tonale vi siano delle isole modali, è possibile anche il contrario. Ti rispondo come ho risposto a Frank. E' un brano esclusivamente tonale in A minor.
  21. Per Frank: in che modo posso ascoltare Passion? Per geppino: La scala Ionian e l'armonia che da essa ne deriva è un prodotto generato dalla scala lydian cromatica, uno dei tanti. Possiamo adoperarla come è stata adoperata nei secoli, l'importante è conoscere questa sua origine e soprattutto è importante sapere che essa non è generatrice di accordi. Ovviamente le conseguenze di tutto ciò le lascio al vaglio dell'interlocutore .La scala favorita della lineare, finalisticamente orientata mentalità occidentale è la scala maggiore ionian. Essa è stata la scala preferita dai razionalisti cartesiani,predatori di vario tipo, imperialisti, bande, complessi militari/industriali, menti occidentali in generale, a tutti i livelli delle società occidentali. Le mie non sono critiche, ma constatazioni. L'importante è sapere che l'armonia nasce da una scala lydia e l'armonia ionica è un piccolo aspetto di essa in largo uso attuale ed anche passato e forse futuro. Ma storicizzando il fenomeno mi chiedo quanto durerà. Tutto sommato la risposta non è che ci interessi molto visto l'arco breve della nostra vita. Non è detto che ciò che si è fatto per secoli possa essere fatto per tanti altri secoli, non dico neanche di cambiare, l'importante è avere la consapevolezza di DOVE TI TROVI E COSA STAI FACENDO! .
  22. Per geppino: Russell non ha fatto altro che codificare in forma di tesi ciò che da secoli già facevano i musicisti ad istinto e che fanno tutt'ora. Russell non ha inventato alcun chè, ha solo scritto in un libro di testo e pubblicato ciò che prima si faceva ad istinto. Questa è la novità. Tengo comunque a ribadire ancora una volta che il "concetto lydio della organizzazione tonale" di G.Russell altro non è che l'applicazione delle scale modali nella armonia tonale. L'armonia modale non ha niente a che vedere con G.Russell, è altra cosa perchè le leggi cui sono sottoposte le sequenze accordali/modali sono diverse da quelle che regolano le sequenze accordali della armonia tonale. Una domanda per geppino: ti sei mai chiesto per quale motivo se consideriamo le scale di C della Western Harmony soltanto la scala ionian possiede il F naturale invece le altre contengono tutte il F#. Parlo della diminuita di C, della scala Lydia aumentata di C, della scale Lydia Dominante di C,della scala a toni interi di Debussy, delle due scale octofoniche di C, della scala Blues di C? Scale adoperate da Bach a O.Berti, quindi di grande utilizzo. Ti posso dare la risposta a tale domanda: Perchè la scala Ionian, dall'ottimo e versatile sound bitonale, NON E' GENERATRICE degli accordi usati nella western harmony(sinonimo di church harmony), la costante presenza del F# nelle scale di C della western harmony ci fa chiaramente capire che la scala generatrice di accordi è quella di C lydian.La scala C Ionian è una scala C lydian alterata. Lascio a te immaginare tutto ciò che ne consegue da tale affermazione, ovviamente se condivisa.
  23. Per Frank Qualcosa l'ho scritta: http://www.pianoconc...2/page__st__140 Per quanto rigardo il tuo brano, il Notturno, il mio parere è che si tratta di un ottimo brano tonale in A minor. So bene che parlare di certe cose non giova e non giova neanche suonarle, a meno che non si abbia di fronte una utenza preparata. Il mio è un cammino rischioso, non per me ma per raggiungere quel pubblico che ama la perfezione, che non oltraggia i sentimenti, quel pubblico che non vuole pensare a quella musica interiore che spesso è vulnerabilità, fragilità, debolezze, canoni avulsi dalla società della felicità=sopraffazione in cui viviamo.
  24. Rispondo a geppino: Chiedi ad un insegnante di armonia oppure consulta un buon testo di armonia per sapere quante toniche ha la scala ionian e quante ne ha la scala lydian. Se arriverai alla convinzione che ho io potremo andare avanti nel nostro discorso altrimenti diventa arduo comunicare. La scala dorica adoperata in armonia tonale non costituisce stazione tonale. Il motivo l'ho detto. In armonia modale non esiste il maggiore, il minore, intesi in termini tonali, esiste solo il modo. Risposta per il caro Frank: Grazie per l'intervento: Sono stato sempre un fautore di scale ad invenzione personale che io chiamo "scale officinali" cioè quasi come dire artigianali, infatti la mia elaborazione del tema da te proposto ultimamente nel laboratorio nasce da una scala officinale. Le scale modali viste in quanto tali e cioè come medievali sono indubbiamente obsolete ma se vengono viste modernamente , ed io sono solito farlo a meno che non debba produrre materiale didattico tipo "Excerpt dorian sound" e similari, in una ottica cromatica e cioè come figlie di una scala cromatica genitrice, allora le "note non suonate" nel modo, che sono comunque "note esistenti nel modo", possono comparire e acquisiscono dignità strutturale non restando dei semplici e passeggeri cromatismi. Questo "trattamento" rende i modi molto più adeguati alla necessita del musicista cntemporaneo. La gabbia esiste se la vedi, se la riconosci e soprattuto se ti pesa, dipende dalla mentalità, dal carattere, del singolo soggetto, e non solo in campo musicale. Se la gabbia non esiste il problema può essere ancora più grave perchè la mancanza di delimitazioni, a meno che non si abbia una personalità piuttosto forte in grado di fare le proprie scelte in un campo non delimitato senza i binari tonali che guidano il nostro treno mentale, può portare ad una assenza di capacità compositiva. Ed è qui la libertà di cui parlo, la possibilità di scegliermi uno spazio, non usufruire di uno spazio imposto da due toniche. E' chiaro che qui trattiamo di problematiche che sono in pochissimi a porsi, Comunque non mi pare di avere tanto ipertrofizzato questa dialettica riguardante le "gabbie", ho espresso le mie idee, poi mi sono limitato a rispondere. In fondo la vera libertà è in cioò che piace.
  25. Nella armonia tonale: il modo Dorian non può essere una stazione tonale in quanto questa qualità spetta alla relativa minore della scala Ionian. Il modo lydian non può essere una stazione tonale perchè possiede una sola tonica. il modo locrian non può essere una stazione tonale perch non possiede la V giusta. Il brano K1 utilizza il modo C# dorian non C# minore, in armonia modale dire C# minore non significa nulla. In armonia tonale dire C# minore significa relativa minore di E maggiore. Il A# cui ti riferisci è parte strutturale del modo C# dorian. La scala C ionian è detta "diatonica" perchè ha due toniche C e F. Tutte le scale sono diatoniche eccetto la lydian. Tutta la musica è l'espressione di uno stato di animo. In particolare ai modi viene attribuito uno stato d'animo, è chiaro che l'interpretazione può cambiare in base alla sensibilità del musicista. Se la tendenza cadenziale si ha verso la triade di dominante e non verso la triade di tonica, viene meno l'importanza della triade di tonica come stazione tonale. Questa è l'armonia modale, l'eliminazione dei ruoli che le scale modali hanno nella armonia tonale. Se facciamo nascere i modi da una scala lydia invece che da una scala ionica cambiano i rapporti delle scale modali con la triade di tonica. La relativa minore è sempre sul VI grado di una scala maggiore. Nel sistema ionico ad esempio la relativa minore è sul VI grado ed è una scala aeolian. Ne sistema lydio la relativa minore è ovviamente sempre sul VI grado ma è una scala dorian. Ecco perchè nel sistema ionico il modo aeolian può essere considerato una stazione tonale ed il dorian no. Al contrario nel sistema lydio il dorian è una stazione tonale e l'aeolian no. Comunque mi rendo conto che stiamo cercando di salire una scala partendo dal ......10^ scalino..... Attenzione non voglio che si confonda l'applicazione del concetto lydio all'armonia tonale con la vera "armonia modale".
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