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Piano Concerto - Forum pianoforte

ivanricciardi

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Risposte postato da ivanricciardi

  1. Fa sempre piacere avere un diplomato nel forum...complimenti.

     

    Curiosità, in relazione alla normativa vigente, il tuo titolo equivale ad un diploma di secondo livello?

     

    :wacko:

     

    Grazie, dovrebbe equivalere ad un 1° livello.

     

    Auguri anche da parte mia :)

     

     

     

    Qualche dettaglio qui ;)

    http://www.pianoconc...mente-laureati/

     

    Grazie :)

     

    Mi aggiungo anche io al coro e quoto Ivan nel sostenere moralmente Antares...si può sempre riprendere :D

     

    Grazie, ceeeerto che si può riprendere... anzi si deve ;)

  2. Complimenti, un nuovo collega ;)

     

    Grazie :)

     

    beh in 6 anni ho cambiato 3 insegnanti di pianoforte e dopo 4 con l'ultima ero esaurito non ho neanche toccato un tasto per i successivi 2 anni e mezzo

     

    Mi dispiace... l'importante, sicuramente lo sai meglio di me, è non smettere mai. Quando ci sei dentro ti rendi conto che la musica è un bene troppo prezioso per non custodirlo a dovere o peggio lasciarlo via. Mi fa comunque tanto tanto piacere che tu stia continuando a suonare, e con grande profitto da quel che ho visto ;) Bravo :)

    • Like 1
  3. ottimo ottimo!!!!! congratulazioni!!

    Bravo !!! Tantissimi auguri !

     

    Grazie di cuore ragazzi :)

     

    fossi rimasto in conservatorio sarebbe stato anche il mio di anno :D

     

    Questa invece mi mette tristezza... perchè non sei rimasto in conservatorio? Ops, scusa l'invadenza... però sono certo che ti saresti diplomato con un ottimo voto. ;)

    Ma alla fine è anche vero che, diploma o non diploma, l'importante è divertirsi e prendersi le proprie soddisfazioni a prescindere che sia un percorso accademico o no.

     

     

    Alla musica!!! :)

    • Like 1
  4. Per Beethoven propongo un paio di link ... che non guastano mai

     

    Annie Fischer plays Beethoven 32 Variations in C minor:

    http://www.youtube.com/watch?feature=player_detailpage&v=PRbRKjbzicc

     

    Vladimir Horowitz plays Beethoven 32 Variations in C minor

    http://www.youtube.com/watch?v=Hd1Bk_vmbYM

     

    giusto per attingere anche da buoni interpreti, senza imitare però :)

     

    Quello che mi manca di più è la variazione agogica, forse soffre un po' degli stesi "problemi" evidenziata da Vale per Bach.

     

    Tecnicamente parlando mi sembra che possa migliorare il controllo, intendo a dosare le forze in campo ... mano, polso, braccia, etc.

     

    Ovvio, mi sono permesso di far presente qualcosa perchè c'è di mezzo un diploma per cui immagino che non si finisca mai di accontentarsi ...

     

    Grazie per i link, li ascolterò con piacere.

    Per quanto riguarda la variazione agogica, pensa che c'è chi mi ha suggerito di tenere lo stesso tempo per tutte le variazioni.

     

    Me l'ero perso, in attesa che arrivi Liszt, ho dato un ascoltata alle variazioni :)

     

    Le più convincenti (secondo me, ovvio) sono state le XVIII e XXVII, forse meritano un po’ più di verve la IX e la XXVIII.

     

    Dal punto di vista musicale/formale, forse alcune cosucce potevano essere evidenziate di più, sono tutti elementi fraseologici interni, false polifonie, etc.

     

    Non so se hai fatto passi avanti e se ci stai ancora lavorando, forse puoi proporre una nuova versione e vedere un po’ come va dopo un paio di settimane.

     

    Grazie per il tuo commento.

    Non ti nascondo che da allora (circa un mese fà) ho lavorato molto su Beethoven, così come sugli altri autori, ed ho fatto qualche progresso.

    Purtroppo non ho il tempo di rimettermi a registrare e spero di poterlo fare dopo l'esame.

    Sono quasi certo che, salvo non mi dimentichi tutto per una sorta di rigetto da abuso da esame, quando suonerò i brani dopo il diploma saprò renderli un pò meglio perchè sarò scevro da ogni tensione ed ansia.

    A presto :)

  5. Io ho avuto la fortuna di poter assistere ad un suo concerto a Taormina l'anno scorso a fine luglio. In quell'occasione ha esguito il 3° concerto di Rachmaninov e due bis (Un Sospiro e La Campanella). Mi è piaciuta tantissimo anche se il pianoforte, a mio avviso, non le rendeva troppa giustizia (uno Yamaha non ben regolato che aveva un suono metallico... orribile!!!).

    Alla fine del concerto è stata anche disponibilissima ad intrattenersi col pubblico. In quell'occasione, oltre ad aver fatto la classica foto di rito insieme a lei, mi sono fatto autografare lo spartito della sonata di Liszt; nel frontespizio si legge: "good luck!!!" e la firma :)

    • Like 3
  6. In questi casi (errori da stress di performance) a me dissero di fare una cosa sola: “E' difficile, ma pensa solo alla musica”. In sintesi è importante non farsi distrarre da alcuni pensieri da scacciare via assolutamente appena affiorano.

     

    Un caro amico che saluto (iscritto in questo forum e che non leggo da un bel po’) mi fornì questo breve elenchino da arricchire a piacimento:

     

    1) adesso devo suonare quel passaggio così difficile, speriamo bene...

    2) quel tipo in prima fila che porta il tempo battendo il piede lo strozzerei!

    3) non vedo l'ora di finire, non ce la faccio più

     

    Concentrandosi solo sulla musica praticamente la mente non si ferma mai a contemplare il suono che si sta producendo di volta in volta, ma è sempre protesa in avanti a "progettare", a immaginare, quasi a "evocare" il suono che verrà prodotto subito dopo, affinchè lo stesso abbia la giusta tensione nell'ambito della forma generale del pezzo che stiamo suonando.

    Purtroppo non si è sempre pienamente soddisfatti del risultato sonoro rispetto all'idea che si aveva in mente, ma non abbiamo il tempo di recriminare sull' "errore" perché si sta già pensando a ciò che verrà dopo (questa è la quarta cosa da non pensare: "mannaggia, qui non è venuto come volevo!")

     

     

    Grazie al Maestro Roberto Altieri per questa lezione che mi diede svariati anni fa e che non saprei parafrasare meglio :)

     

    Grazie Frank,

    Giustissime parole le tue e quelle del Maestro Altieri; ed è proprio quello che dovrei fare. Pensare solo alla musica, chiudersi dentro la propria sfera di cristallo ed estraniarsi dal mondo esterno. A volte riesco a farlo e a volte no. Ci sto lavorando e spero di riuscire a raccogliere i frutti di tutte le innumerevoli meditazioni che faccio durante il giorno. A volte sembro un disadattato che quasi parla da solo. Rifletto di continuo, penso alle note, agli spartiti, alle idee musicali, a come vorrei che uscissero determinati passaggi, immagino il suono, il tocco... e poi immagino come sarà quel giorno, immagino la commissione lì davanti a me, e mi viene l'ansia :)

    Però ho imparato una cosa: prima di un'esibizione penso "dai che adesso gli faccio vedere cosa so fare", e funziona!!! Mi da la carica.

     

    Diciamo che aiuta :)

     

    Anch'io l'ho notato; quando si conosce bene ciò che si sta suonando, nei momenti di difficoltà, magari dovuti a distrazioni, lapsus, ecc. ecc., è più facile porre rimedi ;)

    Il problema è limitare al massimo tali momenti :)

    Grazie per i tuoi preziosi consigli. ;)

  7. A parte i preziosi suggerimenti di Marta, se hai la possibilità prova a eseguire tutto il programma di fila davanti a una, seppur piccola e di conoscenti, platea. Più lo fai e più ti scioglierai...inoltre il regstratore non solo fa alzare le antenne ma ti permette di capire a posteriori quali sono i punti più vulnerabili.

     

    Anche questo è un espediente che sto utilizzando. Molto spesso vengono amici e parenti a sentirmi ed effettivamente ogni volta va meglio. Allo stesso tempo però, ogni volta che affronto queste piccole esibizioni in casa, mi siedo al piano con la consapevolezza che chi mi ascolta non ha le competenze di una commissione d'esame e quindi affronto l'esibizione più a cuor leggero. Ma so anche che, come è sempre successo nei precedenti esami, che in presenza della commissione la concentrazione va a mille ed entro in modalità "porta la tua pellaccia a casa sana e salva" :).

    Ciò che veramente mi sta aiutando molto è lo studio lentissimo. Un toccasana, perchè non è lo stesso studio lento che si fa ad inizio lettura per imparare il brano; fatto alla fine ti permette di tenere perfettamente sotto controllo le dinamiche e tutte le note una per una.

  8. A volte per staccare serve anche prendersi una mezz'oretta per "pasticciare" qualche brano fuori programma...giusto per staccare e leggere altro :)

     

    Ho troppa paura a farlo. In questo momento la mia mente è una cristalleria. Non sto suonando nient'altro per paura di fare pasticci con la memoria.

    Ma se dovesse andare bene sto benedetto esame... sonata di Chopin aspettami che sto arrivando!!! :)

  9. A parte gli aspetti alimentari e fare delle belle passeggiate per non fossilizzarsi mentalmente sull'esame... secondo me in questa fase è importante non trascurare alcune cose fra le quali il controllo per cui per ogni brano farei in rigoroso ordine:

    - esecuzione a tempo con registrazione

    - ascolto del risultato e individuazione degli ambiti di miglioramento

    - approfondimenti del caso

    - studio a rallentatore un paio di volte per mantenere il controllo di tutti gli aspetti

    - riesecuzione a tempo con registrazione

    - reisecuzione a rallentatore per mantenere il controllo di tutti gli aspetti

    E cosi vià ripetendo. Dal mio punto di vista devi sederti suonando come all'esame e devi alzarti dopo uno studio a rallentatore e oculato...abusando del registratore :)

     

    Grazie :)

    In linea di massima hai elencato ciò che più o meno faccio, anche se non abuso del registratore... mi sa che dovrei!!!

    Il tuo intervento mi è comunque molto utile in quanto per me è conferma che sono sulla buona strada.

    Da quel che ho capito quindi per te la gestione dell'emozione avviene attraverso la sicurezza dei propri mezzi... è così oppure ho capito male?

    Purtroppo però quello che capita a me è che, pur conoscendo il brano alla quasi perfezione, l'emozione mi porta comunque a fare errori, anche mai fatti prima. Questa situazione dura generalmente il tempo del primo brano; poi piano piano sciolgo la tensione e tutto si rimette a posto.

  10. Ciao a tutti, spero di aver azzeccato la stanza di discussione giusta.

    Volevo chiedervi, dato che fra meno di due settimane sosterrò l'esame di diploma, come gestite l'emozione? Avete dei trucchi o degli stratagemmi particolari? Come si può ottenere un giusto rilassamento prima dell'esibizione?

     

    Il mio problema è che ogni qualvolta mi esibisco davanti a qualcuno, all'inizio commetto molti errori e pian piano riesco a ritrovare la concentrazione e ad estraniarmi dal mondo esterno. Però in sede d'esame non vorrei partire male, anche se mi rendo conto che sicuramente la commissione terrà conto dell'emozione iniziale.

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