-
Posts
3,890 -
Joined
-
Last visited
-
Days Won
176
Content Type
Forums
Profiles
Calendar
Downloads
Posts posted by pianoexpert
-
-
Col tempo alcuni martelli possono decentrarsi. Per centrarli si allenta la vite della forcola e si centra l'astina+ testa del martello. Ma questo non si può fare ora, dopo anni che il martello si è "segnato" sulle corde; cambierebbe il timbro perché, nonostante il positivo fatto che il martello colpirebbe tutte le tre corde in modo uniforme, verrebbe a lavorare la parte del martello non compattata. Quindi non farei nulla. Quando sostituirai la martelliera si vedrà.
Altra soluzione è centrare i martelli fuori asse e ascoltare. Quindi intervenire con una intonazione per uniformare, per quanto possibile, le differenze di suono.(Tecnico esperto)
Altra cosa:assicurarsi che i martelli siano tutti perpendicolari alle corde. Se alcune teste risultano non parallele alle altre, bisogna intervenire con la fiamma sulle astine per svergolare le stesse e correggere l'inclinazione dei martelli.
Poi verificare che tutti i martelli colpiscano simultaneamente le tre corde ( o le due sui bassi)
L'inclinazione dei martelli nella fase di partenza, sia nel verticale che nel coda, può essere leggermente a sinistra (bassi) o a destra (acuti) in modo che arrivino alle corde veramente perpendicolari ad esse. Infatti. a seconda dell'angolo di foratura, i martelli, avvicinandosi alle corde, descrivono un arco, più o meno evidente, risultato geometrico proveniente da un calcolo matematico ...e non da un effetto ottico.Tutto questo influisce sul risultato sonoro finale e può compromettere e/o falsare l'intervento di intonazione
Per intervenire con successo a ridosso di questi concetti Il tecnico deve essere un esperto.
-
Si'. Sono uno l'inverso dell'altro. Hai detto giusto.
-
Gent. Andrea,
ti poni domande interessanti che racchiudono altri quesiti e approfondimenti.Quando un pianista, e mi sembra, nel tuo caso, un Maestro, si pongono queste domante inizia l'interesse per la correlazione tra la tecnica pianistica e il funzionamento dello strumento. Se ne scoprono delle belle! Su un pianoforte mal regolato, mal accordato e mal intonato, nessun bravo allievo e/o pianista già maturo potranno ottenere dei buoni risultati. Che dire della rapidità del ribattuto di alcune sonate di scarlatti o, appunto, delle ottave della "marcia dei nani"? Tutto potrebbe diventare faticoso o impossibile. Magari troviamo, prima di un concerto, le geometrie della meccanica con errate distanze tra i componenti( tutto tradotto in immediate sensazioni di insoddisfazione)e dobbiamo rinunciare ad alcune cose che avevamo ben preparato. Mi è accaduto a Pisa...diversi anni fa. Programma: Appassionata, Estampes di Debussy e Wanderer di Schubert. L'Associazione per "limitate finanze" aveva affittato un piccolo Yamaha....mai regolato. Per fortuna, su mia pressione, venne chiamato un tecnico che si rivelò molto bravo. Io a quel tempo, non mi cimentavo nella tecnologia pianistica......Ma mi ponevo molte domande!!! Lui capì subito che avevo bisogno di un sicuro ribattuto ( Appassionata), ma anche una sensibile ricerca dei colori in Debussy nonché ottenimento di difficili serie di ottave nella fine del primo tempo della Wanderer.
Queste incisioni fatte dal vivo le puoi ascoltare sulla sezione AUDIO nelle prime pagine ( il mio Beethoven, il mio Debussy, la mia Wanderer).
dopo una prova capii che potevo e...dovevo rischiare e se ascolti gli accordi finali di soiree dans Grenade, noterai i tre colori p pp e ppp con cui chiudo il pezzo( grazie proprio alla regolazione dello scappamento molto vicino alla corda consuma certa moderata proporzione della molla).
Circa il quesito che ti poni circa la dannosità del continuo e robusto funzionamento della tastiera e della meccanica, non temere. Nessun danno, eccetto il consumarsi delle pelli, dei feltri, dei martelli. Naturalmente lo strumento va seguito nel tempo , accordato, intonato e controllata la sua regolazione . Nel coda l'abbassamento e il ritorno del tasto ha una più reale proporzione che si esprime in un rapporto. Però le cose sono un poco più complesse.....puoi ritrovare tutti questi concetti nei miei video tutorial che ho postato su questo sito diversi anni fa. " Viaggio all'interno del pianoforte".
Buona Musica
-
L'inclinazione
-
mail: ferrarelli@inwind.it
-
controlla la presa del paramartello ( se l'affondo è giusto!)
-
non vedo nulla
-
non si può spiegare tutto a distanza. Il dopotocco fa anch'esso i conti con l'affondo e la distanza martello-corda. In genere è di un millimetro circa. Il video che hai postato si riferisce ad un tentativo fatto su alcuni pianoforti (es. Schimmel) di simulare una sorta di ripetizione nel verticale. Bisognerebbe chiedersi perché moltissime Case non abbiano abbracciato l'idea.
-
non vedo foto.
-
Se il montante seguita a salire c'è troppo affondo dei tasti
-
L'accordatore avrà cura di portare le nuove corde 1/2 tono sopra e lasciarle in tiro. Poi si potrà accordare. ognuno ha il suo metodo per assestare il più possibile le nuove corde....però si scorderanno, per po', più delle vecchie. Quelle dei bassi dovrebbero essere sostituite tutte o almeno, nel caso dei bicordi, tutte e due.Il lavoro può essere fatto sul posto ammesso che il tecnico accetti di rivederle dopo poco tempo.
-
considera che stai suonando un verticale. La performance che richiedi te la può' dare una leva di ripetizione, non credi?
-
No. Devi, allora, controllare i piloti. i martelli devono riposare sul feltro di riposo e Il montante deve liberamente posizionarsi facilmente sotto la noce quasi senza gioco, agevolmente. Stimolando il montante con in ferretto, deve ritornare sotto la noce senza attriti. La parata, da quello che mi dici, sembrerebbe troppo avanti
-
...affondo 10mm. Prova a tirare le bretelline e controlla le molle di richiamo dei martelli. controlla la parata che non sia superiore a mm12-15 Dalla corda
-
individua tu in quale comparto si presenta il problema
-
Infatti, le devi sostituire tutte!!!!
-
Mi fa piacere suggerire soluzioni. Comunque sottolineo che i suggerimenti non bastano e spesso il fai da te non è opportuno. Il pianoforte è uno strumento non complicato ma complesso e tutti gli interventi sono interdipendenti al fine di un buon risultato finale. Non sempre applicando alla lettera misure e regolazioni, si ottiene un buon "tutto" finale.
Quindi i consigli di questo forum non sostituiscono l'intervento di un "bravo" tecnico, che saprà valutare le cose più opportune da fare
-
certamente
-
manca di regolazione
-
🖐️👍
-
non ho detto che le vibrazioni non influiscono. Ho detto che il telaio in ghisa non vibra
-
credo anche Listz
-
no. Il telaio in ghisa non vibra comunque, sia con aggraffe che con capo d'astro.
-
Si...ma è tutto relativo. Un pianoforte nuovo che ha 54/22 non credo funzioni ben. Bisogna vedere, poi, "quale" pianoforte.Non è detto che si verifichi quello che tu dici. Bisogna controllare i perni della meccanica
Martelliera
in Problemi tecnici e loro risoluzione
Posted
Aldo, mandami, se vuoi, le dimensioni della noce del martello....può darsi che io la abbia . Mandami su mia mail ferpao50@gmail.com. tutte le dimensioni compreso diametro dello stiletto e lunghezza del paramartello e della bretellina. anche colore punta bretellina e colore spighetta bretellina. La forcola, mi sembra di capire che ce l'hai. Ciao
....sempre che tu voglia provare a sostituirla da solo...