Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

compositor

Membro
  • Posts

    17
  • Joined

  • Last visited

About compositor

Profile Information

  • Sesso
    Maschio
  • Città di residenza
    Lecce

compositor's Achievements

Newbie

Newbie (1/14)

0

Reputation

  1. Vi racconto una storia: p vera .. am per ovvi motivi lo farò a mò di storiella. C'era un'allieva che iniziava lo studio del pianoforte. Quanti anni poteva avere .. non + piccola di 12 anni .. non + grande di 14. Aveva un carattere molto particolare: introversa, timida, molto debole .. si scoraggiava con nulla, ansiosa. Studia pianoforte con un docente, solfeggio con un altro docente. Lasciando perdere il solfeggio ed il suo docente.. comunque mise più di 3 anni per prendersi la licenza .. fu rimandata e bocciata diverse volte. Era mediocre .. poteva anche farcela .. ma l'emozione la distruggeva. Il docente di pianoforte insiste molto sulla tecnica, sull'articolazione .. molte ore di lezione venivano passate anche a studiare insieme. Passa 1 anno .. ancora non le aveva fatto metter mani sul repertorio. Niente sonatine di clementi, niente primi pezzi facili di Bach, niente primi canoni di pozzoli o Kunz, ecc .. questo perchè il docente voleva che l'impostazione basilare della mano sia almeno definita .. e che l'allieva abbia una certa consapevolezza tecnica. La madre di questa allieva va dal docente a lamentarsi "è passato un anno .. come da programma avrebeb dovuto fare questo, questo e quell'altro .. non ha fatto niente di tutto ciò .. sol otecncia ed esercizi di articolazione." Il docente dà la dovute spiegazioni .. tuttavia l'allieva decide di cambiare docente. L'ex docente e l'allieva si sarebbero rivisti presto .. se avesse continuato e quindi se avesse dato il V anno. Intanto il nuovo docente la faceva suonare, le faceva da subito mettere le mani sul repertorio .. aveva un approccio diverso. Arriva il V anno. L'ex docente non è in commissione (magari non insegnava + pianoforte) comunque decide di seguire il suo esame. la madre nel frattempo .. parlando con l'ex docente (senza rancori) .. "no, guarda .. si è trovata benissimo. Ha subito suonato .. ha avuto proprio un altro approccio col pianoforte". E' la sessione estiva (giugno). L'allieva prende 7 alla prova sulla lettura a prima vista, 6 sullo studio di tecnica, 4 in tutto il resto. Viene rimandata a Settembre. Lei molto sconfortata, uscì dall'aula piangendo. L'ex docente alla madre "si è visto che bell'approccio". Non era stata emozione .. Aveva suonato (nel frattempo era cresciuta .. faceva il V anno di Liceo) .. ma come aveva suonato! Settembre .. sessione autunnale .. ritenta l'esame. Prende 5 alla Sonata di Mozart (3° prova). 6 stentato e tirato a tutto il resto. Quel 5 fa media col 7 che aveva preso alla prima vista. QUindi supera il V anno di pianoforte con 6. Decide, arrivata a quel punto, di interrompere il suo percorso di studi. Non commento circa l'esecuzione della giga della suite inglese in la minore di Bach .. sembrava uno studio di czerny. No commento nient'altro .. sta di fatto che .. il così bell'approccio del 2° docente l'avrà portata ad eccellenti risultati .. come si è potuto constatare obbiettivamente! e così come + o - si vede su non pochi allievi di questo secondo docente. Che potrà pure essere un famoso concertista .. un indubbio concertista. Magari molto in gamba su determinati repertori ma .. la sua didattica si è rivelata non tanto "didattica". magari a differenza del primo docente .. i quali allievi hanno sempre superato gli esami con votazioni accettabili! Saluti.
  2. io non ho litigato con nessuno.
  3. Non capisco a cosa sia dovuto quello smile :/
  4. Ovviamente ognuno può dire ciò che vuole. Non cambio idea da citazioni prese qua e là. Anche il famoso trattato di contrappunto tonale e fuga del Dubuois segna degli errori di parallelismo, delle false relazioni in alcune opere di Palestrina, Orlando di Lasso, de Victoria (autori rinascimentali).. peccato che Dubuois .. vissuto nel 900 dove c'era un determinato modo di pensare .. una determinata mentalità .. ingorava parecchie cose .. tanto che .. questi presunti ed apparenti errori .. in realtà non lo sono! Per dire .. ognuno avvalora le proprie tesi. Nel caso della composizione è un po' diverso .. perchè non sono idee .. ma sono dati di fatto .. dato che se l'armonia, il contrappunto, ecc .. non sono un'opnione .. e le trattatistiche sono chiare ... Sempre il trattato di Armonia del Dubuois .. non permette nel modo più assoluto le quinte e le ottave parallele x moto contrario .. Il trattato di Armonia di Walter Piston non si esprime, non prende posizione su questo fatto .. idem per molte trattaistiche della scuola napoletana. Se il basso accenna una modulazione e si usa un accordo di settima di prima specie per modulare, sia il Farina (trattato d'armonia) sia il De Ninno permettono la falsa relazione ... anche se è un caso di tonicizzazione più che modulazione .. Fosse per il Dubuois non l'ammetterebbe .. neanche il Piston. Il Piston parla di "accordi di sesta eccedente in posizione di rivolto". In realtà mollte altre trattatistiche non prevedono alcun rivolto di tale tipologie di accordi .. bensì vengono classificati in altro modo (accordi sul IV alterato, 5° diminuite, ecc). Nel "corso completo di fuga" di Duprè è prevista una risposta "plagale" al soggetto .. una sorta di "risposta reale alla sottodominante" qualora il soggetto modulasse subito al tono della dominante. Un fatto estremamente importante .. anche se raro .. (Fuga BWV 565 di bach dalla toccata e fuga in re minore) che molti trattati di fuga non prendono per nulla in considerazione. Ancora del trattato di contrappunto e fuga del Dubois "è previsto eccezionalmente l'uso della sincope nel contrappunto a 2 parti di 2° specie" a cavallo tra terz'ultima e penultima battuta per "non rednere uguali tutte le finali", In realtà non specifica (come altri trattati fanno) che la sincope dev'essere discendente sulla sensibile che deve salire alla tonica nell'ultima battuta. e potrei continuare fino all'infinito. Tutto ciò per dire: ognuno può scrivere ciò che vuole. L'esperienza e la conoscenza di molte "scuole di pensiero" ne fa acquisire una propria. Saluti.
  5. Forse parliamo lingue diverse ... ma alla fine ciò che più o meno vogliamo dire ......... Ovviamente in quei docenti c'è stato un abuso di sola tecnica .. cosa che non promuovevo io! (infatti se, poi, si va a vedere il sito di questi docenti ......... )
  6. Purtroppo i nuovi ordinamenti non prevedono la materia principale + qualcuna complementare nel corso del tempo com'era nel vecchio ordinamento. Nei corsi accademici è tutto concentrato in 3 anni + 2 .. e le materie, i corsi da frequentare, a votle, son davvero tanti. Molti dei quali sono teorici. E comunque .. anche per ciò chje irguarda l'Accademia delle Belle Arti .. Sempre arte è .. si studia anche sui libri .. ma bisogna fare arte, poi .. e penso che anche lì non ci siano privatisti .. non da ora .. da sempre .. bisogna essere iscritti (potrei dire una fesseria però). possiamo stare a discutere giorni .. mi spiace. Ora non posso linkarle video e/o farle nomi .. ma potrei mostrarle DOCENTI (che insegnano in conservatori piuttosto rinomati) tecnicamente quasi impeccabili ... (una tecnica mostruososa) .. ma musicalmente non esprimono nulla. Freddi come ghiaccio. Bene .. quei soggetti avranno una cosnapevolezza tecnica altissima .. ma musicale zero.
  7. Stiamo parlando di più concetti in uno stesso topic! Si stava ANCHE parlando della possibilità negata ai privatisti di dar gli esami! era proprio questo il discorso. Ora anche in conservatorio o si è iscritti o niente esami. COme nelle università .. nessuno può presentarsi da esterno per un esame .. bisogna comunque essere iscritti. Io si. Perchè una consapevolezza tecnica maggiore aiuta per una migliore interpretazione, un migliore tocco, uan migliore consapevolezza in problemi di tipo musicale. Ho visto persone portare all'esame di Prassi II del II Livello in pianoforte ad indirizzo solistico portare l'album della gioventù di Schumann (tutto). Ora .. qual è la differenza tra un allievo che lo studia al II/III/IV corso di pianoforte ed un allievo che lo ha portato al II livello ? Per quest'ultimo .. saranno tecnicamente semplicissimi. Il bello è nel cacciare da quelle poche note tutto un mondo .. ciò che realmente Schumann voleva dire.
  8. Non si parla di questo. Potrei anche essere un buon letterato, scrittore, poeta senza essere laureato in lettere .... e quanti ce ne sono !
  9. Voglio dire che il conservatorio si è istituzionalmente adeguato a quelle che erano le altre facoltà in una qualsiasi altra unviersità dove non sono ammessi studenti privatisti. Ci sono le facoltà senza obbligo di frequenza, si ... ma devi pur sempre essere iscritto. @tgdigit non ho mica mai detto che il corso di pianoforte debba essere fatto da solo hanon, czerny, cramer, pozzoli, longo e simili .. Ma che questi strumenti sono utili per l'assimilazione di una tecnica APPLICABILE senza alcun problema alla letteratura pianistica, al repertorio .. nel quale .. non si dovrà perdere tanto tempo per risolvere i problemi "di mani" .. appunto i problemi tecnici ... ma si potrà quasi da subito, dopo un paio di letture, passare ad uno studio sul suono, sul tocco, sul fraseggio, sull'intepretazione, sull'analisi ..
  10. Qui continuiamo a non capirci, e ciò mi dispiace! Non ho fatto alcuna allusione, non ho offeso alcuna categoria. Ho semplicemente detto, e lo ripeto in ancor più brevi parole: in conservatorio, agli esami, interni o esterni che gli allievi siano, il superamente o non del proprio esame non è dovuto ad una RACCOMANDAZIONE (come molto pensano! molti esterni pensano ciò!) ma alla propria PREPARAZIONE. Poi, ovviamente, le eccezioni ci sono ... sempre e comunque. Figli di docenti di conservatorio che sono iscritti a 4 corsi e superano brillantemente gli esami relativi ad ogni corsi .. ed in più fanno anche una scuola superiore .. il liceo classico, per giunta ... ed ancora: sono iscritti a teologia all'università ....... come in ogni campo, le eccezioni ci sono! no, per carità .. qui ho sbagliato! Quelle esecuzioni si vedono anche in allievi interni! Ma ripeto, io non ho offeso nessuno! anche se sono della sua stessa idea .... Ma le sembra che una laurea in Medicina possa essere presa preparandosi a casa e andando a dar gli esami in università ? Idem una laurea in Ingegneria ? Pur magari andando da docenti privati estremamente in gamba. Il conservatorio, con i nuovi ordinamenti, si è uniformato in tutti gli aspetti all'università. Eh vabè. Anche io rispetto gli altri modi di pensare, le altre scuole di pensiero. La mia tecnica proviene da una scuola di un'insegnante del glorioso S.Cecilia. (ormai è in pensione). Tuttavia conosco molti ottimi docenti e cocnertisti che utilizzano un altro tipo di tecnica: va bene lo stesso! Ciò che sento, alla fine, è quello che conta. Poi ognuno è libero di seguire la scuola di pensiero che più ritiene adatta. Purchè non si dica "questo non serve a nulla", "questo non mi piace non lo faccio". Ho avuto modo di verificare personalmente come suonavano determinati allievi che avevano fatto un certo percorso di studi .. e come suonavano altri allievi con un altro percorso di studi .... certo, non sarà abbastanza .. ma non posos dire di non aver "sperimentato" e "confrontato" .. io sono il primo ad essere contrario agli assiomi! Coem quando si dice, in armonia complementare, "non ci si può muovere nè per moto retto, nè per moto contrario, per quinte e ottave",.. bene .. ma .. perchè ? in pochi lo spiegano. la tecnica, per me, è una conseguenza a ciò descritto sopra. Il metodo che ho descritto sopra AIUTA alla formazione della tecnica .. all'assmilazione, in altro modo, della tecnica. Non ci sono mai state. mi creda .. ho avuto esperienze poco felici anche io .. su questo discorso! So bene cosa significa..! Mai detto questo! infatti!
  11. Non ho da scusarmi con nessuno perchè semplicemente sono stato frainteso! Il mio pensiero era: moltissimi allievi privatisti si lamentano del fatto che gli interni vengano promossi senza problemi a tutti gli esami, gli esterni vengono spesso bocciati. E pensano ciò sia dovuto ad un fatto di raccomandazione e di contrarietà verso gli esterni. Io dicevo: non è che se gli esterni vengono bocciati è perchè non sono raccomandati o non conoscono la commissione. E' perchè non sono preparati, punto! Ho visto tantissimi esami di candidati privatisti ... solfeggio, pianoforte, armonia complementare, composizione .. e purtroppo ciò si verifica spesso. Così come ho visto candidati privatisti superare eccellentemente .. con esiti migliori di allievi interni del conservatorio. Quindi non è questione di raccomandazione, è questione di PREPARAZIONE! Non mi sembra di aver parlato di docenti di conservatorio vs docenti non di conservatorio. C'è moltissima gente in conservatorio che dovrebbe esser spedita a casa .. e tantissima gente fuori che potrebbe insegnare senza alcun problema!! Certo, l'esperienza "conservatorio" lascia tantissimo nella formazione di un musicista .. se fatto nel posto giusto .. apre motle strade e permette tantissime conoscenze di ogni tipo .. però .. mai detto che solo gli allievi di conservatorio sono "musicisti". E poi .. anche gli allievi interni, la maggior parte delel volte, frequentano una doppia scuola ... !
  12. Peccato che non possiamo fare solo ciò che ci piace. Premettendo che è un discorso veramente lungo e particolare da affrontare in un forum. Ma ci proverò. Alla base di tutto c'è un discorso sull'articolazione delle dita. La mia scuola di tecnica pianistica prevede l'articolazione delle dita col polso fermo, innanzitutto. (Perchè ci sono le scuole di pensiero che utilizzano un'articolazione di polso). E prevede due principali tipi di articolazione: una mirata al sempre maggiore sviluppo dell'indipenza, l'altra mirata all'affondo di ogni singolo dito (quindi al peso del braccio scaricato sulla tastiera). Quest'utlima articolazione consiste nel "lanciare" il dito velocemente sul tasto (molto curvo e senza piegare i polpastrelli) scaricando tutto il peso del braccio sulla tastiera (affinchè ciò avvenga, ovviamente, la posizione di tutto il corpo deve essere corretta e bisogna essere molto rilassati) .. quando il peso del braccio s'è scaricato, sentirai da solo la necessità di proseguire, "lanciando" il successivo dito sul successivo tasto. Se l'articolazione è corretta, quando il dito sarà sul tasto l'altra parte della mano (estremamente rilassata) "risponderà" con una movimento simile ad uno scatto (che è naturalissimo .. le altre dita si alzeranno e abbasseranno velocemente). Ovviamente il suono emesso dovrà sempre uguale (non uno fortissimo e l'altro che non si sente) per ogni dito .. altra verifica per vedere se l'esercizio lo staimo eseguendo correttamente. E tra un "lancio" ed un altro .. ovviamente passeranno alcuni secondi. Questo è il 1° modo per fare hanon .. che aiuta a sviluppare la forza e l'uguaglianza del suono. Ci metterà un po' di tempo così .. non 5 minuti .. Ma 20min/mezz'ora .. x 1 esercizio. Ovviamente lo stesso esercizio di hanon può essere trasportato 1 semitono sopra e 1 semitono sotto (per beneficiare di altri vantaggi tecnici). La prima aritcolazione, invece, consiste nel: appena il dito affonda il tasto alziamo il successivo .. quello che deve suonare subito dopo. Si alza quanto si può .. senza che la mano si irrigidisca. Ovviamente anche questo esercizio sarà lento (tipo 30/35 alla semicroma) .. e questo serve molto allo sviluppo dell'indipenza. Poi sono applicabili le varianti .. ad ogni esercizio. Addirittura potremmo applicare i modi antichi .. eheh! E c'è chi lo fa fare a mani separate e l'altra mano sopra al braccio che sta suonando .. per rinforzare ancor di più le dita. Ovviamente il tutto va necessariamente seguito. Altrimenti potrebbe essere inutile e/o dannosso. Saluti.
  13. "Anche una scala, se fatta con sentimento, è musica". Citazione a parte. Come immaginavo. Nessuno le ha mai spiegato come affrontare veramente questo tipo di tecnica. E, coem ho già scritto, se fatti "a macchinetta" come fossimo dattilografi, effettivamente, non servono! Stesso discorso per tutti i fascicoli della tecnica pianistica di Alessandro Longo. Sono utilissimi .. se fatti con criterio. Cramer e Pozzoli (così come Chopin) e così come Czerny sono Studi di tecnica applicata. Hanon, pischna, la tecnica di longo, ecc . è tecnica pura. Esercizi di tecnica. Sarai d'accordo cone me che son cose differenti.
  14. mi spiace ma non sono assolutamente d'accordo. Hanon, Pischna e quella che lei chiama "compagnia bella" se fatti come andrebbero fatti (peccato però che una buona parte dei pianisti non li fa come si dovrebebro fare) sono proprio la chiave della nostra tecnica pianistica. Se prendiamo hanon e suoniamo le note a 120 .. non serve a nulla. Proprio così! Ma hanon serve a sviluppare: - Indipendenza delle dita - forza - perfetta uguaglianza delle dita - agilità e una volta sviluppate queste 4 carattiristiche .. e messe prima in pratica con della tecnica applicata (czerny, cramer, heller, rossomandi, ecc ..) suonare il repertorio e la letteratura sarà molto meno faticoso .. e la nostra attenzione potrà mirare non alle difficoltà tecnica "di mano" .. ma a ben altro (tocco, espressione, fraseggio, dinamica, intepretazione, suono, filologia). Certo, ripeto, quelle caratteristiche non si sviluppano prendendo hanon e facendolo "a macchinetta". Nelle invenzioni a 2 voci di Bach .. così come nelle sinfonie a 3 voci c'è una lavoro non indifferente da fare sulla polifonia, sul fraseggio delle singole voci, sul tocco barocco .. peccato che la maggior parte si ferma, appunto, a leggere le note. Ed ecco che Bach diventa un ammasso di note ... magari lette anche bene .. ma pur sempre un ammasso di note. E' vero: sono opere didattiche. Lo stesso Bach lo diceva. Le invenzioni a 2 voci, le sinfonie a 3 voci, le suite francesi, le suite inglesi, il clavicembalo ben temperato, ecc .. Ma, per me, è una musica finissima .. davvero difficile da rendere come si dovrebbe! Ho sentito molti esami di V anno di pianoforte .. il più delle volte son rimasto estrememanete deluso dall'esecuzione di Bach. Lettura di note, questo è ciò che spesso ho sentito. Poi dicono che i privatisti vengono bocciati .. che i docenti di conservatorio sono stretti di voti .. beh .. io dico che tutti i torti .......... poi vabè .. le eccezioni ci sono in questo. Ma è un'altra storia. Saluti.
  15. Dunque. Eppure io quelle ottave non le considererei errori. Nella musica strumentale sono prassi comune i raddoppi di una parte col basso e non si considerano come fossero ottave parallele .. perchè appunto è un raddoppio .. non una parte reale. In Schumann, in Chopin, in Beethoven .. quanti se ne trovano .. e mica sono ottave. Per le quinte, ok .. sono degli errori. Comunque .. nella musica leggera, più che altro, vengono rispettate (ma non è sempre così) le concatenazioni armoniche spessu usate nell'armonia tradizionale .. accademica. Concatenazioni che fanno parte del nostro "ragionar tonale" e di tutta la teoria alla base della scale musicali, dei gradi e delle loro relazioni .. che è alla base del nostro, appunto, sistema tonale. Ma non possiamo parlare di "regole dell'armonia" o di "armonia tradizionale" o di "contrappunto rigoroso" o di altro simile in questo genere.
×
×
  • Crea nuovo...