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Piano Concerto - Forum pianoforte

danielescarpetti

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Tutto postato da danielescarpetti

  1. Umberto Emilio Bindi (Bugliasco 12 maggio 1932 - Roma 23 maggio 2002) http://www.youtube.com/watch?v=VxXjYjnzkiw E' la mia infanzia! Quel meraviglioso Grundig - ancora accanto a me - che fu di mio padre, oltre alla Quinta di Beethoven, la Quarta di Brahms, l'Aida di Verdi... trasmetteva questa canzone indimenticabile!
  2. Wilhelm Walter Friedrich Kempff (Juteborg 25 novembre 1895 - Positano 23 maggio 1991) Fu compositore e librettista ma, fu, soprattutto, uno dei più grandi pianisti di tutti i tempi e, in particolare. fu un grandissimo interprete di Beethoven. Per me è stato il più grande anche se, forse, a molti le sue interpretazioni oggi possono apparire un po' datate. Resterà sempre comunque una pietra miliare dell'interpretazione beethoveniana.
  3. 23 Maggio 1974 prima esecuzione assoluta nel Saarländisches Staatstheater di Saarbrücken (Saar) delle Variazioni per violoncello e orchestra di Salvatore Sciarrino
  4. Claudio, credi a me, hai ben poco da invidiarmi, semmai dovrebbe essere vero il contrario!
  5. ...sicuramente sono un maniaco delle date, non per niente l'unica materia in cui andavo bene a scuola era la storia. Però...indubbiamente ho le mie fonti che mi aiutano tanto!
  6. Oggi si festeggia il bicentenario della nascita di: Richard Wagner come ci ha già ricordato Frank. Stiamo parlando di uno dei più grandi musicisti della storia della musica e, per questo, voglio anch'io riportare qui, qualcosa di lui. "Siegfried-Idill" fu composto nel 1870, in occasione della nascita del figlio Siegfried, dall'unione con Cosima, figlia di Franz Liszt. L'anno dopo decise di costruire a Bayreuth un teatro dalle caratteristiche particolari e destinato ad essere la sede di un festival annuale dedicato solo alle proprie composizioni. La prima pietra venne messa il 22 maggio 187, giorno del suo 59esimo compleanno: Fu inaugurato nel 1876 con "L'anello del nibelungo". Nel 1882 fu rappresentato il "Parsifal", il suo ultimo grandissimo capolavoro.
  7. 22 maggio 1813 Gioachino Rossini "L'italiana in Algeri" prima rappresentazione: Venezia, Teatro San Benedetto http://www.youtube.com/watch?v=_PBjjD5D_9Q&list=PL38878BF95558878F Una delle opere buffe più belle e spassose di Rossini!
  8. 21 Maggio 1912 il compositore Arnold Schoenberg termina a Berlino il brano n.8 ("Nacht") da "Pierrot lunaire" op.21, 21 "melodrammi" per "Sprechstimme", pianoforte, flauto/piccolo, clarinetto/clarone, violino/viola e violoncello, testo di Albert Giraud, traduzione tedesca di Otto Erich Hartleben
  9. Pensa, c'è chi dice che se Nannarelle - la sorella di Mozart - avesse potuto studiare come il fratello, sarebbe diventata come lui se non ancora più geniale.
  10. Mio caro Frank, il mio computer di casa è morto e al lavoro non riesco a collegarmi su You tube. Per questo non potrò dare un contributo attivo al diario musicale. Vorrei però ricordare che ieri era l'anniversario di Clara Wieck Schumann (Lipsia, 13 settembre 1819 - Francoforte sul meno, 20 maggio 1896). E' importante ricordarla perché oltre ad essere stata un'eccellente compositrice è anche una delle poche donne che si sono cimentate in quest'arte, a causa dei noti motivi legati alla prevaricazione che fu fatta verso il sesso femminile ad entrare in quest'ambito di carriera,
  11. http://www.youtube.com/watch?v=JAJEkDIp01w Dedicata a mio figlio Mattia che oggi compie 13 anni. Auguri Mattia!
  12. Charles Ives (Danbury, 20 ottobre - 19 maggio 1954) Che dire? A me piace tantissimo!
  13. 19 Maggio 1726 prima esecuzione assoluta (per la festa della Trinità) nella Thomaskirche di Lipsia di "Gelobet sei der Herr, mein Gott" BWV.129, cantata sacra in 5 numeri (1.coro, 2.aria, 3.aria, 4.aria, 5.coro) per soprano, contralto, basso, coro a 4 voci e orchestra di Johann Sebastian Bach. Sublime!
  14. Come possiamo "parlare" di musica? Mentre di getto rispondo a questa domanda, sto ascoltando la Sinfonia 3 di Saint-Saëns che FranK ci ha proposti nel diario musicale e mi viene da pensare e da dire che l'amo come l'amai adolescente ascoltandola. Nello scrivere questo, so che altri, leggendomi, penseranno che ho gusti barbari e la discussione, il nostro parlare sarà sostanzialmente finito. Come si può parlare di musica? In maniera tecnica, ma questa discussione sarà solo per quella minoranza – nella minoranza – di “addetti ai lavori”. Ma noi sappiamo già bene che, anche in quella maniera alla fine a prevalere sarà sempre il gusto personale a discapito di tutto e, comunque sia diventerà una discussione fine a sé stessa. Si può parlare di musica in relazione, al momento storico, alle altre arti, alla poesia e alla letteratura, alla filosofia, a seconda di quelle che sono le nostre inclinazioni personali extra-musicali. Ma questo discorso interesserà solo quelli che intendono la musica in quella maniera. Si può parlare di musica come soliloquio, come spesso mi accade, dovendomi chiedere poi, per altro, se mi avranno letto e se quelli che eventualmente lo avranno fatto, hanno pensato questo o quello, invece di quell'altro o quant'altro. Si può parlare di musica....! Già ma perché parlare di musica se la musica va ascoltata? Forse perché abbiamo tutti bisogno di sentirci meno isole? Forse perché tutti, alla fin fine abbiamo bisogno di mettere in piazza il nostro ego personale? O forse perché.....? Che può importare dopo tutto che a me piaccia più questo compositore piuttosto che quello e di quel compositore il tal concerto piuttosto che quell'altro? Quel periodo storico, piuttosto che quell'altro? Alla fin fine “tutto nel mondo è burla” e “tutti gabbati” siamo! Quanta ragione aveva il nostro "Peppino" musicale e nazionale!
  15. 18 maggio 1918 nasce a Plovdiv (Bulgaria) il basso Boris Kirilov "Christoff) Boris Christoff è stato uno dei più grandi bassi della storia.
  16. Juan de Cabezón (Castrillo de Matajudìios 1510 - Madrid 18 maggio 1566) http://www.youtube.com/watch?v=Sga35DZY2Yk
  17. 18 maggio 1935 prima esecuzione assoluta nel Philarmonic Auditorium (The Temple) di Hollywood della Suite in sol+ per orchestra d'archi di Arnold Schoenberg, dirige Otto Klemperer
  18. Isaac Albéniz (Camprodón, 29 maggio 1860 - Cambô-les-bains, 18 maggio 1909)
  19. Caspita chi l'avrebbe mai detto! e....per chi non sa l'inglese? Che fa? Continua a non conoscerlo il compositore!
  20. Gustav Mahler (Kalischt, 7 luglio 1860 - Vienna, 18 maggio 1911) Mahler e il suo ciclo sinfonico, ovvero uno dei più belli e importanti in assoluto. Ognuno può preferire la sinfonia che crede, sono tutte dei capolavori. La mia preferita è questa! L'Ottava Sinfonia di Gustav Mahler, detta “Dei mille”, composta in sole otto settimane nell'estate del 1906, così chiamata per l'enorme impiego di persone, fra corali e orchestrali, si chiude, come nella sinfonia lisztiana, con il testo del Faust II di Goethe, tanta è grande e commovente la sua bellezza: Ogni cosa che passa è solo una figura. Quello che è inattingibile qui diviene evidenza. Quello che è indicibile qui si è adempiuto L'eterno Elemento Femminile ci trae verso l'alto. « (...) Ho appena finito la mia Ottava. E’ la cosa più grande che io abbia fatto finora (…) Provate ad immaginare che l’universo cominci a produrre musica e risuonare. Non sono più voci umane, ma pianeti e soli che ruotano. (...) E’ un dono alla Nazione (…). Le altre mie opere sono tragiche e soggettive. Questa è una grande dispensatrice di gioia (…). E’ stata come una visione fulminea: improvvisamente tutto stava davanti ai miei occhi (…). Per caso mi è recentemente capitato tra le mani un vecchio libro, e l’ho aperto sull’inno “Veni creator spiritus”, e d’un tratto tutto mi sta davanti: non solo il primo tema, ma l’intero primo tempo.» Si può, a giusta ragione, dire che i grandi corpus sinfonici tedeschi si aprirono con le nove sinfonie beethoveniane e si conclusero con le nove – la decima rimase incompleta – di Mahler. Per un caso storico-culturale, i due grandissimi compositori, si trovano agli antipodi di un processo musicale durato praticamente un secolo e, molto significativamente, la loro opera fu caratterizzata dalla chiara e inequivocabile volontà di esprimere un messaggio che travalicasse la musica in sé. In Beethoven, uomo vissuto fra la fine del Settecento e l'inizio dell'Ottocento, avulso da idee illuministiche, il messaggio fu di carattere universale. “Dal cuore possa raggiungere altri cuori”, questa frase che il compositore scrisse all'inizio della partitura della sua “Missa Solemnis”, può essere ben riassuntiva del messaggio e dello spirito di gran parte della sua arte e delle sinfonie in particolare. In Mahler, vissuto fra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, un periodo storico dove le grandi illusioni furono ormai irrimediabilmente tramontate e dove, un certo “mal di vivere” sempre più marcatamente serpeggiante si affacciò, segnando tragicamente la fine di un'epoca, fu il dolore più intimo, più personale che venne messo in musica attraverso le sue Sinfonie. Fa eccezione questa sua Ottava Sinfonia che, si può dire a giusta ragione, ritornò in pieno a quello spirito tipicamente beethoveniano di universalità e fratellanza. In essa infatti, Mahler riuscì ad uscire dall’ambito delle proprio personali sofferenze per pronunciare uno slancio d’amore, per chiamare i popoli ad un abbraccio universale. La Storia, in quel periodo, fu ormai senza appello, indirizzata verso una direzione catastrofica, ma il compositore volle, almeno per un istante della sua tormentata vita non rassegnarsi, ed in un atto estremo si rivolse al genere umano intero per cercar di far comprendere: « le grandi cose » come alternativa alla crisi individualista. La sua Sinfonia si svolge in due parti: la prima: incentrata sul testo medievale del “Veni creator spiritus”, la seconda sulla scena finale del “Faust II” di Goethe. Il grandissimo compositore non invocò tanto lo spirito santo dell’ortodossia religiosa ma vide nell’anello che congiunge i due testi, « un amoroso principio motore dell’universo » che è invocato in un passo cruciale del primo movimento: Accende lumen sensibus infonde amorem cordibus e che fece risalire - come si evince in una lettera indirizzata alla moglie Alma – a Platone, per poi riconoscerlo nuovamente in Goethe. Il grande direttore d'orchestra, Bruno Valter, amico intimo personale del compositore, così disse: « (…) Goethe risplendeva come un sole nel cielo del suo mondo spirituale. » L’anno dopo, nel 1907, le cose per Mahler purtroppo precipitarono irrimediabilmente per davvero: la morte della figlioletta e poco dopo la scoperta di uno scompenso cardiaco che da lì a quattro anni lo portò alla morte e, comprensibilmente, il compositore ritornò con la sua grande “Nona”, con “Das Lied von der Erde” (Il canto della terra) e con l’Adagio della sua incompiuta Decima al suo pessimismo più estremo.
  21. Johann Jakob Froberger (Stoccarda, 18 maggio 1616 - Héricourt, 7 maggio 1667) http://www.youtube.com/watch?v=_fRZ0tX1TS0&list=PLbUiga6f6typvkVYZXUh39-T5Z56JmQPY Froberger fu un importante compositore del clavicembalo e, fra le altre cose contribuì a trasmettere la tecnica del nostro grande Girolamo Frescobaldi nella Germania meridionale, unendo il tutto a spunti provenienti dalla tradizione francese. ps: Frank, oggi sono arrivato prima io, ma non ti preoccupare c'è solo l'imbarazzo della scelta in questa giornata.
  22. Pietro Mascagni Cavalleria Rusticana Pietro Mascagni prima rappresentazione: Roma, Teatro Costanzi, 17 maggio 1890 http://www.youtube.com/watch?v=xeQBY_ZpejI Quanto ho amato e amo tutt'ora quest'opera.
  23. Vedi, ancora una volta mi sono sbagliato: sei purtroppo irrecuperabile, sei solo pieno di boria e basta, non me ne volere anche tu, ma tanto di quello che io ti dico giustamente non te ne frega un baffo perché tu sei e rimani sul tuo piedistallo di Direttore d'orchestra,,,!
  24. Magnifico, sono completamente d'accordo con te Armando!
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