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Piano Concerto - Forum pianoforte

Corrado

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Tutto postato da Corrado

  1. Formazione Musicale: torna la Summer School dell'Istituzione Afam "Peri-Merulo" di Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti. Docenti di fama internazionale insegneranno nella sede montana dell'Istituto, sotto la Pietra citata da Dante nella Divina Commedia. Corsi e concerti anche al Castello di Sarzano, di proprietà dell'attore Sir Christopher Lee, ultimo marchese di Sarzano Renato Bruson, Bruno Grossi, Ilya Grubert, Fabrizio Meloni, Marco Pierobon, Gianni Branca, Giorgio Zanier, David Pyatt, Klauss Stoll, Andrei Gavrilov. Un appuntamento già diventato di riferimento per la formazione musicale professionale nell'estate italiana. >Per saperne di più
  2. Mi scuso per il ritardo della mia risposta ragazzi, applicherò subito i vostri consigli. Grazie infinite.
  3. Fino all'11 maggio aperte le iscrizioni alle ammissioni pre-Afam, Bienni e Trienni Afam all'IStituto Superiore di Studi Musicali di Reggio Emilia e Castelnovo ne' Monti, la città degli "asili più belli del mondo" e del Reggio Emilia Approach. I motivi per scegliere di specializzarsi in una realtà di livello musicale mitteleuropeo che eccelle dalla Propedeutica fino ai bienni di specializzazione, nei quali si studia con le prime parti di orchestre come La Scala, Santa Cecilia e la Chicago Symphony. Citiamo alcuni nomi come Marco Zoni, Francesco Manara, Fabrizio Meloni, Francesco Tamiati, rispettivamente Primo flauto, Primo violino, Primo clarinetto, Prima tromba dell’Orchestra del Teatro alla Scala; Luca Vignali, Primo oboe dell’Orchestra dell’Opera di Roma, Marco Pierobon, già prima tromba dell’Orchestra di S.Cecilia e attualmente alla Chicago Symphony nel medesimo ruolo, Dale Clevenger, Primo corno della “Chicago” e il baritono Bruno Praticò. Si aggiungono la Summer School estiva (nel 2012 fra gli altri il baritono Renato Bruson e Bruno Grossi, primo flauto Orchestra Svizzera Italiana) e i Master invernali con Gialuca Scipioni (trombone) Fabrizio Bosso (tromba jazz), Patxi Montero (viola da gamba), Rosario Bonaccorso (Musica d'insieme jazz). Un'alta formazione 12 mesi all'anno! https://www.facebook.com/events/105555412980959/
  4. Buongiorno preziosi amici del forum dai quali ho avuto in questi mesi ottimi consigli pratici; il problema di oggi è il seguente: uso Finale 2011 - ho scritto una partitura fra i quali strumenti ne ho due traspositori, clarinetto e sax contralto e ho scritto i loro righi direttamente trasposti; ora però il committente mi dice che le parti le vuole sì trasposte, ma la partitura la vorrebbe scritta in note reali. Mi sono fatto una copia del file e vorrei agire sul rigo dei due singoli strumenti in partitura, mi consigliate di usare l'utility "Trasponi" o c'è da qualche parte una funzione per "trasporre in note reali"? Ho provato con il clarinetto a trasporre "diatonicamente" una seconda giù, ma mi fa diversi errori; per esempio dove ho un sol, che corrisponderebbe al fa suonato dal clarinetto in si bem, Finale trasforma la nota scritta da sol (effetto fa) in fa diesis perché pensa che questa sia comunque la parte di un clarinetto che traspone e allora se prima doveva suonare un fa ora deve suonare un grado sotto della scala, cioè il mi e quindi mi scrive fa diesis, mentre io vorrei che mi scrivesse semplicemente fa perché deve suonare un fa, cioè l'effetto reale della nota scritta do originaria. Oppure dove prima era scritto sol diesis e l'effetto era fa diesis, cioè un tono/grado sotto, trasponendo giù di una seconda lui anziché scrivermi fa diesis come nota reale continua a ragionare per lo strumento traspositore e scrive fa doppio diesis come se l'effetto dovesse essere mi diesis (cioè fa). Ho provato a fare la trasposizione "cromatica" in giù di una seconda maggiore, cioè il fatidico tono intero, questi problemi migliorano, però mi scrive per esempio dei do bemolle, anziché scrivermi direttamente si; vabbè che posso cambiarlo enarmonicamente con un clic, ma se ci fosse una funzione intelligente guadagnerei tempo. Che dite?
  5. Consigli preziosi senz'altro ragazzi, sto usando un iMac e la libreria di suoni Garritan, cercherò un convertitore. Anch'io non credevo di avere problemi con il wav, ma lo stereo dell'auto (Mitsubishi) non me lo legge, a meno che il fatto che nel cd abbia caricato sia il wav che l'aiff non lo disturbi... Grazie ancora, se non ci dovessi saltar fuori ricorrerò ancora al vostro prezioso aiuto. :-)
  6. Sono riuscito a procurarmi Finale 2011 dopo il 2009 e mi trovo davanti a un piccolo mistero: apro con il 2011 un file creato con il 2009, vado su file/esporta file audio e per salvarlo mi dà l'opzione per decidere se voglio che sia in formato mp3. Apro un altro file più recente, creato con il 2011 e se voglio esportare il file audio mi dà solo le opzioni wav e aiff, non riesco a fare un mp3 (e così non posso farmi un cd da ascoltare in auto...) È normale? Qualcuno mi può aiutare?
  7. Come Carlos sa, perché mi ha cortesemente aiutato in altro trhead, io devo dare l'esame proprio quest'anno per il Triennio Afam di Composizione. A mio parere la prassi della lettura della partitura non è completamente sciagurata e inutile. Intanto dobbiamo porci il quesito "con che scopo sto leggendo una partitura?". Credo che sia da sfatare il luogo comune principe di questo argomento: leggere tutto il possibile sulla tastiera fa capire meglio (o in alternativa leggere tutto il possibile mentalmente mentre sto ascoltando il pezzo da un cd o dal vivo). Chissenefrega di leggere tutto in realtà? Mi spiego: nel momento in cui compio una lettura del testo scritto tale azione non mi restituirà mai la totalità dell'evento estetico; a meno che non nascano uomini con gli occhi composti come le mosche, il campo visivo è uno e al massimo si allarga un po' con l'esercizio com'è dimostrato dalle tecniche di lettura veloce applicate alla scrittura; quindi la lettura di dieci o venti pentagrammi uno sopra l'altro sarà sempre un atto parziale, selettivo, per "colpi d'occhio" critici, un carotaggio con obiettivi analitici specifici. Ci sarà il momento in cui mi interessa valutare come l'autore ha trattato l'accompagnamento di contrabbassi, controfagotti, ci sarà la volta in cui voglio approfondire come usa gli ottoni, se per pedali armonici o li porta allo scoperto in modo figurale e più concertato, c'è la volta che mi preme analizzare le combinazioni timbriche, i raddoppi, l'utilizzo dell'estensione di un particolare strumento, le tecniche strumentali di emissione del suono, le scelte armoniche, i percorsi tonali, una serie dodecafonica, aspetti macro-formali, strutturali, l'uso della voce... la conoscenza e percezione della totalità del pezzo deriverà quindi da un percorso di step successivi che si uniranno l'uno all'altro in un mosaico di consapevolezza progressiva. Insomma, non credo abbia neanche senso porsi il problema della lettura che vede tutto, capisce tutto contemporaneamente in un colpo solo, magicamente (di qui la componente di assurdità dell'esame pratico, io capirei di più una prova dove mi chiedessero: "Senti, prova a darci un'idea del trattamento armonico in queste due pagine", oppure "facci sentire l'opposizione fra le parti melodiche di questo passaggio e le linee che svolgono la funzione di sostegno armonico", oppure "quali elementi ritmici pensi siano importanti in questo punto? Accenna sulla tastiera agli incisi che ritieni caratterizzanti la scrittura adottata dallì'autore", o ancora "Quali strumenti traspositori ci sono in questo organico? Suona le loro parti nei suoni reali" e così via, che è poi il lavoro che uno farebbe a casa sua per studiare un pezzo, dovendo per esempio dirigerlo, analizzarlo, spiegarlo a degli allievi in classe, ecc.) Allora, visto in questo modo, l'approccio al testo tramite tastiera ha una sua funzione, non dimentichiamo che Lettura della partitura è anche l'abituarsi ad accompagnarsi accennando con la voce a una parte cantata, cosa utilissima per i maestri collaboratori, per chiunque voglia insegnare canto, voglia analizzare lirica e liederistica, ma anche debba suonare in duo, trio, ecc. con altri strumenti, perché la cosa apre la mente all'ascolto dell'altro e all'ascolto di ciò che uno suona in relazione anche a ciò che l'altro suona o canta. Più in generale, questo percorso aiuta anche ad avere quel tipo di "facilità" musicale nel trattare i materiali e la tastiera, quell'abilità complessiva nel "fare musica" che unitamente all'improvvisazione e alla percezione acustica dovrebbe essere una caratteristica e un obiettivo fondamentale degli studi accademici diciamo così, ma che invece non sempre viene valorizzata nei percorsi formativi, per cui spesso si sentono i musicisti di musica leggera o jazz che sbeffeggiano i musicisti classici accusandoli di essere in realtà imbranati musicalmente e incapaci di suonare se non hanno il loro bello spartito scritto per filo e per segno davanti. A Barbara direi quindi di non preoccuparsi, non vivere con il mito di una lettura multi level di una partitura mahleriana che avvenga nel sacro e unico istante di un unico passaggio; pensa a maturare gli strumenti culturali e critici necessari per poterti rendere conto, quindi apprezzare, quindi per emozionarti intelligentemente del contenuto estetico di un testo musicale atraverso un percorso che avviene nel tempo, che è evolutivo, di crescita, procede in avanti, torna indietro su se stesso, ripercorre e rimugina infinitamente, approfondisce, scopre ogni volta cose nuove. Arriverà un momento in cui finalmente, leggendo una partitura magari mentre ne ascolti l'esecuzione, avrai la percezione di un tutto unitario e al contempo articolato ma perché l'avrai scoperta in un affascinante percorso composito. Quanto ai corsi accademici, visto ciò che il Ministero ha combinato negli ultimi decenni, mi sa che ci sia poco da stare allegri e dovremo continuare a sostenere esami un po' scemetti su programmi di studio opinabili...
  8. Oggi vado in biblioteca e mi procuro lo spartito del Rigoletto Carlos, darò un'occhiata. Il programma è impegnativo comunque, sono al terzo anno del Triennio Afam a Reggio: devo eseguire una Sonata di Scarlatti, un pezzo di Haendel, un pezzo romantico, uno del Novecento, un'aria accennando la parte vocale come giustamente dici tu, un'opera intera nella riduzione pianistica con commento, un'analisi di un pezzo contemporaneo e mi faranno leggere pagine da una sinfonia fra Mozart, Beethoven, Haydn e forse scordo qualcosa... se penso che ho altri sette esami!
  9. Non sono un cantante, proprio per nulla, ho un'estensione baritonale, ma credo che all'esame più che altro soffierò flebilmente. Ciò che mi preoccupa di più è l'accessibilità della parte pianistica. Ho dato un'occhiata alla Norma di Bellini e non sarebbe male, certo che lì la parte vocale è tremenda. Poi non credo mi possano far cantare momenti con i cori, duetti, ecc. immagino mi chiedano di accennare a qualche parte pianistica strumentale e poi un'aria. Almeno ipotizzo...
  10. Sul serio Zazza? Nel programma di esame non mi hanno fatto cenno di questo, verificherò, però lì c'è il problema del tedesco nel cantato poi, io me la cavo meglio con inglese e francese (a parte che per me cantare davanti a una commissione sarà come denudarmi in un centro commerciale e saltare su un piede solo, sono di una timidezza patologica)
  11. Gentilissimi, non mi pare di aver trovato un settore del Forum più specifico e visto che qui un sito per pianisti incontra il mondo teatrale ho pensato che qualcuno possa darmi una dritta. Devo sostenere un esame di Lettura della Partitura per il Triennio Afam di Composizione. Avendo molti esami, una famiglia e il lavoro (ho ripreso follemente l'attività musicale e di studi avviando mio figlio al Conservatorio) devo fare i conti con i tempi in modo radicalmente pragmatico, non sono più un giovincello che può dedicare tutto il proprio tempo a studiare. Fra le prove d'esame devo saper leggere un'opera intera nella riduzione pianistica, accennando alla parte vocale cantata. Qualcuno mi può consigliare un titolo del repertorio che presenti difficoltà limitate? Mi hanno giustamente sconsigliato Puccini per esempio, la sua orchestra lavora sempre molto e le riduzioni pianistiche sono mediamente impegnative...
  12. Grazie Tiger, in effetti sto propendendo per fregarmene delle conseguenze midi (anche risolvessi per il cambio del timbro, strumenti che traspongono me li suonerebbe comunque su altezze sbagliate) e per non aggiungere altri righi da nascondere alternativamente, però a questo punto mi rimane il problema di cambiare almeno il nome abbreviato di fianco ai pentagrammi dove gli strumenti mutano durante il pezzo, perché come dicevo nel mio quesito iniziale ho una gran paura che Finale 2009, proprio perché non prevede la funzione di sostituire lo strumento in corso di pezzo, coerentemente non mi dà neanche la possibilità di cambiarne il nome in partitura per un numero limitato di battute. Non riesco a dirgli "adesso chiamami la parte di Flauto, Flauto in Sol, da battuta 12 a battuta 28 e poi rinominala Flauto fino alla fine, per esempio. Se cambio il nome alla parte me lo cambia dall'inizio alla fine. E voi mi direte " ma fatte 'sto benedetto Finale 2012 che risolviamo!!" :-)
  13. Grazie Eagle, in effetti non sono stato così chiaro, so che a uno strumentista devo dare una parte sola con indicato quando cambiare strumento, mi riferivo al fatto che se con Finale per scrivere in partitura il flauto poi l'ottavino, poi di nuovo il flauto per un solo e medesimo esecutore devo usare l'artificio di scrivere due pentagrammi diversi affiancati, uno per flauto e uno per ottavino e nascondere alternativamente quello che non sta usando, quando però chiederò a Finale di crearmi le rispettive parti di tutti lui mi creerà una parte di flauto e una di ottavino, mentre io avrei bisogno che le due si fondessero in una stessa proprio perché destinate a una sola persona che alterna i due strumenti.
  14. Grazie ragazzi, proverò in questo modo, cioè facendo due righi per un unico esecutore, dove mi serve. Non ho mai utilizzato la funzione di nasconderli, spero di saltarci fuori bene, e riuscire a farlo soprattutto delimitando i segmenti di battute che mi interessano. Mi viene però una perplessità per quando dovrò stampare le parti separate. Agli strumentisti che usano due strumenti diversi dovrò dare due parti immagino, perché il sistema automatico che crea le parti non credo possa integrarne due in una. (e poi cercherò di procurarmi Finale 2012 :-))) )
  15. Buongiorno a tutti, sto scrivendo un pezzo con Finale 2009 nel quale alcuni esecutori devono cambiare strumento durante il brano: un flautista deve passare all'ottavino, altri due dal flauto in Do a flauto in Sol e flauto basso, un clarinetto in si bem deve prendere il clarinetto basso, ecc. poi tornano pure ai precedenti strumenti. C'è la maniera in Finale di cambiare il nome della parte in partitura nel corso del pezzo, da una certa battuta a un'altra, tornare al nome precedente come per esempio si può fare con una chiave o la suddivisione ritmica? Io non l'ho trovata. Riesco sì a modificare il nome della parte e il nome abbreviato, ma me lo fa su tutto il pezzo, non riesco a delimitare la modifica a un certo numero di battute e basta. Chiedo troppo se poi questa cosa, posto che sia fattibile, può avere anche efficacia midi, cioè se nel momento in cui cambio una parte da flauto a flauto basso, quando ascolto mi traspone un'ottava sotto il suono, o una quinta sotto nel caso del flauto in sol e via dicendo? Grazie come sempre a coloro che hanno così gentilmente risposto ai miei precedenti quesiti. Corrado
  16. Grandioso Zedef, grazie anche per la tempestività della risposta, la domenica sarà in buona parte dedicata a proseguire il lavoro anche grazie a te.
  17. Buongiorno a tutti, la mia "battaglia" con Finale prosegue, ma sto imparando un bel po' di cose anche grazie a voi. Allora il quesito di oggi è: in un file ho creato un cospicuo numero di nuovi simboli con l'editor dei simboli d'espressione. Ora ho a che fare con un nuovo documento che sto creando per un diverso organico strumentale ma nel quale mi farebbe oltremodo comodo copiarmeli senza bisogno di ridisegnarli tutti, purtroppo non ho trovato la strada per un semplice copia-incolla. Mica li dovrò rifare uno a uno?
  18. Siete un pozzo di suggerimenti grazie! Ora devo sottoporvi un altro quesito, ma creo un nuovo topic per correttezza con le regole del forum.
  19. Marzapane il primo consiglio è ottimo, ho provato e nel mio caso accade questo: uso Finale 2009 su un iMac, se prendo la freccia dello strumento selezione e seleziono le pause, premendo H non succede nulla, ho provato anche unendo control, alternate, tasto maiuscole, niente, cominciavo a disperare, ma poi ho aperto la finestra delle pause, ho selezionato la pausa uguale a quella che volevo togliere, le ho cliccato sopra come per riscriverla con lo speedy entry e si è selezionata, a quel punto premendo il solo tasto "H" è scomparsa. Purtroppo per i gambi devo trovare il modo di toglierli proprio, se infatti ho a che fare con crome, semicrome, ecc., anche se accorcio il gambo fino a farlo sparire rimane sempre visibile il trattino, singolo, doppio o triplo che indica l'ottavo, il sedicesimo, il trentaduesimo. Ho provato a usare la tattica dell'altro caso, ma se prendo gli strumenti speciali e seleziono la nota per accorciarle il gambo, non è che a quel punto se schiaccio H mi fa sparire il gambo, non succede nulla. Grazie comunque, mi hai dato un aiuto importantissimo.
  20. Buonasera ragazzi, nella impaginazione della complicata partitura contemporanea per 4 fisarmoniche di un mio amico ho un altro problema: per esigenze legate alla chiarezza di scrittura in punti con molti gruppetti di acciaccature e figurazioni scritte a cavallo fra i due pentagrammi di ogni singola fisarmonica, mi sarebbe comodissimo poter far sparire i gambi delle note e le pause, questo però, solo in determinate battute. Purtroppo, se prendo lo strumento "rigo" e seleziono una singola battuta, ci clicco, apro la finestra "attributi del rigo" e tolgo la spunta a "pause" e "gambi" fra gli "elementi da visualizzare", Finale me li toglie da tutto il pentagramma dall'inizio alla fine del pezzo. Proprio non c'è la maniera di farlo solo nella battuta singola che seleziono?
  21. Un mio amico che comincia ad avere esperienze all'estero mi dice che fuori Italia si usa molto Sibelius, qualcuno lo conosce?
  22. La mia è in Italiano Frank, confermo. Ottimo anche il suggerimento di Diesirae! Lo provo subito (per capirci sto aiutando un mio amico a mettere su pagina un suo pezzo e lui ha una scrittura tipo Lachenmann e qualche problemino per forza c'è. Io ho ripreso l'attività musicale da due anni dopo vent'anni di stand by forzato dovuto ad altre attività lavorative che mi hanno fagocitato letteralmente, ma ora sono tornato al mio vecchio amore (compatibilmente con il lavoro e la famiglia) e sto quindi impratichendomi con Finale, sul quale ho anche dato un esame Afam ma il cui programma di studio si fermava sostanzialmente alla notazione tradizionale, quindi poco mi è servito come compositore contemporaneo. Devo dire che a memoria mi ricordo di aver visto di sfuggita molti anni fa una partitura realizzata con una delle primissime versioni di Finale per la Ricordi niente meno che di Adriano Guarnieri, che ha una scrittura non incasinatissima, di più! E allora mi era sembrata una versione grafica sorprendente. Mai avrei pensato di trovarmi nel 2012 a dover tribolare con questi aspetti di rigidità di Finale, a meno che tutto non dipenda semplicemente dalla conoscenza ancora superficiale che ho delle sue potenzialità. Perché per esempio non è possibile disegnare nuovi simboli anche nella funzione per cambiare le teste delle note? Io in questo pezzo per quattro fisarmoniche avrei bisogno di creare teste di note diverse dalle poche disponibili nella libreria del programma. Come nella funzione "Espressione" possiamo disegnare letteralmente simboli nuovi perché non lo rendono possibile anche in quella "Articolazione"? In questa puoi accedere alla libreria Maestro, o Maestro Percussion, ecc. (ma solo in alternativa l'una all'altra), ma sarebbe comodo anche qui poter editare di sana pianta simboli nuovi.
  23. @ Oracolo Provo anche questa, grazie Oracolo sei un pozzo di suggerimenti (ehm...sì, ho una versione copiata ) @Frank Sì Frank mi capita con ogni canale o strumento, ho il sospetto che qualcosa nella parte di sequencer di Finale confligga con le funzioni di programma di notazione scritta. Ogni tanto ha dei comportamenti strani, come quando magari tu vuoi mettere un segno d'espressione in un determinato strumento in una partitura orchestrale e lui te lo incolla inesorabilmente nel primo pentagramma in alto, qualunque strumento sia, anche se tu avevi cliccato in un pentagramma a centro pagina. Continuo a ringraziarvi per la collaborazione!
  24. Ho provato questo sistema Oracolo, ma dopo la prima nota che provo a inserire antecedente il gruppo, mi comincia a mangiare quelle successive sostituendole con le nuove che metto, assorbendolo. Possibile che dopo anni nessuno abbia segnalato la cosa agli sviluppatori?
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