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Piano Concerto - Forum pianoforte

Silbermann

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Risposte postato da Silbermann

  1. Non mi pronuncio sulla quesitone ma vorrei sfatare un mito

     

    Il problema è che in futuro (molto prossimo) chi "sceglierà" di mostrare le proprie "gioie" verrà giudicata una donna di facili costumi.
     

     

    A me risulta che se OGGI una donna mostra le proprie gioie viene GIA' giudicata di facili costumi. Poi a quelle donne non piace crederlo...gli uomini si godono lo spettacolo, ma di fatto lo pensanto. Per cui non penso di aver capito il senso questa frase.

  2. Vi interessa il confronto con chi ha un'idea diversa dalla vostra?

     

     

     

    Se ben argomentata prova, a me è bastata una sola parola per non essere discusso:

     

    La sua musica pop, non ha nulla che non va.

     

    Non è possiible argomentare sul contrario, le note sono meglio di mille parole e sono sufficienti per definire esattamente il contesto della musica di GA.

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  3. Alla fine bisogna ammettere che il discorso con una tale semplificazione risulta errato. Si dà troppo per scontato che la tonalità sia alla portata di tutti come dato di fatto, mentre al contrario è tutt'altro che così. L'alfabetizzazione musicale è un processo molto complesso, non si può concedere che un frequentatore di discoteca (con tutto il rispetto, ovviamente) possa comprendere automaticamente la tonalità complessa di Brahms, o la IX di Beethoven, o una partita per violino solo di Bach, così come non possiamo pensare che un lettore di Baricco riesca a leggere La montagna incantata di Mann. E la conferma la si ha quando si va ad ascoltare le composizioni di Ducros, nient'altro che degli esercizi di stile di scarsissimo interesse. Tuttavia, un centroavantidisfondamento del genere è necessario, per controbilanciare la stupidità di certe affermazioni degli zombies dell'avanguardia, sostenenti che il linguaggio tonale è morto e sepolto. Ribadire che invece è l'unico capace di restituire un'esattezza di significato micro, medio e macroscopico, è cosa fondamentale, pur nella convinzione che la chiarezza assoluta non sia la condizione centrale della comunicazione artistica, sebbene lo è la capacità di gestirne i livelli sia di chiarezza che di oscurità. Questo video, con tutte le sue controindicazioni, andrebbe proiettato in tutte le classi di composizione, in tutti i festivals di musica contemporanea, insomma in tutti i posti in cui l'eccessiva autoreferenzialità diventa la caratteristica dominante. Questo signore, con tutte le sue semplificazioni, dovrebbe essere il nostro grillo parlante.

     

    L'atonalisme. Et après ?

  4. Io ho notato pochissimi segni di dinamica (solo 2?) che sull'organo sono si fattibili ma solo se lo stesso è dotato di cassa espressiva (vedi organo romantico) secondo la quale è possibile di fatto veramente cambiare la dinamica (escludendo crescendi Rossiniani e variaizoni del volume di suono per aggiunta o diminuzione di registri).

     

    Puoi prendere benissimo delle opere di Cesar Frank, vedrai che li i segni non sono così pochi ...addirittura arriva a fare un crescendo e diminuendo su una sola nota (L'organo: l'unico strumento a tastiera che può permetterselo :D)

    Ovviamente la musica antica è sprovvista di segni in partitura in quanto esisteva la prassi esecutiva; io non sono esperto di contemporanea ma potresti contattare dei compositori per farti dare delle dritte.

  5. Personalmente l'intonazione a 432 mi piace di più. Maggior risonanza dello strumento, suono più morbido anche se con un pelo meno di volume. Poi ascoltare Chopin suonato su un piano a 432 contro uno a 440 sembra di sentire un pezzo diverso. Naturalmente scendendo di accordatura, anche se di poco tra più strumenti potrebbe essere più facile avvertire stonature...

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