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Piano Concerto - Forum pianoforte

Viola

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Risposte postato da Viola

  1. Come spesso ti è già capitato di sentire, i tuoi parametri sono solo legati dal gusto. Se l'etica è un parametro di selezione, dovresti rinnegare metà dei compositori che ti piacciono. Tu stessa la rinneghi...a tuo piacimento.

     

    Onestamente mi fa piacere conoscere i tuoi gusti...peccato che Stravinskij non ha bisogno di noi per essere iscritto fra i giganti del '900. Caro Luca, come vedi siamo in tema...non sono io a fare orecchio da mercante.

     

    Visto che viene richiesto un contributo, Dallapiccola sicuramente è uno da conoscere

    A questo punto parte la dedica (quanto mi piacciono le dediche!)

     

    Al moderatore Luca (i moderatori sempre per primi),

     

    al tremendino Celibidache,

     

    a Gianni22, che mi legge sempre con piacere.

     

     

    https://youtu.be/Adsb2HokV6I

  2. Non l'hai scritto, ma è così. Te lo dico io. Se vuoi parliamo dell'alcolizzato Beethoven, del donnaiolo Mozart, etc.

     

    _____

     

    Nessuno è perfetto. :-)

     

    _____

     

     

     

    Tutti eticamente "ammirabili"...se questo è un parametro per valutare un brano di musica. Va beh. E se tu non conoscessi l'autore di un brano?

    _____

     

    Con Stravinskij mi avrebbe sicuramente giovato.

     

    ____

  3. Hai anche scritto

    "Nelle pagine di uno studioso contemporaneo serio e preparato come il nostro Massimo Mila, in certi casi si trovano accenni alla figura di Bruckner nei termini più ingenerosi, di "modesto organista autodidatta". Tra cento anni, si potrebbe scommettere, Bruckner verrà ancora eseguito, mentre chissà se Mila verrà ancora letto ... " e probabilmente vagheggiare un futuro in cui Mila non verrà letto non è ingiurioso, ma è stupido. Posso scriverlo? L'ho già scritto. Per la tua epica vendetta il mondo sarà priva delle opere di un autore apprezzatissimo, che aveva un'opinione diversa dalla tua rispetto a Bruckner. Aveva un'opinione diversa anche su Respighi, diversa dalla tua e da quella di Silvio Paolini Merlo, da cui il tuo intervento ha preso ispirazione (questo quello che scrive SPM "Mila insiste perciò prevalentemente sulla trilogia romana (...)[/size],[/size] mentre si sofferma appena sul[/size]Quartetto dorico, elude quasi totalmente i concerti e le opere, ma soprattutto non parla delle [/size]Metamorphoseon", questo quello che scrivi tu "Mila parlando di Ottorino Respighi insiste prevalentemente sulla Trilogia romana (a mio modesto parere la più "commerciale e meno significativa), accenna brevemente al Quartetto dorico, e tralascia i concerti e le opere, ma soprattutto non parla delle Metamorphoseon, che rappresenta l’ultima e più alta pagina sinfonica del compositore, concepita nel pieno della sua maturità", senza citare le fonti...).

     

    "gli Hanslick finiscono sempre per scomparire, perduti nei meandri della loro stessa accademia.", neanche questo è turpiloquio e soprattutto non lo hai scritto tu, lo ha scritto Duse, persona nota per essere accondiscendente (...), e anche questa dal mio punto di vista è un'opinione stupida. Non è neppure un'opinione, è una bieca speranza vendicatrice: cosa ci sarebbe di male se Hanslick sopravvivesse? Se la gente leggesse Hanslick, magari per smentirlo, magari per essere d'accordo, magari solo per poter dire "ho letto Hanslick"? E no, il giudizio di Hanslick va vendicato con la sua damnatio memoriae, noi siamo quelli che i libri si schifano se dicono cose che non apprezziamo (io non vorrei mai che Duse scomparisse per sempre perduto nel meandri della propria accademia, lui che fu accademico). 

     

    Ma smettiamo di parlare di Viola che non ha usato turpiloquio, parliamo di Celibidache (l'utente) che ha detto che

     

    1) i critici musicali si occupano solo di quello perché hanno spesso solo quello;

    2) non hanno una percezione matura e articolata dell'essere (che è, com'è noto, una bruttissima malattia);

    3) sono costipati, poiché niente vi entra e niente vi esce;

    4) soffrono di patologico egocentrismo, un egocentrismo cosmico che vieta all'umanità di avere altri Einstein. Cioè, ripeto, non nascono altri Einstein per colpa dei critici musicali, un discorso così palesemente chiaro e condivisibile che è quasi inutile ripeterlo;

    In tutto questo, io non sopporto Brahms e amo Bruckner e Wagner, avrei criticato aspramente il giudizio di Hanslick ma dando a quel giudizio dignità di giudizio di gusto. Hanslick non era il "compagno di merende" di Brahms, Hanslick è un personaggio fondamentale della storia del pensiero estetico, piacciano o no i suoi giudizi da critico. E visto che non siamo nel salotto di un vecchia zitella, sarebbe bello parlare di Hanslick come di uno studioso, non come dello scemo del paese. Un tripudio di invidie! Mamma mia, vorrei leggere proprio un libro con questo titolo:

    "Un tripudio di invidie. Storia della critica musicale banalizzata in frasi fatte".

     

    P.S.

    50 euro a chi mi dimostra che l'italiano è la lingua più bella del mondo. Voglio una dimostrazione assoluta, relativa a tutte le lingue parlate e scritte attualmente presenti, comprese, quindi, lingue morte di cui sono acquisibili documenti, con premessa metodologica e glossario in cui, ad esempio, si chiarisca l'utilizzo dell'aggettivo "bello".

     

    Preferisco impiegare il tempo ad ascoltare Bruckner anziché leggere Hanslick.

     

    Amo Brahms.

     

    Non essendo musicologa, né esperta in materia, mi avvalgo del giudizio espresso da coloro che ritengo i miei riferimenti.

     

    Li ho scelti come tali, oltre che per la loro serietà (come tu sostieni giustamente ci sono molti studiosi seri e preparati in materia), anche per una certa affinitá di sentimenti.

     

    La musica è pensiero o sentimento?

    Se è entrambe le cose, in che misura?

     

    Perché apprezziamo in genere maggiormente la musica di compositori verso i quali sentiamo un'affinità affettiva?

     

    Capita anche a me. Detesto Stravinskij perché non riesco a provare alcun sentimento positivo nei suoi confronti.

    Mi rifiuto di ascoltare la musica di una persona che considero umanamente un miserabile.

     

    Buona giornata.

  4. Oggi al posto degli artisti, siamo incollati agli smartphone per giocare a pokemon go,

     

    e al telegiornale, l'esperto psichiatra intervenuto, ricercatore dell'ennesima università, giovane luminare delle scienze comportamentali, con tutta l'aria di non essere mai uscito di casa in vita sua, ne consiglia l'utilizzo e sottolinea quanto anche a lui piaccia da morire.

    Illuminante come una luminaria spenta.

  5. Cara Viola, io penso (come diceva mio nonno) che Frank conosca i suoi polli (alcuni anche da una decina d'anni). In questi casi mi viene sempre in mente questo topic

     

    http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3986-vita-di-un-moderatore-di-commenti

     

    che aveva condiviso.

     

    Quando mi capita di non capire, io gli invio un messaggio privato ... e funziona. Lo sai che tanto pubblicamente non si discute un intervento di moderazione...seppur "lite".

     

    ___________

     

    Caro Abate,

    non lo sapevo.

    Ma chi ha litigato con chi? Devo essermi persa qualche post.

     

    ______

     

    Io penso che questo forum sia ok, perchè è ok la moderazione. Te lo dice uno che ne ha girati parecchi e alcuni posti, all'apparenza ben gestiti, erano amministrati da gentaglia...dal punto di vista umano.

     

    ______

     

    Certo.

    La mia precedente esperienza può confermarlo.

     

    _________

     

     

    Se è intervenuto, un motivo ci sarà :)

     

     

     

     

     

     

     

  6. ... ho letto solo gli ultimi due post. Non ho tempo ora di leggermi tutto ma così, tanto per scrivere una sciocchezza qualsiasi, sto pensando di ricordare a tutti di fare i bravi (al possiible).

    Frank, rispetto il tuo ruolo, ma non comprendo per quale motivo si debbano prendere delle contromisure.

     

    Nessuno si è permesso di utilizzare termini ingiuriosi.

     

    Disprezzo Stravinskij. Posso scriverlo?

     

    (l'ho già scritto) :-)

  7. va bé ...sorvoliamo su Mila ....| :unsure:  :rolleyes:

     

     

    Tu usi spesso l'aggettivo capolavoro - qui ti spingi poi oltre definendo Metamorphosen di Respighi "uno dei capolavori del Novecento Italiano (e non solo)" ma io ho la netta sensazione che tu confonda i tuoi più che rispettabilissimi gusti personali con ciò che è veramente un capolavoro.

     

    Capolavoro è nell'ambito artistico, ciò che è considerato tale dalla stragrande maggioranza -  se non proprio e ancor meglio la totalità - della critica che si pone, come fine, lo studiare e il giudicare la rilevanza e l'importanza dell'opera d'arte rispetto al suo ambito storico e rispetto all'influenza che ha avuto nei confronti del futuro di quell'arte.

     

    I gusti personali  -che non necessariamente devono coincidere con quei giudizi - sono quelli che tu, io, noi, voi, loro, esprimiamo rispetto alle varie opere d'arte.

     

    Tutti rispettabilissimi e sacrosanti ma, per l'appunto, gusti personali e che tali restano e resteranno.

    Come scrisse mirabilmente Ugo Duse, "gli Hanslick finiscono sempre per scomparire, perduti nei meandri della loro stessa accademia."

     

    "Sua eminenza" Hanslick, descrisse la musica di Bruckner come "una vertigine sul nulla"; ma l'intento dispregiativo con cui venne coniata l'espressione non è sufficiente a coprire la paradossale verità che in essa si cela: il nulla è una delle forme essenziali dell'assoluto.

  8. A proposito del tema di questa discussione, l'immensa eredità del Novecento Italiano, lo stesso Mila parlando di Ottorino Respighi insiste prevalentemente sulla Trilogia romana (a mio modesto parere la più "commerciale e meno significativa), accenna brevemente al Quartetto dorico, e tralascia i concerti e le opere, ma soprattutto non parla delle Metamorphoseon, che rappresenta l’ultima e più alta pagina sinfonica del compositore, concepita nel pieno della sua maturità.

    Quest'opera, a mio modesto parere, è uno dei capolavori del Novecento Italiano (e non solo).

     

    • Like 3
  9. ...  e qui forse non fai bene.

    Ma scusa poi: non hai forse riportato in apertura del topic un'opinione di Noseda? Non è forse lui uno di quegli esperti di musica classica?

     

    In realtà la musicologia italiana ci ha regalato nel secolo scorso delle meraviglie, basta solo cercarle e studiarle.

    Buongiorno Daniele.

     

    Gianandrea Noseda non mi pare sia un musicologo, bensì un direttore d'orchestra.

     

    Per quanto riguarda i musicologi (italiani e non) non mi pare di aver scritto TUTTI, ma la maggioranza (questo SÌ).

     

    Ognuno ha il suo stile nel comunicare, caro Daniele. Il tuo è sempre molto equilibrato senza grossi slanci,mentre il mio è, spesso, l'opposto del tuo.

     

    Come ho già detto a Luca ho un difetto, dico tutto quello che penso ed ho un pregio, dico tutto quello che penso. Ed aggiungo senza troppi filtri (anche se cerco sempre di rispettare il mio interlocutore e quando non riesco a trattenermi, me ne dispiaccio molto).

     

    Ciò premesso, e per meglio chiarire ciò che intendevo nel mio post, ti porto un piccolo esempio che riguarda uno dei miei compositori preferiti, Anton Bruckner (anche lui fa parte degli affetti).

     

    Nelle pagine di uno studioso contemporaneo serio e preparato come il nostro Massimo Mila, in certi casi si trovano accenni alla figura di Bruckner nei termini più ingenerosi, di "modesto organista autodidatta". Tra cento anni, si potrebbe scommettere, Bruckner verrà ancora eseguito, mentre chissà se Mila verrà ancora letto ...

     

    P.S.: la breve, ma profondissima, biografia "Vita di Beethoven" scritta dal musicologo, scrittore e drammaturgo Romanin Rolland è uno dei libri che tengo sul comodino, stessa sorte a " Gustav Mahler" di Ugo Duse. Ho bisogno della loro vicinanza "fisica".

    • Like 1
  10.  

    Se devo andare "sul filosofico"... è qui che si genera il moto perpetuo:

     

    in Italia una donna è libera di scergliere di indossare un tipo di abbigliamento che nasce come imposizione.

     

    __________________________________________

     

    Questo è la "nostra" visione edulcorata del fenomeno.

    In realtà, gli integralisti che risiedono nel nostro Paese se ne fottono delle nostre leggi e continuano a seguire i loro precetti religiosi e le loro usanze neo-medioevali.

     

    La donna non può scegliere di indossare liberamente un abbigliamento, deve sottostare ai precetti religiosi e/o alle imposizioni familiari.

     

    Le donne vengono trattate come animali da riproduzione.

     

    Non confondiamoli con i cari e buoni e gentili e rispettosi e generosi e premurosi italiani (che facciamo impazzire).

  11. Cara Viola,

    di fronte a questi complimenti arrossisco e mi sento confuso.

    In fondo io sono solo un ex agente di commercio in pensione che si diverte ad andare a curiosare nelle biblioteche romane.

    Alla fine passo per musicologo ma ti posso assicurare che è tutto un bluff!

    L'unica cosa vera è la passione per la Musica Classica che mi piace condividere con chi non ha la possibilità di accedere al suo approfondomento.

    Detesto (e non seguo) la maggioranza degli esperti di musica classica.

     

    "Sono solo un ex agente di commercio in pensione che si diverte a curiosare nelle biblioteche".

     

    La stima nei tuoi confronti è ulteriormente aumentata.

    • Like 1
  12. Io avevo già notato l'ingiusta dimenticanza della musica strumentale del novecento italiano.

    Sul mio sito sto tentando un modesto rilancio di questi compositori quasi dimenticati.

    Se vai a controllare oltre al catalogo di Giovanni Sgambati e di Giuseppe Martucci che possono considerarsi i promotori del rilancio della musica strumentale in Italia, troverai anche Busoni (poco italiano), Casella, Catalani, Dallapiccola, Malipiero, Pizzetti e Respighi.

    Adesso sto lavorando sul catalogo di Telemann che è gigantesco e mi occuperà per qualche mese, ma poi penso ad Alfano.

    Petrassi è morto da troppo poco tempo (2003) e quindi sarà quasi impossibile costruire un catalogo serio in quanto i suoi archivi non hanno trovato una sistemazione definitiva e soprattutto non sono ancora schedati in modo compiuto.

    Caro Terenzio,

    mi pare di averlo già scritto in uno dei miei primi post, ma, in questo caso, sono contenta di ripetermi.

     

    Sono onorata di poter conoscere l'artefice del miracolo de L'orchestra virtuale del Flaminio.

     

    Ammiro la tua passione, la dedizione, lo studio, la fatica, l'AMORE che hai per la Musica Classica.

     

    E ti ringrazio a nome di tutti gli utenti per avercene fatto prezioso dono.

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  13. Il Novecento italiano è una fucina incredibile per quanto riguarda l’ arte in generale e la Musica in particolare. Abbiamo avuto compositori straordinari che reggono il confronto con i più grandi a livello mondiale. Il Novecento è stato un secolo straordinario per quello che ha prodotto. Un secolo drammatico e proprio questo ha acuito la sensibilità e la profondità artistica dei compositori.

     

    (Gianandrea Noseda)

     

    ---

     

    SALMO IX per coro ed orchestra (1936)

     

    Goffredo Petrassi

     

    (Direttore Gianandrea Noseda - Orchestra e Coro del Teatro Regio di Torino)

     

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