Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Celibidache

Membro
  • Posts

    201
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    2

Risposte postato da Celibidache

  1. Insano furore... quella è PASSIONE.

     

    C'è solo da imparare da quei giudizi.

     

    A causa di questa continua e perseverante prosopopea su aggressività e atteggiamenti distruttivi inesistenti, Socrate venne condannato a morte, Gesù di Nazareth inchiodato in croce e Giordano Bruno bruciato vivo in piazza. Solo per fare tre esempi chiari.

     

    State continuamente richiamando non alla gentilezza, alla cortesia o all'educazione, ma all'essere meno intellettualmente brillanti, meno emotivamente sensibili e meno uomini adulti.

     

    Sono spiacente, ma ho smesso di giocare e di fare il bambino da molti anni.

    • Like 1
  2. Certo, il tempo è quello che è e si fa il possibile... a volte il fraintendimento nasce dall'impossibilità di esaurire "cose grosse" in due parole.

     

    In sostanza, quello che volevo dire, lo si può dedurre, ad esempio, dal video delle prove postate da Viola:

     

    l'orchestra senza il direttore, farebbe cacofonia allo stato puro e si perderebbe ogni due battute, pur conoscendo a memoria e da anni la partitura in oggetto, pur essendo i migliori del momento, pur essendoci una grande tradizione mitteleuropea alle loro spalle.

     

    Occorre che arrivi una persona con le idee chiare per rimettere in sesto la fisiologia e la psicologia di un centinaio di musicisti altamente preparati.

     

    Questo dovrebbe far riflettere più delle scelte interpretative puramente musicali.

     

    Sul linguaggio del corpo, quelle prove, basterebbero per un saggio di psicanalisi.

  3. Da qualche passaggio noto qui e là questo punto di vista sugli eventuali disturbi comportamentali o sulle cattive abitudini degli autori.

     

    In pratica è come se essere asociali, misantropi, o depressi e alcolisti, oppure sputacchiare ovunque ci si trovi, possano rendere "impura" una persona.

     

    Comprendo che qui da noi, in Italia, a partire dall'età evolutiva, la conoscenza della propria persona e del proprio essere sia il nuovo tabù, la nuova cosa da nascondere e da irridere all'occasione (come lo era un tempo il sesso), ma credo che si stiano gravemente confondendo piani e significati dell'essere senza riuscire a cogliere il senso profondo degli eventi.

    • Like 1
  4. Oggi al posto degli artisti, siamo incollati agli smartphone per giocare a pokemon go,

     

    e al telegiornale, l'esperto psichiatra intervenuto, ricercatore dell'ennesima università, giovane luminare delle scienze comportamentali, con tutta l'aria di non essere mai uscito di casa in vita sua, ne consiglia l'utilizzo e sottolinea quanto anche a lui piaccia da morire.

  5. Se volessimo scavare sotto la superficie della storiografia e della neutralità emotiva della pagina di un libro, l'Hanslick insieme all'amico e compagno di merende Johannes Brahms, trovava inappropriate, da campagnolo totale il contegno e le abitudini claustrali di Anton Bruckner, per nulla adatte e consone all'alta borghesia del tempo.

     

    Come insegnano le scienze comportamentali moderne, ogni atto personale riflette la propria personale disposizione.

     

    Nella natura il "niente di personale" non esiste.

     

    E il Bruckner stava parecchio sulle spine: un tale "Deutsche Michel" non poteva scrivere sinfonie di quella qualità... era un vero affronto.

     

    Un tripudio di invidie.

    • Like 1
  6. " ..A l'alta fantasia qui mancò possa..."

     

    Il problema dei critici musicali e di chi si occupa esclusivamente di musica, è che si occupa solo di quello, avendo spesso solo quello.

     

    Non hanno una percezione matura e articolata dell'essere. Per loro esiste solo la loro sfera intellettuale.

     

    Niente vi entra e niente vi esce, se non quello che loro vogliono sentire e quello che loro vogliono dire.

     

    Questo patologico egocentrismo che successivamente ha caratterizzato e caratterizza l'uomo contemporaneo, è quel piccolo dettaglio che impedisce al genere umano d'avere altri Beethoven, altri Michelangelo, altri Palladio e, ormai possiamo dirlo, altri Einstein.

    • Like 2
  7. Le pianiste e i pianisti sopra elencati, una cinquantina d'anni fa, anche meno, sarebbero rimasti al massimo comuni insegnanti di conservatorio, forse...

     

    Il pianismo e l'arte espresse sono così dozzinali, insignificanti e volgari che mi chiedo proprio dove sia il successo.

     

    Porgo inoltre le mie scuse (di maschio eterosessuale) alle donne qui intervenute per la solita italica esibizione di bava alla bocca...

  8. La signora Wang, come buona parte delle pianiste di oggi, scelte per le loro conformazioni anatomiche sessualmente attraenti più che per la loro "arte", si veste in modo inopportuno e quanto meno insopportabile per il luogo e per l'occasione in cui, appunto, "lavora".

     

    I vestiti che indossano le pianiste in voga hanno un eccesso concreto, un sovraccarico d'informazioni sessuali, che disturbano chiunque abbia una sana conformazione psicofisica e sessuale.

     

    Sono un messaggio più chiaro di quello delle prostitute della stazione (o come le escort d'alto bordo che si vestono proprio in quel modo) che viene portato alle estreme conseguenze da imbarazzantissimi atteggiamenti alla tastiera che simulano il coito e l'orgasmo.

     

    Trovo ancora più imbarazzante che nessun uomo si sia ancora opposto a questa insopportabile vetrina di donne vendute per il loro corpo, per il loro aspetto, anche nell'arte. (anche se, in verità, si è sempre fatto...)

     

    Oppure, scusate la psicanalisi, di "gnocca" dal vivo se ne vede così poca che si ha bisogno di scrutarla, d'esplorarla morbosamente ovunque, ad ogni occasione, anche a teatro?

     

    Sinceramente, se proprio dobbiamo dire la verità, era molto più sensuale la Argerich con quei bei maglioni invernali!

     

    Queste, sia musicalmente, che fisicamente, mostrano soltanto quanto e come siamo messi male nella musica e nel sesso.

    • Like 1
  9. Certamente ed è importante anche con che cosa si ascolta la musica... La riproduzione audio è di per sé quasi un'arte... 

    (Celibidache, pur con un master in fisica delle onde, consigliava di recarsi a teatro...)

     

    Le registrazioni di oggi, apparentemente più limpide, nascondono spesso gravi problemi d'intermodulazione digitale che quelle analogiche più datate non avevano.

     

    Tuttavia, dipende sempre da chi ci mette le mani... :)

    • Like 1
  10. C'è da tenere in considerazione che, allo stesso tempo, Celibidache non voleva fare dell'interpretazione una "musica della coscienza", cioè esclusivamente intellettuale e calcolata. Al limite il contrario.

     

    Sosteneva che la musica abbia un'architettura che prescinde il compositore, il tempo, le prassi e le tradizioni.

     

    Una volta che viene rispettata questa architettura, questa "topologia", l'interprete è libero di muoversi come meglio crede.

     

    A quel punto l'interprete dovrebbe, citandolo direttamente, "Ricondurre al proprio corpo".

×
×
  • Crea nuovo...