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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Risposte postato da thesimon

  1. Gentilissimi amici miei,pianoexpert e thesimon,avrei una domanda da porvi,a proposito dei fulcri dei tasti bianchi e quelli neri ho notato che NON sono fulcrati alla stessa distanza,mi spiego,quelli dei tasti bianchi hanno il perno più indietro di quelli dei tasti cromatici,come mai?

    GRAZIE

    salutissimi

    saverio

     

    Come sai non sono un tecnico, ma la logica mi dice che sia per mantenere gli stessi pesi del tasto a diversità di lunghezza di leva in particolare: più lunga tasti bianchi, più corta tasti neri, ma è solo una supposizione logica... Interessa anche a me questa cosa aspettiamo che passi Paolo a chiarirci le idee...

  2. Ho caricato i miei primi video su youtube....

     

    http://www.youtube.com/user/DanielePiano?feature=mhum

     

    Mi dite un vostro parere (anke negativo) sulla mia esecuzione?....sopratutto sul chiaro di luna di beethoven!

     

    Grazie1000 :huh:

     

    Nessun parere negativo, le critiche sono sempre costruttive purché si resti nel rispetto della sensibilità degli altri !

     

    Riguardo al Chiaro di Luna...

     

    Secondo me devi pensare veramente al chiaro di luna che riempie la notte e che la illumina con quella luce soffusa mentre suoni. Lo spirito di questo magnifico tempo della Sonata Op. 27 n°2 è appunto molto soffuso. Devi alleggerire molto la mano destra e distinguere il canto dal resto. Le terzine devono appunto essere molto soffuse come il chiaro di luna e ciò che deve uscire fuori è il canto. Anche il canto non deve essere mai sgraziato, devi solo pensarlo, spesso pensare il canto lo fa uscire naturalmente senza doverlo appesantire. Verso la fine sali su un forte che in questa sonata non è contemplato, anche se c'è scritto forte sullo spartito non è mai un vero forte, è più un sentito. Usa anche il pedale ovviamente senza imbrattare cambiandolo ad ogni cambio armonico. Il tempo va bene, io non la farei più veloce di così e non slenterei troppo, in fin dei conti stiamo parlando di Beethoven non di Chopin. Comunque stai andando bene, continua così. Studia e vedrai che la musica ti darà grandi soddisfazioni.

     

    Per quanto riguarda Tu si na cosa grande... Un paio di anni fa circa, forse 3 non ricordo accompagnai al pianoforte un ragazzo che la doveva cantare in un concerto di beneficienza. Se ti interessa e la ritrovo te la mando.

     

    Un saluto, vai avanti così !!

  3. Gentilissimo pianoexpert..da un anno e mezzo ho acquistato un pianoforte verticale da studio tipo B1 PE fiducioso di avere a che fare con gente "seria" ma i problemi sono venuti subito al pettine,parlo in termini di "customer satisfation" chiamato la ditta tagliabue di milano che mi ha venduto il piano per la accordatura mi si presentò il tecnico con un affarino digitale che in men che non si dica a suo dire mi accordò il pianoforte per la modica cifra di 150 Euro,tralasciandomi tutti gli scicchiolii e rumori vari a questo e quel prodotto....interpellata la casa italiana yamaha di Lainate tramite e-mail questa mi addolciva,rassicurandomi che sarei stato interpellato dalla ditta tagliabue...sono passati 30 gg..NIENTE di tutto ciò..e meno male che ho comprato un pianino nuovo con garanzia di due anni.. mi sono domanadato tra me e me..alla faccia della customer satisfaion.

    Ho rimediato agli scricchiolii vari tramite i toui SAGGI CONSIGLI e tiringrazio infinitamente per questo,mi domandavo dove è finita la tanto decantata serietà della fabbrica YAMAHA,se poi il cliente ultimo,che ha sborsato una botta di euro (3000) ...per mè che sono operaio, sono tantissimi..NON E' per NIENTE SODDISFATTO?

    Scusatemi per lo sfogo...e di nuovo grazzissime a pianoexpert e a thesimon..GRAZIE AMICI MIEI!!!

    saluti

    saverio

     

    Ciao Saverio, fa sempre piacere sentirti qui sul forum e siamo noi che ti ringraziamo per questa tua assidua partecipazione. Ti parlo da "iniziato" al mondo dell'accordatura dato che non sono un accordatore né un tecnico, ma sono uno che segue i preziosi consigli del mio amico Paolo. Dunque, provai anche io ad accordare il pianoforte una volta con questi strumenti digitali. Ci sono due problematiche, una oggettiva ed una soggettiva. La prima (quello oggettiva) è che questi strumenti non tengono conto dell'inarmonicità o disarmonicità del pianoforte, pertanto non si riuscirà mai ad accordare in modo soddisfacente un pianoforte con questi strumenti, tanto è vero che non ne rimasi mai soddisfatto. L'unica volta che ne sono rimasto quasi soddisfatto è quando la feci ad orecchio (tra le altre cose inesperto) quindi immagina quanto possono essere utili questi strumenti. I tuner sono buoni solo per dirti se hai accordato bene il LA ahahaha, proprio perchè è il riferimento da cui si parte con il diapason. La seconda (quella soggettiva) è che il suono di un pianoforte accordato con quegli strumenti riesce a non dar fastidio solo ad un sordo, quindi più che parlare di problema soggettivo si parla di problema pseudo-soggettivo. Alcuni accordatori, per quello che ho visto io, non è che non sappiano accordare ad orecchio, semplicemente devono sbrigarsi perché accordare un pianoforte in 2 ore come fa Paolo ad orecchio ti permette di guadagnare 300 euro al giorno se riesci a farne almeno 2 (cosa non garantita in quanto un pianoforte a seconda dello stato generale potrebbe toglierti anche mezza giornata), mentre accordare con questi apparecchi in mezz'ora ti permette di guadagnare anche 1000 euro al giorno. Alla fine quindi più che una scelta tecnica di accordatura per il buon risultato sullo strumento si tratta di una scelta economica. Questi signori però non capiscono che chi ha un briciolo di orecchio musicale non resterà mai soddisfatto della loro accordatura e si rivolgerà altrove (esattamente quello che è successo quando ho conosciuto Paolo avendo provato almeno 10 accordatori prima di lui che non mi hanno mai soddisfatto e che quando venivano ad accordare facevano la toccata e fuga). Alcuni accordatori lo fanno per negligenza e superficialità, altri, come si dice a Roma, per prescia... :huh:. Altri ancora perché si improvvisano accordatori di pianoforti. Io in ogni caso, essendo senza modestia una persona SERIA e CORRETTA ho sempre manifestato a questi individui la mia insoddisfazione per il lavoro fatto o meglio fatto male.

    Il problema è che, almeno personalmente, quando mi metto seduto al pianoforte non è che sento l'accordatura eseguita in modo superficiale, mi da proprio fastidio all'orecchio ed alla testa il mancato raggiungimento di alcuni rapporti armonici che negli accordi si sentono benissimo (vedi la lezione sull'accordatura n°4 sui rapporti armonici di 3^a maggiore, 4^a e 5^a, 8^a e 10^a). In sostanza, l'accordatore deve avere passione per il suo lavoro ma soprattutto passione per il pianoforte. Io questa passione la vedo in Paolo che oltretutto è pianista (questo forse rafforza il concetto di passione per lo strumento). In ogni caso, la motivazione che ci ha spinto inizialmente ad aprire un sito con un forum è stata proprio questa, ovvero chiarire che non è l'accordatore che deve scegliere il suono che deve avere il tuo pianoforte, ma l'accordatore deve essere il traduttore del tuo linguaggio di insoddisfazione per cercare di tirar fuori dallo strumento il suono che tu hai in mente e non quello che ha lui (ovviamente in relazione alla qualità del pianoforte, non puoi far certo suonare uno Yamaha B1, che è comunque un buon pianoforte da studio, come uno Steinway Gran Coda !). E la motivazione dei nostri tutorial è proprio questa, ovvero dare una base dei concetti primitivi sul pianoforte per fare in modo di poter dialogare consapevolmente con l'accordatore che viene ad accordare il pianoforte a casa. Quando Paolo mi accorda il pianoforte può darmi dei consigli sull'acustica e su altre cose importanti, ma all'atto dell'intonazione dei martelli sono io a dirgli: "vorrei il suono più così o più così" perché cerco di inseguire la mia immagine del suono pianistico e lui fa di tutto per aiutarmi a trovarla ma non mi impone la sua. Ovviamente poi uno può avere dei gusti sonori vicini ed infatti molte volte ci troviamo.

     

    Per quanto concerne invece i tiri mancini delle varie case, come si suol dire tra cani non si mozzicano. Io sono sempre stato dell'idea che bisogna cercare di fare tutto per la soddisfazione dei clienti, sia quello che compra il concert grand da 130000 euro sia quello che compra un pianoforte da studio verticale e quindi hai tutto il mio appoggio e tutta la mia indignazione per l'accaduto. Più che essere colpa di Yamaha credo sia colpa del rivenditore, Yamaha ha sempre fabbricato buoni prodotti.

     

    Un saluto, a presto...

  4. Allora... ieri sera il tecnico è venuto.

    All'inizio diceva che non sentiva niente di strano anche se lo ha notato anche mia sorella alla prima scala che le ho fatto, ha detto ECCOLO ! E non è una musicista... :huh: Dopo ha iniziato a sentire un certo WOOOOO metallico.

     

    Le note che lo fanno sono il RE poco, MI molto e il FA poco.

    Sono le note che stanno appena prima delle corde rivestite in rame, mi ha detto che questa differenza probabilmente posso sentirla proprio perchè c'è questo salto, o comunque perchè in quel punto le aste degli smorzatori sono più corte per ovviare alla limitazione dello spazio dato che lì le corde si intersecano.

    Mi ha accordato il pianoforte perchè era leggermente scordato per cercare di sentirlo meglio, però non ci trova nulla di strano e non saprebbe proprio cosa fare per ovviare a questo WOOOOO metallico che non dura molto ma rimane una volta premuto il tasto e lasciato. ;)

    Mi ha detto che c'è un pò di riverbero dovuto alla collocazione e alla stanza che non è molto ampia.

     

    Riassumendo:

    - il tecnico ci è stato dietro una quarantina di minuti, mi ha accordato il pianoforte e usato un liquido con una siringa, non ho capito bene se sui martelletti o cos'altro, però io sono arrivato a casa da lavoro a cosa fatta, era in casa mia sorella.

    - questo è il mio primo pianoforte, non vorrei fosse una mia fissazione, però mi riprometto di registrarlo magari usando un altro strumento che non sia il cellulare per farvelo ascoltare.

     

    Ciao! ;)

     

    40 minuti tra accordare e sincerarsi del problema ?? Un liquido con una siringa sui martelli ????????

    Io non mi pronuncio. Aspettiamo che arrivi Paolo e senti che ti dice lui...

    Nel frattempo cerca di registrare il rumore alla buona e vediamo se Paolo riesce a capire dal rumore di cosa si tratta, anche se è molto difficile in quanto potrebbe essere dipeso da diversi fattori.

    Attendiamo la tua registrazione, un saluto.

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  5. Non ho fatto la domanda alla mia insegnante perchè credo ke possa pensare ke se mi dedico anke a altre cose fuori dal programma nn faccio bene le cose del suo programma.

    Conosco gli accordi le scale (magg, min arm e mel) di tutte le tonalità e cn quali intervalli si formano e ho una buona lettura musicale....nn ho fatto l'esame di armonia...ma la passione nn vuole ke io aspetti il diploma per iniziare a comporre :huh: .

     

    Cmq la domanda è.....cosa intendi per linee melodiche orizzontali e linee armoniche verticali?

     

    Non ho ancora seguito i tutorial sui vostri programmi ma presto lo farò ;)

    ....intanto comincio a procurarmi il programma....

    byebye e grz 1000!!!

     

    Beh, conoscere le scali maggiori e minori armoniche e melodiche non è assolutamente sufficiente per comporre. Ci sono molti libri di armonia su cui puoi apprendere le nozioni fondamentali per la composizione o meglio per evitare i classici errori armonici e melodici che si commettono tuttavia anche questo non farà di te un compositore. Se vuoi potrò consigliarti sui libri da studiare. In ogni caso, specialmente per lo studio del biennio di composizione i libri non bastano, devi per forza di cose essere affiancato da un maestro di composizione che ti corregga i bassi e ti spieghi le strategie adatte alle varie situazioni che si creano quando si armonizza un basso. Il rischio di comporre a "gusto" dell'orecchio è che si faccia una melodia orecchiabile ma dal punto di vista formale totalmente scorretta. Per questo motivo il tutto passerebbe inosservato agli inesperti ma non agli esperti... Non a caso se il diploma in composizione richiede 10 anni di preparazione una motivazione ci sarà. Quindi se sei interessato alla composizione il mio consiglio è di dedicarti prima al pianoforte cercando di portare a termine i tuoi studi nel minor tempo possibile e poi magari iscriverti al corso di composizione. Non so se all'interno dei conservatori sia possibile seguire le due strade in parallelo dovresti chiedere direttamente al conservatorio. Tutto questo non è per scoraggiarti, è solo per dirti che se vuoi comporre musica leggera o pop come quella che senti ogni giorno nella radio non c'è di certo bisogno di diventare compositore ma se l'interesse è quello di comporre brani classici, beh allora penso proprio che dovresti iscriverti al corso di composizione.

     

    Per linea armonica e linea melodica intendo questo:

     

    armonizzazione.jpg

     

    Come vedi nel pentagramma che spetta al basso è rappresentata la voce maschile di basso, alcuni utilizzano sia il basso che il tenore alla chiave di basso ma è perfettamente analogo. Mentre alla chiave di violino abbiamo il tenore e le due voci femminili Contralto e Soprano. Una linea armonica è costituita da un accordo dunque dall'unione delle note di ciascuna delle voci, in questo caso quattro. Dunque ogni accordo costituisce una linea armonica (Verticale). Possiamo però seguire anche l'andamento delle singole voci. Prendendo ad esempio il soprano (La voce estrema), vediamo che si muove in questo modo: Sol# - Do - Si beq - DO. Questo moto orizzontale o linea orizzontale costituisce la linea melodica del Soprano.

    Esistono regole sull'andamento della linea melodica, ovvero intervalli permessi e non permessi, come esistono regole per la linea armonica. Lo studio dell'armonia complementare tratta appunto queste regole per non farti incorrere negli errori armonici (linea verticale) e melodici (linea orizzontale), ovviamente ci sono molti altri argomenti come la modulazione a toni vicini e lontani e le varie metodologie per la modulazione, le progressioni, le pregressioni con imitazioni o progressioni imitate e tanti altri argomenti che contribuiscono a darti una preparazione base per poter affrontare in modo approfondito il vasto campo della composizione.

     

    Spesso si pensa che la musica sia cosa semplice. Sono sette note ! Che ci vuole ? In realtà la musica presenta moltissime sfaccettature ognuna delle quali richiede mesi o anni per poter essere compresa e riutilizzata.

     

    Per quanto riguarda il software se usi un pc windows dubito fortemente che riuscirai ad ottenere il software che utilizziamo per la tua piattaforma dal momento che è solo per MAC OSx, in ogni caso puoi prendere un software analogo come Cubase per Windows ad esempio che non si discosta molto, eccetto per alcune funzioni dall'utilizzo di Logic.

     

    In ogni modo spero di esserti stato utile, per qualsiasi ulteriore domanda mi trovi qui,

     

    Un saluto,

  6. Ciao Marco, se il pianoforte è degli anni 80 e non ci hai mai messo mano, sicuramente qualche problema di meccanica ci sarà. I problemi che nascono nella meccanica dipendono da come viene tenuto il pianoforte (Temperatura, sbalzi termici ed umidità relativa) oltre che dal tempo di utilizzo. Tuttavia non credo che nessuno qui possa prendersi la responsabilità di dirti se una meccanica necessita di una martelliera nuova o se addirittura va direttamente cambiata per intero (Cosa che da quanto so non accade quasi mai per pianoforti di appena 30 anni) leggendo un post. Per un consiglio del genere è necessaria una verifica sul posto che richede di visionare la tastiera e capire se il danno (o disturbo) è riparabile magari non spendendo una cifra enorme perché una nuova meccanica di trasmissione costa parecchi soldini ! Se non sei troppo lontano da Roma potresti accordarti con il nostro tecnico/pianista/musicologo il M° Paolo Ferrarelli (conosciuto per Pianoexpert) qui sulla piattaforma che una volta verificato l'effettivo stato della meccanica potrà poi dirti quello che bisogna fare ed in caso accordarti con lui per le eventuali riparazioni. Se non hai mai rasato i martelli la soluzione potrebbe essere proprio quella della rasatura (che ricordo deve essere eseguita da personale specializzato altrimenti si rischiano gravi danni !). E magari per il resto della meccanica potrebbe essere necessario solo la regolazione della stessa oppure il cambio del rullino dei martelli, la taratura della molla, il cambio dei perni di centro ed i panni delle mortase o dei mix di questi interventi. Insomma non si può rispondere senza aver preso visione della meccanica stessa. Per fare un'analogia nel mondo meccanico è come se avessi una macchina e ci dicessi: "la macchina non va bene. Sarà il caso di cambiare il motore ?". Magari cambiando un semplice tubo della turbina tutto tornerebbe nella norma. Sono certo che il nostro Pianoexpert potrà essere più preciso di me in questa risposta...

     

    Resta collegato per aggiornamenti... Un saluto,

  7. Carissimi pianoexpert e thesimon,ho un dubbio che mi rode...vedendo il tutorial n2 inerente la meccanica del piano a coda,NON HO ben capito una cosa,e cioè la leva ad L di scappamento quando il cavalletto sale ad opera della leva del tasto quando questo si abbassa,si mette da parte perchè incontra quel bottone d'arresto che sivede sulla sua destra,e che quindi,essendo lo scappamento a sua volta fulcrato e caricato dalla sua molla,è costretto a mettersi da parte..o cosa? GRAZIE per la vostra gentilezza capacità e competenza,nell'esporre i tutorial.

    salutissimi

    saverio

     

    Mmmm non ho ben capito la tua descrizione comunque facciamo chiarezza...

     

    meccanica-pianoforte-a-coda.jpg

    (Immagine trovata su google images)

     

    Il pianista premendo sulla leva (1) alza per mezzo del pilota (2) il cavalletto composto dalle leve (3), (5), (9).

    Quando il cavalletto si alza la leva di scappamento (5) alza la leva del martello (10) che batte sulla corda (16) proprio perché la leva di scappamento preme sul rullino (8).

    Arrivati ad una certa quota però, la leva di scappamento incontra un bottone feltrato (4) che ne limita la corsa, ed essendo imperniata nel suo perno di centro (3) si mette da parte togliendosi da sotto al rullino (8).

    Il martello che ha già colpito la corda nell frattempo è stato "parato" dall'organo di parata (11). Quando il pianista inizia il rilascio del tasto la leva di ripetizione (9) essendo carica da una molla rialza la leva del martello (10) per mezzo del rullino (8) e, la leva di scappamento, essendo anch'essa carica della stessa molla, inizia a lasciare il bottone feltrato e si riposiziona sotto al rullino per essere pronta per un nuovo colpo. E' da notare che la leva di scappamento riesce a riposizionarsi sotto al rullino proprio grazie alla leva di ripetizione che agendo sul rullino alza lo stesso quel tanto che basta a garantire lo spazio di reinserimento della stessa.

     

    Questo è quanto... Se hai ancora dubbi non esitare a chiederci.

    • Downvote 1
  8. Salve a tutti,

    ho voluto aprire questa sezione "Le tue esibizioni" per chi ha voglia di condividere le sue imprese con tutti noi. E' una sezione che non esiste in nessun altro forum che tratta l'argomento musica e l'idea è nata per portare un po' di innovazione e per scostarci dallo standard. E' necessario però puntalizzare alcune cose...

    Ci tengo a precisare e SOTTOLINEO che non è una competizione e non voglio in alcun modo che qualcuno si prenda la briga di scrivere dei post che diano un'idea del genere, pena cartellino giallo e cancellazione del messaggio "incriminato" se l'errore verrà commesso nuovamente cartellino rosso e ban.

    Ho più volte sottolineato in molti post che questo non è il forum di Thesimon e Pianoexpert, questo è il NOSTRO forum. La musica è ciò che ci accomuna e la musica non conosce competizioni, è una colla che unisce persone che hanno culture diverse a prescindere dalle loro idee. In questo forum è possibile dare consigli ma sempre nel rispetto della sensibilità delle altre persone.

     

    Chiedo scusa per questo inciso che potrebbe sembrare una "paternale" e continuo con le informazioni per il caricamento dei media files...

     

    Noterete due sezioni: una sezione audio ed una sezione video.

     

    AUDIO

     

    Procedura semplice

    Nella sezione audio è possibile caricare dei files MP3 (Vi ricordo che la dimensione massima di caricamento è di 18 Mbyte). La procedura per il caricamente dei files è semplicissima. In basso sotto al box in cui scrivete è visibile la sezione allegati. Cliccate sul pulsante "Clicca per allegare dei files" e sfogliate le cartelle del vostro PC sino a raggiungere la cartella contenente il file da caricare. Selezionatello e confermate.

    Potrete aggiungere se volete di commenti all'allegato.

     

    Procedura complessa

    Un'alternativa può essere quella di creare uno streaming audio. Per fare questo dovrete caricare il vostro file in uno spazio web. Pertanto il vostro file dovrà avere un indirizzo del tipo:

    http://www.nomedomino.it/nomefile.mp3

    Una volta che disponete dell'indirizzo al file cliccate sul pulsante pulsante.jpg

    Inserite l'indirizzo del file dove richiesto e confermate.

     

    VIDEO

     

    Per il caricamento di filmati nella sezione video la procedura è semplicissima. Caricate il vostro video su youtube. Una volta caricato andate nel vostro video e copiate l'indirizzo del tipo:

    http://www.youtube.it/watch?v=blablablabla

    Nel nuovo messaggio cliccate sul pulsante pulsante.jpg ed inserite l'indirizzo del vostro video.

     

     

    Se doveste avere qualsiasi problema contattatemi anche privatamente. Resto a vostra disposizione...

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  9. ...nella lezione 3 sugli attriti si è parlato di peso di discesa e peso di ritorno del tasto....scusate forse è una domanda stupida ma....cm faccio a misurare qst peso nel mio pianoforte??...e ke differenza c'è tra la meccanica del pianoforte a coda e quello verticale apparte la grandezza delle corde e la derivante migliore qualità del suono (ke io sappia)??....grz 1000

     

    Ciao Daniele,

    Il peso di discesa è il peso che serve a far cadere il tasto dalla posizione iniziale (a riposo) nella sua posizione finale ovvero il suo fine corsa. Questo peso nei pianoforti a coda va dai 47 ai 58 grammi circa a seconda della qualità della meccanica ed ovviamente a patto che la meccanica non sia rovinata, invecchiata o mai regolata. Il peso di ritorno invece è il peso che il tasto esercita sul dito del pianista quando dalla sua posizione finale deve tornare alla posizione di riposo. Il peso di ritorno è inferiore a quello di discesa per un discorso legato innanzitutto alla gravità. Nella discesa infatti il pianista esercita una forza che deve far sì di vincere gli attriti statici della meccanica e tutti i suoi organi interni che sono stati spiegati da Pianoexpert e la forza peso, nella fase di ritorno del tasto invece la gravità aiuta ed alcuni organi come ad esempio la leva di scappamento si sono posizionati in modo che non provochino attrito durante il loro ritorno in posizione. Quindi, il peso del martello, il peso del cavalletto (Quell'insieme di leve di forma triangolare) ecc. aiutano a far tornare il tasto in posizione. Per misurare il peso di abbassamento bisogna mettere, con il tasto nella posizione di riposo dei piombi di cui conosciamo il peso aumentandoli fin quando il tasto non scende da solo. Si procede di grammo in grammo. Appena aggiunto il grammo che fa in modo che il tasto si abbassi quello è il peso di abbassamento della tua tastiera quindi immagina che più peso ci vuole per abbassare il tasto più il pianista avvertirà una tastiera dura viceversa ovviamente meno peso equivale ad una tastiera più morbida e maneggevole. Per verificare che la tua tastiera sia omogenea si deve pesare ogni tasto ed i pesi devono essere posizionati alla stessa altezza per tutti tasti. Si concede solitamente qualche grammo di errore, penso un errore di circa 2 grammi ma per sapere la cifra giusta dovrebbe risponderti Pianoexpert.

    Per il peso di ritorno invece si procede al contrario. Si preme il tasto di cui vogliamo misurare il peso di ritorno e ci si mette un bel peso già da subito perchè questa volta andremo a scalare. Scaliamo grammo dopo grammo fin quando il tasto non tornerà nella sua posizione finale. Il totale di peso presente sul tasto al momento della risalita equivale al peso di ritorno.

     

    Riguardo alle differenze tra pianoforti verticali ed a coda ce ne sono molte, alcune di queste le ha già mensionate Pianoexpert nei suoi videotutorial ma non si è dilungato perchè dobbiamo fare dei tutorial anche sulla meccanica del verticale quindi ne spiegherà maggiormente le differenze quando parleremo del verticale.

     

    Sommariamente ecco le differenze:

     

    Lunghezza delle corde: Maggiore nei pianoforti a coda -> Questo determina un'assottigliamento delle corde nei coda quindi meno errori armonici e dunque più pulizia, rotondità e pienezza del suono.

    Tavola armonica: Molto più grande e strutturata nei coda -> La tavola armonica nei coda è studiata affinché un suono sia propagato su tutta l'area della tavola ed essendo più grande ritroviamo una maggiore amplificazione e concentrazione del suono.

    Meccanica di trasmissione: Il posizionamento su piano orizzontale delle corde rendono la meccanica del coda meno complessa del verticale in quando è la stessa forza di gravità che svolge un lavoro importante nel coda evitando ulteriori componenti della meccanica per il riposizionamento della stesso nella posizione di riposo. Meccanica meno complessa significa meno attriti, tastiera più pronta e più "veloce" rispetto al verticale.

     

     

    Attendiamo comunque una risposta di Pianoexpert ai tuoi questiti che saprà senz'altro approfondire la risposta.

  10. Ciao a tutti, mi sono rimesso a vedere la Ballata n° 4 in Fa min che non facevo ormai da anni, l'ultima volta l'ho suonata in un concerto, mi sa che avevo 16 o 17 anni, vatti a ricordare. E' dura mettersi a rispolverare !

    Veniamo al dunque, per questo diploma la ballata deve essere rispolverata assolutamente e questa volta non ci farò più posare polvere sopra perché ritengo che sia veramente lo Chopin maturo, un brano UNICO nel suo genere. Ne ho registrato un pezzo (quello che finora ho rispolverato) piano piano procederò, da qui a settembre c'è tempo per sistemarla come si deve, considerato che queste pagine che ho registrato le ho guardate in un'oretta circa. Intanto la incollo in questo post, chiunque volesse può intervenire e dare i suoi consigli e/o critiche che sono sempre ben accetti. Daltronde all'esame sarò pesantemente criticato quindi meglio raccogliere i pareri di tutti gli interessati.

     

    Qui c'è il formato in streaming.

    http://www.pianoconcerto.it/condivisione/ballata4.mp3

     

    Qui il link per chi la volesse scaricare. Per scaricare (in windows) cliccare sul link con il tasto destro e selezionare Salva oggetto con nome... (in mac) ctrl + click e selezionare salva il documento collegato con il nome...

    Simone Renzi - Chopin, Ballade n°4 in F min (Part)

     

    Grazie a quanti vorranno commentare.

    • Like 1
  11. Nella discussione Musica c'è il forum Armonia, forse dovrei rinominarlo Armonia e Composizione per togliere ogni dubbio. Ti rispondo e sposto la tua ben accolta discussione nella giusta sezione...

     

    Dunque, cosa bisogna conoscere per comporre. Necessario è senz'altro la conoscenza dell'armonia classica. Non so se hai già fatto l'esame di armonia biennale al conservatorio. Quell'esame ti da alcune indicazioni, o meglio ti corregge dagli errori armonici che si commettono comunemente quando si scrive musica; correzioni che si basano su linee melodiche (orizzontali) che devono rispettare alcuni intervalli concessi e linee armoniche (verticali) che devono rispettare i giusti rapporti armonici degli accordi. Errori a parte è il buon gusto e la linea poetica dell'artista a suggerire una composizione in stile classico.

    Per comporre non è necessario stare vicino al piano tanto è vero che gli esami di composizione ivi incluse anche il biennio di armonia complementare per pianisti e strumentisti non prevedono l'uso del pianoforte proprio perché si presume che un musicista che ha studiato le regole di composizione non abbia bisogno del pianoforte. Ovviamente disporre di un pianoforte aiuta quindi nessuno ti impedisce di "testare" all'orecchio quello che hai scritto.

     

    Per ultimo, per comporre si può procedere in modo tradizionale con carta pentagrammata e penna, tuttavia al giorno d'oggi la tecnologia ci mette a disposizione diversi strumenti per ridurre drasticamente i tempi ed avere un risultato da subito udibile, stiamo appunto facendo alcune lezioni su uno di questi software nello specifico di Logic 9. Se hai seguito almeno uno dei nostri tutorials video, l'intro di ogni video ha un sottofondo musicale del celeberrimo Clair de lune di Debussy; quella sigla è stata appunto creata con questo strumento registrando un pianoforte virtuale e successivamente aggiungendo gli archi, non previsti da Debussy, il tutto in appena 5 minuti di orologio. Questo tanto per darti un'idea della potenzialità di questi software. Se ti interessa comporre dunque ti consiglio di seguire i nostri tutorial su come utilizzare questi programmi. Mediamente riusciamo a creare un tutorial a settimana, un po come le raccolte in edicola...

     

    Per qualsiasi altra domanda siamo qui !

    Un saluto,

  12. Ciao Daniele e ben venuto tra noi !

    Grazie per i complimenti e per la fiducia che ci hai accordato. In effetti la nostra idea è quella di creare una "famiglia" concedimi questo termine piuttosto che il classico forum formale.

     

    Buona permanenza e buona musica !

  13. Ciao Paolo, grazie per il simpatico post.

    Effettivamente dare una definizione corretta di rumore è cosa assai difficile. L'ironico aneddoto che hai raccontato ne è infatti l'esempio eclatante. Come può classificarsi un quartetto di Mozart come rumore ? Pertanto dietro ad una definizione di rumore come "ciò che infastidisce l'orecchio", credo sarai d'accordo con me, c'è un significato molto fine, soggettivo, e se vogliamo varia a seconda "dell'onomatopeicità dell'orecchio". Credo infatti che più di ogni altra cosa sia l'orecchio a suggerirci ciò che è rumore e ciò che non lo è al di là di definizioni formalizzate. In sostanza è molto più sempice capire da soli ciò che è rumore piuttosto che descriverlo a parole, potremmo vederlo, tanto per fare un parallelo in ambito scientifico, come un concetto primitivo del quale non esiste una precisa definizione formale. Oltretutto è un concetto che si adatta in svariate situazioni. Nel campo dello studio recording esiste il rumore bianco ovvero quel fruscio non eliminabile di sottofondo che tramite apparecchiature costose e microfoni di alta qualità può essere ridotto al minimo ma che comunque c'è ! Nel pianoforte c'è il rumore della meccanica. Sono solo alcuni esempi di come il rumore sia praticamente sempre presente in ogni applicazione esistente dell'acustica e non solo, come variabile ineliminabile ma attenuabile previo accorgimenti, il più delle volte molto costosi...

  14. E' una modulazione a tonalità vicine quindi hai un gran numero di possibilità. Tuttavia la più utilizzata e se vogliamo la più semplice è quella di passarci per mezzo della settima di dominante della nuova tonalità ovvero la settima costruita sul V grado della tonalità di Si bemolle minore... Metodi più complessi sono ad esempio l'enarmonia della settima diminuita ma si utilizza solo quando si deve modulare tra tonalità lontane, qualsiasi esse siano anche perché non è un passaggio molto dolce e gradevole all'orecchio anche se corretto armonicamente, quindi questo metodo si lascia sempre come ultima chanes quando gli altri metodi non possono essere applicati. Altri metodi di modulazione sono sul IV che scende al III e sul V che sale al VI, oppure il così detto "metodo del ventaglio" basato sul circolo delle quinte (ascendenti o discententi / tonalità maggiori o minori), c'è ancora la possibilità di adottare la dominante secondaria ma questo è un caso a parte che non c'entra nulla con quello che devi fare te. Se sei all'inizio ti consiglio di utilizzare il primo che ti ho citato, è il più semplice e quello più naturale all'orecchio. NB. Il metodo della settima di dominante della nuova tonalità vale solo per modulazioni a tonalità vicine e non può essere applicato a tonalità distanti tra loro ! Per tonalità vicine si intende tonalità che distino non più di 1# o 1b dalla tonalità originale, oppure la relativa minore. Es. Do M -> Sol M oppure Do M - Fa M oppure DO M - Mi m oppure DO M - Re m oppure in fine DO M - La m.

     

    Non conosco il tuo grado di preparazione ti scrivo una semplice tabella da imparare a memoria con tutte le 30 tonalità comprese le omofone e relative alterazioni in armatura di chiave:

     

    DO # Maggiore - LA # Minore --> 7# (Omofone a Re b Maggiore e Si b Minore)

    FA # Maggiore - RE # Minore --> 6# (Omofone a Sol b Maggiore e Mi b Minore)

    SI Maggiore - SOL # Minore --> 5# (Omofone a Do b Maggiore e La b Minore)

    Mi Maggiore - DO # Minore -- > 4#

    LA Maggiore - FA # Minore --> 3#

    RE Maggiore - Si Minore --> 2#

    SOL Maggiore - Mi Minore --> 1#

    DO Maggiore - La Minore --> 0

    Fa Maggiore - Re Minore --> 1b

    Si b Maggiore - Sol Minore --> 2b

    Mi b Maggiore - Do Minore --> 3b

    La b Maggiore - Fa Minore --> 4b

    Re b Maggiore - Si b Minore --> 5b (Omofone a Do # Maggiore e La # Minore)

    Sol b Maggiore - Mi b Minore --> 6b (Omofone a Fa # Maggiore e Re # Minore)

    Do b Maggiore - La b Minore --> 7b (Omofone a Si Maggiore e Sol # Minore)

     

     

    Come vedi ci sono alcune tonalità omofone, è interessante disegnare il circolo delle quinte per rendersi meglio conto di quello che succede.

     

    Se non sai come realizzare la modulazione fallo presente e vedo di postare qualche immagine di modulazione nel tuo caso su pentagramma.

  15. Ciao Saverio, non so quanti anni abbia tuo figlio, in ogni caso anche io da privatista capisco la questione e per l'appunto quest'anno avrò il diploma se Dio vuole e quindi mi trovo pressappoco nella stessa situazione di tuo figlio. L'emozione dipende molto anche dal carattere di una persona e da come questo si è formato nel corso dell'infanzia. Ti posso raccontare la mia storia ma ovviamente va un po' vista in modo personale piuttosto che come un MUST da seguire. Io sono stato educato nel vincere la vergogna e spesso l'emozione è un corollario della vergogna. Ricordo infatti quando da bambino ero a spasso con mio padre ed avevo sete. Mio padre non si recava al bar per prendermi da bere ma mi accompagnava fuori al bar e mi diceva di entrare e chiedere un bicchiere d'acqua al barrista. Ovviamente questa è una sciocchezza ma ogni età ha il suo problema e le sue paure da vincere, non che questa vicenda risolva il problema ma è tanto per lasciarti capire in che modo, nel mio caso è stata vinta la vergogna fin da subito. Per il discorso emozione dunque è anche questa una cosa da vincere e secondo me la vittoria si può ottenere essenzialmente in 2 modi. Il primo metodo, quello più difficile a parer mio è quello di autoconvincimento psicologico; mi spiego meglio. Se tuo figlio si sente preparato ed i pezzi per il 5° vengono come dovrebbero, deve convincersi che non ha nulla da temere e che al massimo, in quanto privatista potrà essere messo sotto torchio per qualche stupidaggine ma che questo non comporterà in nessun modo la sua bocciatura, casomai un abbassamento di voto, oltretutto bisogna essere consci del fatto che l'emozione non può che far peggiorare le cose e quindi farti suonare "peggio" di come suoni a casa proprio perchè perdi concentrazione ed invece di focalizzare la tua attenzione sul brano cominci a pensare con il cervello a cose del tipo: "Oddio che succederà se sbaglio ?", questo ti fa entrare in un vortice per il quale a forza di pensarci subentra la paura, la paura fa tremare le mani e quindi alla fine si commette l'errore nella migliore delle ipotesi e ci si ferma nella peggiore. Quindi il procedimento mentale è il seguente: Ho studiato -> Non ho nulla da temere -> Farò del mio meglio -> Mi godo il mio esame. Mi soffermo un momento su questo ultimo passaggio: "mi godo l'esame".

    Agli esami ci si va per suonare, poco importa se davanti a te ci sia una commissione di 3, 4, 5, 10, 1000 maestri, tu sei lì con il pianoforte, nel momento in cui cominci siete solo tu e lui ! Mi rivolgo a tuo figlio: "Pensa alla musica, vivila per il piacere di vivere e suonala per il piacere di suonare, non pensare all'esame ! L'esame è secondario di primario c'è la musica e basta".

     

    Il secondo metodo invece è quello che io chiamo di "Rompi faccia" ehehe.

    Fai suonare tuo figlio il più possibile davanti a persone, più sono meglio è, più l'atmosfera è tesa e meglio romperà la faccia.

    Io ricordo ancora quando feci il primo saggio di pianoforte, il cuore mi andava a 1000 ! Ma a forza di fare saggi, concorsi, esami e concerti, ormai non ci si pensa più. Certo un briciolo di emozione prima dell'inizio c'è sempre ma deve sparire quando ti metti seduto davanti al pianoforte.

     

    Mi rendo conto che il tempo stringe quindi se posso permettermi ti consiglio di mettere in pratica questi 2 "metodi" se così vogliamo chiamarli, con me hanno funzionato, parla con tuo figlio e mettilo in una condizione di serenità, digli che nel caso non lo passasse non succederebbe nulla (il che è perfettamente vero) e che nel momento in cui poserà le sue mani sul pianoforte all'esame ci saranno solo lui ed il pianoforte. Il pianoforte deve essere vissuto e devi trattarlo e sentirlo come se fosse l'unico tuo vero amico che ti capisce, che ti entra dentro e riesce a tirar fuori tutte le cose più nascoste dentro di te, nel cervello e nel cuore, che la parola non potrebbe mai far uscire perchè non è abbastanza forte quanto la musica.

     

    Aggiungo un'ultima postilla a quest'ultimo concetto. Gli stessi filosofi si sono battuti per far riconoscere la musica come "arte suprema", in effetti, religioni, ateismo o credenze a parte, la musica secondo me, avvicina veramente a qualcosa di superiore, chiamiamolo Dio, chiamiamolo Universo, chiamiamolo Allah.

     

    Spero di esserti stato utile, per qualsiasi domanda siamo qui, non esitare a domandarci.

     

    Un saluto,

    • Like 1
  16. Ciao, Saverio,

    nessuna ignoranza informatica, dato che di proposito ho realizzato un Javascript a scorrimento per non farli stampare dal sito, difatti verranno pubblicati in formato PDF qui sul forum non appena ne avrò il tempo quindi cerca di pazientare un pochino e vedrai che arriveranno. Tutto questo non è stato fatto a caso, ma proprio perché cerchiamo di invogliare la gente a venire qui sul forum e discutere. Per scaricare dovranno recarsi nella sezione download (In alto a destra di qualsiasi pagina del forum) e per scaricare dovranno registrarsi.

    Per ora sono presenti alcuni spartiti nella rispettiva sezione, allargheremo ovviamente la sezione download inserendo anche altri contenuti multimediali scaricabili, come ti ripeto ora il tempo stringe dal momento che quest'anno se tutto va bene dovrei diplomarmi in pianoforte e quindi sono sotto torchio con lo strumento e mi resta veramente poco tempo per il resto. Comunque sia sul forum, ora che è tornato da Francoforte ci sarà spessissimo Paolo, pertanto domande (che non siano informatiche o di audio digitale) potranno essere rivolte a lui. Anche io farò delle comparse tutte le sere ma come vedi le mie risposte porteranno un po di latenza. Perdonami ma purtroppo sono veramente incasinato questo periodo. Non appena inserirò nella sezione download i PDF degli articoli di Paolo (Quindi scaricabili e stampabili) ti invierò un messaggio privato per informarti, cosicché tu possa procedere allo scaricamento ed eventualmente alla stampa.

     

    All'uopo faccio presente che proprio oggi insieme a Paolo abbiamo realizzato altri due video tutorials. Nello specifico uno sugli attriti nei vari componenti della meccanica di trasmissione ed un altro interessantissimo sull'accordatura e l'intonazione (quest'ultima ricordo che va fatta fare a tecnici specializzati e soprattutto competenti !) altrimenti si rischia di creare seri danni irreversibili ai martelli che se danneggiati dovranno essere sostituiti con una spesa considerevole... Il tempo di montare i filmati, fare il mastering audio e metterli on line.

     

    Saluti, a presto...

     

    Simone

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