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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Risposte postato da thesimon

  1. Caro Gennarino sui professori invece non mi trovi molto d'accordo. Se poi per l'insegnamento ti riferisci ai professori universitari ti do ragione ma parlando di scuole medie le cose non stanno proprio così per come le ho vissute io. I genitori hanno sì il compito di educare i figli ed "acculturarli" per quanto gli è possibile ma non dimentichiamoci che non tutti i genitori specie della mia generazione hanno avuto la fortuna di poter continuare gli studi per questioni economiche. Ecco dunque che i genitori devono educare e dare tutte le possibilità (secondo le proprie possibilità, scusate il gioco di parole) ai figli, ma gli ultimi interessati nell'insegnamento di ciò che è cultura sono i professori alle scuole. La scuola nasce proprio con questo scopo dapprima nella Grecia e poi a Roma. Mi ritengo una persona fortunata perché i miei genitori anche se non navigano nell'oro, ma stanno comunque bene hanno potuto permettermi di intraprendere diversi corsi di studi che mi appassionavano ed hanno speso una fortuna ! I miei genitori hanno una discretissima cultura in parecchi campi, mio padre non è comunque un'esperto di musica classica, né tanto meno mia madre, ma l'aver comprato il pianoforte quando ero piccolo, mi ha spinto a chiedergli di mandarmi a prendere delle lezioni... E qui ci ricolleghiamo all'insegnamento.

    Far riferimento alle scuole medie di una volta non vale nella società di oggi pertanto se ti appelli a questa discussione facendo riferimento ai tuoi ricordi sono sicuro che il tuo discorso decade immediatamente nel nostro presente. Nella passata generazione (racconti di mio padre e di mia madre) c'era il rispetto per il professore, cosa che oggi non c'è più; quindi mi rendo conto che gli insegnanti trovano diverse difficoltà per far sì che l'argomento da loro spiegato susciti dell'interesse nei ragazzi. Tutt'altra cosa però è entrare in classe per fare la presenza ed aspettare il 27 oppure insegnare mettendo in play la bocca e raccontando storielle che dette così non suscitano l'interesse di nessuno. Quello che penso è che per interessare qualcuno che non è minimamente colpito dall'argomento di cui si parla, bisogna usare un po' di fantasia e cercare di renderlo divertente. Io ho sempre cercato di imparare divertendomi, quello che si studia bisogna metterlo subito in atto altrimenti resta sola teoria che verrà lavata dal tempo. L'appunto che io faccio sui professori di musica alle scuole statali è proprio questo, come ci si aspetta che i ragazzi siano interessati nello studio di uno strumento (flauto) che gli viene imposto ? Come un giovane può interessarsi alla musica se a casa viene tempestato continuamente da musica House e commerciale in televisione, e a scuola, NELL'ORA DI MUSICA, non ascolta mai un brano di musica classica ? Come può interessarsi alla musica colta se non gli viene presentata neanche a scuola nella misera ora di lezione settimanale ? Come può amare uno strumento se l'unico che conoscerà sarà sempre questo stramaledetto flauto dolce da 10 euro ? Come farà a legare con i compagni attraverso la musica se non si formano lavori di gruppo, mini band, ecc. ? Tutte queste belle situazioni per forza di cose devono crearsi in un ambiente scolastico, perché la scuola dovrebbe fornire tutti gli strumenti affinché il giovane possa scegliere la sua strada. Le stesse possibilità non è detto che ci siano all'interno di un'ipotetica famiglia dove due genitori hanno la quinta elementare e dove uno stipendio di 1000 euro al mese deve bastare per tutto !

     

    Riguardo la televisione hai ragione. Ormai le menti delle persone sono deviate o meglio "PLASMATE" dalla televisione. Ecco perché mi ritengo fortunato di aver capito questa cosa molto tempo fa e non guardo più la TV da ormai 7-8 anni. Quante volte ti è capitato di ascoltare delle persone fare un'affermazione e, dopo svariati dubbi degli interlocutori sentir replicare: "Si, è proprio così, l'ho sentito in televisione". Questa frase nasconde dentro di sé un messaggio molto preoccupante ovvero che tutto ciò che viene detto in televisione corrisponde a verità inattaccabile. Il messaggio è preoccupante perché le menti che ritengono che quello che viene detto in TV sia giusto a prescindere, sono deviate, e quindi pilotabili dal mezzo televisivo. Secondo me nella televisione c'è anche un po' di ipnosi. Se ci si stacca dalla televisione e si ragiona con la propria testa sulle cose tutte le risposte appaiono più semplici. Guardate quello che è successo per il referendum sulle centrali nucleari, se non fosse accaduto il disastro nucleare a Fukushima sono quasi convinto che con un po' di propaganda televisiva si sarebbero riaperte anche in Italia. Per non parlare del messaggio di un povero mentecatto fottutamente venduto a favore delle centrali nucleari di cui non ricordo il nome ma che ho visto su youtube il quale affermava in televisione che il disastro di Cernobyl ha causato solo 10 morti !!! (Ero piccolo ma ricordo che mia madre, qui in Italia, mi dava il latte in polvere perché il latte della centrale poteva essere contaminato ! Bambini deformi, aumento medio dei tumori alla tiroide anche in Italia del 200%, ma non entriamo in discorsi politici che potrebbero urtare la sensibilità altrui. Il fatto resta, la tv di oggi con tutte le sue pubblicità è una TV spazzatura, nata, cresciuta e pasciuta per guadagnarsi un posto di potere e di controllo sulla psicologia delle persone, che usa tette e culi per guadagnarsi lo share ed attirare un pubblico sempre più vasto al quale viene poi propinato un contenuto ipnotico che lo spinge a credere che quello che viene detto in quell'ammasso di ferraglia sia tutto giusto ! Riflettete gente, Riflettete....

  2. Una piccola postilla. Se rientri nel budget ti consiglio di andare sul macbook pro più che sull'air. Il macbook pro è un pc a tutti gli effetti l'air è sprovvisto di parecchie cosucce anche se possiede un hard disk allo stato solido. Oltretutto il pro lo puoi potenziare come vuoi, non cade la garanzia. Puoi aggiungere RAM in un secondo momento, o cambiare l'hard disk.

  3. Il MIDI file è un archivio che può contenere fino a 16 tracce distinte. Su ogni traccia si possono scrivere delle note con relativa intensità e durata. Il file midi è dunque uno spartito che il pc è capace di leggere. Per farti un esempio molto più semplice, credo che tu abbia visto i carillon qualche volta. C'è una piastra metallica dentata dove i denti hanno diverse lunghezze ed un rullo con dei puntini. Il rullo girando al di sotto di questa lastra dentata alza i denti fin quando il puntino di ferro non scappa ed il dente incomincia a vibrare e quindi produce un suono. Il rullo è una traccia del file midi, ma nel file midi si possono inserire fino a 16 tracce distinte (un'orchestra). La novità del file midi è che una volta consegnato il "rullo" al computer, tramite appositi programmi come ad esempio Logic (che è un sistema di produzione musicale) possiamo scegliere uno strumento che suoni una traccia e magari un altro strumento che ne suoni un'altra. La cosa bella è che gli strumenti che vengono utilizzati in questi ambienti sono strumenti campionati. Questo significa che montando ad esempio la libreria di un Boesendorfer su una traccia MIDI otterrai il vero suono di un Boesendorfer dal momento che le librerie consistono in campioni di suoni registrati nelle migliori sale d'incisione. Ma il bello deve ancora arrivare, è possibile infatti suonare dal vivo utilizzando queste librerie ed un comune cavo MIDI che vada dalla tastiera musicale al pc, il risultato sonoro è come se stessi suonando su un pianoforte da 100000 euro, garantito e di campioni ci sono di tutti gli strumenti di tutte le migliori marche: Steinway, Boesendorfer, Yamaha ecc. e persino dei pianoforti verticali, per non parlare di violini, viole, violoncelli e tutta la sezione dei fiati, fagotto, flauto, flauto traverso, tromba, trombone, sassofono ecc. ecc.

    Capisci ora perché ti ho detto di investire meglio i tuoi 2000 euro ?

    Con 2000 ti compri la Yamaha P95 che è comunque una tastiera di Media qualità, è vero non è ottima come la FP7, ma i quasi 1200 euro di differenza non giustificano la superiorità di meccanica dal momento che per il suono, suonare su campioni tramite interfaccia MIDI e Pc non ha rivali per nessuna tastiera digitale. Le librerie di campioni sono le librerie di campioni. Tanto per darti un'idea ti posto un paio di file che ho suonato con due diversi campioni, tanto per farti sentire cosa significa suonare con le librerie campionate.

     

     

    Questo primo file l'ho suonato con la libreria di uno Steinway Mod. D Vintage.

     

    http://www.pianoconcerto.it/condivisione/praeludium.mp3

     

    Bach - Partita 1 BWV 825 - Praeludium

     

     

     

     

     

    In questo secondo file invece ho utilizzato la libreria di un Fazioli 308.

     

    http://www.pianoconcerto.it/condivisione/reverie.mp3

     

    Debussy - Reverie

     

     

     

    Ti faccio notare inoltre che volutamente suono brani diversi su pianoforti diversi, e quindi in questo caso su campioni diversi perché alcune sonorità le apprezzo più su alcuni campioni che su altri. Questa è proprio la ricerca del suono ideale. Con una tastiera digitale anche delle migliori ti devi accontentare di un unico campione e ti sfido a ricercare una tastiera digitale che abbia suoni di questo spessore ! Ti evito direttamente la fatica dicendoti che un'unica libreria di pianoforte pesa mediamente 11 Gigabyte !

    Rifletti su tutta la discussione, se ti do un consiglio te lo do spassionato e vedrai che digitale per digitale se seguirai il mio consiglio (Yamaha P95, Macbook Pro o Air, Interfaccia MIDI-USB), ti si aprirà un mondo che va ben al di là del suonare su un comune pianoforte digitale !

  4. Assolutamente si ! Per fare un'inciso è la stessa cosa che succede per i computer. Qualche tempo fa i computer netbook venivano venduti con una versione di Linux per abbassare il costo del pc. Linux è gratis, windows no ! In questo modo a 100 euro si comprava un pc, spesa minore equivale ad essere più competitivo e quindi a raggiungere una massa di acquirenti sempre maggiore. In fase di progettazione di un prodotto dunque si tenta sempre di raggiungere il massimo dei risultati con la minore spesa possibile, un pò la filosofia della massima resa con il minimo sforzo. Questa scienza si chiama Ricerca Operativa. E' matematica applicata al settore aziendale, la studiai all'università.

  5. La discussione è molto interessante perché associa un interesse o una passione che ci accomuna sfruttandola in altri campi.

    Tuttavia credo che al contrario di quanto dici, noi dovremmo aspettarci che l'educazione musicale funzioni bene alle scuole perché il compito del professore dovrebbe essere questo. Il problema maggiore è che ormai la maggior parte dei professori di scuole medie inferiori si presentano a scuola solo per percepire lo stipendio a fine mese. Mi rendo anche conto che si ritrovano davanti una classe che molto spesso più che essere composta da ragazzi è rappresentata da un numero imprecisato di "bulletti" e scansa fatiche, ma non dimentichiamoci che sono pur sempre dei giovanissimi. Nei giovanissimi secondo me per suscitare l'interesse ci sarebbe solamente bisogno di muovere le leve giuste. Ma i professori non hanno la fantasia di cimentarsi in progetti ambiziosi con i loro alunni proprio perché il loro progetto primario è quello di arrivare al 27 del mese. Il pubblicitario fa il suo mestiere, quello del pubblicitario, e quindi come dice Michele utilizza tutto ciò che ritiene finemente orecchiabile e visivamente attraente per far sì che il prodotto pubblicizzato guadagni l'attenzione di un pubblico il più possibile vasto. Come prendersela con i pubblicitari che svolgono il loro lavoro ? Secondo me bisognerebbe prendersela con i professori che non lo fanno ! Bisogna però anche osservare che spesso il neo-laureato che si avvicina all'insegnamento comincia il suo mestiere di professore con tutti i migliori propositi che decadono nel momento in cui la classe che ho descritto precedentemente, respinge tutti gli sforzi dell'insegnante. Ma gli insegnanti buoni sono quelli che non demordono. Io ricordo un esempio pratico di quanto ho detto quando frequentavo le scuole medie. Cambiai due professori di musica. Il primo, ci obbligò a comprare un flauto da lui scelto, forse perchè avrebbe preso la percentuale... Già questa affermazione la dice lunga. A parte le prime due lezioni sulla durata e la posizione delle note nella chiave di violino, nel resto delle lezioni si suonava il flauto. Ad ogni lezione ci veniva assegnato un piccolo spartito da studiare per casa con il flauto... Dinnanzi a questa noia mortale quasi nessuno svolgeva mai i "compiti" di musica. Questo non è fare lezione di musica ragazzi !! Negli anni a seguire venne una professoressa che ci prese molto per la sua vitalità. Organizzò un concerto di fine anno nel quale ognuno di noi avrebbe dovuto esibirsi cimentandosi nello studio di un brano "difficile" con qualsiasi strumento. Alcuni formarono dei gruppi, alcune ragazze si cimentarono nella realizzazione coreografica di balletti. Insomma l'interesse incominciava a muoversi. Come tutte le cose belle l'anno successivo ricambiarono insegnante per quello vecchio, quindi fine dei giochi.

     

    Tutto questo è per dimostrare che la quasi completa assenza di cultura musicale nei giovani è il corollario di un cattivo se non inesistente insegnamento da parte dei professori, con tutti i problemi relativi al caso (scarso interesse per la materia, ragazzi difficili ecc. ecc.). Non possiamo dunque dar colpa ai pubblicitari se utilizzano Bach, Mendelssohn o Beethoven nelle pubblicità. La sensibilizzazione verso la musica è qualcosa che deve essere fatto quando si è piccoli ma l'ora di musica (che è già poco di per sé) con gli insegnanti che ho avuto modo di vedere è l'ora della ricreazione !

  6. Con questa scelta ti risparmi 1200 euro che non è per niente male. Puoi comprare un cavo midi da 30 euro e se ti va un portatile con un Music Production System. Ed hai tutte le funzioni che non trovi sulla tastiera e per giunta molto migliori di qualsiasi tastiera digitale in commercio. Hai mai visto una tastiera digitale che ti permetta di partire dalla composizione multitraccia (comprese le tracce audio, non solo le Virtual Instrument) modifica delle tracce e ti permetta anche di fare il mastering ? Io no...

  7. Ciao Varel da quello che ho capito vorresti un piano digitale da palco. Ovvio che se hai bisogno di trasportare con una certa frequenza lo strumento il pianoforte da palco è la soluzione più ideale: peso non esagerato, borse per il trasporto ecc.

    Come si suol dire nella vita tutto dipende...

    Se hai bisogno di un pianoforte che abbia un suono ed una meccanica il più possibile vicino ad un acustico il prezzo sale di molto ed arriviamo tranquillamente ai 3500 euro come spesa minima.

    Fino ai 2000 euro ci sono delle tastiere Roland molto buone: l'FP7 che ti ha consigliato Gennarino e che possiede anche il nostro caro pianoexpert è ottima, buona meccanica, buona risposta dei tasti nei trilli e negli abbellimenti ma non è comunque paragonabile alla tastiera di un pianoforte acustico, questo devo precisarlo ed il suo costo si aggira intorno ai 1700 euro, 100 euro in più o in meno. A questo punto però, secondo me, bisognerebbe fare un'analisi personale. Qual'è il tuo livello pianistico ? Se stai iniziando a suonare adesso credo sia perfettamente inutile spendere 2000 euro per un pianoforte digitale che comunque non ha la stessa meccanica di un acustico... Io ad esempio ho una tastiera Yamaha P-95, costa intorno ai 600 euro e ci sto studiando la notte per preparare il diploma in pianoforte che avrò tra poco più di un mese, è anche vero che il pomeriggio suono sull'acustico, ma devo dirti che con il digitale non mi trovo affatto male. La mano sull'acustico la rifaccio in poco più di 2 minuti, mi basta suonare qualche nota, ma la stessa cosa si verifica quando suono sull'FP7 di Paolo e poi vado sullo steinway. Se stai iniziando a suonare adesso o sei comunque ad un livello di preparazione di 5° anno credo che 2000 euro per un digitale siano troppi. Considerando poi, da quanto ho capito, che fai anche produzione musicale, al posto tuo farei questo: considererei sempre il budget di 2000 euro.

    Comprerei una yamaha da 600 euro, comprerei un bel iMac o un Macbook Pro, un cavo Midi e magari anche un microfono USB ed utilizzerei Logic con le librerie di campioni di pianoforte che sono tutt'altra cosa dei suoni di tastiere digitali da 2000 euro. In questo modo è vero, avresti una meccanica leggermente inferiore ad una buona Roland ma avresti preso due piccioni con una fava come si usa dire dalle nostre parti. La cosa cambia invece se sei avanti negli studi, personalmente non riuscirei a preparare un buon diploma se dovessi suonare tutto il giorno sulla tastiera digitale (FP7 da 1700 euro inclusa), ma il problema non mi si pone visto che ho anche un acustico a coda.

     

    In ogni caso per qualsiasi consiglio puoi contattarmi qui sul forum oppure ai miei recapiti telefonici, siamo sempre a disposizione per aiutare in queste decisioni importanti da prendere.

     

    Un saluto

  8. Oooo ma che bellezza, innanzitutto benvenuti ad entrambi. Sono l'amministratore del forum, è un piacere vedere come due nuovi utenti si siano immediatamente uniti nella discussione sulla musica elettronica / house e sull'uso dei software di produzione. Io sono il matto utilizzatore di Logic che ha fatto anche i videotutorial (che continueranno da metà ottobre, andando pari passo con il programma di apprendimento dei megalibri di apple di appena 350 pagine il primo e 600 il secondo in inglese, sull'uso di logic pro). L'opera che sto conducendo oltre alla realizzazione di un videocorso per ogni capitolo del manuale spazia anche nella traduzione del libro in lingua italiana, cosa che al momento non esiste. Cercheremo quindi di radicare le basi di logic andando anche pari passo con la teoria musicale. In questa piattaforma insieme a Paolo Ferrarelli alias pianoexpert stiamo cercando di apportare delle innovazioni ai classici videocorsi che circolano su internet ma soprattutto più in generale vogliamo diffondere una cultura musicale che ormai si sta spegnendo, e con questo non intendo riferirmi solo alla musica classica, ma alla produzione della musica pensando a ciò che si sta scrivendo, non solo scrivere perchè suona orecchiabile. Dapprima vogliamo seguire un iter professionale, ovvero un iter che si basa sull'insegnamento della musica, per il momento nello specifico della teoria musicale, seguendo i programmi ministeriali dei conservatori, e collegando questa teoria alla pratica. I risultati migliori si ottengono infatti mettendo in pratica i fondamenti teorici, solo in questo modo si può imparare e memorizzare nel disco fisso cerebrale un argomento che diversamente sarebbe di difficile memorizzazione. Altro target, forse più importante del primo è la soddisfazione di realizzare un prodotto che sia universalmente riconosciuto come giusto dal punto di vista musicale, ovvero inattaccabile per ciò che riguarda la tecnica compositiva e le relazioni armoniche e ritmiche.

    Mi auguro dunque che continuiate a seguire in modo attivo il nostro forum, postando le vostre discussioni, caricando le vostre creazioni musicali e partecipando alle conversazioni altrui; forum che abbiamo cercato di rendere il più possibile spaziato per ciò che concerne l'argomentazione, nonostante il nome faccia pensare che ci occupiamo solo di pianoforte.

    I miei migliori auguri di buona permanenza nella piattaforma. Per qualsiasi domanda, la mia porta è sempre aperta.

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  9. Il punto è che la gente è pigra: la musica per essere compresa in tutte le sue forme e sfacettature richiede impegno mentale. Purtroppo l'individuo medio non riesce e/o non ha voglia di cogliere determinati stimoli perchè non è informato e non è istruito a riguardo. Basti pensare che alle scuole medie s'insegna ancora il flautino: come può uno avvicinarsi alla musica con questo approccio vecchio e noioso? Il problema sta nell'educazione e non nell'uso delle pubblicità di determinata musica a mio modesto parere.

     

    Ottimo ! Secondo me Andrea ha proprio centrato il target. Se mai riuscirò ad entrare in un conservatorio come docente, cosa che mi costerà altri 2 anni di studio dopo il diploma, il mio obiettivo sarà proprio quello di rispettare il programma ministeriale ponendo però tappe diverse e dunque percorrendo percorsi alternativi. Ricordo bene le lezioni di musica alle scuole medie. Lezioni di flauto dolce... Tutto errato. Si vive in una società dove ciò che tira più di ogni altra cosa sono i gruppi pop e l'informatica. Perchè non sfruttare a proprio vantaggio questi input mediatici ? Anche io suono con il gruppo di mio padre, non è la musica classica, certamente ma è comunque una nuova esperienza. Se fossi un professore di musica delle scuole medie punterei per primo a far scegliere il proprio strumento ad ogni alunno e non imponendo di suonare categoricamente il flauto dolce. Basta con queste ca**te ! Cercherei poi di creare un gruppo, dove ognuno ha un ruolo ben preciso. Ci metterei nel mezzo la teoria della musica ed anche un po' di informatica musicale. Insegnerei come si usa un sequencer, come utilizzare un sistema di produzione musicale, darei dei cenni di acustica, e parlerei di studio recording. E' così che si crea l'interesse nella musica ! Non dimentichiamoci che abbiamo a che fare con ragazzi da 11 a 13 anni, hanno bisogno di imparare divertendosi, e la bravura dell'insegnante sta proprio nel creare questo divertimento mentre si insegna. Questo metodo secondo me ha 2 vantaggi. Il primo in assoluto è avvicinare le nuove generazioni alla musica "colta" non vista solo come musica classica che è sicuramente la regina indiscussa della musica ma con questo termine intendo la musica in ambito professionale: dall'esecuzione alla produzione. Il secondo è quello della memorizzazione. Se l'apprendimento avviene per mezzo del divertimento la memorizzazione degli argomenti è molto più radicata nella testa. In sostanza il mio pensiero di insegnamento e di apprendimento è il seguente: in tutto ciò che si studia, all'università, al conservatorio ecc, c'è bisogno di applicare gli argomenti in un contesto reale che sia divertente. Nel campo universitario ho creato questo forum e svariati altri siti/software. Nell'ambito della musica ho fatto diverse incisioni, composto brani, realizzato video. Come vedete non è detto che diversi settori della cultura debbano necessariamente percorrere due strade completamente separate, è sempre possibile trovare un qualcosa che le accomuna e che le faccia convergere l'una verso l'altra, in questo modo si fa anche coincidere la teoria con la pratica, si imparano cose nuove ottenendo un prodotto che una volta finito ci da la soddisfazione di poter dire, questo l'ho creato io con le mie forze. Tutti hanno bisogno di questo, perché nella vita spesso la soddisfazione paga molto più del denaro.... Provato sulla mia pelle.

     

    Un saluto a tutti

  10. Carissimo Giuseppe, un benvenuto anche da parte mia. Spero che ti troverai a tuo agio sul nostro sito. Comincia a prendere subito parte alle conversazioni già aperte per amalgamarti da subito nel gruppo e fare nuove amicizie o apri tue discussioni. Un saluto, e come dice il nostro neo-moderatore Francesco per qualsiasi cosa basta fare un fischio.

  11. Ciao Francesco, io la penso esattamente come te, è una cosa vergognosa ! Ma bisogna analizzare attentamente alcune cose. La televisione è la rovina dell'umanità intera. La musica nella pubblicità è il danno minore se mi è concesso esprimermi in questo modo. Riconoscere una musica di Beethoven in una pubblicità ed intendo apprezzarlo nonostante non si sia coscenti dell'autore secondo me è poco male, è comunque pubblicità per la musica classica, ma sarebbe interessante attuare il tuo consiglio: titolo e autore. Il problema più grande è che la televisione è una grande invenzione della tecnologia, ma come tutte le genialate le innovazioni possono essere utilizzate nel bene o nel male e la nostra televisione non è certo utilizzata a fin di bene. C'è da sfatare il mito che tutto ciò che viene detto in TV sia oro colato. Sono 7 anni che non accendo più la televisione perchè mi rifiuto di osservare ORRORI televisivi che continuamente le reti nazionali propinano alle persone. Tutto ciò che viene detto in televisione è vero a prescindere, è questo il grave problema. Con questo sistema i media si sono arrogati il diritto di plasmare le menti delle persone, si sta tornando al: "Guarda, un asino che vola !". Non tutte le persone sanno ad esempio che nei periodi elettorali i vertici del governo mandano alle emittenti nazionali una lista di termini vietati, ovvero che non possono essere pronunciati in trasmissione. La televisione mostra le mezze verità, come nel caso del terremoto a L'Aquila dove il governo in atto (e con questo non voglio dire di appartenere ad uno schieramento piuttosto che ad un altro proprio perchè io non ho schieramenti politici) è passato per il redentore che in quattro e quattrotto ha risolto la situazione, ma non hanno mostrato che più della metà degli abitanti dell'Aquila sono ancora dei senza tetto, le stesse persone, o per lo meno molte delle quali sono state cacciate da casa loro nonostante le stesse non avessere subito danni significativi. Non hanno trasmesso le intercettazioni telefoniche di due imprenditori i quali dopo il terremoto dell'Aquila colloquiavano contenstualmente con questi termini: "Io alle 3 di mattina ridevo !". La televisione non trasmette tutte le nefandezze del governo, e dei suoi ministri, non dice che l'On. D'Alema che aveva affittato un attico a Piazza della Repubblica a Roma di 450 metri quadri con tanto di mobili antichi ed arazzi che sono opere d'arte dal valore inestimabile pagando 600 euro al mese !! Potrei proseguire fino al prossimo anno ma la sostanza è che il sistema televisivo è completamente viziato dalla politica e dalle esigenze dei politici che hanno il potere di controllare il popolino, pertanto gente, spegnete la televisione ed accendete il cervello !!

  12. Personalmente la mia visione matematica delle cose mi impone di pensare che dietro alla progettazione di un pianoforte ci sia molta matematica. La scelta del legno della tavola armonica ed il suo spessore, il calibro delle corde ecc. ecc. sono tutte variabili considerate e calcolate in fase di progettazione. Per questioni di progettazione dunque credo che il LA 440 sia la frequenza di riferimento, dunque la frequenza nella quale tutti i componenti che producono ed amplificano il suono riescono a dare il meglio, trazione del telaio a parte, vista la geometria di costruzione dubito che un'accordatura a 2 Hz in più possa accartocciare il telaio. La differenza quindi credo sia più che altro nella resa del suono.

  13. Se permettete mi intrometto portando alla luce una problematica che non è stata considerata.

    Negli accordatori digitali ricordiamoci che c'è un piccolo cavillo microfonico, ovvero la sua risposta in frequenza.

    La perfetta fiducia nello strumento di accordatura digitale la si ottiene quando il microfono è totalmente flat e ci tengo a precisare che di microfoni flat non ne esistono, anche se ci sono molti che ci si avvicinano, ma non per meno di 2000 euro a microfono.

    Bisognerebbe documentarsi per valutare se la frequenza viene comunque acquisita come la reale dal microfono anche se ne differisce il volume dalla fonte. Bisognerebbe chiedere ad un costruttore di microfoni. In ogni caso il punto è che se l'errore (o piccolo = |Hzreal - Hzperc|) visto come il modulo della differenza tra frequenza reale e frequenza percepita dal microfono è inferiore a 10^-2 Hz, in questo caso l'errore è trascurabile e dunque l'accordatore deve essere per forza di cose riconosciuto come preciso e dunque più affidabile dell'orecchio. Non dimentichiamoci che l'accordatura ad orecchio impone di contare i battimenti per chi accorda procedendo per quarte e quinte o chi per terze, dunque l'accordatura ad orecchio in questo caso potrebbe essere meno precisa. C'è da dire comunque a scapito della mia critica che io preferisco di gran lunga l'accordatura ad orecchio, per lo meno sul mio pianoforte. Che sia anche un discorso di timbro al di là della pura frequenza ?

  14. Scusa se ti rispondo con un pochino di ritardo Enrico, in ogni caso non so se hai visto nella sezione video tutorial nella home del sito che anche noi facciamo video corsi di logic. Siamo arrivati alla lezione 8 se non erro. Le lezioni proseguiranno a partire dal mese di ottobre.

     

    Saluti e grazie per i complimenti, sempre ben accetti tongue.gif

  15. Ottima la risposta del mitico Gennarino, anche se ha dimenticato di citare proprio quello sul quale facciamo i videocorsi, mannaggia mannaggia. Sto parlando di Apple Logic. Purtroppo funziona solamente sui sistemi MAC OSx. Quindi a meno di non creare un Hackintosh artigianale c'è bisogno di avere il vero Mac. Ho avuto anche a che fare con i MPS su piattaforme windows (Cubase, Sonar, Pro Tools ecc.), ma nulla è stabile come su Mac, mai un'inghippo !

     

    Chiaramente i MPS (Sistemi di produzione musicale) non si fermano alla manipolazione MIDI, ma anche alla manipolazione di tracce audio, alla sincronizzazione al filtraggio di regioni della traccia. Il bello dell'MPS è la possibilità di utilizzare alcuni software che emulano alla perfezione alcune tra le più costose attrezzature hardware, come Compressori, Pitch Shifter, Processori di riverbero, limitatori di dB, e chi più ne ha più ne metta. Un'altra funzione favolosa è la possibilità di utilizzare librerie di strumenti da suonare su una traccia MIDI, quello che faccio quando posto alcuni brani al pianoforte qui sul forum . Il suono è qualitativamente molto alto (Campioni di uno steinway mod. D ad 8 livelli ma ci sono praticamente di quasi tutti i pianoforti: fazioli, Boesendorfer e non solo, in generale di tutti gli strumenti, dai fiati agli strumenti ad arco fino alle percussioni). In questo modo diventa difficile capire per chi non ha un orecchio più che esperto se la registrazione è stata fatta con attrezzatura professionale ed in studio su un pianoforte acustico oppure se si tratta di queste librerie. In un MPS puoi anche campionare uno strumento e creare la tua propria libreria. Si finisce con la fase di mastering dove si imposta lo stereo imaging, si regolano i volumi ad hoc, si regolano i vari filtri potendo utilizzare anche dei Bus e si comprime ed equalizza il segnale, questo è possibile sia per ogni traccia (nel caso di produzioni multitraccia) oppure per il segnale di uscita (come somma di tutte le tracce). Ovvio che è possibile anche stampare le partiture dei brani che abbiamo suonato traccia per traccia, ovviamente se abbiamo lavorato su tracce Virtual Instrumenti (VST che utilizzano il MIDI).

     

    C'è da decidere dunque se la tua necessità è quella di registrare e dunque produrre musica utilizzando un Music Production System come ha ben detto l'amico Gennaro oppure se hai solo bisogno di scrivere musica e stamparla. In questo secondo caso ti consiglio Sibellius. Ce lo fecero vedere in un corso extrauniversitario di informatica musicale. Molto intuitivo, professionale e ben fatto, ma c'è da studiare un bel mattone per saperlo usare come si deve. Mai come quello che c'è da studiare per Logic che è in inglese per giunta !

     

    Saluti

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