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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Risposte postato da thesimon

  1. Ciao Francesco, e benvenuto. Sarebbe però il caso che ti registrassi al forum ehehehe. Dunque ti spiego come fare. In alto a sinistra trovi tre pulsanti di cui uno è per la registrazione. Clicchi sul pulsante di registrazione, compili il form e poi ti connetti utilizzando il pulsante connettiti sempre lì in alto. Se non ti registri non puoi scrivere in alcune sezioni del forum quindi esegui questa procedura e sarai anche tu dei nostri... wink.gif

     

    Un saluto

  2. Ciao, secondo me bisogna interpretare quando si capisce ciò che l'autore ci ha lasciato. Mi spiego meglio... Se nella pittura osservo un quadro e comprendo il significato nascosto dietro le pennellate, nella musica devo capire il significato di ciò che l'autore ha scritto e riproporlo secondo la mia lettura, purché sia nello stile dell'autore a prescindere dalla difficoltà del brano. Valentina Lisitsa dopo aver suonato un concerto di Rachmaninov per pianoforte ed orchestra (da uscirne matti) ha eseguito come bis una splendida "Per Elisa" di Beethoven che ha tenuto benissimo l'altezza della situazione. Non è dunque il virtuosismo e la quantità di note di un brano ciò che determina la bravura di un'artista, ma la sua lettura della parte e dunque la sua interpretazione. Come si interpreta ? Si deve innanzitutto conoscere la vita dell'autore, il periodo e la corrente di appartenenza; una cosa che aiuta molto è conoscere delle vicende legate alla vita quotidiana dell'artista perché ci aiutano ad immedesimarci nella sua ottica, nel suo periodo. A volte una parola può fare la differenza. Personalmente sono stato illuminato quando durante un'audizione della partita n. 1 di Bach, Paolo mi ha detto: "Bach quando scrive musica, celebra la gloria di Dio", cosa che ho chiesto di spiegarmi alla mia fidanzata che insegna religione e mi disse: "Celebrare la gloria di Dio per Bach è come rendere merito a lui per il dono ricevuto, quando si deve parlare di Dio ai bambini li si porta fuori e gli si fa osservare la natura; quando suoni Bach pensa alla bellezza della natura". Sono frasi molto profonde, su cui si deve ragionare ed è spesso dietro a queste osservazioni che si nascone la strada del tempo, quel viottolo che ti riporta indietro ai tempi di Bach, di Beethoven, di Mozart, di Chopin, ecc. Per questo motivo non si può parlare di prima durante o dopo. L'interpretazione è un'idea che non smette mai di maturare, perché spesso dentro alla partitura si scoprono cose nuove anche dopo anni. L'interpretazione è spesso legata anche all'età. Ho suonato cose qualche anno fa che adesso non suonerei più così. Perchè sono cresciuto sono maturato, ho letto, studiato, scoperto nuove cose nascoste nella partitura e di certo tra qualche anno le suonerò ancora diversamente. Insomma l'interpretazione è qualcosa che inizia da prima di comprare la partitura di un brano e che cresce dentro di noi mentre studiamo, mentre pensiamo e mentre invecchiamo. E' ciò che di più difficile c'è per un musicista, perché quando abbiamo imparato le note, come diceva qualche famoso esecutore, abbiamo fatto solo un decimo del lavoro.

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  3. Ho visto che il tuo pc ha 4 gb di ram. Ti sei assicurato di aver chiuso tutte le altre applicazioni prima di aprire cubase ? Il secondo aspetto è che vedo un hard disk da 640 Gb 5400 giri. Un po' lentino per far funzionare come si deve le librerie. Vedo anche un sistema operativo a 64 bit. Utilizzi la versione di Cubase a 64 bit ? Altrimenti hai "solo" 2^32 indirizzamenti in ram, piuttosto che 2^64. In ogni caso aumentando la latenza le cose dovrebbero andare bene. Se anche aumentando la latenza il problema si ripropone potrebbero essere i driver della scheda audio. Prova a collegarti al sito e scaricare gli ultimi aggiornamenti driver. Se anche così non dovesse funzionare credo che l'unica sia formattare il pc. Spesso ci vuole meno a fare tabula rasa e reinstallare tutto piuttosto che perdere giornate a cercare di capire quale sia il problema. La valutazione andrebbe fatta comunque caricando una libreria estremamente leggera nel vst, se anche in questo caso si pianta, potrebbe anche essere il lettore della libreria, non so cosa usi... Kontakt, Play della East West ? Nel caso in cui fosse il VST stesso a creare problemi anche utilizzando librerie nell'ordine dei 30 megabyte, allora prova anche a disinstallare il VST e reinstallarlo con l'ultima versione. Insomma cerca di provare queste cose risolvibili prima di formattare. Tienimi aggiornato...

  4. Vi racconto anche la mia...

     

    Premetto che ho sempre avuto timore a suonare a memoria davanti ad un pubblico; lo spartito lo guardo poco o niente ma sapere di averlo avanti da una certa sicurezza.

    Siamo al saggio che ogni anno il mio maestro di pianoforte organizzava in posti diversi, quella volta ci trovavamo a Nemi mi sembra. Arriva il mio turno e dovevo suonare l'Impromptu Op. 90 n. 3 di Schubert. Dopo litigate e controlitigate il mio maestro mi convince a suonare a memoria. Nel bel mezzo dell'opera, c'era un silenzio totale, solo musica, fin quando questo silenzio venne interrotto dallo squillo di un cellulare che più che sembrare uno squillo di telefonino sembrava un vecchio telefono analogico con la campanella al posto della suoneria. Vado completamente nel pallone avendo perso la concentrazione e mi torna in mente un flash come un lampo a cel sereno, roba di centesimi di secondo, di mio padre, che con la solita faciloneria mi dice: "Se ti dimentichi tutto, che problemi ci sono ? Fai tà, tà e finisci così (Il tà ta era intonato come settima di dominante-tonica)". Morale della favola ho concluso veramente con settima di dominante e tonica. Tra il pubblico, vedevo 2 tipi di facce... Gli esperti che mi guardavano attoniti come a dire: "Ma che cavolo ha fatto ? Ma è scemo ?" e gli altri che applaudivano contenti come se la mia fosse stata una grande performance ! Non nascondo la mia figura di.... unita alla rabbia per chi non ha spento il cellulare...

     

     

    Altra figuraccia...

     

    In questo caso ci troviamo alla comunione del figlio di un mio amico. Ho parecchia attrezzatura audio e mi avevano chiesto di portare diffusori e sintetizzatore midi per fare un po di karaoke. Pranzo all'aperto, genitori, nonni, amici e parenti del mio amico, 2000 watt sparate a palla perché il giardino è parecchio grande, sintetizzatore acceso e 150000 tracce midi karaoke (Scaricate da internet di cui l'80% non ho la più pallida idea di cosa siano). Morale della favola, la moglie del mio amico mi chiede di cantare la canzone Brutta di Canino. Premetto che conoscevo il motivetto molto semplice ma non sapevo neanche una parola. Tranquillo del fatto che le parole comparivano sullo schermo mi accingo a cantare questa canzone. Metto in play, parte la musica e compaiono le parole (Premetto che già alla prima strofa nutrivo seri dubbi sull'attendibilità del testo, ma ormai ero partito e finché non si scendeva troppo di livello avrei potuto continuare, solo dopo ho scoperto che il testo era modificato da Tony Tammaro):

     

    "Eri una cozzina,

    mai nessuno ti diceva:

    come sei carina.

    Oggi hai trentottanni e non è cambiato niente,

    anzi hai perso pure qualche dente.

     

    Tutte le tue amiche,

    hanno l'uomo col ferrari,

    son molto più fiche,

    ti guardi allo specchio

    e non ti senti alla loro altezza...

     

    Infatti non te se cagano de pezza !"

     

    Qui mi sono rifiutato di andare avanti, dopo aver visto le facce sconvolte delle nonne tongue.gif

    Come potrete ben capire non è certo un brano che si addice ad una comunione... laugh.gif

  5. Ehehe si vedono sempre i soliti Yamaha e Rolando perché sono i modelli da 5000 euro... Al di la di questo c'é un discorso di assistenza, come facevi ben notare e di affidabilità. Ricordiamoci che un pianoforte acustico durante un concerto suona e continua a suonare, un digitale può sempre nascondere brutte sorprese. Stessa cosa vale per i mixer. Dal vivo si utilizzano sempre gli analogici, se parte un canale si usa un'altro. Con i digitali se si rompono si ferma lo spettacolo.

  6. 2 vie: se lo usi per incidere va bene anche il p95. Se lo usi per suonare dal vivo assolutamente inadeguato. Perché ti chiederai ? Perché se incidi in MIDI le note che non suonano puoi correggerle in post produzione. Se suoni dal vivo che correggi ? Hai bisogno di una tastiera pronta ed affidabile. Quindi se suoni dal vivo il mio consiglio definitivo è MP10.

  7. Eheh, ero praticamente certo di questa tua risposta, anche perché se vogliamo questo sito lo abbiamo creato anche un po' per questa motivazione, no Paolo ? (contrastare i vari negozi, come in modo divertente usiamo chiamarli). Lo stato del pianoforte e più in generale il pianoforte, se visto in epoche diverse, ha una grande rilevanza nella possibilità di suono che ricerca il pianista. Dire che non si può dare colpa al pianoforte se una frase non esce come dovrebbe, mi sembra assurdo... Specie se confrontati con altri concertisti come Massimiliano Ferrati che, arrivati in anticipo al suo concerto, lo abbiamo trovato con un martello (chiave per accordare) in mano ad accordare il pianoforte ed un punzonatore per intonare i martelli ! Per non parlare di Horowitz che trascinava addirittura il suo pianoforte in giro per il mondo insieme al suo accordatore: il grande Mohr ! O Benedetti Michelangeli che si rifiutava di fare un concerto, mandando a casa tutti gli spettatori, se il pianoforte non era stato ben preparato, potremmo andare avanti a lungo... La realtà è che quando si è tra musicisti, ci si dovrebbe capire al volo quando qualcosa non viene perché il pianoforte ha la meccanica distrutta, tutt'altra cosa è suonare davanti ad un pubblico dove non tutti sono dei musicisti; ecco spiegate le esigenze dei grandi concertisti: in quel caso non si può dire a fine concerto "è uscita una nota forte ed una debole perché il pianoforte non è ben preparato".

     

    La problematica principale è comunque la totale mancanza di conoscenza costruttiva dello strumento e della storia costruttiva dello stesso nei secoli passati. Capisco che c'è molta matematica che non è alla portata di tutti, ma integrali e derivate a parte, credo che alla fine basti solo un po' di conoscenza dello strumento e buon senso per immaginare che forse la scienza dei materiali (che incide sulla scelta dei legni, e dei metalli per corde e telaio), l'acustica (per la geometria e lo spessore della tavola armonica, per la posizione di percussione del martello sulla corda), e la tecnologia (che ci permette di aumentare tolleranze e diminuire gli errori di misura nella costruzione delle varie parti grazie ai macchinari a controllo numerico), non erano certamente al livello di oggi e dunque anche il prodotto non era al livello a cui è giunto oggi. C'è poi senz'altro anche un discorso auditivo e psico-auditivo che è cambiato, ma a questo è già più difficile arrivarci senza un'input esterno...

     

    Ci troviamo inoltre a dover interpretare dei brani di cui non ci sono giunte delle registrazioni originali dell'autore, e questo gioca a nostro discapito, proprio perché dobbiamo ricavare tutte le possibili informazioni dallo spartito, ma sempre pensando all'idea dell'autore in relazione al tipo di suono che otteneva con il suo campione sonoro, quindi il giudice supremo non può che essere il nostro orecchio. Cosa diversa ed interessante è stata ascoltare l'Allegro Barbaro di Bartok suonato da Bartok, si ha immediatamente un'idea della strada da seguire per l'interpretazione.

     

    Questo è ciò che penso dal basso della mia esperienza, eventuali critiche, diverse idee, sono sempre ben accette. In fin dei conti siamo qui per comunicare e metterci continuamente in discussione, proprio ciò che definisce l'intelligenza umana...

  8. Ooooo bene bene ! Anzi benissimo, finalmente si fa sul serio.

    Pianoforte digitale o acustico ?? L'eterno dilemma... Dipende.

    La prima "nota" dolente tanto per restare in tema è certamente il vicinato. Conoscendo bene i pianoforti acustici ed i pianoforti digitali, mi sentirei di indirizzarti su un'acustico. Perché questo consiglio ? Perché il tuo primo pianoforte, quello sul quale formarti l'orecchio deve essere un pianoforte acustico, oltre al feeling che devi instaurare con lo strumento. Sono dell'idea che un pianista può essere un pianista non avendo mai posseduto un digitale ma non viceversa. Tuttavia, come dicevo c'è da fare sempre i conti con il vicinato specie se sei in un palazzo. In ogni caso rispettando gli orari (9:00 - 12:00 e 16:00 - 20:00) salvo eccessiva rumorosità nessuno può dirti nulla. Il digitale magari potresti farlo anche dopo, prendendo ad esempio un digitale anche da 400/500 euro che non è affatto molto. E' anche vero che col digitale si possono fare tante belle cose che con l'acustico si fanno lo stesso, ma richiedono tanto studio tanta esperienza e tanti soldini; sto parlando delle incisioni. Incidere con il digitale è un giochino da ragazzi, incidere con l'acustico è cosa assai difficile specialmente per uno strumento come il pianoforte. Per prima cosa richiede attrezzatura molto costose: almeno 2 microfoni a condensatore buoni e con un range dinamico molto alto (almeno 300 euro a microfono), un buon preamplificatore, meglio se valvolare (siamo intorno ai 1500 euro), ed infine una buona scheda audio (qui si parte dai 500 fino anche ai 4000 euro). Oltretutto c'è un altro problema: la conoscenza dell'acustica... Dove piazzare i microfoni ? Quale tecnica di microfonaggio stereo utilizzare ? Come compensare l'ambiente ? Qual'è la giusta angolazione delle capsule affinché il suono non sia pungente in registrazione ? Come regolare l'equalizzatore ?

     

    In fine c'è la necessità di utilizzo di un software di produzione musicale (che costa anche quello e che si deve essere in grado di utilizzare: in fase di registrazione ed in fase di mastering). Insomma come avrai capito registrare un pianoforte è cosa assai difficile ed assai costosa...

     

    Nel digitale hai bisogno solo di un software di produzione musicale, di un computer che già possiedi, di un'interfaccia MIDI USB che costa intorno ai 30 euro e di una libreria di campioni di tuo gradimento, e pochissime competenze.

     

    Suonare sul digitale però non è come suonare sull'acustico !! Meccanica a parte che già di per sé giustifica l'acquisto di un acustico rispetto ad un digitale c'è un problema di suono. I campioni sono bellissimi, ma sono pur sempre registrazioni di un pianoforte da concerto, e non è come suonare sul pianoforte da concerto... Mi spiego meglio. Suonando sui campioni ottieni una performance di registrazione, non ottieni una performance dal vivo nella quale sei avvolto dal suono ! Questa è una cosa molto importante. L'analogico nella musica è comunque per definizione superiore al digitale. (A parità di strumenti si intende: steinway D vs. libreria di Steinway D).

     

    Se comunque vivi in un'appartamento frequentato da vicini "terra-terra", per non utilizzare termini che potrebbero mettermi in cattiva luce, ovvio che dovrai optare per un buon digitale, in caso contrario, vai sull'acustico. Sono sicuro che Paolo potrà consigliarti un buon pianoforte acustico a poco prezzo. Mi sembra di ricordare un'offerta che fece proprio nel mercatino di un pianoforte praticamente nuovo. Informati tramite lui...

     

    Ciao !

     

    PS. Quanto tempo hai per prepararti prima dell'esame di ammissione ? Sarebbe il caso di tenerci bene in contatto magari tramite videoconferenza, sempre se vuoi e ti resta utile, insieme a Paolo per sentire il brano che vuoi presentare. Considera che l'adagio "Al chiaro di Luna" di Beethoven non è un brano affatto facile. E' di facile lettura ma di grande difficoltà per quello che riguardo il tocco ed il tempo. Sono sicuro che Paolo converrà con me con questa ultima affermazione.

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  9. Se vuoi continuare col Kawai, col doppio scappamento ci resta solo l'MP6, altrimenti il CN33 ed il CA93 ma sono pianoforti digitali con mobile (non da palco) quindi difficilmente trasportabili. Su Roland c'è il VPiano sempre con doppio scappamento ed ivory touch, ma costa uno sproposito, siamo quasi sui 5000 euro. Purtroppo se ti interessa il felling con il pianoforte acustico su un digitale si va su, sia di prezzo che di peso. Assomigliare ad un pianoforte acustico, implica una meccanica più ricca e quindi più peso...

    Lo yamaha P95 è un pianoforte digitale da palco con classici tasti (in plastica) pesati. Non è una ciofeca ma certamente non è al livello dell'MP10 o anche della Roland FP7. Io ci ho studiato molto per il diploma, per studiare va bene, per eseguire dal vivo dipende dal tipo di brano che si esegue. Non è certamente un piano digitale sul quale suonare la rapsodia ungherese in Do # min di Liszt, questo per dire che è inadeguato per molti virtuosismi che non riescono, proprio perché manca di scappamento e quindi i tasti hanno un loro tempo di ritorno. Il mio consiglio comunque rimane sempre lo stesso. Provare ! Entra in un bel negozio e provati i pianoforti digitali, prova anche lo Yamaha P95, se la tua esigenza non è quella di suonare brani eccessivamente virtuosistici il P95 va bene. Ovvio che un pianoforte digitale non sostituisce un pianoforte acustico ! Se pretendi di trovare la stessa sensazione di meccanica e di peso che hai su un pianoforte acustico mi dispiace informarti che non è per niente così. Certo, alcuni strumenti digitali ci si avvicinano molto, ma la meccanica del pianoforte a coda è moooolto complessa. Una buona meccanica costa diversi mila euro, figurati quanto dovrebbe costare una tastiera digitale con la stessa meccanica di un pianoforte a coda da concerto !! Mi sembra ovvio il discorso. In ogni caso fammi un esempio di cosa intendi suonarci e vediamo di restringere un pochino il cerchio.

     

    Un saluto

  10. Di nulla figurati. Ma si se devi suonare solo una traccia va bene. Dipende poi dalla grandezza della libreria c'é l'imperfect samples fazioni da 127 livelli che pesa 200 gb solo quella ! Ma di norma librerie nell'ordine di 12-15 gb non avrai problemi. Esatto, interfaccia Midi USB quella che vuoi non è necessario spendere una fortuna per un cavo che trasmette dati. Uno vale l'altro. Il negozio non posso dirtelo, farei pubblicità gratuita ed io in qualità di amministratore non posso farlo magari puoi chiedere agli altri "dove si sono trovati meglio per fare acquisti"... Un saluto.

  11. Ciao a tutti, Paolo ha aperto uno scenario molto interessante che mi fa pensare ad una considerazione che facevo proprio ieri. Ho fatto un'audizione per il diploma proprio qualche giorno fa dove mi si chiedeva di suonare il primo tempo dell'op. 110 di Beethoven senza pedale perché non era indicato in partitura !! Credo dunque che determinate scelte stilistiche e d'interpretazione vadano scelte in base a diversi contesti. Il primo è che: è vero, Beethoven non ha indicato il pedale per tutto il primo tempo ma è anche vero che il pianoforte di Beethoven non era certamente come gli attuali pianoforti. Al di lá di un discorso di meccanica di trasmissione il suono era molto più ricco di armonici, sia puri che spuri, questo anche perché non esistevano le leggi di acustica che vengono utilizzate per progettare e produrre i pianoforti moderni. In presenza di tanti armonici si ha certamente un suono più ricco e difficile da smorzare con gli smorzatoi dell'epoca pertanto suonando molto basso sullo scappamento cercando l'affondo immagino fosse possibile legare producendo un suono "a mezzo pedale". Una seconda scelta di utilizzo del pedale avviene anche in relazione all'acustica dell'ambiente. In una stanza con molto riverbero si tende a pedalizzare molto meno rispetto ad una stanza con acustica molto secca ! Quando diedi l'ottavo anno la stanza presentava molto riverbero pertanto ho usato molto meno pedale rispetto a quanto ne avevo utilizzato per prepararmi a casa. In fin fine dunque ritengo che a prescindere da pianoforti e ambienti quello che muove la scelta interpretativa è sempre il nostro orecchio che è alla ricerca continua di un'immagine del suono fissa nella nostra testa. Questa è la mia idea... Probabilmente se Beethoven avesse avuto un pianoforte di oggi avrebbe indicato diversamente l'uso del pedale o degli staccati o delle dinamiche.

  12. Eheh è una questione di immagine del suono pianistico. Ci sono alcuni pianoforti che hanno un timbro che meglio si fonde con i fiati ed i contrabbassi del jazz (per me un esempio è il C3 Yahama. Lo userei per pop/jazz). Un mod D steinway ha un timbro più cantato e si accosta meglio alla classica. Ovvio che queste sono solo le mie considerazioni sull'immagine del suono in diversi ambiti. Puoi avere ovviamente opinioni diverse.

  13. Esattamente. I suoni dipendono dalle librerie non dalla tastiera. Paradossalmente puoi acquistare una tastiera muta da 40 euro con uscita midi e utilizzare lo stesso i campioni steinway. Per i campioni ti consiglio di fare un giro sul web ed informarti tramite google. Riguardo l'hard disk dipende da quale hard disk hai montato. Es. Se hai un hard disk 7200 giri va bene se hai un 5400 no, troppo lento. D'altro canto però nel caso di un hard disk esterno c'è il problema dell'hub USB che potrebbe essere lento e limitare la trasmissione dati. In questo caso dovresti trovarne uno firewire oppure in Mac un thunderbolt sarebbe l'ideale. Comunque per suonare solo una traccia va bene anche il 5400. Tutto dipende da quanti campioni devi far suonare simultaneamente. Per chi compone per orchestre si va sull'hard disk SSD (allo stato solido). Riguardo l'MP10 ti hanno detto una bufala pazzesca. Ha interfaccia midi in, out e through pertanto tranquillamente interfacciabile con qualsiasi sistema di produzione musicale previo acquisto di una scheda audio con ingressi midi o una semplice interfaccia midi to USB.

  14. Caro Pasquale, nonostante il sito si chiami Piano Concerto qui si parla di musica, pertanto in qualità di amministratore del sito ti assicuro che nessun moderatore ti dirà nulla se vorrai illuminarci su uno strumento tanto antico quanto meraviglioso come l'organo, spaziando tra la sua storia le tecniche costruttive e le opere ad esso dedicate.

    Saluti e complimenti per la bella sensibilità e dedizione che dedichi al tuo strumento.

    • Like 1
  15. Buongiorno a tutti. Sono un pianista professionista e ho bisogno di acquistare un ottimo pianoforte digitale con ottima tastiera pesata( meglio se con scappamento) e possibilità sonore.

    Mi sono orientato su un modello tra i seguenti: Yamaha CP5, Kawai MP10 e forse Roland 700 NX. Vorrei provare però anche il Kawai ES6, che pesa meno...

    In sintesi, quale mi consigliate?

    Tra i tre preferisco l'MP10. Ha la tastiera Ivory Touch ovvero avente una copertura simile all'avorio, antiscivolo, strana al primo approccio se sei abituato a suonare su pianoforti con la copertura del tasto in plastica, ma non tarderai ad apprezzarne le migliorie. La meccanica è la RM3 grand con let-off. Il let-off sta a significare proprio l'emulazione del "doppio" scappamento del pianoforte a coda da concerto. Ottimi sono i campioni dell'RX Kawai Grand Coda. La memoria dedicata ai samples è stata quadruplicata rispetto alle tastiere della precedente generazione. Insomma veramente un ottimo pianoforte digitale da palco.

     

    Mi dite che caratteristiche deve avere un pianoforte digitale per poter essere collegato al computer e utilizzare quindi le librerie di suoni?

    La porta MIDI, ormai ce l'hanno tutte le tastiere da circa 15 anni. Dubito che troverai tastiere o pianoforti digitali sprovvisti della porta MIDI

     

     

    Il Computer che requisiti deve avere?

    Io possiedo un portatile Asus con Pentium Duo a 2.0 Gigahertz. 4 giga di ram. 500 gb di hard disk a 5400 e scheda video dedicata. Windows 7 professional a 64 bit. Va bene o cosa mi serve?

    Il tuo computer, se devi solo suonare con campioni su un MPS e registrare un'unica traccia va più che bene. Se dovessi produrre musica per più strumenti ti consiglierei di aumentare la ram almeno fino ad 8 Gb e magari passare a Mac.

     

     

    Occorre un software particolare per far funzionare le librerie nel pianoforte digitale?

    Aspetto informazioni

     

    grazie

     

    Marcello

     

    Occorre un sistema di produzione musicale. Per PC: Sonar, Cubase, Ableton ecc. Per Mac: Logic

     

    Dimenticavo: mi consigliate le migliori librerie di suoni di pianoforte, specie per avere lo Steinway Modello D gran Coda?

    Marcello

    Ce ne sono diverse, le migliori secondo me:

    Garritan Steinway ---> L'unica libreria del Mod. D riconosciuta ufficialmente da Steinway. La versione pro sta intorno ai 400 dollari

    East West Gold Pianos

    Galaxy II Vintage Steinway (Uno steinway del 1920) bellissima...

     

     

    Per Yamaha C7 : Sampletekk's "The Big One" che lavora su 31 livelli di velocity, veramente notevole.

  16. Synthogy Ivory II - Italian Grand Expansion -- Suonano molto ma molto bene.

    Altrimenti la serie Galaxy 2 che è composta da tre pianoforti. 1. German Baby Grand, è un Bluthner. 2. Boesendorfer 290. 3. Steinway D

    Personalmente adoro il Vintage Steinway D sempre della serie Galaxy.

    Molto particolare ma per registrazioni con armonie non troppo cariche di note, c'è anche la libreria della Imperfect Samples- Fazioli che suona molto bene, ottimi gli armonici e la somma dei suoni. Si ascoltano benissimo i battimenti ma come ti ripeto è una libreria molto particolare, il suono è veramente imperfetto ecco perché a me piace molto. Si è soliti sempre ascoltare questi suoni registrati nei migliori studi con le migliori attrezzature, questa libreria è effettivamente imperfetta ma molto caratteristica. La imperfect samples mette anche a disposizione una libreria a 127 livelli, praticamente hai tutti i timbri a parità di 127 dinamiche. Sempre della imperfect samples c'è la piano suite che raccoglie un pianoforte verticale della Braunschweig (8 gb di campioni), un Hohner gran coda da 13 gb ed il Fazioli , la versione a 16 livelli da 13 Gb. Poi c'è la libreria Yamaha C3 Alicia Keys, che però non è molto adatta alla musica classica, è più per la musica pop difatti la libreria non ha suoni molto progressivi, poche dinamiche cosa che serve moltissimo sulla classica e meno sul pop. Eccellenti librerie sono quelle della East West che invece di usare il lettore Kontakt utilizzano il Lettore proprietario Play. L'ultima libreria della East West è veramente meravigliosa, perfetta in tutto, timbri dinamiche e ce n'é per tutti gli strumenti ma la libreria completa la inviano tramite Hard Disk, pesa un terabyte e cosa parecchi dollari, non ricordo la cifra con esattezza quindi non prendere quello che dico per oro colato ma mi sembra che dovremmo stare intorno ai 3000 dollari.

    Un'altra libreria veramente bellissima e abbordabile è la Garritan Steinway, che è l'unica libreria ufficiale Steinway. Steinway ha messo a disposizione della Garritan il suo migliore Steinway D accordato perfettamente e registrato nella migliore sala d'incisione. E' come ascoltare un vero steinway !

    L'art vista che ti ha consigliato Gennaro suona anche molto bene ma secondo me è un suono più da Jazz che da classica e comunque in termine di qualità non regge il paragone con queste già citate: parliamo per quantità di campioni registrati. La fazioli tanto per farti un esempio ha 8000 samples sonori e pesa 13 Gb, la Virtual piano della ArtVista pesa appena 500 mega contro comunque la 6,5 Gb di Galaxy II Steinway ecc. ecc.

     

    La mia classifica (in termine di gusti personali) è questa:

    1. Garritan Steinway

    2. East West Gold Pianos

    3. Ivory - Italian Grand

    4. Galaxy Vintage D

    5. Galaxy II Steinway

    6. Galaxy II German Baby Grand (Bluthner)

    7. Galaxy II Boesendorfer 290

    8. Imperfect Samples Fazioli

    9. Alicia Keys per il POP non per la classica.

     

    Buon divertimento.

  17. Ottimo Pasquale, sono felice e ti ringrazio per i complimenti. E' bello avere un organista qui sul forum, spero quindi che parteciperai attivamente alle discussioni del forum. Tutto questo per darti il benvenuto ufficiale tra di noi...

  18. Circa l'osservazione sulle competenze o la ricchezza dei genitori, tenete presente che non è affatto necessario "avere un titolo di studio" o "essere benestante" per "sapere" o "essere responsabili". Infatti responsabilità non significa affatto "saper fare", quanto "saper controllare i risultati" e, da che mondo è mondo, non mi risulta che per sapere controllare bisogna saper fare. Altrimenti un Agnelli dovrebbe sapere montare un motore o una gomma (mi pare che abbiano competenze enormi nel solo campo del conteggio del danaro!). Oltre a ciò, se associassimo la responsabilità all'istruzione/censo, faremmo un piacere a chi persegue l'appropriazione dell'informazione e l'incremento del proprio censo per convincerci a far condurre la baracca a lui!

     

    Esempio banale: vivo in una famiglia dove i miei genitori hanno la quinta elementare, sono arrivati alle tabelline ed io alle medie faccio le equazioni. In che modo possono controllare ? Se poi per risultati intendi i risultati scolastici la situazione per il genitore è ancor più scoraggiante. Riguardo Agnelli non credo c'entri molto con questo esempio. In un'azienda ci sono diversi settori lavorativi: dal commerciale alla fabbrica, ed è chiaro, giusto e normale che un commerciale non ne sappia un tubo di come si monta un motore e al contempo un operaio non sappia calcolare l'aliquota IVA sul netto delle fatture finora emesse.

     

    Ad esempio, se gli adulti stigmatizzassero il comportamento di quegli studenti che mi hai mostrato, il video non credo girerebbe su Youtube e se gli adulti non rompessero le balle ai presidi con i diritti dei propri figli, non girerebbero i telefonini a scuola per fare quelle riprese, etc. etc.

    Non credo sia questo il problema. Avere o non avere un cellulare con cui filmare non eliminerebbe l'azione, magari non ce la farebbe vedere.

     

     

    Infine, consentimi, da vecchio che ha visto come vanno queste cose, di non usare come bersaglio la SOCIETA', perché essa non è un individuo e io credo che la responsabilità sia e debba rimanere un concetto individuale (sennò con chi lotto?).

     

    E' vero ma "in medium stat virtus". Ovvio che il primo passo verso la salvezza deve essere fatto dall'individuo singolo ma non possiamo non rapportarci a ciò che ci circonda. In pochi lo hanno fatto: o erano geni o erano scemi.

     

     

     

     

    P.S. Ho inviato la risposta e ho riletto il Tuo post e credo di avere intuito una delle ragioni per cui non ci capiamo!

    Io, quando dico genitori, non intendo dire che i tuoi o i genitori di chicchessia possano opporsi al peso di tutte le sollecitazioni esterne che agiscono sui giovani (anche se ti garantisco che un genitore attento è in grado di controllare efficacemente il 99% delle minacce, se solo si impegna un poco), quanto asserisco che gli adulti, ciascuno con le proprie scelte e (però, viste le scelte concordi) tutti insieme, contribuiscono al gruppo selvaggio! E tu sai benissimo che un milione di granelli fanno un bel peso!

     

    Ciao!

     

    Il 99% delle minacce è una stima più che ottimistica dal momento che non si sta considerando che di questo 99% l'80% è nascosto a regola d'arte dai propri figli, ed i genitori che credono di sapere e scoprire tutto sui propri figli, spesso non sospettano minimamente di avere a casa uno di quei ragazzi del video.

     

    In ogni caso, per concludere, l'unica speranza che avevamo per risolvere il problema se ne è andata...

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Povera DUNA !!! tongue.gif

  19. Questo non l'ho capito...

    Semplicemente, cerco di usare un metodo induttivo e non emozionale per analizzare un problema e, se mi permetto di asserire qualcosa, lo faccio solo per cercare di evitare che le energie di coloro con i quali mi piacerebbe cooperare vadano perdute sui bersagli che a me sembrano marginali.

     

    Andiamo avanti con il questionario... Anche se devo dire che a volte la soluzione dei problemi utilizzando la programmazione strutturata non funziona quando ci si rapporta alla complessità della società. Insomma spesso non c'è il bianco o il nero, ci sono parecchie sfumature più che di grigio dire di tanti colori che non possono certo essere risolte per via schematica, comunque, proseguiamo...

     

    Esemplifico:

    Chi è la società ? Risposta (per me) : Adulti e Giovani.

    Concodo

    Chi la plasma, gli adulti o i giovani ? Risposta (per me) : Adulti.

    Giusto

    Chi forma i giovani, nel medio termine ? La genetica o la trasmissione culturale ? Risposta (per me) : La trasmissione culturale.

    Benissimo

    Chi trasmette la cultura ? Risposta (per me) : Adulti

    Gli insegnanti che rientrano nel sottoinsieme adulti.

    Chi riceve la cultura? Risposta (per me) : Giovani.

    In un insieme di persone di diverso grado culturale, ammesso che ogni elemento dell'insieme mostri interesse verso la cultura, secondo me gli elementi che hanno grado di cultura inferiore a prescindere dalla loro età anagrafica.

     

    Se uno nella trasmissione culturale riceve e non ha mezzi per difendersi può ritenersi responsabile ? Risposta (per me) : No.

    Se uno nella trasmissione culturale riceve, non esercita critica e avrebbe mezzi per difendersi può ritenersi responsabile ? Risposta (per me) : Si.

    Esiste una conseguenza di quanto detto ? Risposta (per me) : Molti Adulti sono responsabili della incultura dei giovani (oltre che della propria).

    Il sottoinsieme adulti secondo me va diviso in altri due sottoinsiemi: genitori e professori. I genitori hanno il compito di educare i figli e guidarli verso la via della moralità e della civiltà, i professori hanno il dovere lavorativo e morale di trasmettere la cultura alle nuove generazioni (è il loro mestiere che hanno scelto di fare !). Riferendomi al tuo precedente post:

  20. Ma io non credo che non ci siamo nelle nostre osservazioni, forse semplicemente abbiamo un modo di guardare la realtà diverso dal tuo oppure le nostre esperienze di vita ci hanno portato a vedere lo stesso bicchiere che tu affermi essere mezzo pieno, mezzo vuoto. Dire non ci siete come se la giustezza delle affermazioni fosse una cosa oggettiva che è dalla tua parte mi sembra alquanto riduttivo caro Gennarino wink.gif. Sai quanto ti stimo e quanto ti ritengo una persona intelligente, lo dimostra il fatto che quando si cena tutti insieme, spesso rimango incantato dai tuoi discorsi, ma perdonami se qui ritengo che tu stia parlando a partito preso, senza conoscere quale sia la realtà, questa sì oggettiva, che circonda i giovani. Il problema fondamentale visto che mi sembra di capire che vuoi partire dalla base allora non mi sembra che siano i genitori quanto la stessa società, unita come dici tu a tutte le nefandezze che passano per la tv, internet ecc. ecc.

     

    Il problema è che ignoranza a parte dei genitori quello che forgia il carattere di un ragazzo, al di là del suo patrimonio genetico e senso della responsabilità sono proprio le amicizie. Non dimentichiamoci che molto spesso un ragazzo passa molto più tempo con i suoi coetanei che con i suoi genitori. Vuoi perché lavorano entrambi, vuoi perché il ragazzo stesso si lascia influenzare maggiormente dai suoi simili proprio perché per non essere escluso tende a confondersi con la massa ed equipararsi inevitabilmente alla mediocrità. Potrei fare centinaia di esempi di ragazzi nati da buona famiglia che non hanno concluso nulla. Figli di primari di ospedale illustrissimi che passano il loro tempo a fare murales e spinelli in mezzo alla strada piuttosto che dedicarsi alla cultura. Conoscendo i genitori non credo proprio che il problema siano loro, che hanno fatto tutto quanto era in loro potere per permettere ai figli di avvicinarsi alla cultura. Alla base di tutto dunque c'è la società mediocre dove lo stereotipo del ragazzo in voga è il fighetto che si fa 10 lampade a settimana, fuma erba e litiga con il primo di passaggio che "lo guarda male". Da ragazzi o si è così oppure si è soli. Anche io inizialmente ero caduto in questo vortice e frequentavo persone poco raccomandabili. I miei genitori me lo vietavano ma preso dal vortice mentivo e ci uscivo lo stesso, poi ho avuto la fortuna di capire che tutto ciò era sbagliato, che era un mondo che non mi apparteneva ed ho scelto la seconda. Ora ho pochissimi amici ma non mi interessa, vivo la mia vita nella dignità, nell'amore per il sapere e nei miei interessi, chi mi ama mi segua e se nessuno mi segue tanto meglio ! Non tutti però riescono a fare questa scelta, perché con questo carattere o ci nasci oppure ti adegui alla massa. I genitori che vedono i loro figli a cena per un paio d'ore quando tornano da lavoro che potere hanno di tirare la corda dalla loro parte dopo che gli stessi figli sono stati trascinati per 10 ore nel vortice della società mediocre ? Nessuno ! La mia critica si muove allora verso la scuola proprio per questo motivo. Dire che la scuola di 40 anni fa era poco poco poco poco meglio poi mi sembra proprio un'assurdità... Sei mai entrato oggi in una scuola media a seguire una lezione ? Una volta erano bacchettate sulle mani anche se non ti pulivi le unghie prima di andare a scuola. Se il professore diceva silenzio era silenzio. Oggi invece ci sono scene come queste: http://www.youtube.com/watch?v=wriOTBIitfU

     

    Ti invito inoltre a collegarti al video su youtube e leggere i commenti (A dimostrazione di quello che dicevo sulla massa mediocre, dove i commenti non sono appelli alla vergogna ma, al contrario, alla ammirazione per le idiozie che vengono fatte). Io queste scenette alle medie ed al liceo le ho vissute sulla mia pelle, come posso quindi affermare che la scuola una volta era poco poco poco poco migliore di quella di oggi ? Vogliamo veramente credere che una volta succedeva quello che succede oggi nelle scuole come mostra questo video ?

     

    A questo punto io non dico che i genitori non abbiano una componente importante, ce l'hanno senz'altro ma il loro peso è nullo confrontato con il peso della massa che agisce in continuazione per tutto il giorno sulla psicologia dei loro figli. Per quanto riguarda i professori non credo che una volta sarebbero passate scene del genere, una volta si andava a scuola per studiare, per imparare ed i professori insegnavano la cultura. Oggi vengono in classe per spiegare 15 minuti le espressioni ed assegnarne 200 da fare in classe per tutta la settimana mentre loro se ne stanno tranquilli sulla cattedra a leggersi il giornale, oppure parlare di argomenti personali che tutti gli scopi hanno tranne quelli di trasmettere cultura (ricordi delle mie scuole medie).

     

    Forse le tue osservazioni sono frutto di un'analisi effettuata dal tuo punto di vista, potresti aver avuto fortuna nella scuola in cui hai mandato i tuoi figli e certamente il tuo ambiente famigliare è un ambiente sano, ma è un caso isolato. Lì fuori quello che succede è tutt'altra cosa ! Garantito...

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