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Piano Concerto - Forum pianoforte

thesimon

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Risposte postato da thesimon

  1. Ottimo Francesca, ma ricordati di effettuare l'accesso altrimenti non risulti come francesca ma come utente guest (Non iscritto al sito), questo comporta che potrai scrivere solo in questa sezione e non in altre sezioni del forum.

  2. NOTA IMPORTANTE : Il plugin multilingua sembra dare problemi di formattazione con Mozilla Firefox. Funziona senza problemi con gli altri browser. Presumiamo dunque che si tratti di un bug del Browser nel rendering delle pagine web o del plugin di google. Attenderemo un'aggiornamento di Mozilla per effettuare di nuovo un test di compatibilità.

    IMPORTANT NOTE : The multi-language plugin seems to have a layout problem with Mozilla Firefox. It works perfectly with the other browsers. We presume that it could be a browser bug in rendering web pages or a google's plugin bug. We are waiting for an upgrade in order to make another compatibility test.

  3. Io personalmente, il piano digitale più buono e performante che ho provato ad oggi in relazione anche ad un prezzo per così dire contenuto, è il kawai mp10. Questo yamaha non l'ho mai provato, ma tra qualche mese devo recarmi a Roma centro per consigliare un mio amico sui pianoforti digitali e quindi avrò forse la possibilità di provare anche questi pianoforti di nuova generazione e potrò essere obiettivo sul mio giudizio...

  4. Le relazioni di quinta e di ottava sono permesse tra parti interne. Nell'armonizzazione a 4 voci (basso - tenore - contralto - soprano) le parti interne sono basso e tenore, basso e contralto, tenore e contralto, tenore e soprano, contralto e soprano. Se tra queste combinazioni due di queste voci vanno a costituire una quinta o un'ottava per moto retto partendo da un accordo che non sia una quinta o un'ottava otteniamo una relazione di quinta o di ottava. Partendo da un accordo di quinta o di ottava nelle stesse parti muovendo per moto retto per costituire un'altra ottava o un'altra quinta, quindi abbiamo il caso di due quinte o due ottave per moto retto, questa viene definita successione di quinta o di ottava che è sempre un errore. Tuttavia come diceva bene Paolo nel primo post a volte le ottave e le quinte, in particolare nel caso delle successioni di ottave spesso vengono definite ottave di rinforzo, dove la nota che costituisce l'ottava viene utilizzata volutamente al fine di rinforzare il suono.

  5. Io credo che le cose vadano fatte man mano che si avanza con lo studio. Richter rispose alla domanda sul suo metodo di studio dicendo che quando una pagina veniva passava alla successiva. La prima cosa è conoscere il brano, ascoltarlo suonato da vari esecutori; questo è necessario affinchè non ci si vizzi a simulare l'esecuzione di un pianista. Dobbiamo avere una nostra visione del brano. Ci si mette poi a ragionare sull'armonia del brano e delle modulazioni. Analizzare il profilo armonico di una composizione non significa necessariamente vedere come un basso è numerato e dunque memorizzare accordi e rivolti. Significa sapere in che ambiente stiamo... Dove ci troviamo. Le dissonanze sono spesso sinonimo di tensione quindi questi accorgimenti potrebbero influire sulla dinamica e sull'interpretazione oltre che essere un aiuto per la memorizzazione. Si passa quindi a studiare il brano frase per frase cercando di memorizzare quello che stiamo suonando tenendo conto dello studio di cui abbiamo parlato sopra. Questo è il metodo che sto adottando per la memorizzazione e che sta producendo i suoi frutti... Ognuno di noi poi si trova meglio con il suo metodo, c'è anche chi, come mi ha insegnato Paolo, ha una memoria fotografica e riesce a fotografare mentalmente lo spartito e lo legge in memoria. Queste tecniche dipendono dunque da come la tua mente è più facilitata alla memorizzazione.

  6. No no, non farmi dire cose che non ho scritto... Tutto ha la sua importanza, compreso però anche il solfeggio ! Per parafrasare è come dire, sono un matematico, so risolvere gli integrali ciclici ma mi impunto sulle derivate... Se sei un matematico e conosci bene gli integrali, in quanto matematico si presume che tu sappia bene anche tutto quello che c'è prima. Insomma tutto è importante ma bisogna sempre partire dalle basi, non si compra prima il frustino e poi il cavallo !

  7. I multipli dei periodi. In questo brano i periodi sono di 8 battute. La seconda strofa me l'hai segnata di due periodi mentre è solo un periodo. La modulazione invece è il passaggio da una tonalità ad un'altra. Il brano inizia in sol maggiore. Stando a quanto detto nell'altro post ovvero che nei brani di musica leggera si è soliti modulare a tonalità vicine possiamo avvalerci del circolo delle quinte. Spero tu abbia visto la lezione per capire di cosa si parla. Partendo da sol maggiore che ha 1 diesis in chiave l'autore può andare in Do maggiore con nessuna alterazione o nella sua relativa minore ovvero la minore oppure salendo di quinta a Re maggiore con 2 diesis o relativa minore che è Si minore, infatti modula in Re maggiore. Da dove ci troviamo (re maggiore andiamo a rifare lo stesso procedimento, scendendo di quinta si torna in Sol maggiore o relativa minore, salendo di quinta si va a La maggiore o relativa minore, infatti sale a La maggiore. Si ripete sempre il procedimento analogo dalla tonalità in cui ci si trova. In particolare Ramazzotti, ma sarebbe meglio dire chi ha arrangiato per Ramazzotti sale sempre di quinta... Dall'inizio troviamo da sol maggiore a re maggiore, da re maggiore a la maggiore, da la maggiore a mi maggiore e da mi maggiore a si maggiore e lì si ferma fino alla coda. Se poi vuoi sapere come si fa a capire in che tonalità siamo allora il discorso è più ampio e devi conoscere almeno cos'è l'accordo perfetto maggiore e l'accordo minore. Questo perchè si cerca nelle note di canto o di basso le note che compongono l'accordo perfetto maggiore o il minore della tonalità ipotizzata. Con la partitura è molto piu facile, non serve neanche sentire il brano. Per prima cosa analizzando le alterazioni in chiave si escludono le 28 tonalità rimanenti e dunque è molto più facile il discorso perchè resta solo di scegliere se la tonalità è maggiore o minore grazie alla conoscenza delle note che compongono l'accordo perfetto maggiore o minore di quella tonalità. È tutto nei videocorsi di teoria che abbiamo fatto. Seguili e se hai dubbi non ostentare a chiedere. Ma ti consiglio di seguirli almeno sai di cosa stiamo parlando è inutile discutere qui su argomenti mirati se poi dietro manca tutto il resto...

    Un saluto

  8. Il metodo è prima di tutto studiare il solfeggio, specie se molto acerbo. Il solfeggio ha un'importanza inimmaginabile. A memoria di mano non ci suonano i pianisti. Il pianista studia il brano, lo legge, lo analizza a livello armonico e di dieggiatura. Sceglie le soluzioni tecniche per i passaggi più difficili. Ma tutto questo ha come base un'ottima conoscenza del solfeggio...

  9. E' con piacere che vi confermo l'implementazione del plugin-google sul nostro sito internet per la traduzione istantanea del nostro portale. In questo modo potremo aprire le porte anche ad altre persone da tutto il mondo ed interagire con culture diverse. Credo possa essere un'ottimo modo per conoscere anche la musica e le esperienze di altre persone in altri paesi. Gradirei ricevere vostre opinioni al riguardo, determinate scelte dipendono molto anche dalla vostra impressione. Per l'utilizzo e per valutare le potenzialità di questo tool integrato, trovate la barra delle lingue in alto a destra vicino al campo per la ricerca nel forum. Mi raccomando, postate le vostre impressioni.

     

    Saluti,

  10. Non so dove hai trovato quella metrica ma non è questa la metrica di questa canzone. O meglio è questa ma non sono giusti i multipli, e neanche le modulazioni. Questo è uno di quei pezzi che modula molte volte alla fine delle strofe e non utilizza il ponte per modulare.

     

    Ti riporto la metrica (ogni 8 battute da 4/4 segnerò X 1, ovvimente i suoi multipli x 2 significherà 16 battute)... Le modulazioni le segno prima e dopo di ogni cellula metrica (Prima significa che viene da quella tonalità, dopo significa che va in un'altra tonalità, se nello stesso elemento metrico è segnata la stessa tonalità significa che non si muove, ovvero resta in quella tonalità).

     

     

    Sol Maggiore - INTRO x 1 (8 Battute) - Sol Maggiore

    Sol Maggiore - STROFA (1) x 2 (16 Battute) - Re Maggiore

    Re Maggiore - STROFA (2) x 1 (8 Battute) - La Maggiore

    La Maggiore - RITORNELLO x 2 (16 Mattute) - La Maggiore

    La Maggiore - PONTE x 1 (8 Battute) - La Maggiore

    La Maggiore - STROFA (1) x 1 (8 Battute) - Mi Maggiore

    Mi Maggiore - STROFA (2) x 1 (8 Battute) - Si Maggiore

    Si Maggiore - RITORNELLO x 2 (16 Battute) - Si Maggiore

    Si Maggiore - SOLO x 1 (8 Battute) - Si Maggiore

    Si Maggiore - RITORNELLO x 1 (8 Battute) - Si Maggiore

    Si Maggiore - CODA (In fade out) - Si Maggiore

     

    Come ti dicevo nell'altro post, per tutte le modulazioni si muove a tonalità vicine secondo il circolo delle quinte. Non so quale sia il tuo livello di preparazione sulla teoria musicale, in ogni caso se vuoi cominciare a scrivere e non hai fatto teoria musicale sarebbe il caso che seguissi per lo meno i nostri corsi di teoria musicale a QUESTO LINK. Parlo del circolo delle quinte nella nona lezione (Scale e tonalità) ma se non hai basi ti consiglio di iniziarlo dalla lezione numero 1. Sono lezioni molto sobrie anche se ricche di contenuti, spero non annoino anche perché il corso è tutt'altro che finito ed è in continua fase di aggiornamento.

     

    Un saluto,

  11. Ciao, si è vero ogni stile ha la sua metrica. Nella musica classica ogni "Forma" musicale ha la sua metrica. Negli altri tipi di musica, anche leggera, Jazz si osservano altri tipi di Metriche.

    Nella musica leggera/pop, quella che da quanto ho capito dagli altri post ti interessa direttamente, la metrica è strutturata essenzialmente in strofe, ritornelli, ponti e coda.

    Si possono creare diverse combinazioni di questi 4 elementi essenziali. La combinazione di questi elementi crea una forma.

    La strofa è quella che per grandi linee può essere ricondotta al "tema" della musica classica. Pertanto prima strofa e seconda strofa equivalgono a primo e secondo tema nella musica classica. Mentre nella musica classica però il secondo tema era diverso dal primo tema, nella musica leggera possono essere uguali musicalmente parlando, ma può cambiare il senso del testo. Si cambia idea nella seconda strofa o si amplia il concetto espresso nella prima strofa. Abbiamo poi il ritornello che tutti conoscono, ovvero quella parte di melodia (e di testo questa volta) che viene ripetuta e che può essere esposto ripetutamente all'interno del componimento. Abbiamo poi quasi sempre un ponte. Il ponte è quella che in musica si chiama ponte modulante, ma attenzione nella leggera non sempre è modulante ! Nella leggera infatti è normale anche modulare al termine di una strofa o del ritornello. Il ponte modulante è quell'ornamento melodico che collega la prima parte del componimento scritto in una tonalità alla seconda parte scritto in un'altra tonalità. Nei brani di musica leggera spessissimo si modula alle tonalità vicine (Vedi il circolo delle quinte), non mi è sembrato mai di osservare modulazioni a tonalità lontane ivi compresi i cambi di modo (che vengono invece usate spesso in musica classica). La motivazione è che la musica colta permette un'armonia molto più vasta e ricercata che ammette modulazioni strane come l'enarmonia della settima diminuita con la quale è possibile modulare a qualsiasi tonalità da qualsiasi tonalità ci troviamo. (Ma è molto particolare e strana all'orecchio motivo per il quale non si usa in leggera). Mi è capitato solo qualche volta di sentire anche in leggera modulazioni per imitazione, o come il mio maestro era solito chiamarla, modulazione con la tecnica del "ventaglio", perché si modula imitando il basso con altre voci (tenore, contralto o soprano) muovendosi su tutto il circolo delle quinte fin quando non si arriva alla tonalità che ci interessa (metodo che in Bach si ritrova moltissimo).

    Per ultima viene la coda, ovvero quella porzione che, come dice il termine, conclude il brano musicale.

     

    E' vero, dando importanza alla metrica è più semplice la memorizzazione, proprio perché si conosce in ogni istante dove ci troviamo all'interno del brano. E' tuttavia importante (soprattutto nella classica ai fini della memorizzazione) un'analisi armonica del brano.

  12. Caro Riccardo, benvenuto nel nostro sito. Mi fa molto piacere che tu abbia gradito il nostro lavoro e che ci segui assiduamente. Di lezioni di teoria, ad oggi ce ne sono ben 12 e continueremo a farne fino ad esaurimento del programma ministeriale per la preparazione della teoria musicale che è materia dell'esame di solfeggio (Infatti l'esame si chiama di "Licenza di Solfeggio e Teoria Musicale). Le lezioni le trovi cliccando su QUESTO LINK.

     

    Un saluto, a presto,

  13. Ehehe amico mio, intanto benvenuto, stai parlando di un argomento estremamente blasonato in ambito musicale. Quello che ti posso dire è che devi rifarti ai brani conosciuti. Cerca di riconoscere la struttura con le quali sono costruite. Controlla le modulazioni e quando il brano modula, dove modula ecc. In ogni caso non capisco che intendi per I - IV - V. Forse intendi gli accordi costruiti sul I IV e V grado della scala es in do maggiore do fa sol. Puó essere vero ma con questo sistema forse ci fai le canzonette per le osterie. Il punto è che dietro tutto deve esserci un'idea. Gli accordi vengono in seguito...

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