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Piano Concerto - Forum pianoforte

Kawai Ca93


michele75
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Pianoforti digitali Kawai

 

ca93_1_1.jpg

 

Kawai è uno dei principali fabbricanti mondiali di pianoforti. Dalla profonda conoscenza dei desideri dei pianisti, degli aspetti strutturali e delle possibilità espressive dello strumento tradizionale nasce la costante aspirazione ad avvicinarsi sempre più al modello ideale di ogni emulazione digitale: il pianoforte acustico.

 

Suonare il pianoforte è esperienza che non riguarda solo suono e tocco, ma anche molte altre sensazioni. Alcuni tratti sono estremamente difficili da riprodurre: si pensi ai cambi di timbro che si accompagnano alla dinamica (a seconda quindi si suoni piano o forte), gli effetti dei pedali, le differenze nella consistenza del feltro dei martelletti e la risonanza delle altre corde, che vibrano per simpatia anche quando non vengono suonate direttamente.

 

Tutti questi sottili elementi sono stati analizzati dai progettisti del reparto ricerca e sviluppo, cui è affidata la realizzazione dei modelli d'élite della Kawai, dai primi RX–A, agli EX, alle odierne code Shigeru Kawai. Ed è proprio sul suono del grancoda da concerto EX, destinato alle sale da concerto e ai più prestigiosi concorsi pianistici internazionali, che viene campionato il timbro principale dei pianoforti digitali Kawai.

 

Si è fatto ricorso a tecnologie radicalmente innovative per valorizzare il patrimonio di esperienza Kawai nel campo della produzione di pianoforti acustici, traducendolo in uno strumento elettronico d'avanguardia.

 

L'obiettivo principale, creare un pianoforte digitale che si avvicinasse quanto possibile al modello di grancoda acustico, è stato raggiunto grazie ad una convergenza di innovazione tecnologica e applicazione al digitale di procedimenti costruttivi tradizionali.

 

Decisive rispettivamente la tecnologia Harmonic Imaging™, che riguarda il timbro principale, quello di pianoforte, e la concezione di tastiera e meccanica per il tocco.

 

Si è inoltre posta attenzione ad una serie di altre caratteristiche, necessarie per un prodotto della più alta qualità: dagli "altri" suoni, che permettono al digitale una versatilità sconosciuta al pianoforte tradizionale, al mobile, importante non solo per l'estetica ma anche per il sistema di diffusione sonora, alle dotazioni opzionali quali Concert Magic ed effetti sonori. In un modello d'eccellenza, il CA91 (cui in seguito si sono aggiunti il CA111 e il CA93), è stata perfino adottata una tavola armonica in abete per l'amplificazione, una delle caratteristiche più esclusive degli strumenti acustici.

 

 

TOCCO

 

RM3 Grand

CA13, CA63, CA93

Questa meccanica, uscita nel 2010, rappresenta lo sviluppo delle meccaniche AWA. È integrata dalla superficie Ivory touch, che conferisce alla tastiera la ruvidità tipica dell'avorio, e in alcuni casi anche con l'emulazione di doppio scappamento.

 

rm3grandpop.jpg

meccanica RM3 Grand

(cliccare per ingrandire)

 

 

Emulatore di doppio scappamento (let–off)

CN33, CA93 Alcuni modelli dotati di meccanica RH ed RM3 Grand possono essere dotati questo accorgimento, che simula la risposta al tocco — una sorta di lieve resistenza che si avverte in fondo alla corsa del tasto — corrispondente al meccanismo del doppio scappamento, tipico dei coda: la sensazione per il pianista è decisamente appagante, soprattutto dopo aver suonato per qualche minuto.

 

 

Copertura dei tasti ad effetto–avorio (ivory touch)

CN23, CN33, CA63, CA93

I modelli dotati di meccanica RH ed RM3 Grand sono equipaggiati con Ivory touch; questo nuovo materiale, ha elevata capacità di assorbimento del sudore; al pari dell'avorio tradizionale, impedisce pertanto lo scivolamento delle dita sui tasti: da qui non solo la gradevolezza al tatto ma soprattutto l'importanza funzionale nel favorire le esecuzioni veloci.

 

 

rm3ivorytouchgrafik_en.jpg

 

 

 

SUONO

 

Harmonic Imaging™

Un buon grancoda da concerto produce una gamma estesa di sfumature dinamiche, dal pianissimo al fortissimo. È importante notare che ad ogni livello dinamico non cambia solo la potenza, ma anche il timbro: più il volume si abbassa avvicinandosi al pianissimo, più semplice si fa la struttura armonica delle note generate.

 

Giovandosi della grande conoscenza dei pianoforti acustici, Kawai ha deciso di riprodurre questa complessità ricorrendo ad una tecnologia d'avanguardia. I tecnici specializzati per i compiti più impegnativi – la preparazione dei grancoda per concerti e concorsi – hanno accordato, regolato e intonato i numerosi EX a disposizione. Dopo una scrupolosa valutazione di molte ore, è stato scelto un pianoforte dalle caratteristiche eccezionali: il progenitore della serie CA.

È stato poi effettuato un campionamento di estrema accuratezza nella camera anecoica dei laboratori Kawai di Ryuyo, che assorbe completamente ogni eco: si è così potuto catturare il suono purissimo del miglior grancoda EX. Partendo da questo, l'esecutore potrà poi, a suo piacimento, introdurre un effetto di riverbero.

Il consueto campionamento non fa che riprodurre solo una piccola porzione della gamma dinamica di cui un pianoforte è capace. Harmonic Imaging™, esclusivo procedimento Kawai, traccia invece con esattezza la mappa del timbro di un grancoda acustico EX per ogni nota e per ogni grado dinamico. Il campionamento non è quindi solamente nota per nota: ognuno degli 88 tasti è stato analizzato a diversi livelli di intensità, dal pianissimo al fortissimo. Così si sfrutta completamente la ricchezza armonica di un grancoda da concerto EX: il digitale Kawai dispone di quella ricchezza armonica che rende il pianoforte acustico così vicino al cuore di chi ascolta.

 

Anche questa tecnologia si è avvalsa di un notevole sforzo di innovazione; si sono succedute varie tecnologie, ed ogni novità si è tradotta in maggior fedeltà nel riprodurre il magnifico suono del pianoforte a coda:

primo sviluppo, l'Harmonic imaging II (CL25, CL35, ES6, MP5, MP8 II, CA18, CA51, CA111, CP116, CP136), con la possibilità in alcune versioni del campionamento su tutte le ottantotto note della tastiera: si evita così la necessità di approssimare per interpolazione;

in seguito la tecnologia Progressive harmonic imaging (PHI), che fornisce dettagli timbrici ancora più ricchi, anche qui con campionamento per singola nota (CA13, CN23, CN33, CN42);

a questa si affianca in altri modelli la Ultra–progressive harmonic imaging (UPHI), ancora più avanzata (CA63, CA93).

Effetto smorzatori (damper effect)

CL35, ES6, CN33, CN42, CA13, CA18, CA63, CA93, CA111, MP5, MP8 II

Quando suoniamo una nota in un pianoforte acustico, lo smorzatore — un fermo guarnito di feltro — si alza e permette alle corde sottostanti di vibrare. Se contestualmente premiamo il pedale di destra, si solleveranno gli smorzatori di tutte le note: in questo modo premendo una singola nota otterremo non solo quel suono, ma anche molti altri che vibrano per simpatia, senza quindi essere causati da una percussione: potete facilmente sperimentare il fenomeno, più facile ad ascoltarsi che a spiegarsi, mediante una semplice prova diretta.

 

Questa sottile peculiarità dei pianoforti acustici, che conferisce pienezza sonora all'esecuzione, è spesso trascurata nei pianoforti digitali: Kawai ha sviluppato un sofisticato algoritmo che la riproduce quando utilizzate il pedale destro. L'intensità è selezionabile su una scala da zero a dieci.

 

Risonanza delle corde (sympathetic resonance / string resonance)

ES6, CN33, CN42, CA63, CA93, CA111, CP116, CP136, MP5, MP8 II

Un fenomeno analogo si produce, sempre per simpatia, anche in assenza di azionamento del pedale destro. Questa funzione, sempre graduabile sino a dieci, lo ricrea con molto realismo.

 

Effetto rilascio tasto (key-off)

CA63, CA93, CA111, MP5, MP8 II

Quando un tasto è azionato velocemente e con forza si genera, particolarmente nei bassi, un'ulteriore sfumatura sonora, riprodotta dall'avvento della generazione 2007 della serie CA Kawai in poi: si tratta del suono dello smorzatore che ritorna a toccare le corde non appena il tasto (o il pedale di risonanza) viene rilasciato.

 

Riverbero tridimensionale (3D reverb)

I luoghi chiusi hanno una riflessione naturale delle onde sonore che può essere più o meno spiccata in conformità a fattori quali la configurazione fisica dell'ambiente, il rivestimento delle pareti, la presenza di corpi — persone, ad esempio — che possano assorbire i suoni: una grande sala da concerto avrà un riverbero più accentuato di una piccola per musica da camera.

 

La serie CA dispone di una gamma completa di opzioni per riprodurre l'acustica dell'ambiente prescelto: mentre le funzioni standard di riverbero impostano tutti i suoni frontalmente, come foste nelle ultime file, quella dei CA vi pone virtualmente nel mezzo della platea.

 

Altri effetti

Queste opzioni, in combinazione con le altre precedentemente elencate, affinano ulteriormente il realismo del risultato sonoro della serie CA.

 

effetto eco (delay)

tremolo: consigliato per le voci di vibrafono o pianoforte elettrico

chorus: eccellente per i registri moderni (Electric piano e Pop piano)

rotary speaker: si tratta del famoso effetto Leslie, da abbinarsi al registro Jazz Organ; la velocità di rotazione è controllata dal pedale sinistro

ottimizzazione acustuca posizione (Wall EQ) (CA91, CA93, CA111): questa funzione rende possibile selezionare un'equalizzazione differente a seconda il pianoforte sia addossato ad una parete o lontano da essa.

prolungamento suono (damper hold) (CN33, CN42, ES6, CA51, CA63, CA93) in coincidenza con l'azionamento del pedale di risonanza, si può decidere di prolungare suoni continui quali organo o violino anziché farli decadere come nelle impostazioni di fabbrica.

 

 

TECNICO VIRTUALE

 

Sul pianoforte acustico si effettuano periodici interventi di accordatura, che non sono necessari sul pianoforte digitale in quanto il suono non si altera nel corso del tempo: non è infatti determinato da materiali sensibili alle variazioni di umidità come accade nello strumento tradizionale.

 

Il lavoro del tecnico permette però, specialmente sul pianoforte a coda, di adattare il suono ai gusti dell'esecutore. Kawai ha creato alcune avanzate opzioni software per ricreare queste opportunità.

 

Intonazione

CA63, CA93, CA111, MP5, MP8 II, DP1

Un tecnico esperto può trasformare il timbro di un pianoforte acustico, lavorando i martelli. Quest'operazione, estremamente impegnativa, è detta intonazione: si effettua pungendo con speciali aghi il feltro per ammorbidirlo, più di rado ricorrendo ad altri artifici per indurirlo. La funzione Virtual Voicing, esclusivo procedimento Kawai reso possibile dalla tecnologia Harmonic Imaging (nel DP1 usa un altro procedimento), permette di intonare virtualmente: si può agire sul colore del suono come potrebbe fare il migliore tecnico, perdipiù in modo completamente reversibile

 

Temperamenti storici

CN42, ES6, CA63, CA93, CA111, CP116, CP136, MP5, MP8 II, DP1

Nei digitali Kawai è possibile accordare lo strumento con sistemi alternativi a quello temperato o equabile (consacrato dal Clavicembalo ben temperato di Johann Sebastian Bach): vi sono ben sette alternative – oltre al sistema temperato in due versioni (semplice o con curva crescente di accordatura, che fa risaltare i toni alti), quello pitagorico ed una serie di sistemi in voga in epoca rinascimentale e barocca.

La funzione key temperament permette di scegliere la tonalità nei temperamenti non equabili.

 

 

 

 

 

I temperamenti adottati sui pianoforti digitali Kawai

 

equabile integrale: la scala viene divisa in dodici semitoni proporzionali: questo rende equivalenti, se non per la frequenza, le diverse tonalità, rendendo agevole la modulazione.

equabile adattato: si tratta di un adattamento del precedente, rigidamente matematico, alla fisiologia dell'udito (la capacità ricettiva varia a seconda della frequenza del suono). È questa l'accordatura predefinita per i suoni di pianoforte.

Mersenne puro (maggiore e minore): elimina la dissonanza tra le terze e le quinte. Il prezzo da pagare è rappresentato dalle dissonanze indotte dal cambio di tonalità. L'armonia timbrica è però straordinaria: per questo motivo il Mersenne è molto apprezzato per la musica corale.

pitagorico: basato su semplici rapporti matematici per eliminare la dissonanza delle quinte, è di difficile utilizzazione negli accordi, ma produce linee melodiche molto caratteristiche.

mesotonico: impiega un tono medio tra il minore ed il maggiore integrali per eliminare la dissonanza delle terze. Inventato per eliminare certi difetti del Mersenne (la mancanza di consonanza in alcune quinte), produce accordi più belli che l'equabile.

Werkmeister III, Kirnberger III: questi temperamenti sono situati tra quello medio e quello pitagorico. Per la musica con pochi accidenti, producono i bellissimi accordi del tono medio; con l'aumento del cromatismo, si avvicinano invece alle melodie caratteristiche del pitagorico. Vengono impiegati principalmente per i brani barocchi, per fedeltà alle esecuzioni dell'epoca.

 

 

 

 

Altezza dell'accordatura (diapason)

CN33, CN42, CA13, CA18, CA63, CA93 CA111, CP116, CP136, MP5, MP8 II, DP1 --->

La frequenza convenzionale è di 440 Hertz per il la centrale, spesso però si opta per un'accordatura lievemente più acuta (o, meno spesso, più grave) anche in relazione alle caratteristiche dello strumento o dell'uso che ne deve essere fatto (in particolare nella musica d'insieme). Questa funzione consente di impostare il la centrale anche in altre frequenze.

 

Accordatura progressiva (stretch tuning)

CA63, CA93 CA111, MP5, MP8 II

Si tratta di un accorgimento talvolta adottato nella messa a punto dei pianoforti da concerto: la sezione bassa viene accordata ad una frequenza lievemente inferiore, mentre all'opposto quella acuta viene forzata verso l'alto.

 

Curva di tocco

CL25, CL35, CN23, CN33, CN42, ES6, CA13, CA18, CA63, CA93 CA111, CP116, CP136, MP5, MP8 II, DP1

Quella della regolazione della meccanica è un aspetto importante dell'attività del tecnico. Questa funzione permette di impostare la resistenza del tasto agendo sulla risposta sonora, secondo differenti settaggi predefiniti; sono anche presenti configurazioni ottimizzate per il vostro modo di suonare create da un avanzato software di riconoscimento del tocco.

 

 

 

PEDALI

 

I pedali riprendono le funzioni degli omologhi del pianoforte a coda (sul verticale quello centrale comanda solitamente la sordina, funzione evidentemente inutile su un digitale). L'elenco è in ordine di inclusione nei digitali, che possono infatti averne uno, due o tre.

 

Pedale destro

Detto anche "di risonanza" o "del forte", ha il compito di permettere alle corde di vibrare liberamente, senza essere arrestate dagli smorzatori. Non si tratta semplicemente un interruttore on/off: premendolo tutto, gli smorzatori si alzeranno completamente; è anche possibile abbassarlo leggermente, con effetto parziale. I pianisti ricorrono abbondantemente a questa tecnica, detta di mezzo–pedale, per graduare al livello desiderato la risonanza delle corde. La funzione mezzo–pedale (half–pedaling) Kawai ( CL35, CN23, CN33, CN42, ES6, CA13, CA18, CA63, CA93 CA111, CP116, CP136, MP5, MP8 II, DP1) è in grado di ricreare con accuratezza questa caratteristica.

 

Pedale sinistro

Questo pedale, detto anche "del piano" o "una corda", nei pianoforti a coda sposta verso sinistra la tastiera, riducendo così il numero delle corde messe in vibrazione dalla percussione del martello ove queste sono tre o due (l'effetto appunto una corda): ne scaturiscono un'attenuazione di intensità e una modificazione nel colore del suono. Il pedale sinistro dei verticali è un surrogato: l'effetto è simulato accorciando la corsa dei martelli, ma così facendo, oltre a produrre indesiderabili alterazioni del tocco, se ne perde la peculiare timbrica: non così nel caso della serie CA, che riproduce l'effetto presente nel pianoforte a coda.

 

Pedale centrale

Si tratta del pedale tonale nei pianoforti a coda, una delle ultime importanti innovazioni — pur vecchia di più di un secolo, essendo del 1874 — nel campo dei pianoforti acustici. Ne dispongono quasi tutti i coda di recente costruzione, ma pochissimi verticali, tra i quali le versioni per l'Italia di K–6 e K–8 Kawai, al pari di quella dei precedenti CS–40, K–60, K–80. Ma allora, ci si chiederà, cos'è il pedale centrale che è visibile in quasi tutti i pianoforti verticali di recente costruzione? Si tratta della sordina: tramite l'interposizione di un feltro tra corde e martelli limita il disturbo per i vicini, a prezzo tuttavia di notevoli alterazioni non solo di timbro ma anche di tocco. I pianoforti digitali non necessitano evidentemente della sordina (esistono già la regolazione del volume esterno e, a voler tagliar la testa al toro, le cuffie): il pedale di centro, quando esiste, ha quindi la funzione di tonale.

 

 

 

SERVIZI DI ALLOCAZIONE DELLA TASTIERA

 

Sotto questa denominazione raggruppiamo alcune delle funzioni più generali che riguardano l'organizzazione del pianoforte digitale, in particolare l'associazione dei suoni ai tasti.

 

Sovrapposizione di voci (dual)

CN23, CN33, CN42, ES6, CA18, CA63, CA93 CA111, DP1--->

In tutti i pianoforti digitali Kawai le voci in dotazione possono venire utilizzate anche due alla volta; un tipico abbinamento è quello tra un suono percussivo ed uno tenuto (pianoforte o clavicembalo con archi), in modo che questi si integrino a vicenda. Questa funzione &mdash non propriamente presente nei pianoforti da palco, che dispongono di alternative ancora più potenti &mdash può anche prevedere regolazioni sofisticate, quali:

 

Variazione di ottava del suono sovrapposto (layer octave shift)

Permette di innalzare od abbassare il suono di accompagnamento.

 

Sovrapposizione dinamica dei suoni (layer dynamics)

Questa funzione consente di mantenere controllare la sensibilità dinamica di due suoni al fine di creare tra di essi una perfetto equilibrio: per alcuni abbinamenti — specie in presenza di dinamica poco differenziata — non è sufficiente regolare il bilanciamento relativo del volume per ottenere il risultato desiderato.

 

 

Divisione della tastiera (split)

CN33, CN42, ES6, MP5, MP8 II, CA18, CA63, CA93 CA111, CP116, CP136, DP1

In molti modelli si può scegliere una nota che divida la tastiera in due parti assegnate a voci diverse. È questa una classica tecnica per aggiungere una voce di basso al cantabile. Le serie CP e soprattutto MP non sono dotate di un semplice split, bensì di forme più complesse di divisione della tastiera. Per arricchire le opzioni dell'esecutore, può essere prevista la funzione:

 

innalzamento per ottave della sezione inferiore (lower octave shift)

Si avranno così a disposizione più timbri nella parte cantabile.

 

 

Quattro mani (four hands)

CL35, CN23, CN33, CN42, ES6, CA13, CA18, CA63, CA93 CA111, DP1

Questa funzione presenta qualche analogia formale con la split: anche qui la tastiera viene divisa, ma per permettere a due pianisti di suonare contemporaneamente: grazie ad una doppia trasposizione, i due esecutori si trovano infatti a disporre della medesima estensione di suoni; il pedale del piano, inoltre, viene trasformato in pedale del sostenuto per chi suona a sinistra. Come la funzione seguente, è stata escogitata soprattutto per l'apprendimento

 

Programma didattico (lesson function)

CL35, CN23, CN33, CN42, CA13, CA63, CA93

Si tratta di una collezione di esercizi di riscaldamento, quali scale minori e maggiori e studi di Hanon. Questi sono completati da pagine di didattica tipica del primo anno: Czerny, Burgmüller, Beyer e Bach. Si possono eseguire questi esercizi pre-registrati, avvalendosi anche dello spartito in dotazione, modificarne la velocità, ascoltarne solo la parte per una delle due mani e anche comparare la propria esecuzione con quella di serie nello strumento, preparata da professionisti.

 

Concert Magic

Ognuno di noi è musicale, anche se spesso si tratta di una potenzialità inespressa. Quest'attitudine non si riferisce al mero ascolto passivo della musica: la maggior parte delle persone vorrebbe suonare uno strumento musicale, di norma il pianoforte o altri strumenti a tastiera.

 

Concert Magic include diversi brani musicali, che vengono eseguiti premendo ripetutamente un solo tasto; mentre Concert Magic controlla le note, è chi suona a dirigere dell'esecuzione — lenta o veloce, piano o forte.

 

Kawai ha sviluppato questa funzione per mettere in grado chiunque di interpretare un brano musicale, anche i familiari di chi già suona. L'acquisto non è più per uno, ma per tutti.

 

CARATTERISTICHE

 

Keyboard: 88 wooden keys with Ivory Touch key surfaces

Action: RM3 Grand with Let-off

Sound Source: Ultra Progressive Harmonic Imaging™ (UPHI)

Internal Sounds: 80 voices

Polyphony: max. 192 notes

Display: 16 x 2 characters LCD

Reverb: Room 1, Room 2, Stage, Hall 1, Hall 2

Effects: Chorus, Delay 1, Delay 2, Delay 3, Tremolo, Rotary 1, Rotary 2

Recorder: 10 song, 2 track recorder - 90,000 notes

USB Functions: Play MP3/WAV/MID, Record MP3/WAV, Convert Song to Audio, Load/Save Recorder song

Registrations: 8 memories

Demo Songs: 36 songs + 29 Piano Music pieces

Concert Magic: 176 songs

Lesson Function: Finger exercises + Alfred lesson books

Virtual Technician: Voicing, Damper Resonance, String Resonance, Key Off Effect, User Touch Curve, Temperament, Stretch Tuning

EQ Settings: Wall EQ, Loudness, Bass Boost, Treble Boost, Mid Cut, User (3 band EQ)

Other Features: Dual, Split, Dual/Split Balance Adjust, Four Hands Mode, Key/Song Transpose, Tuning, Metronome (with 100 rhythms), Speaker/Headphone Volume

Pedals: Damper (with Half-Pedal support), Sostenuto, Soft

Finish: Premium Black Satin, Premium Rosewood

Jacks: MIDI (IN/OUT/THRU), USB (to Host, to Device), LINE IN (L / MONO, R), LINE IN Level Adjust, STEREO IN, LINE OUT (L / MONO, R), Phones x 2

Speakers: 7 cm x 4 + 1.9 cm x 2, Soundboard Speaker System

Output Power: 50 W x 2 + 35 W transducer

Dimensions: 146 (W) x 47 (D) x 92 (H) cm

Weight: 87.0 kg

 

 

Fonte: furcht.it

I testi e le immagini appartengono ai legittimi proprietari

 

 

Bene, a tutte queste parole, spero di far seguire presto un video esplicativo :huh:

 

 

Intanto vi propongo qualcuno tra i tanti video che si trovano online:

 

http://www.youtube.com/watch?v=PSQzTN4zb2Q

 

http://www.youtube.com/watch?v=lG2fXBJcPvE

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In sostanza, sono stati 2.800,00 euro spesi bene! :lol:

E' un pianoforte facile da suonare, con una meccanica "sincera". Il suono, con la giusta regolazione del master volume (posizionato al centro della scala, come consigliato dal costruttore) è sempre proporzionato alla forza che si imprime ai tasti. In pratica si lascia suonare in modo molto "naturale".

Alcuni miei amici, possessori di pianoforti verticali, si sono meravigliati della sensazione di "acusticità :) " del CA93.

Il mio metro di giudizio parte da una semplice sensazione: dà piacere nel suonarlo! :) Tale sensazione si avverte sia nello studio che nello "svago". :lol:

Vi assicuro che ogni nota suona in modo perfetto fino all'ultima vibrazione percepibile, senza mai produrre effetti innaturali.

Non è da sottovalutare la questione dell'aspetto. Credo che i designer giapponesi abbiano evitato di mettere davanti al pianista tastini e display, nel tentativo di mascherare la natura digitale dello strumento. In pratica, quello che ci ricorda che non si tratti di un piano acustico, è posto in una posizione comoda, ma discreta.

Personalmente, apprezzo tantissimo questa caratteristica.

 

Il KAWAI CA93 è un "imbroglione" che fa di tutto per farci credere di essere quello che non è, e ci riesce bene, a mio parere. E io mi faccio piacevolmente prendere in giro! :)

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Ok... sì, quando è il caso possiamo lasciarci prendere in giro ... ma lo sai che mi hai incuriosito a questo pianoforte ? Non è davvero niente male!!! Io, come forse sai, ho una tastiera elettrica (a sei ottave, tasti NON pesati ma perlomeno dinamici) Generalmusic, una WorkSation2 del 1995 (ha persino più anni di me... anche se ci vuole poco :lol: )... a volte va, altre no... i suoni non sono per niente cattivi, ma sicuramente non sono quelli del Kawai che hai avuto a fortuna di acquistare tu. In ogni caso, appena pubblicherò il video della mia esecuzione de chiaro di luna lo vedrai ... o magari potrò registrarlo sul Bechstein che c'è a scuola da me... che (anche se restaurato non troppo bene) è di sicuro migliore di una tastiera elettrica ... specialmente come la mia... magari il tuo piano può ancora competere con un piano vero... :lol:

Ciao!!! Francesco 1797

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