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Salve a tutti, innanzitutto mi presento, piacere Alex. La mia più grande aspirazione sarebbe diventare insegnante di musica (non in un conservatorio, bensì in una scuola media o in un qualsiasi istituto. Controllando i titoli che danno punteggio in graduatoria ho visto che i titoli artistici valgono, e anche molto! (per un massimo di 66 punti). Io ora ho 17 anni e, se tutto va bene... (speriamo ahaha), mi diplomerò in pianoforte a 24. In questo lasso di tempo ci possono essere concorsi pianistici che posso fare per cercare di racimolare qualche punticino, oppure è troppo tardi e ormai sono tagliato fuori dai concorsi? Grazie a tutti in anticipo
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Il concorso è diviso in categorie per età fino ai 35 anni, prevede una sezione a 4 mani e una sezione per pianisti amatori (solisti e a 4 mani) senza limiti di età. Il concorso prevede premi in denaro per tutte le categorie, premi speciali e 10 concerti premio. Il concorso si svolge nella bellissima cittadina di Arona (NO) sul Lago Maggiore. Ogni informazione sul sito: www.improntasonora.org/concorso. REGOLAMENTO.pdf cartolina_00_affiancata.pdf locandina_stampaTR.pdf RULES ENG.pdf
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Sono stato assente per un po' perché settimana scorsa ero a Londra con uno dei miei cori per il London International A Cappella Choir Competition. E mi fa piacere darvene un resoconto. E' stata la prima edizione di questo concorso, organizzato (male) da Peter Phillips, direttore dei Tallis Scholars. Per ci non sapesse chi sono i Tallis Scholars, questa è la pagina di wikipedia http://en.wikipedia.org/wiki/The_Tallis_Scholars per chi si accontenta del mio riassunto, i Tallis Scholars sono l'ensemble vocale/coretto simbolo della musica antica a cappella inglese. Famosissimi, super-intonatissimi, piatti da morire ma assolutamente leggendari. Il concorso era aperto inizialmente a 16 cori internazionali. Ma visto che era costoso in modo imbarazzante, se ne sono iscritti 12. E un coro ha disdetto la settimana prima, probabilmente perché non ha trovato i fondi... morale, siamo arrivati in 11, agguerritissimi. Il concorso è stato diviso in 3 semifinali e una finale. Contro ogni aspettativa, noi abbiamo vinto la nostra, che vedeva tra le sue fila i vincitori "annunciati", questo gruppetto di Bristol fatto di 10 ragazzi intonati in modo disumano, che però sono stati cazziati perché molto piatti nell'interpretazione (The Erebus). Nella seconda semifinale passa un coro estone impressionante, 24 persone super-intonate che cantano forte dall'inizio alla fine e fanno tremare la sala. Nella terza semifinale, secondo le nostre previsioni, sarebbe dovuto passare il coro irlandese, che canta tutto a memoria, bene, intonato e divertente. Ma, senza nessuna ragione apparente, passa un coro semi-professionale spagnolo, fatto da QUARANTACINQUE PERSONE, francamente poco intonati e disordinati... mistero... In finale c'è anche un coro ripescato, quelli che ho definito i vincitori annunciati, ovvero il coro sconfitto da noi. Morale, loro arrivano secondi, vincendo un premio, e gli spagnoli, che hanno cantato malissimo in finale MA hanno trovato due pezzi d'effetto (sfido io, erano in 45) vincono.... e tutti noi rimaniamo sconvolti e abbastanza schifati... Io pensavo avrebbero vinto gli estoni, e mi avrebbe fatto piacere avessero vinto gli inglesi (che comunque erano bravissimi, età media 20 anni). Ma gli spagnoli hanno fatto simpatia e hanno puntato sui loro pregi, ovvero il numero e la possibilità di fare con quel numero dei pezzi che agli altri sarebbero venuti peggio (e che manco loro hanno fatto particolarmente bene)... Credo che caricherò su altre sezioni del forum alcuni dei pezzi che mi hanno stupito di più. Il mio coro non è specializzato in repertorio a cappella, ma gli altri al concorso sì, quindi hanno tirato fuori alcuni gioiellini di cui non conoscevo minimamente l'esistenza. Le mie considerazioni finali, che possono essere utili a chiunque voglia fare un concorso, sono che molto spesso vince la personalità, non la flessibilità. Il concorso era improntato quasi esclusivamente al canto rinascimentale, ma i cori che hanno avuto più successo sono stati quelli che hanno seguito le proprie caratteristiche. Noi abbiamo passato la semifinale perché abbiamo cantato un pezzo di Byrd in modo non inglese (ovvero con suono, appoggi, tempi giusti) e grazie ad un pezzo contemporaneo turco molto difficile e fuori dal contemporaneo tipico dei cori a cappella (in genere i cori a cappella cantano minimalismo e nuova semplicità, il nostro era un pezzo quasi puntillista). In finale abbiamo provato ad adeguarci e siamo rimasti fregati. Gli altri hanno continuato a seguire il proprio stile, noi abbiamo provato a fare quello che ci aveva chiesto la giuria, cioè cantare pezzi in pianissimo e in modo più tenero. Risultato, abbiamo portato un madrigale spirituale di Lasso MERAVIGLIOSO che nessuno dei giurati ha capito, perché si aspettavano qualcosa di folkloristico, di tipicamente italiano... Rimane il fatto che questa nostra interpretazione di "The Lamb" di Tavener è stata una delle migliori di tutto il concorso