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Come promesso altrove, volevo caricare alcuni pezzi che ho sentito al London International A Cappella Choir Competition della scorsa settimana. Sono essenzialmente pezzi contemporanei, alcuni molto recenti, e tutti per coro a cappella (con organici diversi, a volte). Penso siano belli in senso assoluto, ma penso siano anche utili a fini "didattici", per chi scrive o volesse scrivere per questo organico. Questo è il pezzo che mi ha colpito di più in assoluto, soprattutto per le difficoltà tecniche, che al concorso hanno dato molti grattacapi ai due cori che hanno scelto di eseguirlo... il primo, secondo me, si è davvero giocato l'accesso alle finali per gli errori di intonazione in questo pezzo così "scoperto" e pensate che questa esecuzione non è neppure perfetta. Le entrate dei soprani hanno delle piccole differenze di intonazione, e il Si naturale finale, di per sé una nota molto difficile, pretende di essere fatta in modo perfetto. Un intervallo di nona ascendente usato come risoluzione, come fare grande spettacolo con un mezzo minimalissimo Ora, tutt'altro. Un pezzo concepito per un organico più grande e che, da quello che ho capito cercando online, è stato presentato pochi anni fa ad un festival di cori a cappella. Il compositore, Michael Ostrzyga, è quasi sconosciuto, e ha contattato un coro, dandogli questo pezzo e facendoglielo cantare. Morale, altri cori hanno chiesto la partitura, sentendola al concorso, e a Londra ben due cori (uno spagnolo e uno irlandese) lo hanno cantato. E' d'effetto e relativamente facile... dico relativamente facile perché le parti esposte sono poche. Considerate che i cori a cappella tendono a lavorare moltissimo soprattutto sull'intonazione e lavorare sull'intonazione dei pezzi contemporanei è molto difficile. Questo non vuol dire che sia impossibile, anzi. Ogni dissonanza può essere intonata o può essere stonata. In un pezzo come questo, è difficile capire se una dissonanza è eseguita bene o male, perché quello che salta alle orecchie è altro. L'autore notoriamente "peggiore" per queste cose è Arvo Part, che da buon minimalista scopre tantissimo le dissonanze e ti costringe a farle perfettamente se non vuoi fare figure tapine... e uno dei pezzi che ha avuto più successo nel concorso è stato questo suo "Tribute to Caesar" sulla stessa falsariga, anche se con qualcosa "di più", secondo me, questo stupendo pastiche di antico e moderno :-) lo descrivo dopo, così chi avrà la bontà di ascoltarlo subirà l'effetto sorpresa che spero praticamente, questo compositore di nome Jan Sandstrom ha concluso un magnifico pezzo di Purcell, che pare fosse inconcluso originariamente (non so, dovrei cercare notizie in merito...). E l'effetto è stupendo, a mio avviso, e molto nell'ottica drammatica purcelliana. Volevo mettere un altro pezzo, ma non lo trovo su youtube. Spero di trovarlo quando avrò un po' più di tempo, ora vado a cucinare la carbonara...
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