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Piano Concerto - Forum pianoforte

Francesco68

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Risposte postato da Francesco68

  1. On ‎11‎/‎11‎/‎2012 at 19:55, riccardoM ha detto:

    Queste sono le tue argomentazioni

     

     

    l'argomentazione e': e' cosi' perche tutti hanno sempre fatto cosi'.

    Ti ho chiesto di dirmi come la disarmonicita' vari nel tempo e non hai risposto.

    Il maestro Ferrarelli ha detto che il metodo suggerito all'inizio e' fattibile disaccoppiando il problema dell'assestamento delle caviglie.

    Il tuo atteggiamento e' stato intransigente e offensivo lasciando intendere che siamo dei pidocchiosi che vogliono risparmiare pochi euri e che non sappiamo niente ne di fisica ne di software.

     

    E ora ti invito a dirmi dove ti ho offeso.

    E ti riinvito a rispondere sulla evoluzione nel tempo della disarmonicita' di un singolo pianoforte perche' e' qui che si gioca tutto il problema.

    Anzi invito chi sia interessato all'argomento visto che la tua posizione e' gia stata chiarita innumerevoli volte.

    Buongiorno,

    L'accordatura non e' una procedura particolarmente semplice in quanto, come detto da Paolo Ferrarelli, e' particolarmente difficile stabilizzare le caviglie in modo che lo strumento regga l'accordatura nel tempo. Personalmente, pur non essendo un accordatore professionista, procedo semestralmente all'accordatura del mio pianoforte con un accordatore elettronico per pianoforte (Tunelab), che misura ed utilizza l'inarmonicia' delle corde.

    Inoltre, la complessita' del processo di accordatura e' anche determinata dal fatto che le frequenze di accordatura cambiano non solo in relazione alle caratteristiche fisiche dello strumento (inarmonicita' ed eta'), ma anche in relazione alle condizioni ambientali al momento dell'accordatura (umidita' e temperatura). Cio' rende piuttosto difficile/impossibile la riutilizzazione di frequenze registrate in precedenza. Quindi, anche se si utilizza un accordatore elettronico dotato di meccanismo per la valutazione dell'inarmonicita', nel caso in cui poche corde perdano la frequenza, occorre quasi sempre procedere all'accordatura dell'intero strumento. Invece, un accordatore professionista riesce a sintonizzare le corde non stabilizzate ad "orecchio".

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