Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Piccinesco

Membro
  • Posts

    1231
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    32

Risposte postato da Piccinesco

  1. Questo il testo dell'e mail:

     

    CRITICAL compatibility warning with the upcoming Mac OS X 10.11 El Capitan upgrade

     

    Dear Maurizio Marcozzi,

     

    Before upgrading to the latest version of Mac OS X – version 10.11 El Capitan, please consider these potentially serious issues concerning your KOMPLETE, TRAKTOR, and MASCHINE products. Two major issues have been identified:

     

    1. NI plug-ins do not pass the AUDIO UNITS validation in Mac OS X 10.11 – Logic Pro affected

    In Mac OS X 10.11, Native Instruments AUDIO UNITS plug-ins will not pass the AU validation and will therefore not be available in Logic Pro. The root cause of this issue has been identified and a solution is currently being developed in close contact with Apple.

     

    2. Incompatibility with some older NI hardware

    There are compatibility issues between some older NI devices and Apple’s upcoming operating system. This issue triggers a 'kernel panic' – this serious problem will crash the connected computer immediately, resulting in loss of any unsaved work, or serious disruption of a performance.

     

    The following hardware is affected:

    TRAKTOR KONTROL S4 (MK1)

    TRAKTOR KONTROL X1 (MK1)

    TRAKTOR AUDIO 2 (MK1)

    AUDIO 8 DJ

    AUDIO 4 DJ

    AUDIO 2 DJ

    MASCHINE (MK1)

    GUITAR RIG 3 (RIG KONTROL 3 hardware)

    There are beta drivers already available that fix this issue. Updated drivers will be released as soon as they have been fully tested on OS X 10.11 – shortly after Apple releases OS X 10.11 to the public.

     

    Download the beta drivers here

     

    To keep your system working normally with the affected products, we strongly recommend waiting before upgrading your computer to OS X 10.11 El Capitan until these issues have been fully solved by either Native Instruments or Apple.

  2. Buongiorno, vorrei proporre (come da titolo) una collaborazione con il fine, oltre a registrare qualche breve composizione, di proporle allo staff di Soundreef e verificare se intendano pubblicarle o meno.

    Soundreef accetta ben volentieri musica "classica".

    Si tratta di composizioni abbastanza semplici (io stesso le suonavo qualche anno fa), la durata varia dai 30/40 secondi ai 7 minuti (in quest'ultimo caso si tratta di una composizione più complessa che devo ancora definire, ma è quasi finita).

    Bisogna anche dire che Soundreef non pubblica in automatico ogni registrazione che viene loro proposta, questo è bene che sia chiaro.

    Vi faccio un esempio pratico per farvi capire come funziona (basandomi su una collaborazione tra me ed un violoncellista che vive negli Stati Uniti):

    il violoncellista mi ha inviato il file audio, io ho provveduto a registrarlo su Soundreef, dopo un giorno è avvenuta l'approvazione di quest'ultimo in base a parametri relativi a tipologia del pezzo, genere, fruibilità o meno in contesti quali negozi, centei commerciali ecc.., ora è in stato "active", questo significa che tra qualche giorno o settimana dovrebbe comparire sul loro catalogo alla voce "musica classica".

    A quel punto chiunque volesse utilizzare la registrazione pagherebbe a Soundreef le royalties (suddivise tra diritti di composizione e master), royalties che sarebbero poi trasferite sul conto paypal degli aventi diritto.

    Per cui, come ho fatto con il violoncellista, ho impostato per me (diritti di composizione) il 100%, mentre a lui ho riservato il 100% per i diritti di master, avendo effettuato lui la registrazione.

    È la stessa procedura che attuerei nel caso qualcuno si rendesse disponibile a registrare.

    Voglio essere chiaro al 100%: oltre al fatto che non dispongo di un lavoro e di somme consistenti, per me bisognerebbe valutare la difficolta di esecuzione di ogni pezzo e la sua durata e in base a questi parametri determinare un costo per la registrazione.

    Mettete in conto che questo violoncellista (al contrario di un altro che ha registrato male, con errori di lettura che ho dovuto correggere con un software per l'audio editing e che ho pagato più del primo) per studiare il pezzo, registrarlo in formato .wav a 48 khz/24 bit, inviandomi 3 file differenti: uno .wav come descritto, uno in formato .mp3 dry ed un altro con reverbero aggiunto, 70 euro, oltretutto lo ha registrato dopo un giorno e direi anche molto bene.

    La cosa migliore sarebbe che una sola persona registrasse più pezzi (ma sarebbe anche interessante avere diverse interpretazioni), magari stabilendo un prezzo forfettario.

    Dopotutto non sono una persona che sparisce nel nulla e soprattutto coinvolgo l'interprete affinché usufruisca dei benefici per la registrazione effettuata.

    Non penso che un altro avrebbe avvertito una persona che vive in un altro continente, chiedendogli prima se fosse stato d'accordo con questa mia scelta e poi garantirgli il 100% dei diritti sul master.

    Insomma, siamo alle solite, non si tratta di Bach (Soundreef non accetta, per ora, cover), ma è pur sempre un modo per far girare composizioni ed esecuzioni.

    Ringrazio Simone Renzi in anticipo, non perché è uno dei due amministratori fondatori del sito/forum dove scriviamo e discutiamo, ma per il fatto che mi ha lasciato (nonostante lo avesse registrato lui) il 100% delle royalties per un pezzo per piano solo che ho fatto pubblicare.

    Oltre a questo auspico che vada meglio rispetto al passato, periodo in cui troppe persone si erano fatte avanti promettendo di fare qualcosa, ma letteralmente sparendo dalla circolazione, insomma un pò di serietà.

  3. A questo punto sono io che l'ho messa troppo sul difficile, vista in questa maniera è più semplice.

    Un'altra cosa da precisare oltre a quella che hai specificato (riguardo l'utilizzo esclusivo per l'acquirente e il diniego di cedere a terzi o sotto altra forma di vendita il pezzo) è l'obbligo (in ogni caso sarebbe un obbligo morale e poi commerciale) da parte dell'acquirente, comunicare all'autore la proposta di utilizzo del pezzo per pubblicazioni che permettano di usufruire di introiti (mi sembra il minimo visto che li ho fatti).

  4. Non sarebbe male, riguardo la "tutela" mi servo di safecreative da un pò e deposito i pezzi dalla fase embrionale alla versione definitiva (per cui solitamente possiedo le versioni iniziali che spesso ho creato settimane se non mesi o anni prima, il file che inserisco per l'ascolto è un estratto in formato mp3 di massimo 50 secondi, a 96khz e disturbato da white noise e sine wave ad intermittenza a fase alternata, in modo tale che anche se qualcuno li scarica, non può usufruire del "loop".

    Ho fatto una prova con il reindirizzamento sul sito paypal per l'acquisto (che non avverrà mai, ci ironizzo su) ed è perfettamente funzionante, ora voglio provare altre funzioni e verificare se impostando il download (che comunque non avrei impostato in un primo momento, perché se una persona dovesse essere interessata, le fornirei il link per dropbox o sugarsync per il download dell'mp3 o del .wav) posso far si che un utente debba inserire i propri dati e il file venga segnato temporalmente, non sono certo che ci sia questa possibilità su Wix, in caso mi invento qualcosa.

    Grazie dei suggerimenti.

     

    Quello che proponi però è un'ottima soluzione, marcatura temporale al momento del download

  5. Grazie della risposta.

    E' proprio questo un punto che mi fa venire i dubbi sul cosa fare, perché penso anche che, una volta ceduto un pezzo, se chi lo ha acquistato riesce per assurdo ad ottenere un contratto discografico o comunque ad essere pagato, io ne rimarrei fuori, comunque sto inviando il materiale a diverse case discografiche sapendo in parte ciò che mi diranno, non se ne esce.

  6. Premetto che alcune cose le conosco già, però vorrei che fossero più chiari alcuni punti, come ad esempio il tipo di licenza legata ad un uso temporaneo o indeterminato di una composizione.

    Le licenze che vorrei adottare sono 3:

     

    Licenza esclusiva sui brani completi

     

    Licenza non esclusiva sui pattern/groove (diciamo loop da me creati)

     

    Licenza di sincronizzazione

     

     

    Sto preparando un mio sito personale con il pre ascolto sia di pezzi completi che di pattern, ho preparato le anteprime audio ed ho iniziato a fissare i prezzi per ogni tipologia di pezzo (sapendo che sarà quasi impossibile venderli vista la quantità disponibile su internet e soprattutto per il fatto che quello che faccio viene quasi sempre percepito come 

    non commerciale, ma ho intenzione di insistere, prima o poi qualcuno si sveglierà), per cui il problema non è completare il sito, che sto cercando di rendere il più intuitivo e sobrio possibile (cosa importante), ma definire per bene le licenze che andrò a proporre.

    Non sono più iscritto alla siae per cui questo è un problema che non sussiste più.

     

    I dubbi che ho riguardano la durata delle licenze, se ad esempio vendo un brano completo e stabilisco un prezzo per un anno di utilizzo (possono utilizzare tutto il brano o parte di esso), posso farlo oppure per una specifica tipologia di licenza devo cedere i diritti per svariati anni (come ad esempio avviene con l'etichetta per cui ho pubblicato una serie di pezzi, con la quale ho un contratto della durata di 10 anni?).

    Inoltre, non voglio aprire alcuna partita iva, ma gestire tutto come un compositore che fa musica e la vende, cedendo i diritti di riproduzione ma mantenendo quelli della paternità.

    Non una sola persona mi ha detto che quello che faccio è difficilmente vendibile, e se dovessi pubblicare alcuni lavori solo per venderli, quindi non per includerli in una compilation ad esempio, li valuterebbero dalle 20 alle 30 euro perché i suoni utlizzati sono vecchi, senza valorizzare la sostanza che per me è quella che conta, i suoni si possono sempre modificare.

    Al contrario per i brani completi vorrei proporre licenze esclusive a partire da minimo 100 euro (e sono pure poche), perché non me la sento proprio di regalare quello che faccio visto che ritengo di farlo (nella maggior parte dei casi) in modo alternativo e soprattutto partendo da zero.

     

    Invece riguardo i pattern, vorrei vendere come degli estratti da poter utilizzare per creare un intero pezzo, dipende da come li si assembla ovviamente, ma questo sarebbe un problema per chi li acquisterebbe, il mio rimane quello di farli e anche bene.

    Qui il prezzo sarebbe più basso, diciamo dalle 20 alle 50 euro in base alla difficoltà ed alla particolarità dei suoni usati.

     

    Ci sarebbe anche da stabilire se per una specifica licenza (in questo caso forse quella di sincronizzazione rientra nello specifico) si può richiedere una percentuale in base ai secondi utilizzati, in modo tale da non vendere una volta per tutte un pezzo, ma ottenere ricavi (che non vedrò mai, sia chiaro) ogni volta che viene usato, anche in parte.

     

     

     

    Comunque sia, in ogni caso i diritti legati alla paternità rimarrebbero miei, quello che devo e intendo cedere è "solamente" il diritto all'utilizzo e alla diffusione.

     

     

  7. ma mi è venuta in mente proprio adesso, al volo (anche se non sono un estimatore del "genere"):

     

    Un cliente si presenta in una ferramenta e chiede

    - "dammi una scala, però piccola"

     

    Il dipendente risponde

    - "va bene un I-IV-II-V?"

     

    Il cliente

    "perfetto, però manca la cadenza"

     

    Il dipendente

    - "quale?"

     

    Il cliente

    - "quella perfetta"

     

    Il dipendente

    - "ahhh, non ti preoccupare, tanto devi scendere dal V al I"

  8. "Manca" una 3a "ipotesi": solitamente la musica arriva dove le parole non bastano, ma è altrettanto vero che le parole servono nel momento in cui chi fa musica, sente che quest'ultima non è altrettanto sufficiente ed è necessario qualcosa di più (sembra paradossale) diretto, ma che non viene percepito come "miglior" mezzo di comunicazione.

    Schumann era solito scrivere pensieri oltre a comporre musica ed oltre a questo, portava avanti un "ruolo" fondamentale nella rivista da lui fondata.

    Personalmente scrivere musica mi riesce più naturale ed immediato, però negli ultimi anni "ho scoperto" di essere più risoluto e (paradossalmente) di avere uno "stile" personale scrivendo (seppur dovendoli adattare per far si che risultassero più immediati) dei brevi testi, usando un linguaggio al tempo stesso ironico, sarcastico, ma sempre metaforico.

    Scrivevo a cadenza settimanale per un sito che si occupava di design casalingo, ma in ogni testo accompagnato da un'immagine, tranne uno o due casi su circa 50, non ho mai nominato l'oggetto di cui stavo parlando, ma ho usato appunto metafore e collegamenti non scontati.

    Tutto questo anche per una seconda motivazione e qui mi ricollego alle tue domande: anche per affrontare da un punto di vista differente alcuni miei stati d'animo, ma anche disagi ecc..in un certo senso sfruttando quella che poteva sembrare una descrizione onirica di un contesto o di un oggetto, facendo al tempo stesso una sorta di autoterapia mettendo assieme reale ed irreale, concretizzando tutto in un pensiero compiuto e funzionale, come un messaggio in codice destinato agli altri ma codificato per se stessi.

    Le parole come sai possono essere potenti, ed in alcuni casi possono sostituire anche la musica, perché in certi casi sono (si rendono) necessarie.

    • Like 1
×
×
  • Crea nuovo...