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Piano Concerto - Forum pianoforte

Piccinesco

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Tutto postato da Piccinesco

  1. Cosa intendi? Ce l' ho quel libro, ieri lo rileggvo, non è complicatissimo all' inizio, però sembra sempre che presupponga delle conoscenza riguardo in contrappunto, insomma si parte sempre da un livello avanzato, gli schemi che propone sono chiari, ci si potrebbero scrivere già dei canoni, fare delle prove, però basta che in una descrizione usa un termine che messo a paragone con la partitura fa pensare che qualcosa non torna e cominciano i dubbi. Poi ti spiego bene cosa intendo.
  2. http://www.questionidiarmonia.com/2010/01/il-canone-cancrizzante/ Ho trovato questo blog qualche tempo fà, cercavo informazioni sul canone cancrizzante, la spiegazione riportata sul blog sembra ( anche se con le dovute precisazione dell' autore ) mettere in luce il fatto che la costruzione di un simile canone in realtà possa essere non così complessa, però a parte la domanda che gli ho posto, un dubbio rimane, in quel modo se uno si costruisce una linea melodica di 20 battute e poi procede come scritto, in 1 minuto lo ha già pronto, quello che non va secondo me è che un canone del genere dovrebbe essere costruito in un' altra maniera, cosa non facile, avendo a dispozione una sola voce, riproducibile al contrario, ma al tempo stesso armonizzata correttamente con "quella superiore", così è un "metodo" che in effetti fa "comodo", però se così fosse ( almeno a me ) sembrerebbe troppo semplice, lo farebbero tutti, e con quale consapevolezza? Si ridurrebbe il tutto ad un esercizio di contrappunto a 2 voci, fermo restando che la musicalità deve esserci. Tempo fà ho visto quello di Bach, basato sul tema regium, certi passaggi non seguono le tipiche successioni armoniche, quindi premettendo che può essere comprensibile per un lavoro del genere, come si spiega la "validità" armonica di questi punti in un canone, anche se suona veramente bene esteticamente?
  3. Sarebbe una manna dal cielo poter fruire di posti tranqulli, qui ho intenzione di registrare il casino che si sente dalla mattina presto, una cosa insopportabile, e comunque scocciante, macchine che continuamente passano, quel rumore di fondo dei pneumatici sia in lontananza che sotto casa, sgommate, partenze in 6a, alle cave quasi sempre, a volte anche il sabato una ruspa con il martello pneumatico per la rottura dei blocchi di marmo, per ore ed ore, poi tutto il resto, noi abitiamo in un posto trà i più inquinati e sono fermamente convinto che l' inquinamento atmosferico, uditivo ecc modifichi e condizioni anche lo stato mentale di una persona, non per niente sono esaurito, fino da piccolo, e quei rari momenti in cui mi capita di poter sentire un pò di rilassamento all' altezza della pancia, magari proprio con una serie di accordi che sembrano proprio "toccare" dei punti nevralgici, è vera pace, interrotta come sempre dal casino, alla maggior parte della gente piace il casino, perchè il silenzio induce a pensare, ad alcuni aumenta l' ansia, me compreso, perchè ascolti anche i rumori del corpo, ma è proprio questo che manca, saper ascoltare, non solo musica, e qui come in altri posti è difficile, o impossibile, sto aspettando che qualcuno inizi a "denunciare" ingnoti per problemi a livello di udito, di stanchezza cronica derivante da continue sollecitazioni uditive, poi mi faccio due risate. Dicevo che qui è una delle zone più inquinate, abbiamo una cartiera a meno di 1 km d' aria, una discarica di carbone a cielo aperto a 3 km d' aria, le cementerie nello stesso punto, la discarica dell' immondizia a 6/7 km in linea d' aria, le cave praticamente sotto casa, la tiburtina sotto casa, insomma il posto migliore dove fare testamento, in effetti negli ultimi anni sono aumentati i casi di tiroide, tumori alla stessa, tumori trà i giovani, leucemie ecc.., complimenti sempre all' amministrazione che dedica più tempo a trovare soluzione per far campare le auto che a sostenere uno stile di vita sano, magari più a piedi, ma io vivo nell' utopia per cui queste cose non saranno mai realtà finchè chi può decidere è colui che non si pone il problema, e se se lo pone è solo per ritorni elettorali. Bach regna incontrastato, pensa che quando esco a distribuire ( spesso distribuisco volantini, con la stessa cura con cui un chirurgo opera ) ascolto anche 2 volte di fila tutto il clavicembalo ben temperato, e fino ad un anno fa lo "ignoravo", è fonte di pace, di rilassatezza ( visto quello a cui vado incontro ogni volta ), ma anche di nostalgia, di tristezza a volta, paura, ma grande passione e forza.
  4. Io farei in questo modo se avessi dei dubbi, per una mia questione personale, ( ognuno vive l' approccio alla musica a modo suo, e non per questo si sente Mozart, ma se un minimo ci tiene deve pur comportarsi in modo da non regalare certe cose se ritiene, anche in base a valutazioni altrui, che valga la pena portarle avanti, ora non spiego qui quello che mi passa in testa quando scrivo qualcosa che penso possa essere un minimo valido, dico un minimo, non parlo di capolavori per cui non fraintendiamo, qui sto parlando dell' aspetto psicologico ), se penso che un pezzo che sto iniziano a scrivere possa andare bene lo continuerei per conto mio, sempre se non mi fido ovvio, magari chiedendo suggerimenti in chiave parallela, cioè su passaggi simili a quelli che sto mettendo in pratica, ma senza alludere chiaramente al pezzo che sto facendo, questo, che sia chiaro, se non intendo far vedere a qualcuno un qualsiasi lavoro che sto facendo e penso che possa venire un lavoro ben fatto, poi applicare i suggerimenti avuti ( presupponendo che non siano risolutivi al 100% riguardo i dubbi che ho su alcuen cose, perchè altrimenti il lavoro non è più mio ma in coppia o al 25%, un conto è chiedere pareri o consigli su un passaggio armonico, un altro la soluzione personale comunque, su una parte di un pezzo, che sia anche caratteristica, così la penso, e parlo in gergo paranoico ok?POi se uno non si fa alcun problema può far visionare qualsiasi cosa faccia ), anni fa su un altro forum scrisse un utente, e dopo aver letto cosa chiedeva mi vanne in automatico la risposta, "lo dici anche pubblicamente, complimenti" ( sempre se ci tieni, poi non è detto che sia un capolavoro, logico, ma dipende sempre dallì importanza che una persona da a quello che fa, bisogna partire anche dal presupposto che uno per preparare un esercizio magari arrivi ad abbozzare l' idea di un futuro lavoro, poi che fa, chiede i diritti al conservatorio o al maestro perchè l' idea è scaturita li?Dico questo ovviamente in modo ironico, ma è per precisare che se uno chiede queste cose non è direttamente proporzionale ad un' alta valutazione del suo io, ma è più comprensibile una reale "paura" di essere privato illegittimamente di un' idea che ritiene valida, poi che sarà veramente valida o meno lo diranno gli altri e le valutazioni successive, ma non detronizziamo a priori un approccio di questo tipo, almeno io non credo molto all' immagine di quello che scrive in modo scanzonato, che non gli frega niente di niente, ma sotto sotto è un piccolo genio, ogni compositore tiene a quello che scrive, che sia dilettante o professionista, e paradossalmente un minimo l' autocritica c'è quasi sempre in chi scrive, chi più chi meno ma c'è, e lo spero comunque, in qualche modo sa valutare se quello che ha da proporre è proprio una schifezza di cui vergognarsi o qualcosa su cui lavorare e migliorare ), chiese, ovviamnte dopo aver pubblicato sue composizioni"che dite, non ho depositato o comunque salvaguardato quello che ho scritto, mi conviene farlo?", praticamente nella "gabbia dei leoni", intendo dire che dicendolo pubblicamente si è esposto ancora di più, evidentemente, o quasi non aveva timori di questo tipo altrimenti non lo avrebbe chiesto, oppure lo ha fatto facendo finta che non gliene fregasse qualcosa, così non dava nell' occhio
  5. Una cosa intanto puoi farla, chiedi ad altri allievi se fa la stessa cosa con loro. Poi in qualche occasione porta degli appunti ( che si spera fotografi ) per farglieli vedere ( magari a cui non tieni, scritti cosi per prova, e so che è difficile ), se si sbaglia e non intuisce che non ne vale la pena e li fotografa, tu subito dopo gli dici che li hai depositati ma non ti convincono, e vedi se ri premura di cancellare subito la foto.
  6. Sicuramente lo avrà fatto, un modo c'è comunque per "batterlo", gli chiedi di inviarti le foto che ha fatto anche alla tua e mail, le foto, di solito sono datate ( anche il pc e comunque il tel per me sono poco attendibili da questo punto di vista perchè uno può modificare l' ora e la data come vuole, però c'è un particolare, se ti invia un messaggio, questo è datato, per cui basta che te lo fai inviare nello stesso momento in cui fa la foto, o poco dopo, il problema è che lo ha già fatto ), però se uno non deposita in siae e deposita mediante creative commons ha il registro "elettronico" penso, per cui potrebbe valere addirittura l' orario e non solo il giorno. Comunque sia io a quell' iphone avrei fatto fare un volo di qualche metro, ma come si è permesso di farlo? Giusto quello che dico Riccardo, devi dimostrarlo poi, perchè la siae non fa altro che "mettere a disposizione" ( che fatica eh ) quello che hai e hanno depositato, poi se tu hai ( e qui sorgono i dubbi, come fanno a sapere esattamente quando hai scritto un pezzo se magari lo crei con un software e il pc ha la batteria scarica, segna l' anno 2000 ma in realtà lo hai scritto in seguito, o magari prima, e soprattutto non può essere una prova validissima perchè come detto si può modificare l' orario e la data, anche se uno li avesse su dvd come fa a dimostrarlo, siamo sempre li, per me un modo sarebbe questo, è una provocazione ovviamente, ma fino ad un certo punto: una persona per quanto possa ancora essere indietro con gli studi ha un proprio modo di fare musica, che sia banale o articolato, due persone messe a confronto con lo stesso software per la creazione di musica ad esempio, o 2 temi da sviluppare per me esprimerebbero in modo esaustivo il loro modo di interpretare determinate cose, per cui si vedrebbe subito se un pezzo potrebbe essere uscito dalla testa di uno o dell' altro, fermo restando che se uno sa mettersi nei panni dell' altro "imitandolo" potrebbe contraffare ugualmente, però non ci giurerei . Io in siae ho sentito cose assurde, gente che si presentava con cd di musica dance, e bastava che dicesse "no non è trascrivible", che glielo facevano depositare senza partitura, siamo alla follia, sempre per comodità ovviamente, poi se gli parte il pc, il software o gli si smagnetizza il cd cosa vanno a raccontare poi, meglio scrivere e saper scrivere almeno a sufficienza.( questo è un altro discorso ovviamente ).
  7. Bach l' ho ascoltato ( a livello distruttivo, intendo lavori di grosse dimensioni ) nei primi anni 90, quando ancora si affittavano i cd, presi non ricordo neanche per quale motivo, forse cercavo dei pezzi in cui ci fosse anche il coro per verificare come erano sviluppati, la passione secondo Giovanni, poi dopo alcuni anni la andai ad ascoltare a Roma, per poco non mi prese un colpo, sempre lo stesso effetto. Purtroppo dove abito ci sono solo rumori, sono vicino alla Tiburtina, strada storica ( e troppo trafficata ), si sentono i rumori delle macchine a tutte le ore, sotto casa passa un' altra strada trafficata, poi ci sono le scuole, i negozi, un casino, oltre alle cave di marmo ecc..., per me questo stress uditivo è un vero problema, non che sia fissato, però a lungo andare stressa, ed io sono già stressato, questo non aiuta. Quando anche altri cominceranno ad accorgersi che tutto questo casino fa più male che bene sarà troppo tardi, penso che se dovessi imbattermi per puro caso in qualche metro quadrato di verde cadrei immediatamente in un sonno tipo coma. Bach a volte lo "maledico" perchè avrei voluto che scrivesse altro, ma nello stesso tempo ha scritto troppo, e troppo bene, mi mette in crisi.
  8. http://www.youtube.com/watch?v=bmgkFxzdTSo&feature=fvwrel Così c'è scritto su wikipedia, ma non mi fido, il pezzo che inizia al minuto 1':46" sembra una sinfonia, o un' overture, sapete esattamente di chi è e di cosa si tratta? Spettacolare la scena dei due preti trascinati assieme ai due pianoforti e l' asino su uno di essi, da proprio l' idea della "repressione" sessuale e del messaggio secondo il quale la sessualità era vista come un tabù, almeno questo ho percepito quando l' ho visto la prima volta, sembra che il protagonista debba scrollarsi di dosso un peso assurdo per non provare di sensi di colpa in tal senso.
  9. Sono andato in fissa per tutto il Clavicembalo ben temperato all' inizio di quest' anno, pensate che quando esco a distribuire lo ascolto anche 2 volte di fila, 96 pezzi tirati, e alcuni di questi mi danno una pace interiore che non riesco a trovare in me stesso, e la sensazione che domina in quei frangenti è l' abisso di sensibilità che c'è trà la realtà che si vive, anche "isolati" dalla stessa musica, a volte il silenzio ( rarissimo, in giro ) e le attività umane, che spesso contrastano con la profondità di questi lavori, per questo mi incazzo anche quando ascolto tutto questo, per il fatto che la gente ( la maggioranza ) ignora la presenza di lavori del genere, e poi in giro spesso senti sempre e solo di calcio, di "fede" calcistica che non se ne può più, gente ascoltatee rivalutate tutto nella vostra vita ( ovviamente non dico a voi del forum, parlo metaforicamente ).
  10. Ecco, la parte che indico si trova a battuta 9 del 16° preludio del 1° libro ( sono delle progressioni ):
  11. Oltretutto a battuta 14 c'è un passaggio praticamente identico ad un altro utilizzato in un preludio del clavicembalo ben temperato, solo che in quest' ultimo caso ha usato delle progressioni, a orecchio mi ricordo questo, ora cerco il preludio.
  12. Eccolo: http://erato.uvt.nl/files/imglnks/usimg/7/77/IMSLP20574-PMLP10094-Bach_-_Nun_Komm__der_Heiden_Heiland_BWV_659.pdf
  13. Si, ce l' ho già pronto, li usai anche la Choir della East West, però ho sbagliato a scrivere certe parti, per cui devo metterlo a posto, e se non mi impunto nel rivederlo tutto ci metto 10 minuti e lo lascio così come l' ho scritto. Comunque sono 7 pezzi, è un concept, e il Dies è il 6°, ho usato anche i corni francesi della Vsl, sono molto più realistici.
  14. Allora è una minore naturale che diviene armonica, comunque le colonene sonore americane ( e soprattutto i trailers ) sono ormai inflazionati di solite atmosfere. Non è per parlare per forza di quello che ho fatto, però ho scritto un pò di pezzi con 300 cambiamenti di atmosfera, che non risultano scontati nei punti che uno si aspetta tali, ma non c'è niente da fare, di solito la frase che sento è"troppi cambiamenti di ritmo, troppi suoni, doveva essere più semplice", anche un Dies Irae ho scritto, usando suoni elettronici, acustici e sinfonici, lo dovrei "aggiustare" un pò, ma ha una sua coerenza, riprende infatti un tema di un pezzo facente parte dello stesso concept, è ovvio poi che non l' ho scritto a dovere, e non ho avuto la pretesa di farlo, ma penso che si possa attestare benissimo sulla scia ( ma non scontata ) dei pezzi che si possono ascoltare quando si ha a che fare con certe colonne sonore. Quando scrivo quel tipo di pezzi, mi piace usare sequence e arpeggi di suoni di sintetizzatore, magari misti a parti di archi, di corni francesi, o di solisti, e assieme a questi parti di chitarra elettrica, ripeto, non sono pezzi con una connotazione formale definita e ben strutturata, ma se vogliamo dei collage, dei work in progress, cosi mi viene da scrivere quando faccio quel tipo di musica, e almeno li cerco di sentirmi il più libero possibile, però senza usare le facilitazioni che i software forniscono, altrimenti non è più inventiva o tentativo di invenzione, ma un copia e incolla. Prima o poi lo farò ascoltare, anni fà ho fatto ascoltare una sola parte ( tagliata per di più, ma mi è stato detto che l' ho scritta male, e l' effetto che volevo dare l' ho ottenuto malamente, cosa che non ho mai detto oltretutto, e soprattutto non mi sono ispirato ai Subsonica che mi fù detto, ma a quello che sentivo di fare, e non ho paura ( in questo caso ) di dire che ho cercato atmosfere che cogliessero un pò di sorpresa l' ascoltatore, fermo restando che non stiamo parlando di sinfonie, di pezzi scritti con un certo criterio, ma per il puro piacere di fare musica con il pc. Questo che hai proposto non è male soprattutto per quegli stacchi inseriti nel bel mezzo della parte "drammatica", ho capito e dimmi se sbaglio, che hai voluto riproporre in un certo senso le solite atmosfere, le solite sonorità, ma intermezzate da spunti ironici, come a dire"avete rotto con la solita storia", fate qualcosa di alternativo.
  15. Piccinesco

    Fuga N.1

    Spesso li seguo, ma ( non è per questo che ho cambiato approccio, questo è avvenuto dopo aver cominciato a studiare ) devo imparare a conciliare tutte e due le cose, di solito cerco di piegare ( quel poco che conosco ) la "tecnica" a mio piacimento, ma è complicato, ma questo mi piace. Vi ringrazio per l' incoraggiamento, il maestro all' inizio, la prima volta che ci siamo incontrati mi disse questo"ti trovarei ad un certo punto in una condizione in cui dovrai decidere cosa fare, o rimarrai al "livello" a cui sei arrivato, accontentandoti, oppure dovrai superare delle ulteriori difficoltà e andare avanti", adesso mi trovo un pò più in la della via di mezzo, però sono rimasto a bagno maria per lo studio ( che da solo è meglio che non lo proseguo perchè combino casinia rotta di collo ), comunque alcuni esercizi continuo a farli e ad inviarglieli, per non perdere la "media" e non far passare troppo tempo.
  16. Piccinesco

    Fuga N.1

    Le note ribattute mi piacciono particolarmente, comunque quì il fatto che ci sono è puramente una casualità, questo tema lo avevo in mente da tanto tempo e non mi decidevo a farci qualcosa, sul controsoggetto ho lavorato nel modo in cui ho spiegato, con un pò di problemi perchè sono condizionato da quello che ho in mente ma non calza ritmicamente e armonicamente con il soggetto, così ho modificato dei punti del controsoggetto e sono andato avanti lo stesso. In certi punti si sente troppo che alcune note vengono "stoppate" troppo presto, invece se durassero di più sarebbe un pò più fluido il discorso. Questo è un' ulteriore problema, anche Frank ed altre persone mi hanno fatto notare più volte ( riguardo quello che scrivo ) che non scirvo correttamente in stile barocco, e come dici anche tu per farlo devo essere convincente oppure prendere un' altra strada, e proprio per il fatto di voler aderire ad un' idea di stile barocco non mi sento di prendere, la mia "paura" è di andare troppo fuori dagli schemi ( però senza consapevolezza, questo è il problema, dopo ti spiegpo perchè ). Su questo sono d' accordo, ho anche io la sensazione che ( confermato anche da chi l' ha commentata per primo ) che i divertimenti potevano essere scritti meglio, e il soggetto essendo lungo 4 battute ( siamo in 12/8 ) poteva avere un maggiore sviluppo, riguardo questo particolare ho prestato meno attenzione proprio all' equilibrio della durata di soggetto, divertimenti, stretti e finale, l' ho scritta pensandola a parti, ma sempre immaginando come potesse venire, e suonandola a 4 parti per sentire come veniva, il probmela è che io suono le parti abbastanza piano ( non è che sia cosi bravo a suonare, anzi, e poi l' ho scritta con le chiavi antiche, anche per allenare l' occhio ad individuare subito l' esatta nota per ogni chiave ), poi sentendolo alla velocità che immaginavo potesse andare, ho compreso che era troppo, per cui li altro punto importante da controllare. La fretta di concludere purtroppo ( non riesco a scrollarmi di dosso questa spada di damocle )ce l' ho in ogni cosa che faccio, anzi, qui ho preparato tutto in qualche giorno e non di corsa come faccio spesso, l' ho iniziata, poi mi sono fermato, poi ho ripreso, ma una cosa che proprio non riesco a fare è rimanere concentrato su una cosa, spesso sto con la testa da un' altra parte, non è una scusa è la verità, per questo poi i pezzi sembrano quasi "incompiuti" o finiscono troppo preso. Ti dò in parte dagiore in parte no, perchè tu sai di cosa stai parlando, hai una certa preparazione, io no, non posso permettermi di allargarmi in questo modo approcciando alla composizione, anni fa la pensavo al 100% cosi ( e questo lo metto in pratica solo nella musica elettronica, dove faccio al 100% quello che mi pare, ma sempre con una certa attenzione alla scrittura degli strumenti, non vado a caso insomma ), poi ho avuto una vera e propria crisi di coscienza, quando scrivo adesso sto a bagno maria come si dice, inizio con un certo programma, un certo criterio, poi spesso parto e svio, e li il pezzo si rovina o non viene come potrebbe, succede la stessa cosa con le invezioni a 2 voci, c'è sempre qualcosa che non quadra, ma perchè sono io a non trovare la soluzione migliore, e praticamente sempre ( per necessità, ma questo termina"necessità", penso che nel mio caso vada a cozzare con una non piena consapevolezza di quello che è possibile fare, ed è cosi visto che sto ancora indietro ) il pezzo ha delle soluzioni corrette ed efficaci, ma al tempo stesso altre non buone, che comunque includo perchè ne sento il bisogno, come a contrastare una certa regolarità, comunque provo una sensazione di indeterminatezza e poca compattezza ogni volta, anche su pezzi di breve durata. Prima parlavo di consapevolezza, per farti capire, ancora mi sto dibattendo su alcune soluzioni armoniche, come ad esempio una linea melodica che presenta 2e aumentate senza risoluzione in un' invenzione, e sono andato a controllare dei lavori di Bach per avere conferme o meno, ho trovato quello che cercavo, ovvero che potrei scrivere esattamente come avevo fatto in un primo momento un determinato passaggio, però mi rimane il dubbio perchè non ho questa certezza, da questo poi a ruota tutto quello che ne consegue, in parti più complesse è come se non mi fidassi ad usare dei passaggi che onestamente non so spiegare armonicamente, capisci qual' è il punto, parto dal presupposto che anche se un passaggio mi piace come lo spiego a qualcuno se mi chiede il perchè di questa scelta, oltre al gusto istintivo del momento? Ma anche a me stesso, come lo spiego, in musica ci sono moltissimi casi in cui si verificano eccezioni, trovandomi appunto trà uno stile che ricorda un pò il barocco, un pò ne è fuori invece, non trovo il giusto modo per concretizzare il tutto, e rischio di perdermi, ecco uno dei motivi per i quali negli ultimi mesi sono più attento a quello che scrivo, ma non al 100%, troppa insicurezza.
  17. Piccinesco

    Fuga N.1

    Si, ho anche io le stesse impressioni, questo è quello che "mi capita" di fare quando cerco di scrivere qualcosa seguendo uno schema ben preciso, o almeno ci provo, i divertimenti paradossalmente li percepisco con meno "facilità", perchè sono una persona che difficilmente riesce a rimanere entro un certo range, mentre la stavo scrivendo ho avuto momenti in cui ho pensato di continuarla come "sentivo" invece di fare attenzione e concepire un pezzo più definito dal punto di vista dello schema formale, è un mio difetto, la fretta, fin da quando ero piccolo, è in effetti il primo tentativo, dopo aver provato, grazie a Frank che mi ha dato dei suggerimenti riguardo il tema per la fuga del laboratorio del 2013, su cui ho avuto dei dubbi per quanto concerne la costruzione del controsoggetto, e su cui mi sono fermato dopo aver provato a scrivere l' esposizione prima dei divertimenti, ho ripreso questo tema di qualche anno fa, che cercherò di mutare anche in invenzione a 2 ( magari a 3 )voci, in modo da utilizzare esattamente la parte del controsoggetto ( in questo caso ) che avevo in mente, li avrei maggiore libertà. Il divertimento l' ho concepito di breve durata perchè avevo "paura" di andare troppo in là, nel senso di mettere sul piatto troppe idee diverse trà loro e non seguire uno schema più compatto, uno dei problemi principali per me è proprio la forma, magari ho delle idee ma rimane sempre il problema di svilupparle in modo consequenziale, cosa che avviene raramente, ad un certo punto "svio" sempre, per questo ritengo un mini miracolo in fatto che abbia scritto, seppur un tentativo, anche con errori, di fuga. Poi non dico come è stata concepita, c'è da mettersi le mani nei capelli, non è una questione di secondo piano. Un maestro c'è, lo conosco da 4 anni quasi, però dopo un anno in cui ci siamo visti da lui 2/3 volte per una mezzoretta in cui di solito mi forniva delle dispense di armonia su cui fare esercizi, e scrivendoci delle e mail per controllare gli stessi, da più di un anno non ci vediamo, purtroppo è impegnatissimo e non può ( giustamente ) seguire anche me, riguardo il programma portato avanti con lui, eravamo arrivati alle progressioni, ho fatto qualche esercizio di preparazione ma non di più, sono arrivato ad un punto in cui non intendo andare avanti da solo, facendo magari casini, senza avere la certezza che sto facendo bene. Però non abbiamo mai fatto una vera e propria lezione, tipo una o due ore con il maestro che ti spiega le cose, tu fai gli esercizi e te li corregge li, di persona, sarebbe stato tutto molto più semplice oltre che veloce, ma va bene anche cosi, sono contento di aver conosciuto una persona che sa prima di tutto insegnare, ed è competente, poi che io faccia degli errori è un altro discorso, dipende soprattutto da me, che tendo a dimenticare spesso le molteplici possibilità che ci sono in ambito armonico ( fin dove sono arrivato ), e a farmi prendere dalla fretta, Frank ne sa qualcosa.
  18. Piccinesco

    Fuga N.1

    Direi più un tentativo ( a qualcuno già l' ho confidato ). So di rischiare molto facendo ascoltare questo pezzo, ma lo faccio consapevolmente, premettendo che ho avuto non pochi problemi ad armonizzare il soggetto cercando un controsoggetto che mi piacesse, e questo che ho scritto sta a 50/50, in realtà non è come lo avevo in mente, e provando a scriverlo esattamente come lo pensavo e tutt' ora lo intendo dovrei modificare il soggetto, per cui quello che ho in mente non è fattibile se voglio usare il soggetto così come è. C'è un rumore di fondo nel file, sembra un triangolo, è una modalità che viene introdotta spesso nei software free o trial per non consentire l' uso dello stesso come se fosse stato acquistato, ho deciso comunque di usare questo organo perchè la sonorità rende di più rispetto ad altri che ho. Non ho assolutamente la pretesa che possa piacere, anzi, penso proprio che susciterà il contrario, così come a me sembra "strano" e un pò cosi cosi. http://www.youtube.com/watch?v=Uu0aSZdF6BI&feature=youtu.be
  19. Les Indes Galantes Il primo che hai postato questa mattina, ironico nella scenografia e affascinante nella musica. Un' atmosfera intelligente mi viene da dire, l' uso della scenografia in questo modo e la musica con il suo potenziale evocativo rendono ( quel poco che ho visto e sentito ) non solo piacevole ma profondo, e per comprenderlo ( come molte altre cose ) non basta un ascolto, ignorante ero e ignorante rimango, ma nella mia ignoranza mi è piaciuto.
  20. Lecon de Mercredì di De Lalande mi fa pensare a "Lascia ch' io pianga" di Handel( spero che si scriva così, ovviamennte so che noi non usiamo ch' ma ho visto il titolo diverse volte, ma non vorrei aver "copiato" male ), lontanamente eh.
  21. A me si, però è anche vero che dipende dal "momento", dietro di me vedo difficoltà, fatica, che mi hanno portato fino a dove sono, per questo avrei dei timori nel rinascere, i momenti migliori sono meno, e quelli che ricordo meno, la mia mente avrà soppesato le cose e come "premio" avrà fatto si che io ricordi maggiormente cose che non vorrei, e probabilmente ( forse ) questo avviene affinchè io possa trarre qualche indizio sul cosa potrei ancora fare per migliorare la mia percezione del presente e del futuro, ma non voglio certo ridurre il tutto a queste possibilità, le sfumature sono molteplici.
  22. Guarda, anche io ovviamente mi ritengo "normale", ma lo metto trà virgolette perchè vivo molto male la mia vita, sia per problemi che ho avuto che per problemi che la mia testa crea, e lo ammetto senza alcun problema, per cui parte di essi costituisce il fondamento su e con cui sono cresciuto, e ora mi trovo con tutti i nodi al pettine, cosa che già avvertivo da tempo. Per questo motivo ho parlato di sensazioni di paura nel pensare ad un ipotetico "ritorno" sotto altre vesti, però con l' attuale coscienza, non vorrei fare un paragone trà le due cose ma diciamo il "modus operandi" che intendo è lo stesso: quando pongo l' esempio della persona che potrebbe e dovrebbe porsi il problema a livello di coscienza nei confronti di un animale, cercando di comprendere in quale stato di abbandono ( soprattutto psicologico ) vive quest' ultimo, immaginando anche solo per pochi attimi se lui stesso fosse nel corpo e nella mente dell' animale, facendo questa trasposizione pur rimanendo con la propria coscienza ( che tuttavia è senz' altro differente da persona a persona, per cui uno dovrebbe basarsi sulla propria, sul proprio livello di propensione alla paura di vivere, all' altruismo, al raziocinio, alla paura di non essere compresi, ecc... ), penso che nella maggior parte dei casi la persona messa di fronte a uno scenario del genere tenderebbe anche minimamente, a modificare il proprio approccio nei confronti dell' animale, se non altro, ad un livello che ritengo ( primario, molto istintivo ) basso se posso permettermi di stabilire per un momento una "gerarchia" dei sentimenti d' altruismo, come per sentimenti di indifferenza e di violenza, provando un certo senso di colpa e non più fredda indifferenza, ma c'è anche chi come me prova 2 sensazioni contemporaneamente, mi sento da una parte distaccato e dall' altra comprensivo, nessuna delle due prevale, e questo mi crea un certo disagio, che non è estinguibile con la solita frase fatta"non pensarci", è impossibile non pensare, ma si possono avere pensieri di diversa qualità, e per qualità in questo caso intendo profondità ed empatia ( che non sfoggio certamente, è un lato di me estremamente debole, e questo non mi piace molto ). Ecco, detto questo,( anche se è forse impossibile sapere cosa pensi un animale, se non è certo che provi determinate emozioni, non si può dare per certo neanche che non en provi alcuna, io sono aperto da questo punto di vista, nell' animale l' istinto prevale, ma non scommetterei tutto sulla certezza che non vi siano indizi di pensiero razionale ed altre sfumature, e certamente parto dal presupposto che in pratica è come se stessi in un altro corpo ma avessi la stessa coscienza, per cui posso quasi al 100% sbagliare, però ipotizzo una coscienza simile, magari in un' altra persona, qui potremmo avere dei riscontri maggiori e definibili )come potrebbe sentirsi qualcuno con un tale pensiero in una condizione totalmente diversa e alienante? Qui non mi sto riferendo ne ad una religione ( ho una mia "idea" di dio, che metto sempre in dubbio a livello di esistenza, non do per certo che ci sia un dio, ma neanche per certo che non ci sia ) ne ad una credenza, ma una sensazione che mi ha fatto spesso pensare a questo. Sono senza ombra di dubbio uno che in alcuni contesti cerca di capire il perchè, di razionalizzare, non sempre riesco e non sempre è possibile, questo lo comprendo, e sulla mia pelle vivo non dico ogni giorno ma ciclicamente ( e direi purtroppo perchè è pesante, ma non posso fare uno switch al cervello, posso solo aumentare il livello di coscienza di quello che sono e comprendere qualcosa in più del legame con quello che mi circonda, e non solo )situazioni per le quali tendo a ragionare a livello infinitesimale, e questa propensione spesso mi comporta molto disagio, molta paura, e un continuo giudicarsi.
  23. Una musica che sentite in modo particolare, l' avete percepita in modo profondamente diverso quando una persona per voi cara è venuta a mancare? Vi è capitato di avere repulsione soprattutto per qualcosa che in altri momenti era fonte di intense emozioni ( non di negazione appunto )? Riguardo la morte spesso penso, con una certa ansia, per non dire angoscia, alla possibilità che si possa nascere ( avendo ora la percezione che possa accadere e magari dopo nel prosieguo di un' altra vita )successivamente dopo la morte avendo le sembianze di un' altra persona, o nel corpo di un animale ad esempio, ma appunto ( e qui è per me il punto più complesso ) avendo percezione ( come la coscienza attuale )di aver già vissuto qualcosa, qualcosa che fa pensare di aver avuto una precedente vita. La paura, per quello che mi riguarda, è legata al fatto di non voler rivivere esperienze che creano dolore, nelle sue molteplici sfumature, e può essere legata anche al non voler rivivere il tempo trascorso di un determinato arco di tempo della propria vita, paura a parte, ho spesso provato questa sensazione fino ad una certa età, ora nonostante ho passato momenti veramente pesanti e ancora ne vivo di simili, non sembro avere la stessa percezione che avevo diciamo fino all' adolescenza e poco oltre per quel che ricordo, ma non posso negare che quando pensavo queste cose provavo un' angoscia particolare. Sembrano passati decenni, e invece sto parlando di pochi anni fa, in questo penso che in parte si possa ipotizzare e intuire il grado di felicità o meno di una persona, come ha vissuto fino ad un determinato momento, come si sente attualmente, fermo restando che ognuno ha una propria percezione di ogni sensazione ed emozione.
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