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Piano Concerto - Forum pianoforte

maestro

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Risposte postato da maestro

  1. Buongiorno... Avrei bisogno di un consiglio... Devo montare su un pianoforte a coda dei nuovi martelletti mantenendo gli stessi stiletti nell ultima ottava. Ho acquistato anche l estrattore.. le domande sono queste? 

    In che modo posso sciogliere la vecchia colla per estrarre i Martelli prima di usare la estrattore? Mi hanno consigliato di utilizzare dell' alcool in quanto questo è in grado di ammorbidire la colla ma la soluzione non mi convince... 

    Per montare quelli nuovi so che non bisogna usare vinavil, credo perché poi diverrebbe impossibile una modifica... Quale colla mi consigliate? A caldo? Si intende quella degli Stick o altro? Grazie

  2. ma se io con l' accordatore cromatico accordo in quarte calcolando i circa 2 cent non dovrei avere problemi…partendo da do (as edempio) farei:  

    DO/FA +2cent

    FA/SIb + 2 cent

    SIb/SIb basso puro

    SIb/MIb + 2cent

    MIb/LAb +2cent

    LAb/LAb basso puro

    LAb/REb +2 cent

    REb/SOLb +2 cent

    SOLb/SI + 2 cent

    SI/SI basso puro

    SI/MI + 2cent

    MI/LA + 2 cent

    LA/LA basso puro

    LA/RE  + 2 cent

    RE/SOL + 2 cent

  3. grazie molto per il tempo che mi hai dedicato..…. dovrò rivedermi bene il video e cercare di capire meglio la tua spiegazione molto tecnica.. ma a parte questo discorso sulle ottave (che poi, all' atto pratico sono molto semplici da accordare) sarebbe interessante creare un post o un video nel quale spiegare come accordare le 2  ottave centrali di riferimento parlando delle 4te e delle 5te, delle 3ze e delle 6te... leggendo i vari post qua e la si riesce a "recuperare" un po di argomentazione pratica, ma sarebbe ottimo un unico post riassuntivo/esplicativo.. ad ogni modo, la mia idea per tagliare la testa al toro e  per evitare accordatori o software assurdamente costosi  rimane quella di iniziare ad accordare con un semplice accordatore cromatico l' ottava centrale, dove la disarmonicità è minima, e poi da qui semplicemente partire ad accordare ad ottave tutti i restanti suoni...sìnon so se questa tecnica possa essere buona oppure meno 

  4. On ‎26‎/‎01‎/‎2019 at 22:01, thesimon ha detto:

    Ciao, che io sappia non ci sono. In qualche modo devono avere un riferimento. Anche perché la disarmonicità varia da strumento a strumento, addirittura anche della stessa marca e modello. Mi chiedo come facciano gli altri accordatori che citi a calcolare la disarmonicità totale senza fare un calcolo a priori. 

    io ho sempre usato il pt100 della yamaha il quale non prevede nessun riferimento in quanto permette di determinare la disarmonicità selezionando la lunghezza o l' altezza del pianoforte  e in 20 anni di accordature ho sempre avuto ottimo risultati. ho sentito sia l' accordatore ufficiale  yamaha che Fazioli ed entrambi mi hanno detto che ora c' è un software che lavora in maniera identica al pt100 e si chiama yamaha pt-a1, quindi nessuna registrazione di riferimento. l' unico problemino è che l' applicazione è per solo sistema ios e che costa la bellezza di 700 euro, e parliamo di un applicazione di soli 12 mb! praticamente un furto che non vorrei dover subire

  5. 23 ore fa, thesimon ha detto:

    La disarmonicità è definita come il discostamento frequenziale delle parziali reali dalle armoniche teoriche. Pertanto entro certi limiti anche con pianoforte scordato lo scarto è trascurabile. Uso volutamente la dicitura "entro certi limiti" perché se il pianoforte è un tono sotto in quel caso non è trascurabile, ma quando si tratta di riaccordare un pianoforte che è stato seguito, ovvero che ha perso qualche hertz rispetto alla frequenza di riferimento in questo caso non ci sono problemi. 

    Da questa definizione dovrebbero esserti chiari anche i miei dubbi nell'altro post che hai pubblicato...

    molto gentile… il problema è proprio questo.. mi capita spesso di accordare dei pianoforti molto scordati, ma il problema non è che siano sotto di 1/2 tono o di un tono, cosa che a livello di disarmonicità non credo comporti particolari problemi per un software, in quanto il rapporto tra i suoni rimane regolare… il problema è quando tra le note viene perso proprio il rapporto, a  livello che le stesse ottave sono tra di loro calanti fino ad un quarto di tono. è questo il caso in cui non capisco come possa un software regolarsi facendogli a priori  sentire alcune note di riferimento.. 

  6. On ‎21‎/‎06‎/‎2016 at 22:15, thesimon ha detto:

     

    ciao, anzitutto complimenti per il video.. volevo farti una semplice domanda.. tutti sappiamo (come tu dici nel video) che le 8ve devono essere pure, senza battimenti, mentre le 5te devono essere calanti di circa 2cent e le 4te crescenti di circa 2 cent, mentre le 3ze potrebbero essere mantenute abbastanza pure per un' accordatura standard oppure leggermente crescenti..ora il mio quesito è questo: se prendiamo ad esempio le ottave (nessun battimento) in realtà non può essere vero per il semplice fatto che, come hai detto, più si sale e più il suono deve essere allargato in senso ascendente e viceversa, dunque il discoro ottave pure potrebbe valere soltanto nell' 8va centrale.. mentre salendo dovremmo allargarle (generando battimenti), e viceversa..erro in qualche cosa?

  7. On ‎14‎/‎11‎/‎2016 at 17:18, HansElzinga ha detto:

    Io uso Tunelab sul portatile, non so le differenze con Tunelab per android..... Se dici cosa vuoi sapere potrei dirti come farlo sul versione che uso io, potrebbe essere utile. Comunque non è complicato usandolo solo per accordare.

    ciao, ho visto che utilizzi tunelab… volevo chiederti se è proprio necessario misurare l' inarmonicità del pianoforte prima di accordarlo oppur esistono già delle curve di frequenza già impostate? inoltre non capisco come possa il software calcolare l' inarmonicità di un pianoforte facendogli sentire qualche nota, nel momento in cui il pianofort fosse totalmente scordato (disegualmente)… grazie molto 

  8. buongiorno a tutti, vi scrivo perché purtroppo il mio accordatore meccanico yamaha pt100 mi ha abbandonato. volevo chiedervi un consiglio per l' acquisto di un nuovo accordatore. ho visto che la TLA ha fatto un accordatore che calcola non solo il temperamento ma anche l' inarmonicità del pianoforte, come il pt100 della yamaha, però ho visto che esistono ormai dei software… a quanto ho capito però questi software non "accodano" in tempo reale ma necessitano di una iniziale registrazione nota per nota. a mio avviso questa è una cosa poso pratica, senza considerare che non capisco a cosa possa servire, soprattutto quando il pianoforte fosse  notevolmente   scordato e in maniera irregolare. chiedo quindi se esiste un software che possa lavorare in tempo reale senza questa registrazione iniziale. grazie

  9. gentilissimo Paolo, l'affondo dei tasti è di 1 cm esatto....ma evidentemente devo regolare tutto il resto...proverò con l'ordine che mi ha indicato...finora il mio ordine di regolazione era

     

    • Affondo tasti
    • regolazione Pilota
    • regolazione distanza martello corda
    • regolazione scappamento
    • regolazione paramartello
    • regolazione bretelline
    • regolazione smorzatori

    riguardo il lubrificante, esso è un olio "secco" tedesco, apposito per le meccaniche del pianoforte....

     

    riguardo la mia ubicazione, io vivo vicino a Milano e sono un piccolo riveditore di Strumenti Musicali e insegnante di Pianoforte...e qualche piccolo lavoro tecnico riesco a farlo personalmente...il pianoforte in questione è di un mio cliente...l'idea di maggiorare i perni la reputo valida, anche se, comunque, non noto particolari attriti togliendo gli smorzatori...ma mi attengo alla sua esperienza professionale (che stimo molto così come stimo lei come persona). la terrò aggiornato...

  10. grazie mille...oggi ho lubrificato tutti i perni e scaricato le molle ma risultato come prima, forse meccanica più agile ma sempre durissima...la cosa strana è questa: nel comparto centrale, dove la meccanica la sento più dura c'è questo problema: lo scappamento fa fermare il martelletto non a 1-2mm dalla corda ma a quasi 1 cm....sono andato a regolarlo alla misura giusta e funzionava bene meccanicamente (sempre meccanica comunque pesante)..mah....schiacciando il pedale del sostegno lo spingitore dello scappamento non usciva bene e il martelletto rimbalzava (nei pp) sulla corda....praticamente per poter fare dei pianissimi con il 3zo pedale l'unico modo è regolare lo scappamento a quasi un cm dalla corda....cosa dovrei fare?

    ringrazio molto... 

  11. ciao ragazzi, il mio problema riguarda un verticale Schulze Polmann datato circa 20 anni. il pianoforte non è mai stato usato dalla persona da cui l'ho acquistato, la meccanica è perfetta, il problema è che il peso del tasto è di circa 140 grammi, contro i circa 75 di un yamaha! ho controllato i vari attriti e non ce ne sono...però ho notato che non facendo lavorare lo smorzatore il tasto ritorna a pesare circa 70 gr, quindi reputo che il problema sia la durezza della molla degli smorzatori...ma....mi chiedo: possibile che dopo 20 anni invece di scaricarsi si siano caricate? possibile che la casa abbia fatto uscire un pianoforte con una meccanica più dura di un Bachmann??? e poi...come ruisolvo il problema? ho tentato di scaricarle ma rimangono comunque dure...dovrei cambiarle? vi ringrazio molto

  12. ciao a tutti, sono attualmente in possesso di un g2 yamaha mezza coda, ma schiacciando il primo pedale (quello che fa muovere la tastiera) si sente un fastidioso cigolio...ho tolto la meccanica e passato la saponaria su tutto il pianale in legno ma niente da fare. qualcuno può consigliarmi? il cigolio avviene per lo sfregamento tra pianale del pianoforte e quello della meccanica che si muove, e sembra provenire dal lato sinistro in fondo...

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