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Piano Concerto - Forum pianoforte

Natan

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Risposte postato da Natan

  1. Alcuni interventi

     

    http://www.pianoconc...artitura-serve/

     

    Di sicuro non aiuta a sviluppare l'orecchio interno e migliorare l'attitudine alla strumentazione/concertazione. Creare una riduzione (poi perchè dimostrarla estemporaneamente e non su carta? Così ci si costringe pure a stare nei limiti del presunto "tastierista"...vedi eventuali clarinettisti che ambirebbero a divenire direttori) probabilmente costringe all'analisi, ma si può fare benissimo in un corso di (appunto) analisi.

     

     

    ...diciamo che dipende pure dal tipo di musica

     

    A parte che "pezzo moderno di musica seriale" non ho capito cosa voglia dire, "Lettura della partitura non è "la partitura"

    ... per cui

     

    La "partitura" o "lettura della partitura"? [Corso superiore (va deto, eh!) assolutamente inutile che si propone in conservatorio]

     

     

    ...se leggi bene, non ci si riferisce alla padronanza di lettura di uno spartito ma alla sua esemplificazione o meglio, alla esemplificaizone di una riduzione tramite il pf.

     

    E se il candidato fosse un clarinettista?

     

    Ecco...saper leggere è una cosa, saper esemplificare (una riduzione) tramite il pf è un'altra

  2. conclusione: ovviamente quando sento 'la partitura non serve a nulla', penso sia una gran cazzata

     

    In realtà, anche nel topic incriminato, ti avevano spiegato che ci si riferiva ad un esame che si chiama "Lettura dell Partitura" ed in particolare al corso superiore...che è leggermente diverso.

     

    A leggere si legge ma, è come si "esplicita" il problema...hai presente il concerto per violino e orchestra di Berg...?...prova a suonarlo al pf tramite le sole 10 dita ;)

  3. Dal mio punto di vista il film è come il teatro, quella musica ha senso se ci sono le immagini. Sono le immagini che decidono quando è come la musica deve essere.

    Ad esempio, se in una scena festosa di un film ad un certo punto morisse il gatto, è normale nel contesto delle immagini che ci sia un improvviso mutamento della musica come atmosfera...ma se non ci fossero le immagini? Di sicuro non so se quella musica avrebbe lo stesso senso.

  4. Che dire Zadra, il fatto che uno capisca tecnicamente quello che ci ha messo dentro Beethoven lo porta ad adorare la sua musica...non biasimo Xenakis quando dice "difetti"?

     

    Penso che per un addetto ai lavori sia difficile non dare a Cesare ciò che è di Cesare...e di conseguenza rispondere "Mi piace". Ma non so quanto valga il parere di gusto, alla fine se non piacesse Beethoven (intendo anche in generale)... non sarebbe proprio un suo problema ;)

  5. "a me sembra un buon esercizio, uno studio sulla tecnica che De La Motte chiama "contrappunto a una voce". Ovvero, come tutti hanno già detto, la tecnica usata da Nyman (e da mille altri). Piacevole a tratti, noioso dal secondo minuto in poi. Ecco, mi sembra lungo, in definitiva. Se mai vorrai usarlo davvero come cellula di una colonna sonora, di una sonorizzazione o di quello che vuoi te, io piuttosto lo trasformerei in un loop. Ma non sono un compositore, quindi vedi te...

    Il titolo "Acqua" è pretenzioso assai, secondo me... tanto più che a me non ricorda affatto l'acqua..."

     

    Quoto, anche se non ci vedo nulla di male a non inventarsi sintassi o linguaggio nuovo. Il punto è che come abbiamo riscontrato in tanti, la ripetitività non è gestita al meglio; per cui non è forse ancora un buon esercizio; di sicuro mi sembra che ci sia musicalità che va ben dosata. A volte è questione di coraggio, dire: "Ok, questo pezzo durerà 2'...perchè oltre e troppo"...l'acqua aspetterà :)

  6. Visto che l1a) è stato già commentato, passo al caso b ); nella seconda proposta mi piace poco il raddoppio della sensibile sul quinto grado e trovo la voce tenorile sia troppo grave, l'avrei portata all'ottava sopra facendo 2 re all'unisono

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