Natan
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Risposte postato da Natan
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mmhm, non lo conosco ma il titolo mi sembra troppo in contrasto con il sottotitolo
Insomma, armonia contemporanea di 100 anni fa, quando è stato pubblicato, nel 1950?
(é pur vero che ci sono esempi di composizioni dodecafoniche del 1965...facciamo anno di pubblicazione 1970?)
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Io trovo importanti gli aspetti improvvisativi, dell' assecondare l'orecchio e della semplicità, direi essenzialità per essere più precisi. Però poi le due parole spese sul trattare una melodia puntano tutte a banalità (non semplicità), assenza di esemplificazione improvvisativa e se assecondare l'orecchio, vuol dire prendere più like su youtube...siamo a posto.
In effetti non si capisce questi oltre 100 brani di ("per", meglio) pianoforte cosa siano e a chi servano...ci sono soggetti come Webern che con 30 pezzi hanno riscritto un secolo di musica
Con simpatia
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Eppure, la musica cosiddetta "contemporanea" (che poi tanto contemporanea non è, se consideriamo che Cage è morto da oltre 25 anni) non ha mai veramente "conquistato il cuore" degli ascoltatori. Fatemi un esempio di un pezzo scritto dopo il 1950 (escluse le colonne sonore, che sono un'altra cosa) che trasmetta un'emozione così forte, che coinvolga l'ascoltatore, al punto di fargli desiderare di riascoltarla. Fatemi un esempio di un pezzo di musica "contemporanea" che sia ricordato ed apprezzato dal normale pubblico che va ai concerti, al di là dell'applauso di circostanza.
...e in effetti forse è il caso di iniziare ad ascoltare la musica contemporanea (e non Contemporanea) ovvero quella scritta nel XXI secolo. Inoltre non capisco perchè la musica da film dovrebbe essere esclusa...è un po' come escludere la musica per teatro.
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Da una scorsa veloce ci vedo lo sforzo di rispettare la fattibilità tecnica dei bicordi e penso che siano quasi tutti fattibili; dovresti provare le parti con lo strumentista per verificare se l'esito sonoro coincide con l'aspettativa.
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Hai proprio ragione Boesendorfer, probabilmente non basta un libro (o n libri) per fare un compositore
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Bach non da indicazioni sulla strumentazione, vale tutto purchè il risultato sia artistico
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Va considerato che pure una laurea triennale in medicina ti permette di iscriversi in conservatorio (al biennio) ma, ammesso che superi le selezioni, prativamente poi hai tutto il triennio di debito
Vale il viceversa
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L'ho postata in Strumenti a fiato perchè fra i suoni più fastidiosi per l'orecchio umano compare il flauto. Ammesso e non concesso che la fonte - non nota - ovviamente è giocosa, io se dovessi veramente includere qualcosa del flauto ... direi i multifonici.
Unghie su lavagna direi che concordo..gli altri due sono più psicologici
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Rispolvero, per i soliti passatisti retroavanguardisti
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Pedale d'armonia
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Devo guardarmela meglio ma in generale mi sembra troppo "piena", intendo che i divertimenti sono una buona occasione per lavorare a meno voci e articolare/caratterizzare meglio il materiale. Se noti ad un certo punto sparisce il violino II, l'unico che tace per diverse battute e quando rientra non lo fa con un frammento interessante. E sempre il violino II a tacere nuovamente dopo...gioca con violini I e II e crea un dialogo fra strumenti (e nel frattempo "ripartisci" i momenti di silenzio fra gli strumenti). Il pedale di armonia finale può essere articolato meglio....seppur molto migliorabile, guarda l'attegiamento del vc dell'allegro.
Queste sono le prime cose che inizierei a migliorare
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La matematica serve per comprendere i fenomeni fisici dei suoni, la musica è un'altra cosa poiché implica, in quanto linguaggio umano emotivo (e questo risponde anche ad un altro topic), la necessaria presenza della coscienza umana.
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Probabilmente l'unico testo in inglese sulle Klangreihen e la dodecafonia di Hauer (e dei suoi seguaci Steinbauer, Sengstschmid, Neumann). L'argomento è trattato in lingua italiana solo ed esclusivamente nel Manuale di Armonia Moderna e Contemporanea di Alberto Colla (edito da Carisch)
https://www.amazon.co.uk/Serial-Composition-Tonality-Dominik-Sedivy/dp/3902796030
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Discorso interessante, peccato che l'autore del topic si sia dileguato.
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Non ce l'ho
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A tal proposito Amadeus di settembre (rubrica Education) fornisce unospunto agli insegnanti. Si trovano vari riferimenti sull'argomento.
Nella rubrica viene presentato l'importante Master in Comunicazione Musicale dell'Università Cattolica di Milano (intervista al direttore didattico Gianni Sibilla)
Mi sembra una buona idea, anche se forse un po' datata.
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"O capitano! Mio capitano!"
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"Alterare la coscienza umana" ?!
...mah
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"Modesto" sul finale
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Dimostare che un brano è dodecafonico è una banalità. Senza fare affermazioni per sentito dire, basta avere la partitura.
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... pian pianino arriviamo a capirci
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Per me la cosa è semplice. Da quando è stato stabilito che l'arte ha bisogno del budget per cui dei soldi per sopravvivere (ricordo a tutti che la carta non è musica. La nona non ne risentirà, ma ricordo che se restasse in un cassetto non si porrebbe neanche il problema)..ci si basa su una torta, estremamente piccola.
O non mangia nessuno o ci mangiano tutti
Del resto vogliamo che il musicista sia una professione? Per cui dobbiamo essere pronti a soddisfare una clientela che ha le sue esigenze e i suoi limiti. Continuiamo a RI-ascoltare lo stesso brano per tutta la vita.
Chiaro come il sole.
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non possiamo chiedergli di fare solo repertorio moderno e contemporaneo, poiché gli effetti li conosciamo già...
Invece la nona non la conosce nessuno...ma per favore.
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(Massì... Chiudiamo tutti i teatri che di quelle rotture infinite e noiose non ne possiamo più...)
Più che altro lasciamo spazio all'arte a 360° e non solo ai soliti pezzi che fatturano
PS
Eppoi la musica è TUTTA interpretata, il lavoro è sempre lo stesso pure per i brani scritti nel 2016
Franco Donatoni: codici, sottocodici, emendamenti
in Composizione
Postato
L'emendamento potresti considerarlo come un cambio di regola a fronte di un evento voluto o NON voluto. Che ne so, applicando tutti gli automatismi finisci su un'ottava...che fai?
Parti da questa e la "sviluppi", oppure la "elimini" ... derogando la regola generale.
Non so se chiaro