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Piano Concerto - Forum pianoforte

ttw

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Risposte postato da ttw

  1. fino a quando non scriverò qualcosa di diverso:

     

    Non può essere legato al coraggio? Ad un certo punto bisogna camminare sulle proprie gambe. Per il brano alla fine, e non so perchè, ci sento molto dei brani: "giochi proibiti" e "il padrino".

     

    O comunque questo mi è venuto in mente al primissimo ascolto...e tutto sommato si fa ascoltare pure, salvo alcuni punti dove sembra "quasi" sbagliato. Non dirmi cosa vuol dire, ma è come se tu sentissi uno che canta musica (tipo pop) e ad un certo punto, anche se non conosci la canzone, dici: qui ha steccato.

     

    Spero di aver reso l'idea

  2. e non ritengo ne banale ne scontato ne facile questo risultato.

    Infatti avrà sicuramente lavorato tanto per ottenere questo risultato, non lo metto in dubbio. Ma non è della mole di lavoro che si sta parlando e in effetti:

     

    ne capisco le ragioni storiche che hanno portato alla composizione di questo tipo di musica da parte sua e di tanti altri!

    Ma del resto ogni brano va valutato in un contesto storico ed estetico, per cui oggi Beethoven non è superato (nonostante "ne capisco le ragioni storiche che hanno portato alla composizione di questo tipo di musica da parte sua e di tanti altri!"...parlo sempre di Beethoven e altri)...come dici tu Herma di Xenakis si. Tutti la "capiscono", forse la "compatiscono" per il lavoro che ci ha messo (parlo sempre di Herma, eh!), ma nessuno lo vuole ascoltare ... che è l'unica cosa che conta in musica...l'utilizzo delle orecchie ;)

  3. non è proprio come dici tu... ma vabbè!!!

     

    Infatti ti ho invitato a farmi leggere dove dice diversamente, io sono dispostissimo a cambiare idea. Basta che Xenakis dica che è andato ad orecchio per Herma, così poi capiamo pure che tipo di musicalità ha...nessuno nel topic di Herma ha scritto che gli piace. Neanche tu Scelsi ;)

  4. se pensi che xen non usasse le "orecchie" allora non siamo più daccordo!!! :P

     

    In realtà non lo penso io, lo scrive lui...basta studiare i suoi testi. Nei link postati da qualcuno, c'è scritto tutto per benino. Parlo sempre di Herma, trovami un link che dice il contrario, dove ammette che soggettivamente, grazie all'istinto musicale, ha scelto qualcosa ... e siamo d'accordo ;)

  5. @ttw

    . mica c'era solo schumann!

     

     

    Allora non c'era solo Xenakis!...ma che vuol dire? Se uno viene classificato fra i grandi, con quelli si deve paragonare. Altrimenti andrebbe redimensionato. Dato che così non vuole essere, che le prenda su se scrive una porcheria inascoltabile....quale Herma, che è un esperimento indifendibile, cosa che ho notato cercano di fare in diversi.

    Com'è che questa (Rebonds) funziona, Scelsi?

  6. che poi ci siano anche musiche meno riuscite di altre... beh è l'ovvietà più palese del mondo!

     

    Eh no! Dillo a tutti i grandi compositori pre avanguardia. Non mi risulta che dai fiamminghi a Bartok ci sia qualcuno che abbiano proposto brani non riusciti.

     

    Chopin ha scritto solo una fuga e grazie a dio si è fermato subito, Verdi ha sofferto un po' effettivamente, di Bach non mi viene in mente niente (magari fra il 50% delle opere che sono andate perdute ...)

    Mozart? Beethoven? Scriabin? Stravinsky? Messiaen? Wagner? Palestrina? Frescobaldi? Scarlatti? Schumann?

     

    Dov'è tutta questa musica fallimentare?

  7. Questo Stellina è stato composto dopo, 1987 e il 1989. In pratica è un aggressivo ostinato ritmico. Il suo sviluppo si basa su interpolazion di violenti accenti e viene progresivamente interrotto da veloci figurazioni (quelle eseguite dai wood blocks), fino al progressivo disfacimento in forti rulli.

     

    Alla fine l’ostinato iniziale sovrappone un’ulteriore linea dei wood blocks...pratiacmente è un esperazione sonora di un contrappunto ritmico ;)

     

     

    Ergo, non centra una mazza con la modalità di costruzione di Herma...

     

    Guarda caso, questo che funziona, è costruito su un principio musicale vecchio come il cucco: l'ostinato (usato per composizione tipo passacaglia, ciaccona ...).

     

    Come si può vedere non è un problema di sintassi ma di musicalità, qui non ci sono principi esterni da "rispettare"...vi pare che Puccini o Sciabin dovevano giustificarsi quando scrivevano la loro musica?

  8. Un esercizio che non ha bisogno di un regista che ti telefoni a casa.

     

    E' vero, però se c'è sempre qualcuno che valuta il risultato immagini+musica, per cui nel caso di autolearning...una parte di regia se la smazza il compositore :)

  9. Infatti TheSimon, penso che Talentuoso quello volesse sottintendere...dire che uno ha postato un commento non aggiunge valore alla discussione, se Thallo non fosse un moderatore mi farebbe pensare quasi a un intento malizioso.

     

    Thallo, se volevi farti riconoscere bastava scrivergli un mp.

     

    Detto questo..sarò onesto, mi ha un po' tediato e verso il quarto minuto ho mollato nonostante sapessi dai commenti che mancavano solo 30''.... personale difficoltà, vedo che ad alcuni è piaciuto, per cui problema mio.

  10. Più che con le braccia, nel mio lavoro si esercita molta forza proprio con le dita. Contrastare le vibrazioni - che, ti assicuro, sono piuttosto energiche - obbliga a irrigidire le dita della mano destra. Finora ho scampato tendiniti e altri problemi fisici, ma sono ugualmente perplessa. :unsure:

     

    Il libro di Sandor, "Come si suona il pianoforte", spiega per bene quali possono essere le cause di una tendinite o altri problemi...di sicuro non centra la forza ma come i muscioli vengono coordinati. Ergo: è più facile che la tendinite derivi da un'errata postura durante gli studi pianistici ... che da esercizi in palestra

  11. Alcuni elementi:

    - la prassi esecutiva ha il suo peso

    - quanta musica settecentesca ha indicazioni precise su fraseggi?

    - i compositori generalmente quando scrivono per tastiera (l'opera 49 è più cembalistica...più che pianistica) hanno ben presente come suonano o devono suonare gli altri strumenti

    - Il buon Charles Rosen (pace all'anima sua) a proposito dell'opera 49 diceva:

     

    "L'opera 49 appartine e alle sonate settecentesche."

     

    [...]

     

    "L'opera 49 n. 2 è meno personale (ripestto all'opera 49 n. 1). E' evidente che Beethoven vi dedicò poco impegno; mancano quasi del tutto segi di dinamica."

     

     

    Può benissimo essere che oltre alla dinamica non abbia segnato lo staccato per trascuratezza.

     

     

    Io penso che sia importante che l'interpretazione abbia una sua coerenza e se un interprete volesse fare uno staccato, in virrtù del fatto che l'identico passaggio suontato da una formazione orchestrale è proposto da Beethoven stesso con lo staccatto, non lo biasimerei...basta che questa scelta sia spesa in un contesto artistico e non tanto per....

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