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Altro che le macchine da cucire che si sentono oggi suonare Bartok!! Questo sì che è ritmo e non semplici accenti (pestati) che si sentono oggi. Bartok era un grandissimo pianista ed un eccezionale interprete non solo delle sue composizioni ma anche di altri lavori!
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In effetti in tutte le facoltà di letteratura vogliono studiare Harmony al posto di Foscolo...
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Troppo forte Ciccolini !!
Aldo Ciccolini: curioso aneddoto sul pianista Pachmann
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Si chiude il Concorso Pianistico “Città di Albenga”: vince il marchigiano De Padova
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... probabilmente "ar peggio"
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La notizia è del 2001, 11 anni e mezzo fa'...
2 gg fa
La Scala, Barenboim interrompe il concerto per rimproverare il pubblico
In Italia ci facciamo sempre riconoscere.C'è gente che va ai concerti di musica classica con lo stesso atteggiamento mentale con il quale andrebbe a sentire Vasco Rossi.
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Straordinario filmato di Arturo Benedetti Michelangeli che prova Concerto Ravel
Pezzi di storia
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Dalla premessa mi sembra che tu non abbia ancora preparato il compimento medio, forse è solo uno studio prematuro per la tua maturità tecnica e musicale.
A parte questo, chi ha stabilito qual'è la velocità giusta per il brano? Chi ha detto che l'unica possiiblità è 128/136?
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Poi, da grande, farà di testa sua. Ci mancherebbe.
Questa per me è una nota che stona, si impara anche (e matura) a fare di testa propria. Se si è schiavi fino ad età adulta di pappe pronte, difficilmente si imparerà a cucinarle di colpo.
Per cui il tuo ragionamento va bene solo nel caso uno non voglia diventare musicista, in caso contrario va maturata crescendo l'autonomia di giudizio e l'approccio critico alle revisioni. Passo possibile solo se si è abituati sin dall'inziio a (passatemi la forzatura) a fare una revisione e non prendersela bella e fatta.
Certa musica ha senso solo se si segue la prassi esecutiva, il maestro deve indicare i trattati, evidenziare le parti salienti, relazionare questi aspetti alla partitura e far crescere quello che in quel momento è un allievo e che un giorno diventerà un maestro.
Per cui la revisione va visto come ulteriore punto di vista e non come l'ancora di salvezza; in questa ottica condivido perfettamente il post di Silbermann.
PS
Dimenticavo, spesso certe revisioni contengono errori macroscopici che
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Da un lato è solo un problema di credibilità. Ogni soluzione in se può andare bene, ma è nella visione generale dell'opera che si può capire se veramente quella soluzione è più o meno musicale, il punto è relazionare la stessa al prima e al dopo.
Dall'altro, più in generale, quando si leggono i commenti dei grandi bisogna relazionarli in un contesto estetico ... non penso siano discorsi rivogibili ad un allievo di pianoforte, o meglio, il discorso andrebbe comunque contestualizzato. Gli assoluti in musica non esistono.
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Richiede maturità tecnica e musicale
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Concordo con TheSimon, per arrivare a suonare gli studi di Chopin ci sono già percorsi validi
Versioni facilitate fra l'altro esistono in commercio è sono tipicamente destinate a dilettanti, che giustamente vogliono suonare gli studi con le agevolaizoni del caso. Nulla di male, ma gli studi di Chopin sono una grande tappa per un futuro pianista, inutile pasticciarli nel caso si volesse andare avanti nei propri studi.
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Mi viene anche in mente che le finalità cambiano nel tempo, chi ha mai sentito un brano vocale di Bach durante la Messa? Ormai sono brani da concerto...e basta.
..e in effetti tutta l'opera di Bach per tastiere è "didattica"
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Quando si dice talento strepitoso...!
https://www.facebook.com/photo.php?v=151267964934112- 1
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60° concorso pianistico Ferruccio Busoni
http://www.concorsobusoni.it/it-94-1970.aspx
Preselezioni 20-29 Agosto 2014
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Condivido i pareri già espressi, mi sembra che il terzo tempo sia quello tecnicamente più acerbo, nel senso che la tecnica non riesce ancora a supportare la musicalità che vuoi esprimere e che emerge spesso ma a volte un po' penalizzata da alcune "incertezze". Comunque continua a studiare che vedrai che avrai grandi benefici, la sonata è molto difficile...persino Liszt, leggevo, la classifica fra le 10 (o quasi) più difficili
http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1945-le-sonate-di-beethoven/
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E' interessante la chiave di lettura sul ruolo di Mozart oggi e che si chiude con questa affermazione riportata da RedScharlach
Forse il fatto che "la sua musica abbia ben poco da dirci a noi persone d'oggi" spiega come mai sia tanto difficile ascoltare la musica di Mozart suonata in modo adeguato. Un anziano Maestro aveva ascoltato dei giovani musicisti che suonavano Beethoven e Schumann: non male. Poi dovevano suonare Mozart (era un concorso). Quando finiscono, non molto contento del risultato mi confida: "È con Mozart che vengono fuori le magagne!".
Mi sono sempre chiesto, sino alla rassegnazione, come mai con Mozart come fai fai, sbagli. In effetti non si incappa mai in problemi tecnici ma di scelte estetico interpretative. Premesso che quando suoni un brano di qualsiasi compositore c'è sempre il massimo esperto di turno che lo eseguirebbe in modo diverso (che ci dobbiamo fare, questo è il mondo), mi sembra che appunto l'intervento di RedScharlach metta il dito nella piaga a proposito di WAM. Ma la soluzione secondo voi risiederebbe "solo" nella filologia?
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Conoscete pezzi che contengano accordi di dodicesima? Ovviamente non arpeggiati e da suonarsi con una mano sola senza aiutarsi con l'altra.
Due domande:
- proprio accordi o bastano anche solo bicordi?
- Intendi che il brano contenga sezioni che procedono per dodicesima o ti basta che un brano ne contenga solo una?
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Ho l'umiltà di riconoscere di averle dette almeno 10 volte tutte e tre quando andavo a lezione da bambino !
... e chi non le ha mai dette?
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Per sorridere un po', ecco (secondo me) le tre frasi più ricorrenti degli allievi:
- al terzo posto : "questo punto proprio non mi riesce, ci ho provato tutta la settimana"
- al secondo posto : "no ma adesso mi metto sotto e recupero tutto"
- al primo posto indiscusso e per distacco : "MA A CASA MI VENIVA"
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Le sonate 5, 6, 10, 14, 24 erano fra quelle presentabili per l'ex corso inferiore di pianoforte; dato che non è più un vincolo attuale, perchè non spaziare in altre opere?
Io mi baserei su 2 parametri: gusto e livello tecnico richiesto in relazione alle proprie capacità.
Serve per un esame? In questo caso conta anche altro, tipo un livello minimo di difficoltà per accondiscendere le aspettative dell'eventuale commissione.
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Ci sono anche le registrazioni di R.Koczalski sul Pleyel di Chopin (Koczalski fu allievo di Mikuli che, a sua volta, fu un allievo importante di Chopin)
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Concordo con Pianoexpert, una "scuola" interessante è anche quella di Mozzati, perchè permette di affrontare lo studio della tecnica passando direttamente al repertorio.
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Video Storico: Grieg Plays Grieg Sonata in E minor Finale (abridged) Rec.1903
Documenti da conoscere per prendere coscienza della storia dell'interpretezione e soprattutto utile per capire l'idea che aveva il compositore della sua opera.
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Le tre frasi più ricorrenti degli allievi
in Studio
Postato
Caro Antonio, le cose che riesce a "controllare" un Maestro sono di gran lunga superiori in numero a quello che può fare uno studente, per cui è normale che a lezione qualche "rogna" salta sempre fuori.
Riassumendo in una parola: Controllo (del lavoro fatto)
... che solo un maestro può fare
Buon lavoro