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Piano Concerto - Forum pianoforte

BackSpace

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Risposte postato da BackSpace

  1. Solo a me sembra molto inutile questo modo di suonare, completamente privo di fraseggio: le strofe formano un unico polpettone, l'agogica è quella dei riproduttori midi e si percepisce la sola dinamica del forte che vorrebbe dare carattere brillante al brano. Inascoltabile.

     

    Spesso gli esecutori di queste musiche scelgono l'uniformità di dinamiche per essere vicini alla mancanza di dinamiche nel clavicembalo. Che senso ha tutto ciò? Se si fa la scelta di suonare al pianoforte, che senso ha snaturare lo strumento che si sta suonando?

  2. http://www.mindcheat...e-genetica.html

     

    La predisposizione genetica di cui ho parlato, quindi, esiste. Ma non nella forma immutabile alla quale siamo abituati a pensarla: non è un “io sono bravo a fare questo perché sono nato così, tu sei nato in un altra maniera e sarai bravo a fare altre cose”. Semplicemente è un “mi piace fare questo, quindi diventerò bravo a farlo”. Come ho detto in apertura dell’articolo le preferenze sono di origine genetica, e da esse si sviluppano i differenti talenti.

    Questo significa che non devi sentirti limitato da particolari capacità o incapacità a fare qualcosa: non sei bravo in un determinato compito solo perché non ti ci sei mai impegnato. Potenzialmente potresti diventare sia un eccellente filosofo, che un grandissimo matematico, che un fantastico artista. Devi solo impegnarti abbastanza. L’unica domanda che devi porti è: cosa ti piace fare?

  3. P.s. Sul web ho trovato solo un'immagine di un pianoforte con il mobile simile al mio, quello in questo annuncio http://www.1818aucti...ks-Ltd--London/

    le uniche differenze percettibili dalla foto, stanno nel colore (il mio è nero) e la marca. Per quanto riguarda i decori sul pannello frontale sono esattamente identici.

     

    Relatiamente a questo, tutti i pianoforti di quel periodo avevano quelle sembianze..ce ne sono pure molti con candelabri annessi. Un'altra cosa che li accomunava era la meccanica a baionetta ;)

  4. se vuoi studiare devi pagare, succede ovunque.

     

    Nessuno discute la tassazione, si discute il "teatrino". Se un ordinamento è chiuso...vuol dire che è chiuso. Se fosse aperto uno potrebbe farsi altri tipi di calcolo, dato che ogni anno è l'ultimo....si decidano. Così uno valuta cosa fare.

     

    Se uno non può valutare, o tutte le volte ogni stima viene invalidata da una deroga, allora la propria vita ne viene impattata.

     

    Chi aveva già un compimento medio nel 2011...con queste 2 deroghe (2012 e 2013), avrebbe potuto finire i propri studi...ma nell'incertezza e nella regola dell'ultimo minuto, uno ha dovuto cambiare rotta.

     

    Anche questa è "la vita" delle persone...

  5. Oddio, il triennio a Milano costa 800 € l'anno, i corsi tradizionali solo 550...considerando una fascia media di reddito dai 14000 ai 30000

     

    Se fai il tiennio, in termini di punteggio, hai meno del biennio perchè tutti sanno che il vecchio diploma vale come un biennio.

     

    Ergo, il percorso si allunga di 2 anni. Ergo spese aggiuntive, Ergo 2 anni in meno di lavoro e quindi entrate, ergo maggiore frequenza per cui maggiore spese di trasporto, ergo meno tempo per studiare (anche sui 10 anni di sovrapposizione o almeno dei 3 del corso superiore).

     

    Questa è la vita delle persone, se i corsi accademici sono una minkiata...che lo dicano, così uno si pianifica la vita ;)

  6. Adesso chiamo un'amica in segreteria al conservatorio di S. Cecilia e sento che mi dice. Mi sembra assurdo ! L'anno scorso hanno fatto il cinema per questi esami dei privatisti e per la chiusura delle iscrizioni al vecchio ordinamento e adesso se ne riescono come se non fosse successo nulla ? Intendiamoci, meglio così per tutti quelli che devono finire, ma è un comportamento assurdo !

     

    La classica pagliacciata! Si gioca con la vita delle persone...

  7. scusate ragazzi mi spiegate a cosa serve questa modulistica??per chi sta alla fine e deve finire il vecchio ordinamento??

     

    "Peggio ancora"...per iscriversi ad un corso "fuori catalogo".

     

    Sembra che volendo potresti pure fare l'ammissione al primo anno di pf...salvo limiti del vecchio ordinamento

  8. Non sono un esperto, però lavorare presso altri ARTIGIANI giova alla formazione...che si farebbe sul campo.

     

    Chiaro che sarebbe un investimento da parte tua perchè dubito spunterai molti soldi, visti i contratti (sempre se te ne faranno uno)

     

    Qualche anno fa la regione Lombardia aveva finanziato dei corsi di organaria, chiaro, è un altro ambito ma l'idea di fondo è la stessa.

     

    Io, in assenza di scuole, farei così...mi affiancherei ad un altro che ha il mestiere, e se mi piace al punto, lo farei pure gratis per arrivare a realizzare il mio sogno.

    • Like 1
  9. Se vorrei sbagliare ma se non erro nel periodo che ha trascorso in Austria, Beethoven è "passato" in una fabbrica di pianoforti, quella dei coniugi Johann Andreas e Nannette Streicher di Vienna, che erano degli ottimi suoi amici... però non era direttamente coinvolto nella costruzione degli strumenti

  10. Da un punto di vista "teorico", le tonalità sono tutte uguali, almeno nel sistema equabile temperato di intonazione.

    Da un punto di vista organologico, ogni strumento ha tonalità "preferite", sia per questioni di intonazione (i fiati hanno sempre qualche nota più stonata), sia per questioni di estensione e, soprattutto direi, per questioni di tecnica

     

     

    Concordo e fa coppia con quanto sceglie dilettante infatti se torniamo indietro nel tempo, nei sistemi non temperati le tonalità erano effettivamente diverse nella sonorità l'una dall'altra. Le trombe barocche erano tagliate solo in re o in do e quindi re maggiore e do maggiore diventavano, anche solo per effetto psicologico, più solenni e festose delle altre tonalità.

     

    La tastiera del pianoforte con l'accordatura temperata inganna: sul pianoforte effettivamente tutte le tonalità sono uguali, ma sugli altri strumenti no. Re maggiore sul violino permette di usare spesso le corde vuote, e anche se non le si usano risuonano lievemente per simpatia; un effetto che in mi bemolle maggiore non c'è, e questa tonalità suona di conseguenza più spenta sugli archi. A parte il fatto che il violinista, quando può, tende comunque a non suonare con l'intonazione temperata e quindi torniamo nel caso di prima.

     

    Una tromba tagliata in si bemolle suona più viva quando suona in si bemolle - con molte note senza l'uso dei pistoni - piuttosto che in sol maggiore, dove spesso bisogna usare il pistone con la ritorta più lunga, un maggiore circuito d'aria, spesso l'intonazione va corretta, etc. Qualsiasi clarinettista può suonare in qualsiasi tonalità sul clarinetto in si bemolle, ma chiaramente le tonalità con i bemolli sono più agevoli di quelle con i diesis (il contrario sul clarinetto in la). E una diteggiatura più agevole spesso diventa una esecuzione più rilassata - non per nulla i vecchi bandisti napoletani, per dire che la musica (o in generale una qualsiasi faccenda) si faceva complicata dicevano "qui andiamo nelle chiavette" (le chiavi per le note alterate).

  11. [streaming] The Fairy Queen a Glyndebourne

     

    Dal sito del Glyndebourne Festival, The Fairy Queen di Purcell diretto da William Christie nel 2009

     

    Primo atto:

    http://glyndebourne.com/production/fairy-queen?tab=group-watch-online

     

     

    Secondo atto:

    http://glyndebourne.com/fairy-queen-act-2

     

     

    Chi ha una connessione veloce può vederlo in alta definizione (disponibile sul sito fino al 17 agosto sul sito)

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