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Piano Concerto - Forum pianoforte

modale

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  1. ANALISI ARMONICA DI “Time remembered” - Bill Evans – Prima parte - Questa è una analisi di primo livello, cioè i Modi elencati sono quelli più ingoing. Nella seconda parte elencherò i Modi outgoing. Il brano può essere ascoltato al seguente link: https://www.youtube.com/watch?v=2VopGbXJ0tc E’ un brano modale a mio parere tra i più interessanti scritti da Evans. Il movimento modale è molto articolato per la presenza di diversi Modi, nove per l’esattezza, per questo il brano rientra nella categoria del “modale complesso”. Elencherò gli accordi siglati negli spartiti comunemente reperibili in letteratura, tenete comunque presente che l’accordo, in Armonia modale, identifica un Modo e quindi come tale va concepito ed eseguito. Eseguo l’analisi armonica seguendo la successione degli accordi così come presenti in spartito indicando prima il Modo e poi la scala appropriata per l’accordo. B-9: modo B dorian – scala D lydian Cmaj(#11): modo C lydian – scala C lydian Fmaj: modo F lydian – scala F lydian E-9: modo E dorian – scala G lydian A-7: modo A dorian – scala C lydian D-7: modo D dorian – scala F lydian G-7: modo G dorian – scala Bb lydian Ebmaj: modo Eb lydian – scala Eb lydian Abmaj: modo Ab lydyan – scala Ab lydian A-9: modo A dorian – scala C lydian D-9: modo D dorian – scala F lydian G-7: modo G dorian – scala Bb lydian C-7: modo C dorian – scala Eb lydian F-9: modo F dorian – scala Ab lydian E-9: modo E dorian – scala G lydian B-9: modo B dorian – scala D lydian Eb-9: modo Eb dorian – scala Gb lydian A-9: modo A dorian – scala C lydian C-9: modo C dorian – scala Eb lydian F#-9: modo F# dorian – scala A lydian B-9: modo B dorian – scala D lydian G-9: modo G dorian – scala Bb lydian Ebmaj: modo Eb lydian – scala Eb lydian D-9: modo D dorian – scala F lydian C-9: modo C dorian – scala Eb lydian Ovviamente trovandoci di fronte ad un brano modale, non possiamo parlare di tonalità, la scala lydia prevalente nel senso che è più presente è Eb lydian, per cui a mio parere il centro tonale è Eb lydian ed intorno ad esso gravitano gli altri modi creando tensioni e distensioni modali che poi risolvono in Eb lydian, questa idea è confermata anche dal fatto che l’accordo terminale di riposo è C-7 la cui scala di riferimento è Eb lydian. Da notare il lungo plateau modal di rara bellezza che comincia in nona misura con il A-9 e termina in ventiduesima misura con G-9. Esso è caratterizzato da una sequenza di Modi di tipo dorian ed il movimento armonico è affidato esclusivamente al cambio di tonica modale mentre il modo resta lo stesso, meraviglioso pedal point modale nel senso che non adoperiamo una nota o un gruppo di note ripetute, come in armonia tonale, ma un intero modo per creare il pedal point. Il brano non è caratterizzato da particolari movimenti tensivi in quanto i Modi adoperati sono solo due: dorian e lydian. L’alternanza in varia maniera dei due modi, il Dorian più tensivo ed il lydian meno tensivo, determina le tensioni e distensioni modali. Da notare l’assenza di scale modali che inducono ad un sound tonale e cioè non esistono il modo ionian ed il modo mixolydian. Da sottolineare che il lungo plateau modal dorian che si estende dalla nona alla ventiduesima misura è fondamentale ed è la chiave di lettura del brano nel senso che crea la lunga tensione che poi risolve in Eb lydian, altro motivo per ritenere che questo modo sia il centro tonale della composizione. Per quanto riguarda l’andamento delle toniche modali esistono intervalli di tipo diverso ma quello più presente è l’intervallo di quarta giusta che invertito è un intervallo di quinta giusta e crea quindi una cadenza mascherata gradevole per il fatto che segue la legge degli overtones. Ci sarebbe ancora molto da dire, andremmo oltre lo scopo di questo articolo. Utile consultare testi specialistici.
  2. ANALISI ARMONICA DI “AUTUMN LEAVES” – J.Mercer Seconda parte Nella prima parte ho elencato le scale più “ingoing” da suonare sugli accordi del brano nel corso della improvvisazione. Nella seconda parte elencherò le scale più “outgoing”. A: A-7 / D7 / Gmaj7 / Cmaj7 / F#-7b5 / B7 / E- / E- / B: F#-7b5 / B7b9 / E- / E- / A-7 / D7 / G maj7 / G maj7 / F#-7b5 / B7b9 / E-7 Eb7 / D-7 Db7 / Cmaj7 / B7b9 / E- / E- / A-7: C diminished tono/semitono, è possibile convertire l’accordo in A-7b5 e suonare su questo la scala Eb lydian. D7: C diminished tono/semitono, Eb lydian, Ab lydian, Gb lydian Aumentata. F#-b5: C diminished tono/semitono. E’ possibile convertire l’accordo in F#-7 e suonare su questo la scala A lydian. B7b9: A lydian, G lydian aumentata. E-: conversione in E-7b5 e utilizzo di scala Bb lydian. Giuseppe Perna.
  3. Colgo l'occasione per ricordarvi che il mio testo "Armonia funzionale" tratta i modi nel loro utilizzo in armonia tonale, modale, modale cromatica. Lo considero un completamento dei testi di Persichetti e Ulehla. http://www.pianoconc...tica-cromatica/ http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/2966-solo-piano-performance-to-elena-depiro/
  4. Ci sono funzioni legate alla tonalità, funzioni legate alla modalità - tipo la gravitazione modale - e funzioni legate al cromatismo che essendo per sua natura non diatonico ma intervallare ammette funzioni legate agli intervalli. Ovviamente le funzioni di una catgegoria non sono operanti in un'altra categoria. Capisco che la risposta è laconica ma occorrerebbe un testo intero per rispondere alla tua intelligente domanda. Il testo ....c'è.
  5. http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/2732-armonia-funzionale-tonale-modale-modalecromatica-cromatica/
  6. ANALISI ARMONICA DI “AUTUMN LEAVES” - J.Mercer Le scale indicate sono quelle più "Ingoing". Nel prossimo articolo, per lo stesso brano indicherò le scale più "outgoing". A: A-7 / D7 / Gmaj7 / Cmaj7 / F#-7b5 / B7 / E- / E- / B: F#-7b5 / B7b9 / E- / E- / A-7 / D7 / G maj7 / G maj7 / F#-7b5 / B7b9 / E-7 Eb7 / D-7 Db7 / Cmaj7 / B7b9 / E- / E- / A: Le prime tre misure contengono il II-V-I maggiore che risolve in Gmaj7, segue il II-V-I minore che risolve in E-, triade di tonica. B: sono presenti gli stessi II-V-I maggiore e minore ed in più la sequenza E- Eb7 / D-7 Db7 / che risolve in Cmaj7. In questa sequenza gli accordi Eb7 e Db7 sono i sostituti tritonici rispettivamente di A7 e G7. SCALE ADOPERABILI A-7: C lydian, C lydian augmented, C lydian diminished, D7: C Lydian, C Lydian augmented, C Lydian diminished. Gmaj7: G Ionian, G Lydian, G Lydian augmented. Cmaj7: C Lydian, C lydian augmented, C Lydian diminished. F#-7b5: C Lydian, C Lydian augmented, C Lydian diminished B7b9: Eb Lydian augmented E-: G Lydian, G Lydian augmented, G Lydian diminished La sequenza E- Eb7 / D-7 Db7/ Cmaj7 essendo finalisticamente orientata verso la risoluzione in Cmaj7 accetta le scale C lydian e C ionian. Giuseppe Perna
  7. Direi che i testi di Persichetti e di Ulehla trattano l'Armonia del Novecento ma contengono anche importanti insegnamenti attualissimi e che vengono adoperati nel jazz modale.
  8. Buongiorno Maestro, le rispondo con ritardo in quanto sono stato un pò fuori sede, colgo l'occasione per farle i migliori auguri per il Natale e il nuovo anno. Credo che il concerto verrà registrato, nel caso sicuramente posterò un video. Grazie, a presto. Giuseppe Perna
  9. La tragica vita di Elena Ducas mi ha trasmesso delle emozioni che spero sia riuscito ad esprimere con la musica.
  10. Informo gli amici del Forum che il 28 Dicembre 2013 terrò un concerto in "solo piano performance" presso il Castello di Trani alle ore 20.30. Il concerto sarà totalmente improvvisato sul tema: " Il castello di Trani tra mistero e realtà".
  11. Ti ringrazio per la segnalazione e per la stima, Oscar P; e colgo l'occasione per informare che i contenuti della mia musica sono espressi nel libro che ho da poco scritto: http://www.armoniamo...01_archive.html http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/2732-armonia-funzionale-tonale-modale-modalecromatica-cromatica/
  12. Ciao Rotore, per quanto riguarda il copyright e quindi la paternità dell'Opera mi sono spedito una raccomandata con dentro il testo e che ovviamente aprirò solo se sarà necessario, inoltre ho donato l'Opera al Conservatorio musicale di Foggia ottenendone una ricevuta con data, firma e timbro. Ciao
  13. Ciao Bit, non esiste la Casa Editrice perchè le condizioni contrattuali a me proposte da diverse case editici erano inaccettabili in quanto tiravano l'acqua ad un solo mulino,...il loro. Per il momento non intendo sciupare in mani improprie la mia Opera, in futuro si vedrà. Il testo, al momento, è disponibile contattando l'autore all'indirizzo: gppinoperna04e@gmail.com
  14. Ringrazio coloro che stanno apprezzando questa Opera che a mio avviso potrebbe cambiare le prospettive di molti musicisti che sono orientati verso la composizione e l'improvvisazione. In effetti è un testo destinato al musicista che voglia approfondire le conoscenze sulla Armonia, in particolare quella modale ed al musicista che sente di avere dei contenuti ma non riesce ad esprimerli in termini di composizione ed improvvisazione. Per comporre o improvvisare bisogna avere le idee molto chiare dal punto di vista della conoscenza della Armonia, creare queste conoscenze è l'obiettivo principale che mi sono posto nel creare questa Opera. A mio avviso l'aspetto più importante della mia Opera è che lo studio teorico non è fine a se stesso ma è affiancato dall'ascolto dei miei brani i quali contengono i concetti espressi nel testo. L'armonia tonale non viene trattata in quanto tale ma per le possiblità che possiede l'Armonia modale di intervenire nei brani tonali evitando così la ripetitività di tante soluzioni armoniche scontate, (modalizzazione o verticalizazione di composizione tonale). Infine, la naturale evoluzione della Armonia modale diatonica verso l'Armonia modale/cromatica, e dulcis in fundo, verso l'Armonia intervallare nella quale si va oltre il concetto scalare diatonico della composizione ed oltre il concetto terziale degl accordi. Sono sempre disponibile, per coloro che riceveranno il libro, per chiarimenti didattici, lezioni pratiche, incontri.....
  15. Vi segnalo la disponibilità della seguente Opera: ARMONIA FUNZIONALE - Tonale - Modale - Modale/cromatica - Cromatica Il sottoscritto, Giuseppe Perna, ne è l'autore. Disponibile su richiesta presso l'autore: gppinoperna04@gmail.com Giuseppe Perna, Compositore Musicista foggiano, è un pianista, scrittore e teorico addentrato nella modalità della musica e delle sue relative armonizzazioni. Già autore di altri saggi sull’armonia modale, Perna in questo nuovo e definitivo libro sull’argomento dà dimostrazione di quanta libertà e quante novità possano ricavarsi dall’approfondimento di una tematica sviluppata in modo moderno e che erige le proprie virtù grazie all’esperienza diretta sul campo: una serie preziosa di consigli pratici finalizzati non solo alla pratica improvvisativa, ma anche utili per un corretto approccio “pensante” alla materia, in verità oggi trascurata perché ritenuta erroneamente senza possibili ulteriori sviluppi. Perna, con “Armonia Funzionale” sfata molti preconcetti, scrive con una chiarezza proverbiale, che può ben essere compresa anche dai non addetti al settore ed illustra i suoi pensieri con pentagrammi illustrativi fornendo accorgimenti di pensiero che raramente trovate nell’àmbito della scarsa letteratura musicale in questione, almeno quella disponibile attualmente in Italia. Quindi, un libro unico, che dimostra attaccamento alla sua visione musicale (di cui si consiglia l’ascolto in prospettiva di una migliore comprensione), che corre in solchi che rifiutano etichette o similitudini, e che vuol dimostrare come le scoperte dirette ed emozionali sullo strumento possano essere una base imprescindibile per l’evoluzione matura di qualsiasi musicista. Nota editoriale Giuseppe Perna suona esclusivamente improvvisando ed ha sviluppato uno stile molto personale. Le sue composizioni hanno carattere meditativo dal vago sapore orientale per il frequente uso dei Modi cromatizzati secondo una tecnica personale ed in assenza spesso di una struttura melodica ben definita. Tecnicamente possiamo parlare di stile modale-cromatico nel quale, come egli dice, - l’improvvisazione è libertà, libertà dalle regole di una didattica esigente e severa, un cammino rischioso non per l’artista ma per raggiungere quel pubblico che non vuole pensare a quella musica interiore che spesso è vulnerabilità, fragilità, debolezza, canoni avulsi dalla società della felicità = sopraffazione in cui viviamo - Nota dell' Autore Ritengo sia una carenza il fatto che molti autori abbiano dimenticato che l’ascolto è di vitale importanza nel processo di apprendimento. Intendo evocare un ritorno a tale pratica. Dal punto di vista didattico l’ascolto, l’analisi di ciò che si ascolta, confrontato con lo studio del testo produce risultati di gran lunga superiori ai due metodi presi separatamente. E’ possibile ascoltare composizioni create ed eseguite dall’Autore in “solo piano” effettuando il download degli albums da diversi negozi on line del tipo “www.apple.com” E' possibile ascoltare alcune compsizioni dell'Autore in solo piano performance al seguente link: http://www.youtube.c...K3_fMg7MKjLE71A In allegato, indice dell'Opera.
  16. What's on your mind?

  17. What's on your mind?

  18. modale

    Canto Locrio n.1

    http://www.youtube.com/watch?v=0D_E0JV7R_s Improvvisazione live sul Modo Db Locrian in cui una vena "arabica" completamente interiorizzata nel suono si scontra con melodie estemporanee ed evocative. (il Modo Locrian è estremamente tensivo ed instabile e ciò è dovuto al fatto che la scala Locrian dalla quale origina il Modo non possiede la quinta giusta, quest'ultima è indispensabile per l'equilbrio armonico di una scala visto che è uno dei primi armonici di una tonica).
  19. http://www.youtube.com/watch?v=n76uYrjqd7Q Improvvisazione live in Db Ionian Il Modo Ionian costruito sulla scala Ionian ha un basso grado tensivo ed una notevole stabilità, ciò permette al Modo di trasmettere sensazioni di equilibrio e tranquillità. Molti pianisti hanno subìto il fascino delle proprie origini culturali. Negli ultimi vent'anni la riconsiderazione dei rapporti tra Oriente ed Occidente ha sollecitato produttori e maestranze interessate a promuovere molti progetti di musicisti che si trovavano lungo quella sorta di elle allo specchio, che va dal Marocco al Medio Oriente e poi risale su nell'Europa fino ad arrivare alle etnie russe (vedi lo stuolo dei pianisti Ecm). Ma pochissimi hanno preso in considerazione le derivazioni più antiche che vedono coinvolta tutta l'area del mediterraneo nella modalità di tipo orientale: in questo senso il pianista Giuseppe Perna è un'oasi in un deserto. I suoi due ultimi cds in piano solo appena pubblicati ripercorrono questo connubio "virtuoso" tra l'espressione classica così come l'abbiamo conosciuta dal romanticismo fino all'impressionismo di Debussy e le teorie delle relazioni armoniche utilizzabili attraverso le scale modali. Ma è un percorso fatto di originalità che pur avendo nei soliti personaggi di riferimento il substrato stilistico temporale, fugge da qualsiasi reiterazione poichè affronta in maniera approfondita la modalità come frutto non solo di una preparazione artistica specifica (che in questo blog state ormai conoscendo tramite i suoi articoli), ma anche di una sentita compenetrazione agli oggetti sottointesi delle composizioni. "Taormina" è l'esempio più maturo del Perna-oriented, che per la prima volta affronta il formato "rischioso" della lunga durata dei brani. Le ombre pensose del "Il fuoco dell'Etna" si alternano con le melodiche aperture alla bellezza di "Canto della Sicilia"; "La Valle dell'Agrò" stabilisce un nuovo contatto tra l'antica storia occidentale ed il misticismo di stampo orientale, uno splendido brano che è suonato tutto in piena avanscoperta delle possibilità armoniche tratte dall'improvvisazione modale, così come in "Canto per Francesca Martinez Paris" si coglie anche un senso completo della drammaticità nello sviluppo della composizione. "Canto per Taormina" ammette, di fianco al dubbio e al mistero che costituisce il leit-motiv del brano, delle splendide oasi armonico-strumentali: un contrasto retto in maniera personalissima, meravigliosamente impreziosito dal rallentamento saltuario dei tempi.
  20. La scala lydia si forma utilizzando l'intervallo di quinta, se utilizziamo tale intervallo abbiamo: C-G-D-A-E-B-F#. Sul quinto grado della scala lydia c'è la scala ionica. La scala ionian si forma interrompendo l'intervallo di quinta per creare il tritono F-B: C-G-D-A-E-B-F. Perchè interrompere? Sicuramente per creare una dominante che risolva sulla triade di tonica! Ma facendo questo l'armonia viene ridotta all'osso. Questo mi fa ritenere che alla base del sistema tonale non può esserci una scala che non rispetti l'intervallo di quinta. Quindi credo che la scala ionian sia un prodotto della scala lydia e non viceversa. Se alla origine della organizzazione tonale poniamo una scala lydia l'armonia tonale diventa quella che si costruisce sullla scala che nasce dal quinto grado della scala lydia e tutto il resto dove lo mettiamo? Il II-V-I non esiste più nella scala lydia. La musica non può ridursi ad un "turn around". D'altronde se prolunghiamo la successione degli intervalli di quinta fino alla fine otteniamo la scala cromatica, La scala perfetta è la cromatica, perché limitarsi a suonare sette note? La scala lydia è un estratto, una sintesi della scala comatica come lo è la scala Ionian. Ecc perchè prima dicevo che Vedere l'Armonia come Armonia tonale e basta è come vedere un paesaggio dal buco della serratura.
  21. Ora, affermare che un intervallo abbia una tonica è un'opinione che però va giustificata: io non credo assolutamente sia così ma potrei ricredermi di fronte a un'accurata e accorata motivazione.(Zedef) Bene, cerchiamola insieme questa motivazione, credo che Russell non parli a caso dicedo che nell'intervallo C/F la tonica sia F e dicendo che la scala C Ionian abbia due toniche: C ed F. Scusatemi se insisto ma sono convinto che la risposta a questo quesito sia cruciale per inquadrare l'organizzazione tonale. Alla base della organizzazione tonale c'è una scala ionica o lydia? In effetti molte scale/accordi della armonia tonale contengono la IV aumentata: lidia aumentata, lidia dominante, toni interi, scale octofoniche diminuite, scala blues. E' più semplice pensare che in realtà alla base del sistema tonale ci sia una scala lydia e non una scala ionica quasi sempre alterata dalla presenza di una quarta aumentata. Perchè concepire come fonte della organizzazione tonale una scala destinata ad essere in uno stato quasi costante di alterazione! Poi la scala lydia ha sicuramente una sola tonica e ritengo che questo sia un requisito indispensabile per una scala da porre come origine della organizzazione tonale. Grazie per la collaborazione
  22. Da quello che leggo mi pare di capire che secondo voi non esiste la tonica dell'intervallo di quarta giusta ed inoltre che la scala ad esempio C Ionian abbia C e non F come tonica? Ho letto (G. Gramaglia - Teoria armonia jazz - pag 25,26) che la scala ionian deriva alla scala lydia quindi nel caso di C ionian questa deriverebbe da F lydian, forse questo piegherebbe perchè secondo Russell la vera tonica della scala C Ionian sia F. Cosa ne pensate? Per favore rispondete in maniera semplice perchè non ho una gran cultura in ambito armonico.
  23. risposta per Frank. Nella scala Lydia non esiste il II-V-I, cioè non esiste sul quinto grado la dominante primaria che risolve sulla triade di tonica. Vedere l'Armonia come Armonia tonale e basta è come vedere un paesaggio dal buco della serratura.
  24. Perchè questo silenzio intorno alla affermazione di G Russell! E' una affermazione cruciale che porta a rivedere molte cose se non tutto in ambito della armonia, prima fra tutte di considerare al centro della organizzazione tonale la scala lydia e non la ionica con tutte le conseguenze pratiche e non più teoriche che la cosa si porta dietro di se. Ho aperto questa discussione con i preciso intento di conoscere il vostro parere perchè è chiaro che G. Russell potrtebbe essersi anche sbagliato.
  25. SCusate il casino, i computers non sono il mio forte, per vedere l'immagine bisogna spostare il cursore inferiore verso destra.
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