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Risposte postato da Marziano
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Quando il segno di battuta è collocabile storicamente e che funzione aveva alle sue origini.
Posso ipotizzare che si voleva semplicemente rendere più chiara la lettura dello spartito ma mi è venuto un dubbio, ci sono altri motivi legati ad esempio alle danze o alla struttura strofica dei testi?
Non è che abbia trovato grandi risposte a parte excursus delle diverse notazioni ... e nei libri di teoria e solfeggio ci si limita a dire a cosa serve oggi.
Qualcuno ha notizie e fonti?
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Il tuo intervento mi è piaciuto, però estrapolo questa parte:
L'importante è imparare e capire che il suonar bene, forse, è un mix irriducibile di articolazione, caduta, rotazione, movimento del polso che ognuno di noi dovrebbe raggiungere in relazione alle proprie caratteristiche fisiche e al proprio gusto... fino ad arrivare a quello "stato di grazia" che vorrebbe un buono strumento e il giusto approccio psicologico.
I tecnicismi da soli sono sempre sterili ... e aggiungo che il talento va coltivato anche superando livelli di difficoltà progressivi e Chopin secondo me è un gradino importantissimo e intermedio; magari di base ci metterei il Gradus di Clementi
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Allora solo quelli sono dei veri pianisti ? Eppure mi sembra di ricordare moltissimi nomi di grandi pianisti del passato che ne avranno suonati 4 o 5 incluso un certo Arturo Benedetti Michelangeli. Famosa è la citazione di Alfred Cortot quando lo ascoltò (E' nato il nuovo Liszt !).
Premesso che un conto è quello che uno ha inciso e un altro è quello che ha studiato (leggevo che Michelangeli è uno di quelli che ha un repertorio "privato"), ... qui ci si riferisce a quello che uno ha o dovrebbe aver studiato...Michelangeli ha inciso forse uno dei brani più difficli di Chopin.
E sappiamo tutto che Chopin scriveva gli studi anche per se stesso e per arrivare a livelli di tecnica tali da permettergli di studiare i suoi brani di repertorio...un po' come se gli studi non lo fossero
Beato lui!
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e ancora.... ma chi se ne frega se TU non ascolti, Trade1! E se non leggi... ne abbiamo già parlato "altrove" e Babbitt dice cose sacrosante: se sei un musicista, devi studiare e devi studiare anche contemporanea. Se non studi la musica che ascolti allora probabilmente non ti piacerà nessuna musica complicata, neppure quella contemporanea (o quella antica, come ho già detto...).
A parte che avevo proposto io l' "interessante" articolo di Babbitt ... deduco che Chopin abbia saputo fare musica facile, peccato che non mi sembra proprio.
Se per questo neanche nessuna opera seria di Mozart mi sembra facile...eppure ...
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ok...rinnovo la domanda
"I primi brani del repertorio che ne hanno fatto uso? ...dividendoli in due casi: quelli che si aprono con questa ritmica e quelli che usano tale soluzione come forma di sviluppo."
a questo punto pre '900, perchè quello è pieno...sul prima ci sono dubbi o non ci sono proposte verificabili.
Grazie a chi vorrà darmi una mano.
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Grazie per gli uteriori contributi, per cui prima del '900 il 4 contro 3 non veniva usato, giusto?
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... mi riferivo al pianoforte, grazie Lestofante per le segnalazioni. Ci tenevo proprio al 4 contro 3...
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Avevo passato questo link
http://solfeggioinrete.altervista.org/
confermo che mi sembra fatto bene.
Per i programmi, ogni conservatorio fa le sue proposte, la sua offerta didattica...dovresti sentire il docente di riferimento.
Grazie.
Pensavo che i programmi fossero unificati come il vecchio esame di Teoria e Solfeggio che un po' rimpiango...
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Io tempo fa avevo provato un software (Ear master 5) peccato che è a pagamento ma ha un periodo di prova di 7 giorni.
A me è piaciuto tanto, ci sono un sacco di esercizi di varie difficoltà. Utilissimo per i bambini ma non solo, per la sua grafica e per come è impostato( si ha l'impressione di giocare).
http://www.earmaster...CFQdG3wodOk6sFQ
Cmq sulla rete ci sono un sacco di dettati melodici(tipo esame), ma credo che sia primariamente utile il canto.
Grazie, la versione completa 135 euro
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Qualcuno conosce i contenuti dei corsi di Ear Training proposti dai conservatori e se c'è in giro materiale didattico utile?
Graize
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4/4, alla mano dx 4 ottavi, alla mano sx una terzina di ottavi.
E' normale essere in difficoltà durane lo studio? E' ordinaria amministrazione trovarsi davanti a questo tipo di polirtmia? I primi brani del repertorio che ne hanno fatto uso? ...dividendoli in due casi: quelli che si aprono con questa ritmica e quelli che usano tale soluzione come forma di sviluppo.
Grazie in anticipo
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Vi consiglio di vedere il Film, nonostante i sottotitoli mi è piaciuto molto. Permette veramente di conoscere questo grande artista e anche se uno è un po' profano del Jazz dopo il film è come se lo avesse sempre amato.
Se qualcuno avesse mezza idea di vederlo, lo faccia
Breviario Beethoveniano
in L. V. Beethoven
Postato
Che sito Meraviglioso!!!
Grazie Eagle