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Piano Concerto - Forum pianoforte

Zazza

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Risposte postato da Zazza

  1. Esempio.

    All'inizio di pagina 2 il metronomo a cosa fa riferimento?

    Per questo praticamente dice che un ottavo di prima è uguale a un quarto da 10 in poi. E' un po' contraddittorio in quanto poi dice quanto vale il quarto...probabilmente vuole dire all'interprete che, indicazione precisa a parte, il rapporto è croma verso semiminima

     

    Tu dirai: ma si viene da un 5/8...che praticamente è un 3/8+2/4 (se un quarto è veramente uguale ottavo) ... per cui a 10...è presto detto

  2. Come sempre i termini hanno un significato:

     

    http://www.treccani.it/vocabolario/incoerenza/

     

    In senso proprio, mancanza di coerenza, di coesione fra le parti di un corpo

     

    a. fig. Mancanza di connessione logica (nelle idee, nel parlare), di uniformità (per es. nello stile), di coerenza nelle proprie affermazioni o nel modo di procedere, di fedeltà ai propri principî, e sim. In psicopatologia, i. delle idee, disturbo dell’ideazione, tipico della schizofrenia, caratterizzato dal susseguirsi di idee senza alcuna continuità e nesso logico.

     

    In effetti qualcuno parlava di STILE

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  3. Natan, immagino questo ;)

     

    http://it.wikipedia.org/wiki/Retorica_musicale

     

     

    La retorica musicale vuole adottare gli stessi strumenti adottati dalla retorica classica in modo da rendere la musica più vicina al linguaggio umano, tentando quindi di accattivare maggiormente l'ascoltatore, convincendolo del valore dell'opera musicale, mettendo l'ascoltatore in un particolare stato d'animo. Altro scopo di tale disciplina è il perseguire la bellezza del discorso musicale, attraverso la combinazione di ritmo, accenti ed altezze. È da sottolineare che non esiste un'unica retorica, ma che ogni epoca storica ha sviluppato diversi modelli, musica moderna compresa.

  4. non capisco...

    Vivaldi (le Quattro stagioni) era solo un esempio, non poi così tanto casuale.

     

    Ma il punto non è questo, non ci si può illudere di fare cultura musicale facendo "solo" educazione musicale...l'introduzione nel discorso di un compostiore di musica d'Arte o Colta che sia conferma questo ragionamento.

    Ci mancherebbe altro che Vivaldi non sia contento, ma pure io lo sarei...ma il punto iniziale non era questo e dopo aver educato qualcuno alle 4 stagioni, tu gli farai ascoltare la musica di un coevo di Vivaldi, che richiede una diversa conoscienza, e saresti punto a capo. Appunto perchè il punto di vista non quello è culturale, ma educativo.

     

    E ti assicuro che non è così semplice già il passaggio Vivaldi--> Bach...figuriamoci altro.

     

    Per cui educhiamo al canto, al ritmo, all'ascolto...educhiamo, educhiamo. Ma quando si tratta di cultura, la musica cambia subito e, mi ripeterò, ci sono in primis addetti ai lavori che non hanno voglia di andare oltre un certo limite...perchè una persona comune dovrebbe averne?

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  5. Riporto una parte di intervento citato da Xenakis prelevando da un altro topic

     

    Ma perchè mai bisogna “portare la musica a tutti”? Cos'è questa stupida ostinazione contemporanea a banalizzare tutto, a falsificare tutto, a trasformare ogni cosa in fast food o junk food? Perchè questo sacro terrore della COMPLESSITA'? La complessità è anche approfondimento, penetrazione, viaggio in luoghi altrimenti inesplorati, competenza (una parola che oggi non interessa a nessuno). Ah no, “l'arte è per tutti”, conta “quello che mi trasmette”… ma chi l'ha detto?

     

    La realtà è questa, l'arte non è per tutti

  6. Giusto. Giustissimo ciò che dici: «traguardi raggiungibili».

    Allo stato attuale delle cose, mi pare che se le Quattro stagioni di Vivaldi o la Sinfonia Pastorale riuscissero a fare breccia - e rimanervi! - in un adolescente sarebbe già una grandissima cosa. No?...

     

    ...sai che da qui il passo fra dire che Vivaldi è cultura ...e Stockhausen no ... è molto breve?

     

    Io dico che già si sta ripiegando, se l'obiettivo è fare cultura...non può esistere cultura di Serie A e cultura di Serie B. Poi a dirla tutta è richiesto un altissimo livello culturale per certe opere...da qui il gioco a ribasso sino a Gigi d'Alessio...

  7. Tu la tua

    (sai tu quale. io mi fido)...

     

    Non mi sono proprio spiegato :(. Io non ci vedo nessuna battaglia. Kontakte di Sotckhausen non è un'opera accessibile ad una persona comune, ci sono addetti ai lavori che nonostante hanno esperienza trentennale nel settore non ci capiscono una mazza...come si può solo immaginare che uno abituato a una semplicità (per non dire banalità) sconcertante possa solo avvicinarsi ad un monumento come quello. Io sono abituato a canalizzare le energie verso traguardi raggiungibili, non verso missioni impossibili....

  8. Eppure un secolo fa la musica d'arte non era per tutti e non arrivava a tutti...a me sembra la medesima situazione, con la differenza che adesso uno ha la possibilità, se curioso o incuriosito, di accedervi facilmente.

     

    Non è che prima tutti scegliessero di accedere alle sale da concerto e adesso no. Prima neanche c'era la possibilità, adesso c'è ...ma forse tutto è invariato.

     

    Per cui quale battaglia? Gli amanti della Pausini di turno c'erano anche ai tempi di Schumann, solo che al posto di ascoltarla per radio o su internet o sull'ipod...l'ascoltavano in piazza. Di sicuro non nei Teatri o ai luoghi accessibili solo alla nobilità, che alla fine frequentavano solo per darsi un tono o mostrare il proprio ceto, piuttosto che realmente interessati ad ascoltare quello che realmente c'era da sentire.

     

    O almeno, io mi sono fatto questa idea....

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  9. Intanto l'editoria italiana è come se non esistesse, per cui inutile appellarsi a quella :(

     

    Inoltre ci sono lettori per cui non ho capito qual'è il problema, o meglio...prima di chiudere dovrebbero quanto meno provare ad alzare il costo (sempre se si tratta di un problema di mancanza di guadagno (che è uguale a ricavi meno costi)).

    • Like 1
  10. Intendo che nel Lied, che fra l'altro è diventato un genere consolidato con Schubert, la griglia non è il gioco fra 2 tonalità ma il servizio dell'armonia al testo. Chiaro che in un movimento di sinfonia non si può parlare di testo, ma neanche mi sembra che Mozart si muova nell'ottica di elaborare la melodia dell'andante in nessun modo...insomma, non c'è una vera elaborazione motivica più tipico del Lied. Qui mi sembra più che altro che si tratta di pannelli al servizio dei tipici percorsi (armonico/formali) della forma sonata.

     

    Però temo di non aver capito appieno cosa intendi...mi unisco alla richiesta di Abate. Grazie.

  11. Non è raro in Mozart il lied-sonata.

     

    E' vero, però in questo caso mi sembra che Mozart dia più peso alla contrapposizione armonica che all'elaborazione "Liederistica" del materiale...per intenderci vince la contrapposizione delle 2 aree armoniche (tonica/dominante) che un elaborazione di altro genere. Per cui forse più forma sonata...no?

     

    Cosa dice Zedef, a cosa ti stavi riferendo in particolare?

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