Zazza
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Visto che trattasi di pianoforte e non violino, perchè la scelta della tonalità di sib minore? Sicuramente in la minore avrebbe avuto la stessa resa (gradevole) ma probabilmente avrebbe facilitato la lettura. O ci sono ragioni extra musicali? (vista la dedica)
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Su Petrucci non c'è l'opera indicata da Frank? Se ci fosse, sapremo se è una trascrizione del brano stesso...che si può fare
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Mi sfugge lo scopo, intendi creare una sorta di falso storico? Te lo chiedo perchè esordisci dicendo che vuo fare un imitazione stilistica, per cui la più fedele copia di Beethoven, ma po concludi dicendo "gestirli liberamente in modo elastico". Se sei nel campo della ricostruzione stilistica allora la libertà è limitata alla gabbia di Beethoven; nel caso specifico ad una certo suo periodo.
O ti interessa solo la forma sonata, che citi all'inizio del post?
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Cosa si intende precisamente con orchestra con fiati a due?
Archi più 2 fl, 2 ob, 2 cl e 2 fg?
Oppure i fiati, giustamente, includerebbero anche gli ottoni?
Vuol dire con i fiati a due ovvero qualsiasi strumento a fiato per coppie, non tutti per forza ma quelli che ritieni utili. Chiaramente l'orchestra a due ha una sua storia già citata da qualcuno. Ma oggi come oggi puoi sbizzarrirti, puoi anche arricchire con tastiere e strumenti d i colore, quella classica è solo una base.
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Arrangiamenti ad hoc o già esistenti. Il forum ha diversi compositori, stai cercando qualcosa in particolare?
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Anteprima tratta dal video tutorial
http://youtu.be/uMbUVoG-5eg -
Forse gli autori professionali dispongono di dighe compositive, impianti formidabili quanto a tecnica, capacità ed esperienza, capaci di produrre laghi, cascate e rapide prodigiose.
Qualsiasi sia la finalità del comporre, la tecnica non è mai un limite. Il limite sta nel scrivere brani al servizio della tecnica, invece la stessa dovrebbe essere al servizio della Musica.
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Vi giro un estratto della presentazione del CORSO DI VIDEOSCRITTURA MUSICALE CON MAKEMUSIC FINALE; un video-tutorial completamente in italiano dedicato al programma di notazione musicale più diffuso al mondo (22 ore e mezzo contro le 7-8 ore -mediamente-di altri software quali Photoshop, MS Office, AutoCAD, per cui vastissimo)
Nel dettaglio:
- 7 parti divise per argomenti generali
- 32 filmati in alta qualità
- Oltre 22 ore di contenuti video
- Spiegazione chiara ed esauriente di tutte le funzioni, anche le più complesse, con numerosi esempi ed immagini
- 25 files in formato MUS e altri contenuti allegati per le esercitazioni
- E in più due introvabili omaggi: il font per le sigle degli accordi in italiano e il font per i segni di elisione del testo cantato, realizzati in esclusiva assoluta per questo corso!
Per il programma "Finale" non esisteva alcun manuale in italiano fin dai tempi di "Nuovo Finale con brio", pubblicato da G. Piermarini nel lontano 2002; l'unica alternativa consisteva nella consultazione del ponderoso e poco pratico manuale ufficiale, tradotto nella nostra lingua dallo staff di Midimusic.Praticamente questo tipo di pubblicazione multimediale, oltre ad essere una novità assoluta per l'Italia, va a colmare un vuoto molto sentito dagli utenti italiani.
C'è anche la possibilità di acquistare il prodotto in capitoli separati, cosicché gli utenti che già conoscono il programma e desiderano approfondire solo alcune funzioni possano comperare solo le parti che interessano.Link al sito, penso che Giorgio (iscritto a pianoconcerto.it) gradirà, buona fortuna.
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Con firefox no problem
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C'è un ampia scelta, spesso però si tratta di melodie con siglati...non so se sei autonomo in questo. Altrimenti bisogna trovare qualcosa con l'arrangamento già scritto. Ah, solo pf (o tastiera)?
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Ci mancherebbe anche altro Be4stElectrjc, volevo solo dire che sono tecnicismi legati a precise morfologia della mano. Alkan lo conosco solo di nome, ma visto quando il pf si è imposto, diffuso e quando la tecnica pianistica di riflesso ha avuto la sua evoluzione, è già tanto che nell'800 ci sia qualcosa che faccia al caso tuo. In effetti Chopin conferma di essere un grande innovatore, Rachmaninoff se lo poteva permettere, viste le sue mani...inoltre entrambi scrivevano e suonavano, per cui perchè non investire energie in brani adatti alla propria mano e tecnica?
Io non so chi altro compositore possa rispondere alla tua esigenza ma scaverei in Liszt, Scriabin e qui compositori pianisti e con grandi mani che potevano permettersi di eseguire dodicesime e scriversele in proprie opere. Purtroppo posso solo ragionare in termini di "selezione".
Io se dovvessi inserire delle dodicesime nei brani che scrivo, non essendo io pianista, mi baserei su precise indicazioni del committente. Mi viene anche in mente nel cercare nel repertotio per mano sola, avendo a disposizione una mano sola e una grande tastiera, può essere che capiti qualche arditezza.
http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3638-repertorio-mano-sinistra
Spero di essere stato almeno un minimo utile
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Non conoscevo il lavoro di Terenzio, sicuramente S. è un compositore molto importante, non penso faccia parte dei giganti del secolo scorso per innovazione; sicuramente per il suo gusto e la grandezza della sua musica lo annovero fra i grandi e non c'è bisogno che lo dica io
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Come suggerisce Gerardo mi orienterei a commissionare un lavoro ad hoc a qualche compositore, magari lavorando con lo stesso a stretto contatto come si fa di solito per brani un po' "particolari". Del resto chi oggi come oggi ha un apertura di una dodicesima? Sicuramente l'uno per mille dei pianisti. Troppo poco per basare i propri brani su soluzioni tecniche non "standardizzate".
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Dai, non siamo pessimisti. La fantasia va comunque stimolata. E sfaterei un po' il mito legato al fatto che tutto è ispirazione, che sul totale del lavoro cuba una piccola percentuale, guai se non ci fosse...ma se manca tutto il resto, ai voglia ad "espiare.
Stimolare la fantasia non è propriamente insegnarla, ma concordo sul discorso e serve moltissimo mestiere per esprimersi nella composizione.
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infatti esistono corsi e cattedre di armonia.
Ma di melodia?
Le cattedre di armonia tipicamente sono dedicate al carattere di complementarità della materia, hai modo di misurarti sulla melodia nei corsi di composizione.
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Siamo sicuri che la musica deve essere per forza logica?
Molta musica è logica
Diciamo che, pensando alla didattica, spesso capita che il maestro di composizione cerchi di trasmettere un po' di logica ai discenti, anche perchè la fantasia non è insegnabile
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si ... però poi precisa "inutile" ... rovinando quando detto prima.
Più che rovinare, precisa che per lui la musica da intrattenimento è inutile. Ne prendiamo atto.
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cadi nello stesso errore di Castaldi. Quello che lui ignora o vuole ignorare è che Mozart scriveva quasi tutto per intrattenimento ...
No, scusa. Ma castaldi cosa dice? Proprio questo
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Condivido quasi tutto quanto detto da Castaldi ... quello che non mi è piaciuto è il commento su Mozart, viziato anche da un'evidente contraddizione : parla di una splendida sinfonia basata sulle note "pe-pe-pe po-po-po" e poi definisce la musica di Mozart "inutile" ... allora è splendida o è inutile ? Bah ... parlare adesso di inutilità di una musica scritta nel 1700 è fuoviante. Lui dice che Mozart era come adesso la musica Pop e che la si può ascoltare durante il pranzo o durante altre attività ludiche. Tirata un pò ci può anche stare, ma non si può certo generalizzare ... potrei essere d'accordo se parliamo dei trii, di qualche concerto per pianoforte o di qualche sinfonia giovanili ... non si può certo definire così le messe, le ultime sinfonie, i concerti della maturità le opere ecc.
Praticamente RStrauss, se volessimo trovare un criterio "comune", potremmo dire che si "salvano" dal discorso di Castaldi le opere più contrappuntistiche, che per definizione sono anche quelle più "dotte" (soprattutto se il contrappunto sfocia nella fuga)
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Meglio mi# che mi, perchè raddoppieresti una settima. Chiedevo solo per sapere quanto fossi consapevole.
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A battuta 6 c'è un mi ai soprani contro un mi# ai contralti, è voluto?
E' scritto per pf o è una riduzione di comodo? Lo chiedo perchè nel caso fosse pensato per le classiche 4 voci, capita spesso che tutti i reparti cantino al limite acuto dell'estensione. Il si al soprano è impegnativo, in un caso reale meriterebbe il "solo" e anche a freddo la seconda nota dei soprani è un la acuto, anche li bisognerebbe trovare una soluzione di comodo. I tenori spesso impiccati intorno al sol acuto
Se invece fosse scritto per pf, come non detto.
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Do è il sesto grado abbassato di "mi", ci meti una sesta tedesca e fai scendere il basso a "si" con mi maggiore in quarta e sesta...e sei a casa
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Sogno
in Questo l'ho scritto io !
Postato
Certo, sei un violinista.
Dipende dallo strumento ed è una questione molto oggettiva. Il temperamento equabile non crea nessun colore, ogni tonalità è uguale all'altra...cambia solo l'altezza. Il trasporto di un semitono è praticamente impercettibile e non stravolge la struttura di un brano pianistico. Ovviamente il discorso non regge ad esempio per archi e la voce.