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Piano Concerto - Forum pianoforte

Zazza

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Risposte postato da Zazza

  1.  Diciamo che mi trovo a mio agio con molti bemolli piuttosto che con molti diesis!!

    Certo, sei un violinista.

     

     

    ma sicuramente posso dire che tonalità come il Re b o il Sol b (e le loro relative) mi sono spesso state congeniali, forse per il loro particolare colore un po' più scuro e nostalgico. Ma é sicuramente un giudizio personale.

    Dipende dallo strumento ed è una questione molto oggettiva. Il temperamento equabile non crea nessun colore, ogni tonalità è uguale all'altra...cambia solo l'altezza. Il trasporto di un semitono è praticamente impercettibile e non stravolge la struttura di un brano pianistico. Ovviamente il discorso non regge ad esempio per archi e la voce.

  2. Visto che trattasi di pianoforte e non violino, perchè la scelta della tonalità di sib minore? Sicuramente in la minore avrebbe avuto la stessa resa (gradevole) ma probabilmente avrebbe facilitato la lettura. O ci sono ragioni extra musicali? (vista la dedica)

  3. Mi sfugge lo scopo, intendi creare una sorta di falso storico? Te lo chiedo perchè esordisci dicendo che vuo fare un imitazione stilistica, per cui la più fedele copia di Beethoven, ma po concludi dicendo "gestirli liberamente in modo elastico". Se sei nel campo della ricostruzione stilistica allora la libertà è limitata alla gabbia di Beethoven; nel caso specifico ad una certo suo periodo.

    O ti interessa solo la forma sonata, che citi all'inizio del post?

    • Like 1
  4. Cosa si intende precisamente con orchestra con fiati a due?

     

    Archi più 2 fl, 2 ob, 2 cl e 2 fg?

     

    Oppure i fiati, giustamente, includerebbero anche gli ottoni?

    Vuol dire con i fiati a due :) ovvero qualsiasi strumento a fiato per coppie, non tutti per forza ma quelli che ritieni utili. Chiaramente l'orchestra a due ha una sua storia già citata da qualcuno. Ma oggi come oggi puoi sbizzarrirti, puoi anche arricchire con tastiere e strumenti d i colore, quella classica è solo una base.

  5. Forse gli autori professionali dispongono di dighe compositive, impianti formidabili quanto a tecnica, capacità ed esperienza, capaci di produrre laghi, cascate e rapide prodigiose.

     

    Qualsiasi sia la finalità del comporre, la tecnica non è mai un limite. Il limite sta nel scrivere brani al servizio della tecnica, invece la stessa dovrebbe essere al servizio della Musica.

  6. Vi giro un estratto della presentazione del CORSO DI VIDEOSCRITTURA MUSICALE CON MAKEMUSIC FINALE; un video-tutorial completamente in italiano dedicato al programma di notazione musicale più diffuso al mondo (22 ore e mezzo contro le 7-8 ore -mediamente-di altri software quali Photoshop, MS Office, AutoCAD, per cui vastissimo)

    Nel dettaglio:
    - 7 parti divise per argomenti generali
    - 32 filmati in alta qualità
    - Oltre 22 ore di contenuti video
    - Spiegazione chiara ed esauriente di tutte le funzioni, anche le più complesse, con numerosi esempi ed immagini
    - 25 files in formato MUS e altri contenuti allegati per le esercitazioni
    - E in più due introvabili omaggi: il font per le sigle degli accordi in italiano e il font per i segni di elisione del testo cantato, realizzati in esclusiva assoluta per questo corso!


    Per il programma "Finale" non esisteva alcun manuale in italiano fin dai tempi di "Nuovo Finale con brio", pubblicato da G. Piermarini nel lontano 2002; l'unica alternativa consisteva nella consultazione del ponderoso e poco pratico manuale ufficiale, tradotto nella nostra lingua dallo staff di Midimusic.

     

    Praticamente questo tipo di pubblicazione multimediale, oltre ad essere una novità assoluta per l'Italia, va a colmare un vuoto molto sentito dagli utenti italiani.

    C'è anche la possibilità di acquistare il prodotto in capitoli separati, cosicché gli utenti che già conoscono il programma e desiderano approfondire solo alcune funzioni possano comperare solo le parti che interessano.

     

    Link al sito, penso che Giorgio (iscritto a pianoconcerto.it) gradirà, buona fortuna.

    www.giorgiobussolin.com/finale

    • Like 2
  7. Ci mancherebbe anche altro Be4stElectrjc, volevo solo dire che sono tecnicismi legati a precise morfologia della mano. Alkan lo conosco solo di nome, ma visto quando il pf si è imposto, diffuso e quando la tecnica pianistica di riflesso ha avuto la sua evoluzione, è già tanto che nell'800 ci sia qualcosa che faccia al caso tuo. In effetti Chopin conferma di essere un grande innovatore, Rachmaninoff se lo poteva permettere, viste le sue mani...inoltre entrambi scrivevano e suonavano, per cui perchè non investire energie in brani adatti alla propria mano e tecnica?

     

    Io non so chi altro compositore possa rispondere alla tua esigenza ma scaverei in Liszt, Scriabin e qui compositori pianisti e con grandi mani che potevano permettersi di eseguire dodicesime e scriversele in proprie opere.  Purtroppo posso solo ragionare in termini di "selezione".

     

    Io se dovvessi inserire delle dodicesime nei brani che scrivo, non essendo io pianista, mi baserei su precise indicazioni del committente. Mi viene anche in mente nel cercare nel repertotio per mano sola, avendo a disposizione una mano sola e una grande tastiera, può essere che capiti qualche arditezza.

     

     

    http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/3638-repertorio-mano-sinistra

     

    Spero di essere stato almeno un minimo utile

  8. Non conoscevo il lavoro di Terenzio, sicuramente S. è un compositore molto importante, non penso faccia parte dei giganti del secolo scorso per innovazione; sicuramente per il suo gusto e la grandezza della sua musica lo annovero fra i grandi e non c'è bisogno che lo dica io :D

  9. Come suggerisce Gerardo mi orienterei a commissionare un lavoro ad hoc a qualche compositore, magari lavorando con lo stesso  a stretto contatto come si fa di solito per brani un po' "particolari". Del resto chi oggi come oggi ha un apertura di una dodicesima? Sicuramente l'uno per mille dei pianisti. Troppo poco per basare i propri brani su soluzioni tecniche non "standardizzate".

  10. Dai, non siamo pessimisti. La fantasia va comunque stimolata. E sfaterei un po' il mito legato al fatto che tutto è ispirazione, che sul totale del lavoro cuba una piccola percentuale, guai se non ci fosse...ma se manca tutto il resto, ai voglia ad "espiare.

     

    Stimolare la fantasia non è propriamente insegnarla, ma concordo sul discorso e serve moltissimo mestiere per esprimersi nella composizione.

  11. Condivido quasi tutto quanto detto da Castaldi ... quello che non mi è piaciuto è il commento su Mozart, viziato anche da un'evidente contraddizione : parla di una splendida sinfonia basata sulle note "pe-pe-pe po-po-po" e poi definisce la musica di Mozart "inutile" ... allora è splendida o è inutile ? Bah ... parlare adesso di inutilità di una musica scritta nel 1700 è fuoviante. Lui dice che Mozart era come adesso la musica Pop e che la si può ascoltare durante il pranzo o durante altre attività ludiche. Tirata un pò ci può anche stare, ma non si può certo generalizzare ... potrei essere d'accordo se parliamo dei trii, di qualche concerto per pianoforte o di qualche sinfonia giovanili ... non si può certo definire così le messe, le ultime sinfonie, i concerti della maturità le opere ecc.

    Praticamente RStrauss, se volessimo trovare un criterio "comune", potremmo dire che si "salvano" dal discorso di Castaldi le opere più contrappuntistiche, che per definizione sono anche quelle più "dotte" (soprattutto se il contrappunto sfocia nella fuga)

  12. A battuta 6 c'è un mi ai soprani contro un mi# ai contralti, è voluto?

     

    E' scritto per pf o è una riduzione di comodo? Lo chiedo perchè nel caso fosse pensato per le classiche 4 voci, capita spesso che tutti i reparti cantino al limite acuto dell'estensione. Il si al soprano è impegnativo, in un caso reale meriterebbe il "solo" e anche a freddo la seconda nota dei soprani è un la acuto, anche li bisognerebbe trovare una soluzione di comodo. I tenori spesso impiccati intorno al sol acuto

    Se invece fosse scritto per pf, come non detto.

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