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Piano Concerto - Forum pianoforte

Stellina

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Risposte postato da Stellina

  1. Apro questa discussione soprattutto per coloro che come me hanno poca dimistichezza con l'informatica.

     

    Come fare per registrare le proprie esecuzioni utilizzando il computer? Io ho provato a collegare la mia tastiera alla scheda audio del PC provando il registratore di suoni di Windows, ma la qualità è pietosa e la durata delle registrazioni non può superare i 60 secondi :(

     

    Idee?

  2. Ho capito il senso del tuo precedente intervento

    In relazione a questo

    per «manierismi al pianoforte» avevo inteso solo ed esclusivamente manierismi di tipo musicale (quelli che si possono notare anche ad occhi chiusi, per intenderci ;))

    potresti fare degli esempi di manierismi esclusivamente musicali? Che ne so, comparando 2 versioni di qualche opera esemplificativa?

  3. Poi uno può entrare ed uscire dal palcoscenico come ne ha voglia, muggire e soffiare mentre suona, ondulare la testa (sapete la storia del si si versus no no?), girare gli occhi come vi pare, alla Allevi andare a caccia di mosche...

     

    Si può approfondire, io in generale trovo inutile tanti attegiamenti...anzi, mi infastidiscono pure. Non so come dirlo, mi distraggono :(

  4. Ad una mia amica è successo che durante il quinto di pianoforte, da una finistra è entrata una folata di vento che ha girato inavvertitamente le pagine... è sbiancata e sta cosa l' ha messa seriamente in difficolà...devo dire che è stata brava a proseguire a memoria e poi in qualche modo ne è venuta fuori :D

     

    Non penso sia una cosa piacevole...

  5. Evgeny Kissin - Chopin Polonaise-Fantaisie in A-flat major, Op. 61

     

    http://www.youtube.com/watch?v=ge1uw3UjoUQ&feature=related

     

    Mi sembra un'esecuzione assai notevole, se non straordinaria. Non penso superi Richter, ma si pone in un altro ordine di idee, anche interpretative.

    In più c'è un'intelligibilità del particolare mai fine a se stessa, che Richter, a dire il vero, lascia spesso in secondo piano subordinandola alla sua visione pre-impressionistica.

     

    Grande interprete e grande pianista.

     

    Volevo condividere sta cosa, magari i più non saranno d'accordo ...

  6. Faccio questa domanda strana perchè ultimamente mi sembra che ci sia una "strana" moda.

     

    Sono entrata in possesso di alcune cantate di Bach dirette da un certo Suzuki che non conoscevo :(.

     

    La lettura e l'esecuzione mi sembrano veramente convincenti, e mi pare che possano degnamente accostarsi al miglior Richther. Ma sarebbe troppo bello per essere vero... "tutto vero". La registrazione è, come spesso mi capita di sentire, piena di riverbero. Sembra addirittura fatta in una chiesa coi microfoni fuori.

     

    E allora mi sono domanda: davvero gli ingegneri del suono non sanno che dal vivo il cervello e la coscienza "eliminano" il riverbero mentre se lo si trova su una registrazione si sente tutto e di più? Che gusto c'è a non voler ottenere un suono pulito, soprattutto con la musica di Bach, che sappiamo tutti com'è costruita...la cui sublime polifonia se ne avvantaggerebbe molto più di quanto accadrebbe con altri autori?

     

    O mi sbaglio io, e anche dal vivo si sente tutto sto reverbero?

  7. Giro ;)

     

    http://www3.lastampa.it/costume/sezioni/articolo/lstp/459884/?google_editors_picks=true

     

    Claudio Abbado importa

    in Italia il"Sistema"

    delle orchestre giovanili

     

    EGLE SANTOLINI

     

    milano

    Luca Vacchetti, anni 12, di Torino, è già sul podio: direttore dell’Orchestra Pequeñas Huellas, che vuol dire piccole impronte. Giorgio Napolitano l’ha nominato Alfiere della Repubblica, ma lui mica si è montato la testa: gli hanno insegnato che la musica serve a educare alla pace e a formare alla democrazia, e anche se sei una «bacchetta magica» (così si chiama il corso seguito da Luca) con gli altri devi crescere e collaborare.

     

     

    Dal Venezuela l’utopia realizzata di José Antonio Abreu sta dunque radicandosi anche in Italia. Il 16 dicembre 2010 si è costituito il comitato «Sistema delle orchestre e dei cori giovanili in Italia», copresieduto da Claudio Abbado e dallo stesso Abreu e guidato da Federculture e dalla Scuola di Musica di Fiesole. Sono 27 i nuclei già operativi, ai quali presto se ne aggiungeranno altri tre, e 6.500 circa i bambini dai 4 ai 14 anni (ma sui limiti d’età c’è elasticità) che ne seguono i corsi.

     

    Un’esperienza ineguagliabile, «perché - riassume Roberto Grossi, presidente di Federculture - imparare uno strumento significa frequentare il laboratorio della propria personalità, vivere il rapporto con gli altri in modo non violento e non distratto, accumulare una ricchezza emotiva che ti accompagnerà per la vita».

     

    Ma a tali meraviglie corrispondono purtroppo grandi difficoltà economiche e l’impermeabilità delle istituzioni. Racconta Grossi che ci si è costituiti in Onlus «visto che il disegno di legge per un finanziamento statale con diramazioni regionali giace da tempo alla Commissione cultura della Camera», e tutto è sulle spalle di insegnanti entusiasti e totalmente volontari. Per trovare fondi ci s’industria, anche organizzando raccolte di strumenti da dare ai bambini: è successo al Petruzzelli di Bari e alla Scala, il 21 ottobre si ripete a Roma al Parco della Musica.

     

    Quanto ne valga la pena lo spiega Sabina Colonna Preti, docente di viola da gamba, solista nei «Brandeburghesi» di Bach con Abbado, anima del Sistema in Piemonte: «Lo sa che cosa vuol dire far suonare il violino per sei ore la settimana a un bimbo piccolo? è una quantità enorme di tempo, eppure ce la facciamo. L’importante è formarli dalle basi e tutti insieme. A Torinosiamoriusciti ad aprire tre asili musicali nel quartiere di San Salvario più uno a Torrazza Piemonte,eprestoci sarà anche quello nel quartiere di Barriera di Milano. Alla primaria «Rayneri» di San Salvario, poi, un modulo non aveva il tempo pieno e lì ci siamo inseriti noi per un esperimento unico in Italia: pomeriggi interi di violino, trecinque volte la settimana. A differenza dei grandi, gli orchestrali bambini non sono competitivi: è un lavoro di squadra perfetto».

     

    Andrea Lucchesini, direttore artistico della Fondazione Scuola di Fiesole, racconta di come sia stato affidato alla storica istituzione fondata 38 anni fa da Piero Farulli un compito delicatissimo, quello della formazione dei formatori: «Finora abbiamo organizzato tre incontri di base per una settantina di insegnanti, presto contiamo di approntare un corso vero, con tirocinanti. Lo spirito di Abreu viene conservato nei principi generali, pur tenendo conto del nostro diverso tessuto sociale».

     

    Ma tutto, in fondo, era già stato pensato qualche secolo fa. Ricorda Roberto Grossi: «Nel Settecento, Antonio Vivaldi insegnava la musica alle orfanelle di Santa Maria della Pietà. A Venezia, e anche lì scatta la coincidenza: Venezuela vuol dire piccola Venezia, e così lo chiamò Amerigo Vespucci quando arrivò in quella laguna con le catapecchie. Questo è il prossimo progetto di collaborazione con Abreu: si chiamerà “La Musica ViVe”, Vi per Vivaldi e Ve per Venezuela».

  8. Mi sono accorta di aver trascurato questo interprete che, da quanto ho capito, non gode di una grande stima dell'opinione pubblica o comunque non è mai stato paragonato ai grandi

     

    Eppure ascoltando questo video mi sembra che abbia tecnica, classe ed equilibrio da vendere

     

     

    che ne pensate? Come spiegate che questo musicista sia rimasto sempre impantanato in questo limbo di blanda considerazione? Anche su youtube c'è relativamente poco riguardante lui.

  9. come si crea una vera indipendenza delle mani? Studio a mani separate e il pezzo scorre senza intoppi, ma quando unisco le mani non riesco a controllare l'indipendenza

    Unendo le due mani lasci invariata la velocità e pretendi di eseguire allo stesso tempo delle mani separate ... oppure abbassi la tacca del metronomo ?

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