Stellina
-
Posts
157 -
Joined
-
Last visited
-
Days Won
2
Content Type
Forum
Profiles
Calendar
Downloads
Risposte postato da Stellina
-
-
... oh, un "trafiletto" da leggere? ... e quando mi passa ... non parliamo dei testi indicati da Shark ...
-
Condivido questo filmato di Nono, potete sentire da lui stesso cosa significava per lui fare musica, dal 56esimo secondo.
Peccato che sia 34 Mb e il sistema non me lo faccia caricare, dice espressamente:
Si basa sulla concezione culturale di Antonio Gramsci, no protesta come l'espressionismo, coscienza del proprio tempo, utilizzazione delle tecniche nuove non come asservimento alla tecnologia ma come strumento in funzione di un ideologia"
Ma qual'è questa "ideologia"? Sta a vedere che un ebentuale disegno musicale è veramente esculso ...
-
Continuate pure, il discorso mi interessa per cui non lo voglio considerare OT
-
... devo dire che descrive bene l'inverno. Mi piace
-
Io trovo simolante la domanda di Natan, effettivamente se uno conoscesse già il pezzo (e lo avesse studiato) si accorgerebbe delle sfumature ... ma al primo ascolto, e magari senza supporto della partitura, dubito uno si accorga...l'ambito armonico non è così definito da dire a "orecchio"...quello ha steccato; ... e neanche quello melodico poi è veramente così "cantabile".
Si vede tanto che sto cercando già alibi ?
Volevo ringraziare in particolare Thallo perchè è l'unico che per ora ha ceramente cercato di dare un suggerimento legato all'approccio anche se, ovviamente, ho trovato molto utile e istruttiva tutta la conversazione.
Per cui grazie infinite ancora.
-
L'ultima discussione che ho proposto mi ha acceso diverse lampadine, mi piacerebbe sapere in base a cosa un interprete sceglie il proprio repertorio. Ovviamente non mi riferisco all'età scolare ma quando i temuti studi sono finiti ed uno deve andare in giro a suonare e fare concerti.
Come vi siete mossi? Quali sono le discriminanti? Etc.
Grazie in anticipo
-
Anche se non ho proprio portato a casa un metodo ho ricevuto un sacco di spunti...grazie infinite. Chiaramente il discorso è ancora aperto...se uno proprio volesse perseverare ....
-
Grazie Lestofante, dirai...prima cosa è procurarsi la partitura
-
Infatti la mia "battuta" stava a segnificare che in relazione alla domanda:
> Come si affronterebbe lo studio di un brano tipo questo?
si presume che abbia già valutato che mi interessa, poi uno può passare o meno una o la sua metodologia.
Comunque mi fa piacere sapere che a TheSimon non piaccia, ci sta...infatti non pretendo che tutti poi si cerchino il mio video sul tubo
-
.... non si ascolta mai abbastanza
Concordo, se non avessi prima ascoltato non avrei mai saputo che mi potesse piacere. Il problema è avvicinarsi ad un repertorio di questo tipo ... forse non c'è neanche didattica ...
-
...la mia era una richiesta seria ...
-
Come si affronterebbe lo studio di un brano tipo questo?
Yuji Takahashi_Herma(Iannis Xenakis)
http://www.youtube.com/watch?v=fKu4MJNbsfI
Non pensavo, ma riesce a piacermi ...
-
Ecco un piccolo esempino
J.S.Bach - Pedalexercitium BWV 598
Solo dopo ho riflettuto che era per solo pedale, bello, non lo conoscevo.
-
Si ma con quello sotto a 3 ottave che ha suoni che vanno dal La 27.5 Hz al La 220 Hz che ci vuoi suonare ?
Che estensione avrebbe ... per i comuni mortali? Considera il do centrale do4.
Grazie
-
Ricordo ancora i tuoi interventi nella mia prima discussione del forum, con molta curiosità mi avvicinerò al tuo libro.
-
Onestamente, voi paghereste per andare a vedere uno spettacolo di questo tipo?
-
Pensavo e ripensavo alle cose fondamentali che a un buon maestro non dovrebbe mancare. Stringi stringi la lista secondo me è scesa a 2, cosa fare e come fare per realizzare quella determinata cosa.
E' semplicistico? Cosa manca?
Grazie in anticipo.
-
Grazie a tutti
-
Quanto è discutibile farlo, in particolare in sede d'esame?
Qualcuno in conservaotorio lo fa, penso si possa fare ... adesso mi vengono dubbi...
-
Io andrei sul sicuro e correrei a comprarli!
Grazie, mi fido molto del tuo (ma anche dei vostri) pareri
-
Non l'ho citato per non fare pubblicità, comunque è classicvoice
- 1
-
Dvorák Quintetti per pianoforte e archi
Con il Quartetto Borodin il grande pianista russo Sviatoslav Richter interpreta i Quintetti per pianoforte op. 5 e 81 di Dvorák. In un perfetto audio digitale che restituisce ogni sfumatura dell'imperdibile interpretazione: il pianoforte di Richter come gli archi del Borodin sono ripresi dal vivo al Festival di Praga. E a ideale completamente nel CD2 i Quintetti per archi dello stesso autore interpretati da elementi del Berlin Philharmonic Octet.
-
Secondo voi da cosa è fatto uno stile interpretativo?
-
Come Si Affronterebbe Lo Studio Di Un Brano Tipo Questo
in Studio
Postato
Purtroppo per capire meglio quello che scrivi ho bisogno di essere presa per mano e accompagnata ...
Ad essere franca, se ho capito bene, mi sarei aspettata una roba tipo "ocme sislarap rpeerpe oisie eralsmiu tobobortr"
... così a caso, ragionando per insiemi di verbi, sostantivi, etc. ... e con qualche liberà
Cosa mi sfugge fra il tuo esempio, il mio e quello che hai scritto?