DrJellyfish
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mmm… faccio un esempio:
C∆ Ebo D-7 G7 C∆
sul Ebo ci metteresti sia T/S che S/T ?
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Buongiorno a tutti!
Vi giro questo quesito, che mi è stato posto durante un seminario:
su un accordo di settima diminuita si possono usare indifferentemente la scala tono/semitono e semitono/tono, dal momento che entrambe generano l'accordo diminuito?
In altre parole: su Cdim7 si può usare sia T/S (Do, Re, Mib, Fa, Fa#, Sol#, La ,Si) che S/T (Do, Reb, Mib, Mi, Fa#, Sol, La, Sib)?
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ehehe, io l'avevo pensato IV...
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Una cosa del genere? (anche qui ruggine a quintali…)
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Prego
; il primo libro, quello di teoria, si trova in inglese (vedi sopra); gli altri due pare che siano libri di esercizi a due e tre parti, quindi la lingua non dovrebbe essere un grandissimo problema. -
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Pedagogical writings[edit]
His complete set of instructional books (in possible educational order)
- Elementary Training for Musicians (ISBN 0901938165) 1946
A Concentrated Course in Traditional Harmony: Book 1, Part 1—With Emphasis on Exercises and a Minimum of Rules, revised edition (ISBN 0901938424) New York: Schott Music, 1968
A Concentrated Course in Traditional Harmony: Book 2—Exercises for Advanced Students, translated by Arthur Mendel. (ISBN 0901938432) New York: Schott, 1964
The Craft of Musical Composition: Book 1—Theoretical Part, translated by Arthur Mendel (London: Schott & Co; New York: Associated Music Publishers. ISBN 0901938300), 1942 [2]
The Craft of Musical Composition: Book 2—Exercises in Two-Part Writing, translated by Otto Ortmann. (London: Schott & Co; New York: Associated Music Publishers. ISBN 0901938416) 1941
Unterweisung im Tonsatz 3: Ubungsbuch für den dreistimmigen Satz [The Craft of Musical Composition: Book 3—Exercises in Three-part Writing]. Mainz: Schott 5205, ISBN 3-7957-1605-5, 251 pages. 1970. Only available in the original German. -
Per ora ho visto che si trova solo in tedesco e in versione cartacea...
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Magico Gazzani.
Ci sono anche diversi libri della Berklee tradotti da Roberto Spadoni.
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Ciao! Volevo segnalarvi un paio di libri di arrangiamento jazz poco conosciuti ma molto interessanti:
Gary Lindsay - Jazz Arranging Techniques (si può acquistare dal suo sito)
Robert Larson - Arranging for the Small Jazz Ensemble: A Step-By-Step Guide with Practical Exercises and Recorded Exemples (Amazon, anche ebook per Kindle).
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Sì, il nuovo è il Nord Piano 2
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Ahahaha! Ma no! Solo ti suggerirei di provarlo, anche perché non è un piano economico.
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Ho un Nord Piano II e devo dire che non sono molto soddisfatto: in cuffia suona molto bene ma collegato a un'amplificazione esterna (ne ho provate diverse) perde molto, soprattutto sui pianoforti acustici; i Rhodes e il Wurlitzer invece sono molto belli. Forse la cosa migliore è provarlo e valutare secondo il tuo gusto.
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A parte questo siparietto, sembra una cosa interessante; in Olanda tra l'altro ci sono molti buoni conservatori e un buon movimento di musicisti.
Grazie JazzMania per la segnalazione.
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Sì, una "mature" o "grammy".
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Sono bravi, uno dei tastieristi è pazzesco (mi pare Cory Henry) però, a parte le constatazioni che fa Crisantemi, che condivido, mi meraviglia il fatto che un gruppo strumentale abbia tutto questo successo: in definitiva, sono dei virtuosi ma ci sono parecchi musicisti a quel livello e oltre e soprattutto non sono degli innovatori, in ambiente fusion, funk, GRP e vari ho sentito molte cose simili da quasi 20 anni e da un punto di vista ritmico le nuove generazioni di New York sono avanti anni luce. Ciò non toglie che siano molto divertenti e abbiano parecchio groove.
Avate sentito il pezzo con Lala Hathaway che canta e fa i suoni multipli?
(6:10 cca)
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Una cosa del genere?
F D- / A- B7 / Bb / F
Bb Eb7 / F Ab7 / Db7 Gb7 / F
tritoni e una sostituzione nell'interscambio modale, sostanzialmente tutti movimenti del basso.
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Ciao, un paio di domande: potresti spiegarmi meglio il concetto di hi-lo (magari con qualche esempio)? intendi delle sostituzioni che non alterino le funzioni armoniche (immagino)?
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Interessante. Ora che ci penso, tu hai fatto una trascrizione di Line Up?
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Ciao Crisantemi, benvenuto (nickname mica male…).
Anch'io trovo che il lavoro di Leo sia interessante e allo stesso tempo mi trovo d'accordo con te sull'aspetto "non razionale"; il fatto è che, appunto, quello che possiamo insegnare, soprattutto in forma scritta, è giusto la parte teorica. Per quanto anch'io insegni teoria, improvvisazione e cose simili, paradossalmente mi convinco sempre di più che il jazz inteso come linguaggio si possa imparare ma non insegnare
Quello che possiamo fare è dare degli input, come fai tu quando dici "butta le mani sul piano" o "fai qualcosa senza pensare". -
Ciao, che ne pensate di Teddy Wilson? Mi pare che sia largamente trascurato se paragonato ai suoi contemporanei Fats Waller e Art Tatum. L'unico che lo omaggia come merita è Gunther Schuller nei suoi libri.
Non ho trovato neanche trascrizioni, fino ad ora, così ho provato a trascrivere qualche misura, con le sue fantastiche volatine ad arpeggi che tutto sommato sono piuttosto semplici nella scelta delle note
http://www.leoravera.it/2015/05/25/13-teddy-wilson-un-accompagnatore-ideale/
Un pianista molto elegante e piuttosto trascurato, un po' come Hampton Hawes, che però ultimamente è stato riscoperto.
Ma qualcosina si trova…
https://www.scribd.com/doc/126250746/Teddy-Wilson-12-Transcriptions
http://www.ipallister.webspace.virginmedia.com/MinuteSteak.pdf
http://www.ipallister.webspace.virginmedia.com/LittleThings.pdf
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Comunque se vi piacciono queste cose stortine…
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Sembrerebbe qualcosa del genere, il punto è che nel terzo "chorus", quando entra la voce, la batteria non esegue la terzina e tutto fila liscio; invece negli altri groove sembra un po' più larga di una terzina...
Giovanni Gorelli on explosion Jazz
in Jazz
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Tutto può essere. Personalmente ho una lista di centinaia di pianisti che invidio prima di lui…