Marta23
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Risposte postato da Marta23
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Volevo conoscere quale atteggiamento mentale e tecnico bisognerebbe avere per affrontare lo studio di Mozart
Intanto procurarsi delle buone partiture, segnalo
http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1124-partiture-mozart/
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Ascoltata, moltodelicata ... suonata con un po' di indecisione
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Metodo ad esempio per battuta 5 alla sx:
suoni a tempo la con 4, do con 3 e poi si re fa (appunto 4 2 1) simultaneamente sotto forma di accordo, questo ti aiuta a preparare la mano in posizione
Fallo finchè non e sicuro e poi fammi sapere come va.
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A mani separate naturalmente, ma continuo a sbagliare quando le rimetto insieme, nella battuta 3 RE LA FA LA ( non afferro quasi mai il LA con il 1' dito della mano sx).
Io diteggerei i sedicesimi della mano sx con 1 2 (come Bach prescive) 4 1 3 1 (come Bach prescrive) 5 3
Nella 5 sbaglio sempre RE FA SI RE e DO MI LA DO e nella 10 ho scoperto di trovarmi bene su SOL SI RE FA# con questa diteggiatura 5 - 3 - 1 - 2 a differenza del revisore che mi propone 3 - 1 - 4 - 2,
Alla 5 farei 2 1 4 2 (non si può sbagliare, la mano è ferma )
Alla 10 io farei per gli ottavi alla mano sx: 3 2 1 2 (Bach)
ma poi quando ci arrivo sopra mi dimentico di applicarla e non uso nessuna delle 2.
Queso è un errore di metodo, quando hai trovato la diteggiatura ideale, si segna e non si cambia!!!
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Sapreste indicarmi un sito dal quale scaricare partiture di Mozart? ...però che siano "conformi" all'originale?
Grazie
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...non sono passate neanche 24 ore
... non è che uno vive sul forum
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1) Non è musica scritta per essere memorizzata, non serve scoraggiarsi
2) 3) Come hai approcciato a quei due specifici punti?
4) Perchè?
> non capisco dove sbaglio l'approccio.
Prova a descriverlo
> Forse ho sbagliato a chiedere alla mia insegnante di studiare la 13
Non è delle più semplici, però se ne hai studiate già decentemente 3....
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Ecco qua Questo è in linea di massima il livello degli esercizi che sto studiando per portare ad un saggio la settimana prossima! Mi scuso per i piccoli errori ma purtroppo sono ancora alle prime armi!
La mano mi sembra abbastanza impostata per cui nell'ottica prospettata da Zedef non dovresti avere problemi, salvo eccesso di concorrenza..allora in quest'ipotesi forse ti conviene fare un passo avanti e scegliere qualcosa fra le tante proposte di Frank.
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Secondo voi perchè un interprete della portata di Gould dovrebbe incidere 2 volte una stessa opera?
... forse perchè a distanza di anni ha maturato una nuova idea; un'ipotesi come un altra
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L'interpretazione è un'idea che non smette mai di maturare, perché spesso dentro alla partitura si scoprono cose nuove anche dopo anni. L'interpretazione è spesso legata anche all'età. Ho suonato cose qualche anno fa che adesso non suonerei più così. Perchè sono cresciuto sono maturato, ho letto, studiato, scoperto nuove cose nascoste nella partitura e di certo tra qualche anno le suonerò ancora diversamente. Insomma l'interpretazione è qualcosa che inizia da prima di comprare la partitura di un brano e che cresce dentro di noi mentre studiamo, mentre pensiamo e mentre invecchiamo. E' ciò che di più difficile c'è per un musicista, perché quando abbiamo imparato le note, come diceva qualche famoso esecutore, abbiamo fatto solo un decimo del lavoro.
Bello!
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Mi farebbe piacere parlare delle ragioni per cui risulta diversissimo ascoltare una propria registrazione a confronto con l' ascoltarsi quando la si suona. Cosa cambia?
Forse si è anche meno lucidi, un conto è ascoltare e basta e un altro è essere presi pure a pensare al dopo, a quello che dovrò suonare e immaginare.
Interessante sarebbe anche ragionare su come un ascottatore esterno vive l'ascolto live e l'ascolto della seguente registrazione.
Cosa ne pensate?
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No, scusate...ma io solo di Bach parlavo...rileggere meglio, prego. Infatti lo suggerivo ad esclusione di Bach, dove invece sembrava la manna discesa dal cielo...ma così non è, o meglio...dipende dai brani ma essendo pressochè tutti contrappuntistici quelli di Bach si incappa nei probelmi descritti da Frank. In realtà è grazie a un suo suggerimento (di Carlos e RStrauss, se non erro) in tal senso che il mio Bach è rinverdito, anche io non studiavo voce per voce all'inizio ... ma adesso....
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Come pensi sia possibile non studiare a mani separate ?
Per uno che è al secondo mese di pf e che ardisce Per Elisa può non essere così banale...e soprattutto, chi ha detto che lo studio a mani separate è sempre necessario? Per una fetta di repertorio (che fra l'altro hai citato) è pressochè inutile se non dannosa
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Era uno scherzo ?
Però questo è un suggerimento utile
"studiatela prima a mani separate poi a mani unite"
In aggiunta a: "la mia insegnante mi ha consigliato di cambiare diteggiatura e di usare sempre 1-5, mentre per la scaletta nessun esercizio in particolare...solo andare lenti."
... andare lenti non è tutto
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Nel mio caso è semplice, sapere com'è costruita la melodia del brano evita di pensare per forza nota dopo nota ma avere una visione più ad alto livello che aiuta pure a scrivere una diteggiatura più efficace.
Il fatto che già lo conoscevi quel link a me era sconosiuto ... resta il fatto che prima di scrivere la diteggiatura dovresti forse farti un idea di come vorresti eseguire il fraseggio...il resto è "relativamente" una conseguenza.
Spero di essere stata più chiara
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Concordo, magari per dargli un'occhiata, ma se per ogni ricerca dobbiamo partire dalla scoperta del fuoco non si finisce più. A volte bisogna anche fidarsi degli editori/revisori per andare avanti...
Io non concordo, eseguire quello che scrive un editore potrebbe equivalere a standardizzare le esecuzioni....io spero di arrivare a farmi una mia idea di un opera e proporre la mia versione e non la migliore esecuzione di quella revisione.
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Cosa dite del Klavierquartettsatz del sedicenne Mahler?
Link utile
http://www.fondazionegraziottin.org/it/scheda.php?EW_CHILD=13472
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Chiedevo apposta, le sonatine di clementi hanno una pretesa tecnica...le sonate di Mozart e Beethoven un altra. Dovresti confrontare cose omogenee.
Infatti al quinto potevi portare le sonate di clementi o mozart o beethoven....ma per arrivarci, quali sonatine faresti?
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Lo spiega bene Carl Philip Emanuel, figlio di Bach. Tutti i punti semplici erano doppi nel barocco. Vanno eseguiti doppi!
Sono commossa, quanti insegnano sta cosa?
Ti riferisci a qualche libro?
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Nei vecchi ordinamenti agli esami di pianoforte complementare erano richieste le sonatine di Clementi e gli studi di Duvernoy, e secondo me era una cosa senza senso perchè andava a scapito dell'opportunità di scegliere opere di altri autori (di altre epoche, e possibilmente di maggiore valore artistico) di difficoltà simile.
Curiosità...tipo quali opere...e di chi?
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Mi piace, mi interesserebbe sapere tramite cosa l'hai registrato.
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Solo a Milano fanno ste cose .... beti voi.
... c'è pure un rimborso spese
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Elenka, che fine hai fatto?
Invenzione A 2 Voci N. 1 ( Questa è Di J.s.bach )
in Video
Postato
Il punto è, come fare oggi a comprare ancora le edizioni riviste anni fa quando non si teneva conto di Filologia e Musicologia. Non essendoci questa consapevolezza, era un modo per esprimere la "propria" interpretazione del testo .... ovviamente non conforme all'originale.