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Piano Concerto - Forum pianoforte

AbateFaria

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Risposte postato da AbateFaria

  1. Ecco il testo. Fra le righe la sottile dedica che penso suggerisca Frank. Raffinato come la sua musica, bravo!

     

     

    Quando viene sera, la notte si fa nera
    E col buio ci svegliamo.
    Non aver paura nella notte scura
    se volando noi balliamo.

     

    Mambo, dei pipistrelli,
    Noi siamo quelli con il sangue alla testa
    Quelli con un punto di vista
    Strambo,

    Siamo come ombrelli
    Ombrelli neri, chiusi, appesi al soffitto.
    Zampe in aria, testa di sotto.

     

    Provaci un po' anche tu, provaci!
    Le gambe in aria, la testa in giù, dai prova!
    Provaci un po'anche tu, provaci!
    Prova a cambiare il tuo dritto punto di vista.

     

    Mambo, dei pipistrelli
    Noi siamo belli, sempre molto eleganti,
    Neri, poi mettiamo anche i guanti,
    Quando, balliamo il mambo
    Muovendo passi lenti contro il soffitto

    attenti a non finire di sotto.

     

    Provaci un po' anche tu, provaci!
    Le gambe in aria, la testa in giù, dai prova!
    Provaci un po' anche tu, provaci!
    Prova a cambiare il tuo dritto punto di vista.

    E così capirai, che in fondo
    L'unico tu non sei, nel mondo
    Che il tuo dritto punto di vista è per noi un punto di vista
    Strambo
    .

     

    Parecchio strambo,
    Come questo mambo
    Che stai ballando
    Che strambo!

     

    Al rovescio usiamo la testa
    Con un altro punto di vista,
    Ogni notte diamo una festa
    Tutti pronti a scendere in pista.

     

    Dai aspetta un po' che la notte sia scura
    Vieni qui da noi balla senza paura,
    Su nel cielo salirà con la sua scia
    Una luna piena portando allegria.

     

    Provaci un po' anche tu, provaci!
    Le gambe in aria, la testa in giù, dai prova!
    Provaci un po'anche tu, provaci!
    Prova a cambiare il tuo dritto punto di vista.

     

    E così capirai, che in fondo
    L'unico tu non sei, nel mondo
    Che il tuo dritto punto di vista è per noi un punto di vista
    Strambo.

     

    Parecchio strambo,
    Come questo mambo
    Che stai ballando,
    Che strambo!

    • Like 1
  2. sensazione trasmessa dall'utilizzo per tutto o gran parte del brano di un solo Modo o pochi modi,  evitando le gerarchie tonali, TI ringrazio per l'intervento che mi ha dato l'opportunità di chiarire questo concetto.

    Scusa, ma evitare le gerarhie tonali usando un SOLO modo mi fa pensare più ad un risultato musicale di questo tipo:

     

     https://www.youtube.com/watch?v=fqKgnvGJ2mU

     

    Nel tuo brano, che preserva un certo tipo di gradevolezza, si sentono tanti retaggi di procedimenti funzionali. Non è un manle, ma è inutile spacciarli per quello che di fatto non sono. Già il ricorrere ad altri modi dovrebbe farti accendere un campanello d'allarme.

  3. Io non sono convinto che sia un test attendibile, ma uno che deve correre a casa a cucinare per i figli dopo una dura giornata di lavoro (magari come operatore ecologico in mezzo a una strada) cosa volete che interessi fermarsi, anche un minuto, ad ascoltare musica. Si, a me sembra che il punto sia questo, ascoltare musica...che poi ci sia il padre eterno o un poveraccio a suonare, cosa voltete che cambi?

     

    Io scelgo quando ascoltare musica, ci manca che adesso uno si mette a suonare in mezzo a una strada e io ho pure il dovere di fermarmi

    • Like 1
  4. Se posso dire quello che penso, credo che nell'arte non esista "oggettività" come non esista una "tecnica" o qualunque altra sovrastruttura intellettuale di cui, purtroppo, libri e maestri non fanno che proporre continuamente e sistematicamente.

     

    L'artista "è". Gli altri semplicemente ci provano, ma senza esserlo.

     

    Quindi iniziano a ricondurre tutto a una "scolastica". Grave millenario errore.

     

    Quando sento parlare di questi aspetti in musica, mi viene ancora da piangere. Difficile farci l'abitudine.

     

    Come si fa a parlare di qualità acustiche di uno strumento se ogni ambiente è diverso, se ogni occasione è diversa, se noi stessi (si spera) siamo ogni volta un pò diversi. Come si fa a parlare di "tocco" se ogni persona (per la sua stessa struttura psicofisica peculiare) ha un suono diverso dall'altra.

     

    La matematica è una cosa, l'arte un'altra.

     

    Certo, un celebre poeta scriveva "l'ingegnere vuol essere poeta/la mosca studia per rondine/il poeta cerca di imitare la mosca", e tutti vogliamo essere qualcos'altro invece di essere semplicemente noi stessi, ma così non funziona.

     

    Anche parlare di pedale vibrato ha poco senso. Ci sono mille modi diversi di "prendere" quel vibrato.

     

    Ma, soprattutto, quel passaggio com'è relazionato con tutta l'opera? La musica non è solo una successione di eventi orizzontali.

     

    "Qui si fa così, qui si fa colà", ma poi l'interpretazione fa acqua da tutte le parti e nemmeno se n'accorgono.

     

    Soddisfatte tutte le "regolette", ora che è "tutto a posto", tutto perfetto, la musica è compiuta, è arte. Col cavolo!

     

     

    Citando a memoria (chiedo scusa se c'è un sinonimo o un articolo invece di un altro):

     

    "Anche una scimmia può imparare a farlo. Saper suonare il brano non è per diretta conseguenza arte." Andras Schiff

    Beh, allora cambiamo anche le note...tanto anche quelle sono tante

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