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Piano Concerto - Forum pianoforte

Gianfranc0

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Risposte postato da Gianfranc0

  1. Che distratto, avevo dimenticato che oggi è l'anniversario della morte di John Lennon, eppure a tre settimane dalla morte di mia madre non faccio altro che pensare alla morte. Che dire di John Lennon? Non saprei, vorrei tuttavia ricordarlo insieme a voi di Pianoconcerto.

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  2. Il Bechstein verticale è sicuramente un principe. E' così anche per Bluthner verticale e Steinway verticale. Subito dopo collocherei Schimmel e Ibach.

    Il Bechstein ha avuto sempre il pregio della raffinatezza della fattura e della rifinitura. Anche nella sostanza naturalmente. E' una marca che ha fatto storia e tra le due guerre, ma anche oggi, abbiamo pregevoli strumenti, ammesso che siano ben mantenuti. Naturalmente la fattura moderna ha progredito nella tecnologia, anche se alcune prerogative sono cambiate. Oggi il suono di un Bechstein non è quello di uno strumento di inizio novecento. Era definito lo strumento dal suono romantico e morbido per eccellenza e faceva gola a quei pianisti che cercavano nel pianoforte l'espressività delle "mezze tinte". Il prezzo non è in mio possesso. E non mi vorrei occupare dell'aspetto commerciale, che spetta a chi vende. Ma è naturalmente alto. Io lo prenderei in considerazione. Se poi tu dovessi trovare, poi, un verticale datato...sarebbe interessantissimo vederlo. Complimenti e in bocca al lupo.

    Grazie Pianoexpert per la minuziosa descrizione.
  3. Certo, parlando di Bechstein verticale...mi si illumina lo sguardo!!!!!

    Perché Pianoexpert ti si illumina lo sguardo parlando di Bechstein verticale? Per sentito dire so che i Bechstein sono ottimi pianoforti, ma oltre a questo non so altro. Volendoci fare un pensierino sù, potresti per cortesia parlare dei suoi pregi (e semmai ve ne siano anche dei difetti), e potresti per cortesia dirci quanto costa un buon verticale Bechstein nuovo?
  4. Quando successe a mio padre il primo sentimento fu sollievo... sollievo nel vedere la fine dei suoi patimenti, sollievo per la fine di un limbo tra vita e morte, sollievo perché finalmente la situazione era ben delineata... e finalmente sapevo che potevo, dovevo! piangere. Fin tanto che avevo qualcosa in cui sperare, la situazione era sempre confusa e nebbiosa... ma quando ciò che doveva succedere successe... ecco... lì cominciò il vero calvario.

    Carissimo Gianfranco... che dirti. Ti mando un abbraccio enorme, per quello che può servire. Spero che il tuo dolore si trasformi il prima possibile in nostalgia. Decisamente, è più facile da sopportare.

    Un carissimo e grossissimo saluto. Sii più forte che puoi.

    Quanto sono tristi e banali le frasi di circostanza nel momento del dolore, vero?

    No, caro amico, non sono banali le tue parole, mi ha fatto piacere leggerle e ti ringrazio del pensiero.
  5. Caro Gianfranco,

    voglio esprimere a nome mio e di tutti, le più sincere condoglianze per la tua grave perdita. Mi rendo conto che in un momento come questo non ci siano parole in grado di ripianare il dolore che stai provando, tuttavia mi sento di dire che nel nostro piccolo, anche se le distanze che ci separano siano le più disparate, noi tutti ti siamo vicini... Devi farti forza, la vita deve andare avanti. La tua mamma continuerà a vivere nei tuoi pensieri e nel tuo cuore.

     

    Un abbraccio fraterno... Coraggio...

    Grazie di cuore, caro Simone, hai scritto delle bellissime parole. Ora provo ad andare a dormire, ma so che non ci riuscirò. Alle otto andrò all'obitorio e nel pomeriggio alle 16 ci sarà il funerale.
  6. Trovo questa petizione sacrosanta. La firmo subito a conferma del mio odio verso i cellerini che io ritengo tutto fuori che tutori della legge. Sono semplicemente feccia ed esaltati che vengono inviati alle manifestazioni per pestare la gente.

    Ho avuto due esperienze nella mia vita. Una manifestazione a Roma in cui mi trovavo a passeggiare per i fatti miei a guardare le vetrine di Via del Corso (non partecipavo alla manifestazione). Vedo una massa di persone che cominciano a scappare ed i cellerini che rifilavano manganellate anche ai passanti, persone completamente estranee alla manifestazione. Tanto per evidenziare il morbo da esaltati di queste persone. Ovviamente ce la siamo data a gambe, non volevo rischiare di prendere una manganellata per aver guardato troppo una vetrina !

     

    Nel secondo caso, manifestazioni degli studenti universitari a Roma, degli studenti scuotono un camion dei carabinieri che ondeggia un pochino, neanche l'avessero cappottato, escono 200 cellerini non si capisce neanche da dove, sembrava ci stessero aspettando e si mettono a pestare tutti quanti. Panico totale...

     

    Ogni volta che vedo queste scene anche in tv mi viene sempre da chiedermi se queste fecce della società siano al servizio del popolo e facciano dunque gli interessi del popolo oppure di questi parlamentari corrotti.

    Fosse per me adesso vivrebbero già sotto ai ponti a morire di fame, loro sì ! Non quelli che ci vivono adesso poverini !

    Grazie Simone, ti abbraccio con affetto.
  7. Gianfrà, solitamente correggo quanto trovo titoli con quei caratteri, purtroppo Aruba non ci permette di impostare il set dei caratteri a UTF-8 ed il risultato è quello quando si prova ad inserire un carattere speciale, ma questo proprio non l'ho capito !! Ahaaahaha

     

    Rendici partecipi di ciò che volevi scrivere e cerco di porre rimedio al titolo.

    Simone, avevo usato tre cuoricini come titolo, un simbolo che significa "amore", "mi piace", senza usare parole, ma non immaginavo che una volta inviata la discussione i tre cuoricini sarebbero diventati altro. E' un peccato che non possiamo correggere errori nel titolo quando la discussione è già stata inviata. Comunque questo topic voleva più che altro invitare all'ascolto di Brian Eno, un musicista che mi piace.
  8. Ho paura non ci siano tante spiegazioni da dare... il movimento nato a Porto Alegre stava crescendo, stava diventando importante e stava cominciando a farsi sentire. Con Genova si è data la prima grande stroncata a questo crescere e, sarà che a me la dietrologia affascina, credo che nulla di tutto quello che è successo sia stato casuale. Voglio dire, cosa ci faceva Fini nelle sale della questura? E il massacro alla Diaz, che senso ha avuto?

    In Italia funziona così, lo Stato non si vergogna di fare queste schifezze, purché poi però se ne parli, tanto e male, mentre nel frattempo si approvano leggi vergognose in sordina.

    Parole più chiare e condivisibili delle tue, caro amico, non si potevano scrivere, perciò ti ringrazio per il tuo prezioso contributo. Grazie mille.
  9. Oddio, 2 ore... Non c'è una parte in particolare che sentiresti di consigliarci... Non ho 2 ore e un quarto... :blink::P

    Purtroppo no, Simone, anzi penso che due ore e un quarto siano persino troppo poche per raccontare una storiaccia come questa che non fa certo onore alla Polizia, quella vera, quella con la "P" maiuscola, la più danneggiata in immagine da questa brutta storia che a gran voce ha chiesto una commissione parlamentare che nè i politici di destra nè quelli di sinistra hanno voluto. Perché? Questo è un documentario trasmesso dalla RAI, quindi niente a che vedere, almeno credo, con alcun tipo di mistificazione, a meno che dobbiamo ammettere che la RAI faccia mistificazione, che ci racconti cioè fatti non reali. All'epoca dei fatti narrati nel documentario, noi eravamo troppo giovani, anche se già forse troppo svegli, aspettiamo magari le spiegazioni di persone che allora erano più grandi di noi per aiutarci a capire meglio cosa sia successo in quei giorni in Italia.
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