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Piano Concerto - Forum pianoforte

danielescarpetti

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Risposte postato da danielescarpetti

  1. Ohh, bé, non piace neanche a me se è per questo, io poi, volevo solo scherzare. :)

     

    Il primo video, quello da te proposto, è in realtà la conseguenza del secondo - quello da me proposto - e il pensiero che io riporto è della pianista.

     

    Del primo movimento del Chiaro di Luna in realtà, mi sembra, rimane solo il tema d'inizio.

  2. Aggiungerei anche Rai Scuola

     

    Sì, in effetti è vero. Anzi: aggiungo anche RAI Storia.

    Quando posso permettermi di accendere la TV (senza avere già in mente un programma) io giro sempre tra questi due canali, e, se non trovo niente che mi va, spengo la tele senza nemmeno vedere gli altri.

    Anche se sarà successo solo due o tre volte che non mi interessasse quello che c'era su RAI Storia

    Permettimi di suggerirti anche Rai Scuola e, visto che le nuove tecnologie lo permettono, i vari pod-cast di trasmissioni - tipo quella di Augias - che si possono sempre recuperare nei siti Rai.

     

     

    Si davo per scontato l'esclusione di quelle sezioni storiche etc...conosco fai storia etc..oppure Focus ed altri ancora.
    Ma dire democratica...
    Negli anni 70 la rete era solo un miraggio . Adesso la rete da la possibilità a tutti di cercare e farsi un'idea più sana delle cose.
    Io sento molto forte la spinta di mercato e la politicizzazione e delle televisioni sia Rai, Mediaset etc..come si fa a non vederla?
    Magari è solo il mio odio per la televisione...non ci posso far nulla.

    Mio caro Fabio cosa vuol dire essere politicizzato per te?

     

    Dal mio punto di vista, tutti siamo politicizzati anche quelli che dicono che la politica non gli riguarda o non gli interessa o che è cosa sporca e schifosa e questo per due motivi: il primo è che se anche noi non ci interessiamo alla politica è la politica che si interessa di noi, nel bene e nel male. Il secondo perché anche scegliere di non interessarsi di politica è fare politica. Essere politicizzati non vuol dire avere una tessera di un partito in tasca, o dirsi di destra o di sinistra.

     

    No! Essere politicizzati vuol dire esprimere una qualsiasi propria opinione - o anche far finta di essere assolutamente indifferenti a tutto - su una qualsiasi cosa che riguardi il nostro essere "esseri sociali".

     

    La politica è quella che ha governato il mondo umano da sempre e che sempre lo governerà.

     

    Va dunque da sé che tutto  - ma proprio tutto - è politicizzato e anche la rete. Lo è nelle sue verità e, soprattutto, nelle sue infinite bufale - di cui spesso parliamo - che oggi come oggi influenzano e decidono anche chi può diventare il "presidente".

     

    "1984" di Orwel è ancora assolutamente attuale, solo che non abita più solo nella televisione, ma imperversa in Internet ed è anche più pericoloso.

    • Like 1
  3. Occhio Daniele...oggi non si fa più passare la voglia di leggere alla gente e non là si bandisce più come una volta..vedi Dario Fò.

    Oggi fanno scrivere i libri a Bruno Vespa..e il non leggere è solo...conseguenza.

    C'è una falsa democrazia molto più sottile e ambigua di un tempo..

    Questo su tutto.

    No, non sono d'accordo.

     

    Oggi la Rai è molto più democratica di un tempo. Ogni giorno Corrado Augias su Rai 3 presenta libri   e tutti interessantissimi e spesso assai critici dello status quo.

    Ci sono trasmissioni a carattere storico che sono veramente interessanti e non affatto non democratiche o di parte.

     

    Tu sei un pittore, oltre ad essere un appassionato di musica e suonatore di pianoforte: Rai 5 ha delle trasmissioni sulle arti figurative che sono formidabili, oltre a dedicare programmazione alla musica colta, fino a poco tempo fa questo era vera propria utopia in Rai..

     

    Io la Rai degli anni 60 e 70 la conosco bene e di quella stagione rimpiango solo gli sceneggiati televisivi che molti oggi, non sanno neppure cosa fossero.

     

    Ascoltare il Telegiornale di quel tempo, voleva dire ascoltare sempre ed esclusivamente una parte politica.

  4.  

    Beethoven in . . . non so che!

    Beethoven in Blues o Beethoven e la seduzione femminile.

     

     

    Celebrando la femminilità in tutta la sua gloria, il video esplora giocosamente elementi della mitologia classica incentrato su Medusa, una volta straordinariamente bella femmina e trasformata in un mostro terrificante come punizione per i suoi modi seducenti di adescare in anche il più potente degli dei greci.  (è tutto scritto lì)

     

     

     

  5. In ogni tempo ci sono luci e ombre. 

     

    Ma se rimaniamo in ambito Rai, oggi come oggi, c'è un canale Rai 5 che da solo meriterebbe il pagare il canone.

     

    C'è Rai 3 che fa tante cose molto interessanti e  può darsi che un "FranK" del 2040, riproporrà spezzoni  ... che so? magari di Che Tempo che fa con Daniel Barenboin e Claudio Abbado, oppure di Augias che ci parla di Beethoven. :)

     

    In quanto alle interviste di allora... Vorrei ricordarvi che un certo Dario Fo  con relativa consorte furono banditi dalla Rai per tantissimi anni e, solo intorno alla seconda metà degli anni 70 rifecero la loro prima riapparizione sullo schermo.

     

    Oggi fortunatamente tutti possono trovare un posto in Rai ...! o qualcuno è escluso?

     

    E chi non è normale o non è normale?

     

    Io non mi sento un emarginato, forse sarò normale e non me ne sono mai accorto? :D

    • Like 2
  6. Ma sì, un fondo di verità c'era, ma era relegata alla volontà politica di un partito che, come ogni forza politica, ha avuto un suo spazio "privato" all'interno del Senato.

    Stiamo parlando di un partito con dei connotati ideologici, in questo caso di estrema sinistra, e dunque la scelta del nome non sorprende affatto.

    Sarebbe certamente stato più deplorevole se a farlo fossero state le istituzioni e qui entriamo nell'ambito di ciò che è lecito condividere e ciò che non lo è, e questo a prescindere dalle forze politiche che rappresentano le istituzioni.

    Tanto per fare un esempio chiarificatore su cosa voglio dire: ci sono strade a cui vengono date dei nomi che ricordano persone assai discutibili e che hanno una valenza esclusivamente di parte ma che, storicamente parlando, non sono certamente stati dei benemeriti.

     

    Ecco su questo penso che bisognerebbe avere un gran occhio di riguardo e rivedere certi tipi di toponomastiche e la cosa, ovviamente, va estesa a tutto ciò che è pubblico.

  7. E' una bufala Frank.

     

    La storia risale al 2006 quando il gruppo di Rifondazione Comunista decise di dedicare il proprio ufficio di presidenza presso il Senato a Mauro Giuliani. L'allora Presidente della Repubblica Napolitano, seppur sollecitato da forti proteste da parte del Centro Destra, ritenne che non si poteva intervenire su una scelta autonoma fatta da un gruppo parlamentare negli ambiti di un proprio spazio.

     

    Il problema è però finito nel momento in cui Rifondazione Comunista non ha avuto più rappresentanza in Senato e da quello spazio la targa è stata rimossa.

  8. Io la apprezzo molto. Tecnica fantastica e non trovo vero quando si dice di lei che è fredda...anzi penso che possa dare questa impressione solamente per l'eccellente controllo e naturalezza con cui suona, ma sicuramente non ha una musicalità "placida"....è molto carica!!!

    Come mi piace leggere queste cose: io adoro la Lisitsa e la trovo geniale nel suonare

  9. «Ich ruf zu dir, Herr Jesu Christ» (io ti chiamo - ti invoco - Signore Gesù Cristo).

     

    Questo brano è musica assoluta - assoluta quanto si vuole - ma è anche indubbio che che Bach rende onore allo spirito del corale: una preghiera di invocazione. Chi ascolta questo brano, volendo, può anche prescindere da una spiritualità strettamente cristiana; quello che comunque si sentirà sempre in queste note è un canto accorato elevato da un animo verso il cielo.

     

    Tutto ciò a mio avviso non va perduto nella trascrizione di Busoni. Ma se all'organo sento un tono di certa speranza che ci sia Qualcuno in cielo che ascolti il canto che si eleva con la sua preghiera di supplica, nel suono del piano sento un tono di mesto timore che quel cielo si vuoto: l'angoscia che il canto - e la preghiera - si perderà in un vuoto siderale.

     

    Lo so che quest'ultima cosa che ho scritto sono molto... "pensieri e parole in libertà". Ma tant'è.

    Possibile che sia solo il suono del piano a cambiare così radicalmente il tono della preghiera? (almeno per me)

    Io penso che tu abbia ragione e non è certamente il suono dell'organo o il suone del pianoforte che fanno la differenza.

     

    In realtà, come abbiamo già detto tante volte, una delle caratteristiche che contraddistinguono gran parte della cultura di fine Ottocento e inizio Novecento è proprio data da quel sentimento di timore di vivere sotto un cielo disabitato e, in questo, la musica di Brahms - penso al Requiem Tedesco o al Canto del destino - ne è un esempio magnifico.

    Voglio richiamare, l'attenzione sul finale busoniano - assolutamente assente in Bach - quell'esitazione, quel silenzio fra una nota e l'altra... ecco io lì sento molto quello che tu affermi.

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  10. Russia, il parlamento depenalizza le violenze domestiche

    http://www.lifegate.it/persone/news/russia-violenza-domestica-donne

     

    ... perchè dopo aver letto, spero di non aver capito?

    Perché sei un brav'uomo. Un uomo di buona volontà. Un uomo con un certo livello di cultura e, soprattutto non sei un reazionario in un mondo che lo sta sempre diventando di più per ignoranza e per paura.

    • Like 1
  11. Il 31 gennaio 1797 nacque Franz Schunert,un altro dei massimi compositori della storia della musica e il più grande sicuramente in tema di lieder.

     

     

    Io sulla terra, tu nel cielo,
    vagabondiamo entrambi vigorosi e saldi:
    io grave e triste, tu dolce e luminosa,
    quale può esser mai la differenza?

    Straniero, io vado errando di terra in terra,
    del tutto senza patria, del tutto sconosciuto;
    supero una montagna dopo l'altra, in una foresta e fuori,
    mai e poi mai mi trovo proprio a casa.

    Anche tu però vai errabonda su e giù
    dalla culla in oriente alla tomba in occidente,
    visitando paesi e poi lasciandoli,
    ovunque ti trovi, sei però a casa.

    Il cielo, in tutta la sua estensione senza fine,
    è l'amata tua patria:
    felice è colui che, ovunque egli vada,
    si trovi pur sempre, sereno, sulla terra patria!

    • Like 2
  12. Caro Armando, 

    per me era assolutamente necessario anticiparti perché volevo fare sentire quanto mi sia mancato il tuo sito in questo lunghissimo tempo.

    Quando quel giorno, come sempre entrando nel forum, sono passato da lv.beethoven.it e non l'ho trovato mi è preso una botta di panico :D , seguita dalla speranza che in realtà, si trattasse di un rinnovamento totale. Mi preoccupava il fatto di non aver letto anticipatamente nulla circa le tue reali intenzioni nel forum.

    Poi ho visto che la cosa si incominciava ad animare e ho compreso che ci saremmo trovati di fronte ad un rinnovamento del sito.

     

    E qui vengo a rispondere anche a Fabio allargando quanto ha già detto Simone. 

     

    Il sito di Armando Orlandi, nato da un sito francese è, a tutt'oggi - e ora ancor di più - dopo il rinnovo è quanto di meglio ci sia su e dedicato a Beethoven in tutto il web. Ed è un onore immenso pensare che questo sito sia ora italiano e curato amorevolmente e splendidamente da italiani.

     

    Potrei dire ancor di più: non è solo il sito più bello e completo dedicato a Beethoven ma è anche quello più bello e completo dedicato ad un compositore.

     

    Beethoven non può meritare che questo.  

     

     

    Ed io, a nome di tutti i beethoveniani ringrazio tutte le persone che stanno dietro a questo sito, di cuore..

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  13. Personalmente non ho nulla da aggiungere e nulla da togliere a quanto ha scritto Nancy. :)

     

    A proposito di Busoni è molto interessante quello che lui sosteneva e meriterebbe, quanto meno, una qualche meditazione.

     

    Come interprete ed esecutore diceva che Bach è la base e LIszt è la cima dell'albero del pianismo e che, in mezzo a questi due pilastri, si colloca una colonna che si chiama Beethoven e questa colonna è abbordabile solo grazie a loro,

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  14. Io penso che abbiano ragione entrambi e dunque è questioni di gusti e di che cosa si voglia privilegiare.

     

    L mp3 è sostanzialmente uguale al cd come resa di suono.

     

    Quello che conta però  secondo me, non è tanto il supporto ma dove ascoltiamo la musica: un impianto stereofonico di buona qualità rimane insuperabile e insuperato.

    • Like 1
  15. Non vorrei sembrare pessimista,ma ultimamente le cose non stanno andando sicuramente in questa direzione.Comunque sia, rimane una gran bella conzone con un testo profondo,e attuale.

    E' vero caro Giovanni ... le cose non vanno in questa direzione.

     

    Ma appunto perché le cose non vanno in questa direzione mi è sembrato ancora più giusto riproporla.

  16. Il 28 gennaio 1985 45 artisti fra i più famosi e popolari si incontrano per registrare la canzone  We are the world, brano scritto da Michael Jakson e Lionel Richie.

     

     

    Arriva un momento in cui abbiamo bisogno di una chiamata,
    quando il mondo deve tornare unito
    C’è gente che muore
    ed è tempo di aiutare la vita, il più grande regalo del mondo.

    Non possiamo andare avanti fingendo di giorno in giorno
    che qualcuno, da qualche parte, presto cambi le cose.
    Tutti noi siamo parte della grande famiglia di Dio
    e, lo sai, in verità l’amore è tutto quello di cui abbiamo bisogno.

    Noi siamo il mondo, noi siamo i bambini
    noi siamo quelli che un giorno porteranno la luce,
    quindi cominciamo a donare.
    E’ una scelta che stiamo facendo,
    stiamo salvando le nostre stesse vite,
    davvero costruiremo giorni migliori, tu ed io

    Manda loro il tuo cuore
    così sapranno che qualcuno vuol loro bene
    e le loro vite saranno più forti e libere.
    Come Dio ci mostrò, mutando la pietra in pane,
    così tutti noi dovremmo dare una mano soccorritrice.

    Noi siamo il mondo, noi siamo i bambini
    noi siamo quelli che un giorno porteranno la luce,
    quindi cominciamo a donare.
    E’ una scelta che stiamo facendo,
    stiamo salvando le nostre stesse vite,
    davvero costruiremo giorni migliori, tu ed io

    Quando sei triste e stanco, sembra non ci sia alcuna speranza,
    ma, se tu hai fiducia, non possiamo essere sconfitti.
    Rendiamoci conto che le cose potranno cambiare solo
    quando saremo uniti come una cosa sola.

    Noi siamo il mondo, noi siamo i bambini
    noi siamo quelli che un giorno porteranno la luce,
    quindi cominciamo a donare.
    E’ una scelta che stiamo facendo,
    stiamo salvando le nostre stesse vite,
    davvero costruiremo giorni migliori, tu ed io

    • Like 1
  17.  

     

    Non posso ricordare ogni cosa. Devo essere rimasto privo di conoscenza per la maggior parte del tempo.

    Ricordo soltanto il grandioso momento quando tutti cominciarono a cantare, come se si fossero messi d'accordo, l'antica preghiera che essi avevano trascurato per tanti anni - il credo dimenticato! Ma non so dire come riuscii a vivere nel sottosuolo nelle fogne di Varsavia, per un così lungo tempo.

    Il giorno cominciò come al solito: sveglia quando era ancora buio. Venite fuori - Sia che dormiste o che le preoccupazioni vi tenessero svegli tutta la notte. Eravate stati separati dai vostri bambini, da vostra moglie, dai vostri genitori; non si sapeva che cosa era accaduto a loro - come si poteva dormire?

    Di nuovo le trombe - Venite fuori! il sergente sarà furioso! Vennero fuori; alcuni molto lenti; i vecchi, gli ammalati; alcuni con agilità nervosa. Temono il sergente. Si affrettano quanto più possibile. Invano! Molto, troppo rumore, molta, troppa agitazione - e non svelti abbastanza! Il sergente urla: "Achtung! Stilljestanden! Na wird's mal! Oder soll ich mit dem Jewehrkolben nachhelfen? Na jut; wenn ihrs durchaus haben wollt!" (Attenzione! Attenti! Beh, ci decidiamo? O devo aiutarvi io con il calcio del fucile? E va bene; se è proprio questo che volete!" )

    Il sergente e i suoi aiutanti colpivano tutti; giovani e vecchi, remissivi o agitati, colpevoli o innocenti.

    Era doloroso sentirli gemere e lamentarsi.

    Sentivo tutto sebbene fossi stato colpito molto forte, così forte che non potei evitare di cadere. Eravamo tutti stesi per terra, chi non poteva reggersi in piedi era allora colpito sulla testa.

    Devo essere rimasto privo di conoscenza. La prima cosa che udii fu un soldato che diceva: "sono tutti morti",

    Al che il sergente ordinò di sbarazzarsi di noi.

    Io giacevo da una parte - mezzo svenuto. Era diventato tutto tranquillo - paura e dolore.

    Fu allora che udii il sergente che gridava: „Abzählen!“ ("Contateli!"). Cominciarono lentamente e in modo irregolare Uno, due, tre, quattro -"Achtung!" ("Attenzione!") il sergente urlò di nuovo, "Rascher! Nochmals von vorn anfange! In einer Minute will ich wissen, wieviele ich zur Gaskammer abliefere! Abzählen!“ ("Più svelti!" "Cominciate di nuovo da capo! Fra un minuto voglio sapere quanti devo mandare alla camera a gas! Contateli!".)

    Ricominciarono, prima lentamente: uno, due, tre, quattro, poi sempre più presto, sempre più presto tanto che alla fine risuonò come una fuga precipitosa di cavalli selvaggi, e tutto ad un tratto, nel mezzo del tumulto, essi cominciarono a cantare lo Shema Ysroël.

     

    Ascolta, Oh Israele, il Signore è tuo Dio, il Signore è uno.
    E amerai il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutte le tue forze. E metterai queste parole che Io ti comando oggi, nel tuo cuore, e le insegnerai ai tuoi figli, pronunciandole quando riposi in casa, quando cammini per la strada, quando ti addormenti e quando ti alzi. E le legherai al tuo braccio, e le userai come "segno" tra i tuoi occhi, e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte (delle città).

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  18. Anch'io lo spero tanto!

     

    Comunque penso che la situazione fra i nostri giovani sia gravissima e me ne rendo conto perché tocco con mano il problema avendo due figli, uno di 17 anni e l'altro di 14.

     

    Ma quello che mi indigna ancora di più è l'inconsapevolezza - o indifferenza, o impotenza - che regna sovrana di fronte a questo problema.

     

    Gli scontri generazionali sono sempre stati all'ordine del giorno e, sotto vari aspetti, sono anche auspicabili. Ma qui si tratta di ben altro.

     

    Siamo di fronte ad una generazione -  a parte le dovute eccezioni naturalmente - che è completamente vuota, assente, indifferente, narcisista, prepotente. Da un lato è comprensibile: è la prima generazione nella storia dell'uomo che starà peggio dei padri e dei nonni.

     

    Ma non possiamo e dobbiamo rassegnarci a tutto questo e l'esempio Islandese dovrebbe illuminarci tutti.

    • Like 1
  19. Grazie Daniele...questo è oro...imperdibile..

    Bella idea sul serio.

    Ma il creatore?

    Si tratta di una radio libera, probabilmente creata negli USA, da appassionati di Beethoven per ascoltare la sua musica. Trasmette quasi sempre la musica del compositore di Bonn ma, ogni tanto inserisce anche altri autori. in questo momento sto ascoltando l'Ouverture Manfred Opus 115 di Schumann.

     

    Questo è il luogo dove meglio si può ascoltarla sapendo esattamente la musica che viene eseguita e gli interpreti. Lo stacco musicale non classico che ogni tanto si sente è dovuto al fatto che in certe nazioni possono essere trasmessi 2 minuti di pubblicità ma in Italia per ora no.

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