Ciao a tutti,
mi chiamo Massimo e vi ringrazio anticipatamente per i suggerimenti che spero mi darete.
Vi espongo il dilemma: Sono un bassista, suono il basso elettrico da circa 25 anni. All'età di circa 20 anni ho iniziato a prestare le mie attenzioni al pianoforte di mia madre che era pianista. Mi sono dedicato con passione allo strumento per alcuni anni e successivamente ho suonato saltuariamente fino a smettere.
L'estate scorsa ho ricominciato a suonare con impegno e costanza su una master keybord pesata. Da alcuni mesi ho deciso di valutare l'acquisto di un pianoforte a coda usato. Ho iniziato a provare un po di tutto: kawai, yamaha, e varie sottomarche.
Nonostante i prezzi mediamente elevati per la mia disponibilità mi sono reso conto che il pianoforte di mia madre nonostante tutto ha un suono impareggiabile. Qui nasce il dilemma. Come vi dicevo si tratta di un verticale tedesco datato 1940 marca willsmerdorf a cassa alta, negli ultimi 15 anni è stato accordato solo una volta, l'accordatura non è a 440 e non la mantiene a lungo, le ottave centrali sono particolarmente scordate, ma sopratutto il peso dei tasti non corrisponde più allo standard, risultano troppo leggeri e diseguali, il ritorno non è nei tempi corretti. Nonostante tutti questi "difetti" il timbro, la potenza dei bassi, l'armonia complessiva fanno impallidire le sonorità di pianoforti che ho provato fino a 12000 euro. Secondo voi avrebbe senso farlo ripristinare? Si potrebbe riportarlo ai vecchi fasti e sopratutto quali interventi fare?
Scusate se mi sono dilungato ma come avete potuto capire quel pianoforte lo conosco da quando sono nato 41 anni fa e ci tengo particolarmente