Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Michele1111

Membro
  • Posts

    1
  • Joined

  • Last visited

About Michele1111

Profile Information

  • Sesso
    Non lo dico
  • Città di residenza
    Roma

Michele1111's Achievements

Newbie

Newbie (1/14)

  • Week One Done Rare
  • One Month Later Rare
  • Conversation Starter

Recent Badges

0

Reputation

  1. Buonasera a tutti, premetto che sono uno studente di pianoforte da 3 anni e possiedo uno Yamahaa U1 con il quale studio quotidianamente. Io amo il suono del mio pianoforte e mi piace anche la risposta della tastiera (pesantezza, risalita dei tasti) nonostante io la trovi leggermente leggera. Il problema arriva quando vado a lezione dalla mia insegnante che ha un tedesco Shulze-Pollman con una tastiera ed un suono completamente differente. Per quanto riguarda il suono non è un problema e anzi alcune volte riesco ad apprezzarlo anche più del mio che invece risulta molto “moderno” (passatemi il termine, dal punto di vista del suono), quando si tratta invece della tastiera, suonare diventa per me un vero incubo per la assoluta diversità nella risposta dei tasti. Come già detto non ci capisco niente di meccanica di pianoforti ma a sensazione sento 1) i tasti molto più “profondi” in quanto a corsa e discesa 2) una disomogeneità nel suono che va a salire molto sugli alti 3) alcuni tasti che o li premi con forza e concentrazione altrimenti non emettono suono. 4)alcuni tasti risalgono a metà e quando li vai a premere hanno la meta della corsa talvolta facendoti andare fuori tempo oramai è tanto che studio con quest’insegnante e questo non è mai stato un problema ma ora che i pezzi iniziano a diventare più difficili vorrei dare il meglio a lezione e trasmettere quanto imparato a casa senza che si vengano a creare nuovi apparenti problemi tecnici che in fase di studio non avevo. La questione principale su cui mi interrogo è che non vorrei che dopo qualche anno di studio la mia mano sia “viziata” da un pianoforte che, anche a detta dell’accordatore è un gioiellino, ma non mi permette di avere quel tocco più pesante che sul mio risulta fastidioso ma riuscirebbe a farmi migliorare. Le ultime due cose: noto che quando alleno molto un passaggio i problemi su quel piano si riducono nonostante sul mio sarebbero serviti comunque meno sforzi noto anche con estremo piacere che quando l’insegnante suona quel pianoforte parla, e esclusi alcuni difetti meccanici (tasti che non suono neanche a lei, molti meno) evidenti dovuti all’usura causata dagli studenti noto che in realtà il piano suona benissimo. Ho letto in giro che è possibile aumentare la corsa dei tasti di qualche millimetro, chissà se facendolo al mio piano potrei trovarne giovamento poi a lezione. Che ne dite? Aiutatemi voi che siete più esperti di me, grazie.
×
×
  • Crea nuovo...