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Piano Concerto - Forum pianoforte

marcy63

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Risposte postato da marcy63

  1. Giovanni devi imparare a cantare prima di suonare... Tutto qui. 

    Se dovessi cantare quello che hai suonato, in alcuni punti resterei senza fiato. Questo non può essere. Ricordiamoci che Chopin è il principe del cantabile, nessuno come lui ha fatto del canto un elemento così importante nel pianoforte. 

    Impara a cantare la musica di Chopin ancor prima di mettere mano sul pianoforte. Non immagini quello che ne potrai tirar fuori. Le note ci stanno, alcuni punti devono essere ancora puliti a dovere ma sono piccolezze. 

    Alzare il tiro!!

    Concordo pienamente su quanto dice Simone, mancano i respiri e il fraseggio. Occorre una piu' attenta analisi della partitura, del resto è tutto scritto dall'autore. Poi il tocco, la dinamica, il rubato vengono di conseguenza.

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  2. La scelta del proprio strumento è davvero "troppo"personale, sono tanti i fattori che possono influire.

    Lo spazio, il budget, il colpo di fulmine, le finiture, il suono....etc etc.

    Da mia esperienza personale, non prenderei uno Schimmel neanche in regalo, non ne ho mai trovato uno decente:)

    Per me ha un suono orribile!!

    Molto meglio un C3 della Yamaha.

    Ovviamente parere personale.

  3. La tastiera di un pianoforte digitale NON può per forza di cose essere pari a quella di un acustico dove ci sono sistemi di leve complesse che dentro un digitale, proprio per permettere la "compattezza" delle dimensioni non possono entrare. Ci sono alcuni digitali come il V-Piano della Roland che montano una meccanica come quella del pianoforte a coda ma il costo è decisamente proibitivo (6000 euro se non sbaglio). Prima di un concerto è comunque sempre il caso di passare un paio di settimane solo sul pianoforte acustico proprio per riabituare la mano ad una tastiera diversa. C'è anche da dire che se si raggiunge un buon livello di pulizia tecnica e del suono sul pianoforte digitale quando poi si torna all'acustico si riscopre un mondo di sfumature che sul piano digitale non ci può essere ed una semplicità di esecuzione. In ogni caso se possibile io raccomanderei sempre di non lasciare completamente il piano acustico per lo studio assiduo su un digitale. È sempre il caso di variare e tornare alle origini sul buon acustico. 

    ......a meno che non spendi 15.000€ come ho fatto io e prendi lo Yamaha Avantgrand N3X che monta la stessa meccanica del CFX grancoda. E' bellissimo e la meccanica è fenomenale:)

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  4. Ciao Nancy, interessante discussione che mi coinvolge personalmente.

    Il mio primo amore è stata la musica leggera ed avendo un ottimo orecchio relativo alle medie strimpellavo benino la chitarra.

    All'epoca, poi, rimasi affascinato dall'organo elettronico (non liturgico) proprio per perseguire quella strada.

    Ma i miei non furono molto dell'idea e mi fecero abbandonare ragioneria a patto di fare il conservatorio.

    E cosi' accadde.

    Mi rivelai essere un ragazzino prodigio (avevo già 14 anni) e da zero in 2 anni feci l'esame del quinto.

    In conservatorio a Milano ero tenuto molto in considerazione soprattutto dall'allora direttore Marcello Abbado che mi aveva anche un pochino fatto montare la testa.

    Comincio a fare i primi concerti e qui iniziano i guai.........il TERRORE era tale che mi irrigidivo diventando una corda di violino!!!!! A discapito suprattutto del suono.

    Continuando verso l'esame dell'ottavo il patatrack!! Mollo il conservatorio e comincio ad andare in giro a suonare musica leggera e a lavorare come dimostratore per un famoso negozio Milanese.

    Dopo qualche anno disperso quà e là, spinto anche da una importante storia affettiva, mi metto sotto e in un anno faccio, da privatista, il famigerato e odiato esame dell'ottavo con votazione 10.

    Mi diplomo nel 90' per opera dello spirito santo......

    In pratica ti ho raccontato tutto questo perchè sono veramente tanti i fattori che fanno il "concertista".

    Il problema e farli quagliare tutti insieme: talento, passione, studio, una buona dose di narcisismo, non essere terrorizzati dal pubblico.

    Dopodichè mi sono disperso in tuttaltro per anni fino ad arrivare allo scorso anno dove, come avrai letto nella mia presentazione ho avuto quel grave incidente di salute.

    Oggi,53enne mi ritrovo con una gran passione rinata, ho ripreso a studiare "davvero" e voglio riuscire a tornare su un palco affrontando la paura.

    Poi non so dove arrivero' ma ho una gran voglia di provarci!:)

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