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Piano Concerto - Forum pianoforte

pianothor

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Risposte postato da pianothor

  1. Ciao a tutti, sono curioso di sapere... qual è la vostra opera musicale preferita?

     

    Tante opere sono belle, anzi, magnifiche.. Ma tanti di noi, probabilmente per motivi soggettivi, ha un'opera preferita. Che sta in cima a tutte le altre.

     

    Qual è? :D

     

    Inizio io, per me è la Nona Sinfonia di Beethoven che avrò la fortuna di ascoltare a Milano il 9 Maggio! L'ultimo movimento poi, collima perfettamente lo strumento e l'essere umano... è celestiale :)

    • Like 1
  2. Riascoltando è incredibile come dopo 3 sole settimane io reputi indegna questa mia esecuzione, mi ricordo che fui felice di questa registrazione ma.. già dopo poche settimane di lavoro finito il risultato è migliorato di molto... è proprio strana la musica :)

     

    Presto provvederò a registrare la versione definitiva :)

  3. Buonasera a tutti!

    Una settimana fa ho finito di studiare questo caro studio, il 12 opera 25...

    Stasera ho provato a registrarlo e nonostante ci siano alcuni errori mi ricordai di questa citazione del caro vecchio Beethoven: "Suonare una nota sbagliata è insignificante. Suonare senza passione è imperdonabile."

    Quindi me ne sono sbattuto degli errori e l'ho caricato comunque :) Ovviamente più il tempo passerà più sarà fluido

     

     

     

    https://soundcloud.com/giacomo-tora/etudes-op-25-no-12-allegro-molto-e-con-fuoco

    • Like 3
  4. Grazie del parere Lowseling, guarda io sto preparando l'esame d'ammissione al 1° Triennale di conservatorio quindi siamo circa sullo stesso piatto, tu sei già dentro, io spero di raggiungerti.

     

    Non capisco questa cosa:
     

     

    Per quanto riguarda la critica la maggior parte delle volte accade o perché il compositore non ha grandi conoscenze compositive o non ha seguito un percorso di studi, di conseguenza le sue scelte risulteranno un po' "caustiche"

     

     

     

    Chi sono io (critico) per dire che la composizione di un compositore (dillettante o no) non sia bella? Ovviamente deve trattarsi di una Composizione con la C maiuscola, non parlo di musichetta leggera ma di Musica..

     

    E' un po' quello che chiedevo nella seconda domanda...

  5. Grazie a tutti delle risposte! :)

     

    @Frank nella seconda domanda cercavo di ottenere una risposta a ciò che accade oggi, tempo fa lessi un'articolo che raccontava di come le accademie snobbassero Keith Emerson.. Sicuramente è capitato anche a tanti altri emergenti compositori ma Emerson è l'unico che conosco...

     

    Perchè oggi, appena qualcuno compone qualcosa di carino e fatto bene, diventa famoso, c'è sempre quella buona parte di compositori (i più sono Maestri) che deve remargli contro perchè non ha composto come volevano loro?

    Ovviamente non mi riferisco ad Einaudi e Allevi :D

  6. Buongiorno, ho da giorni alcuni dubbi su qualche "concetto" riguardo la composizione che vi riassumerò in poche domande.

     

    - Durante l'ultimo week-end, grazie al meraviglioso sole che c'era, sono uscito di casa per appostarmi sull'argine del fiume Po, a pochi metri da casa mia, per scrivere musica (senza pianoforte ovviamente ma solo matita e pentagramma).

    Non avendo basi di solfeggio nè composizione il pezzo risulta abbastanza semplice, il contrappunto è presente ma non mi soddisfa ancora. Avendola composta tutta "ad orecchio", non ci sono note che stonano quindi ora la domanda che mi pongo è: Questa cosa dello scrivere "all'aperto" è una cosa possibile a qualsiasi musicista?

     

    - Perchè, spesso, noto di compositori che giudicano sbagliato ciò che è voluto dall'autore? Perchè dovremmo rispettare le leggi dell'armonia al 100% secondo tanti compositori?

     

    - Sapete consigliarmi un manuale/sito web che illustri in maniera estremamente sintetica (non ho una briciola di tempo libero al momento) le basi della composizione? Quali sono, secondo voi, le basi che bisogna assolutamente conoscere?

     

    Grazie dell'attenzione

     

    Ciao :)

     

    PS: Questa è la mia prima composizione senza Pianoforte di fianco

  7. Per me "è chiaro", per tempi dispari stai cercando dire che si rischia di essere scontati e prevedibili in un pezzo, mentre usando tempi dispari (ma già l'uso di accenti e di legati può modificare la percezione di un ascolto) si viene a creare un interruzione della costante in un lavoro che, a seconda di come lo si è impostato, potrebbe risultare interessante, proprio perché si è presi alla sprovvista.

    Questo è il fulcro del discorso che volevo spiegare!

     

    Comunque Emerson prendetelo con le pinze, io apprezzo molto di più Prokofiev, Bach, Chopin, Rach, Beethoven, Liszt che lui, ma proprio perchè lui è dei nostri giorni allora l'ho preso in considerazione più di altri (che ahimè non conoscevo) per cercare di farvi capire ciò che intendevo.

     

    Poi ovviamente chiunque è influenzato da ciò che ascolta e io non voglio assolutamente che Piccinesco componga quello che io penso, non saremmo in libertà e innanzitutto non è possibile comporre con la testa di altri ;)

     

    I tempi dispari non sono l'indicazione tipo Allegro con fuoco, Andante etc ma la durata della battuta, in Emerson e forse anche nel concerto no.2 di Prokofiev ma anche in tanti altri sono presenti alcuni tempi dispari (15/16, 7/8, 5/4)

     

    @Oracolo frequento già sale da concerto, ma putroppo non trovo mai autori contemporanei da ascoltare poichè tutti eseguono autori romantici, classici, a volte decadenti.

    Per questo sono all'oscuro di quello che è successo nell'ultimo secolo... è molto raro assistere ad un concerto di un'autore dell'ultimo secolo (questo periodo di tempo è a me oscuro appunto)

  8. Forse sono stato frainteso, non intendevo dire che tu abbia copiato Bach.. ma che noto una sua grande influenza sulla tua composizione, insomma si sente che non sei influenzato da Chopin ma più da Bach(per capirci).

     

    Sono d'accordo sul fatto che la musica debba essere piacevole e proprio per questo sponsorizzo l'utilizzo di tempi dispari (occasionali) poichè non limitano il compositore a pensare in 4/4.

    Io compongo ad orecchio, spesso ho idee in testa che poi suono e mano a mano che mi immagino la musica semplicemente la metto su pentagramma. Non ricorro ad alcuna regola della Composizione poichè sono ignorante in merito..

    Forse è proprio per questo motivo che, dato che sono ignorante, non sento il dovere di rispettare regole e scrivo semplicemente quello che ho in testa. (Prometto che caricherò la registrazione definitiva della mia composizione al più presto)

     

    So che le accademie hanno spesso minimizzato la figura di Keith Emerson ma secondo me spiega al meglio la mia idea di musica Classica "moderna"

    Sarebbe potuto essere meglio, sono d'accordo, ma Keith Emerson nel suo Piano Concerto no. 1 ha agito come io penso si debba agire nel comporre nuova Musica, senza "limiti" di "tempo". (Notare che non è pieno zeppo di tempi dispari ma sono utilizzati saltuariamente per introdurre brevi idee quasi indipendenti dalla composizione)

     

    @Oracolo

     

    Io non trovo mai niente di contemporaneo di "decente" da ascoltare, potresti consigliarmi compositori (per pianoforte) tu se per caso ne conosci qualcuno? :)

  9. Giusto per dare un parere.. Io vedo Bach in questa invenzione dal punto di vista stilistico e, secondo me, i compositori di oggi sbagliano ad emulare i grandi del passato...

     

    Questa invenzione è una cosa che esiste già, per di più composta da un grande compositore come Bach, non porta niente di nuovo... e ovviamente, chiunque in futuro studierà Bach non Marcozzi. (Non è un accusa di plagio ma una proposta alla riflessione)

     

    Ovviamente come musica "nuova" non intendo gianna nannini, al bano o quel che è ma ovviamente Musica "stilisticamente nuova".

    In Musica è già stato scritto tanto, se non tutto... Dal Barocco, Classico, Romanticismo.. fino alla musica dodecafonica ma io conosco davvero pochi compositori che hanno utilizzato i tempi dispari nelle loro composizioni (non il comune 3/4, ma 7/8, 15/16, 13/16, 5/4 e così via).

    I pochi compositori in cui ho notato un'utilizzo di tempi dispari sono stati quelli che scrissero musica dodecafonica ma che io trovo alquanto scomoda da ascoltare e non piacevole nemmeno da suonare, ma secondo me una composizione, qualsiasi, in tempi dispari (non dodecafonica) sarebbe una novità carina da proporre al mondo musicale..

    Se vuoi coglierla come sfida per la tua prossima composizione, vedi te :)

     

    Ho composto un pezzo con alcuni tempi dispari tempo fa, nonostante la versione che sta sul forum sia alquanto obsoleta prossimamente registrerò la versione definitiva e te la farò ascoltare, ovviamente tutto umilmente.. Non pretendo che tu prenda spunto da me :)

    Io sono un "ignorante" della composizione, conosco a malapena il giro delle quinte e le modulazioni e sicuramente ne sai più di me ma trovo l'utilizzo dei tempi dispari molto espressivo poichè ciò che pensi non dev'essere corretto in 4/4 e quindi è tutto molto più "libero"

     

    Ciao :)

     

  10. Qui potrebbe aprirsi una discussione molto interessante a dire il vero!!

    Sono perfettamente d'accordo che il sistema temperato rende, almeno "matematicamente", analoghe tutte le tonalità, permettendo di trasporre e suonare in una qualunque di esse un dato brano, senza alterarne in modo alcuno i rapporti tonali.

    É altrettanto vero però che il nostro orecchio non ha la stessa percezione per tutte le frequenze e che i singoli suoni sono in realtà costituiti da un gran numero di armonici. Determinate frequenze suonano in modo diverso proprio per il loro "spettro" armonico, e di conseguenza determinate tonalità hanno una sonorità che può suscitare sensazioni differenti.

    Stiamo pur sempre parlando di frequenze (hertz) le cui relative armoniche sono diverse, ed é questo che percepisce il nostro orecchio, e di conseguenza il nostro cervello.

    A mio avviso non è vero che trasponendolo un pezzo suona uguale, può anzi cambiare profondamente.

    La cara vecchia "serie di Fourier" ci "insegna" questo... che le frequenze cambiano nonostante si "mantenga" il temperamento

  11. Rispondo ora poichè mi trovavo a Parigi in tour, ora che ho finito i concerti posso ritornare alla quotidianità.. (scherzo, al momento non ho ancora concerti fissati a Parigi :D)

     

    Comunque, ho deciso di sostituire i sensori ad ultrasuoni con laser e fotoresistenze o fotodiodi, così da rendere più semplice e precisa la misura.

    Gli ultrasuoni erano molto aleatori e così si riduce il problema.

    Rimane la parte del protocollo MIDI da implementare in Arduino, ho parlato con il mio professore e mi ha detto che la cosa è possibile e che lui l'ha già fatto quindi dovrei riuscirci.. Quando sarà fatto caricherò una mini guida HowTo per coloro a cui interessa questa cosa :)

  12. Non metto in dubbio la sua tecnica, ma riguardo la maturità musicale vi propongo questo video:

     

     

    Ovviamente tutti commettono sbagli ma ogni volta che ascolto un'esecuzione di Lang Lang la prendo con le pinze perchè mi ha veramente stupefatto come ha trattato questo studio in una performance live tra l'altro, senza un minimo di preparazione "spirituale" all'esecuzione.. molla il microfono e parte come un treno (giocando?)

    manco fosse in casa sua... da solo...

     

    PS: Questo video sostiene la tesi di Simone, imho

  13. Sicuramente troverò qualcosa su cui basarmi per fare il progetto.. ma non ho capito alcune cose:

     

    - Se io mettessi i trasduttori in ON/OFF grazie ai transistor li vedrei come pulsanti.

    Leggendo la distanza che mi da il mio trasduttore (prima che il segnale arrivi al transistor), se agissi su una resistenza variabile che metto in serie o al posto del knob del volume dell'altoparlante convertirei la distanza in tensione o corrente e questa tensione/corrente in una resistenza/impedenza. Non otterrei lo stesso effetto? tutto questo senza VST perchè senza midi.

     

    - Ragionando sulla variante MIDI invece.. ho pensato che non serve tutto il protocollo midi, mi basta la quarta ottava e il volume, nient'altro... non potrei restringere il tutto a questo? in oltre mi pare ci sia una funzione per impostare un clock d'uscita e quindi farla diventare un uscita seriale... se riuscissi a fare tutto, come farei a leggere il midi se non ho i driver della mia "tastiera"? dovrei usare i driver di arduino per collegare il tutto a qualche VST?

     

    - Prima mi sono dimenticato di una cosa, se utilizzassi il protocollo midi riuscirei ad avere una tastiera polifonica o monofonica? da cosa dipende questo?

     

    Riguardo i sensori ad ultrasuoni configurati come ON/OFF mediante transistor sono sicuro di farcela perchè ho già fatto una cosa simile quindi alla fine i sensori ad ultrasuoni sono soltanto utilizzati per fare "scena"...

     

    Grazie mille della risposta :)

  14. Salve, scrivo qui perchè vorrei costruire un vero e proprio strumento a "tastiera".

    Essendo in quinta superiore all'itis E.Fermi di mantova quest'anno dovrò preparare l'esame e di conseguenza la tesina..

    Per la tesina ho proposto di progettare e creare una tastiera ad ultrasuoni (trasduttori ad ultrasuoni)

    Cerco aiuto per quanto riguarda la parte di programmazione/elettronica sperando che ci sia qualcuno in grado di aiutarmi :)

    Ovviamente non sarà una tastiera ad 88 tasti, nè 76 o 64 ma una cosa ridotta (un'ottava), proprio per mostrare il principio di funzionamento.

    L'idea era quella di collegare 12 trasduttori ad ultrasuoni uno di fianco all'altro su un supporto e farli funzionare come interruttori on/off prima di tutto (quindi creare una semplice tastiera giocattolo senza velocity ecc) e poi, se possibile, variare il volume a seconda della distanza della mano da ciascun sensore ad ultrasuoni quindi leggendo effettivamente la distanza (per questo servono trasduttori e non sensori).

    I miei dubbi sono:

    - ponendo i trasduttori come on/off (??quindi ci sarà un circuito transistor on/off per ogni trasduttore??) si può entrare nei digital input di arduino e agire su arduino per convertire i segnali che mi arrivano in formato Midi e mandare il tutto sull'uscita USB di arduino?

    - se si, ho pensato bene o dovrei usare un'altro metodo per fare arrivare i segnali al microprocessore?

    - infine la domanda più importante, riuscirò a collegare questa tastiera ad ultrasuoni midi (TUM) a Windows e quindi a VST? mi basteranno i driver di arduino?

     

    In poche parole vorrei costruire un controller midi con arduino ma non posso sfruttare una tastiera QWERTY di un pc vecchio o una vecchia tastiera giocattolo, ma vorrei costruire io stesso la tastiera utilizzando i trasduttori ad ultrasuoni e non so come fare, mi serve un piccolo aiuto :)

  15. Mi butto anch'io in questo topic e vi racconto la mia "esperienza".

    Mio papà già da sedicenne giocava a calcio nella prima squadra del Sorrento in serie C1, lo vennero a prendere fino a Mantova per il talento che aveva... scappò dopo pochi mesi da là per l'eccessiva nostalgia (e immaturità, forse).

    Guardate, io non sono negato per il calcio ma non sono nemmeno una cima proprio perchè non mi appassiona, una cosa che invece mi appassiona è la musica ed in particolare il pianoforte.

    Ho ancora limpidi ricordi di quando da piccolino mia madre mi insegnava il primo preludio di bach oppure quando ero minuscolo chiudevo gli occhi e facevo finta di dirigere quando mettevano sù qualche cd di musica classica.

    Secondo me è più questione di passione che di talento, e ovviamente anche da che età si inizia a coltivare questa passione... Non ho mai sentito di pianisti virtuosi che iniziarono ad imparare a suonare il piano a 20 o 30 anni... my 2 cents

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