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Piano Concerto - Forum pianoforte

Lowseling

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Risposte postato da Lowseling

  1. In genere sì! Conviene seguire la divisione che impegna meno mentalmente e che quindi "appare" chiara e facile". Buon lavoro. Il preludio non è comunque " facile" :)

    Si il preludio é complesso ma mi sono voluto cimentare in questo per affrontare qualcosa di nuovo. Per quanto riguarda le linee melodiche sono d'accordo, avevo giá dato una prima sbirciatina alle varie linee melodice e ad una possibile interpretazione, una volta risolti i problemi tecnici potrò approfondire :) Grazie mille dei consigli!

  2. Stai, secondo me, enunciando dei principi che denotano un cimentarsi in una tecnica superiore. Alcuni passaggi di arpeggi in posizione "lata" sono molto difficili se pensati "una nota dopo l'altra". Diventano eseguibili con na certa "fluidità " e "facilità" se si pensano invece come "accordi sciolti" cercando di pensare ed essere sulla posizione dei "gruppi di note. Imparare a spostarsi con una certa abilità e sicurezza sulle "posizioni", facilita l'esecuzione e l'esclusione di inutili movimenti del polso denota che stai spostando la mano senza "accavallamenti". Questo è stato già da me illustrato in un tutorial quando ho affrontato la differenza "pollice sotto- pollice sopra" ovvero non passare "sopra e sotto il pollice", ma "a fianco".

     

    Si, decisamente questo preludio ha una tecnica che in parte sto affrontando per la prima volta, e in effetti il mio (a volte) difetto è quello di amare le sfide e di voler puntare sempre più in alto, ovviamente sempre con certi limiti. In questo caso se ho capito bene quello che vuole dire è di affrontare questi arpeggi senza scavalcare il pollice e quindi dividendo l'arpeggio in gruppi di note, in questo caso penso che tranne un paio di eccezioni si possano dividere gli arpeggi in 2 gruppi di note. Ho inteso bene?

  3. Ciao a tutti,

     

    Da un po' ho iniziato a studiare il preludio op23 n5 "Alla Marcia" di Rachmaninoff. I primi 3 eventi sono riuscito a cavarmela abbastanza bene, devo solo perfezionare la precisione in un paio di passaggi, ma il problema è sorto arrivando al 4° evento, dove mi sono ritrovato in difficoltà con un arpeggio abbastanza intricato alla mano sinistra.

     

    Mi sono permesso di prendere il link di una partitura online per farvi vedere: http://petrucci.mus.auth.gr/imglnks/usimg/e/ea/IMSLP309262-PMLP02017-Op.23_10_Preludes_No.5_Alla_marcia_in_g_minor.pdf

     

    L'inizio è alla 5° battuta della 3° pagina. La tecnica che ho adottato fin'ora è stata quella di eseguire le prime 3 note di ogni arpeggio con 5, 2 e 1 dito e poi saltare alla 4° nota con il 5 dito, non so se mi sono spiegato abbastanza bene, ma l'ho trovato come l'unico modo per evitare di fare movimenti assurdi con il polso e la mano che mi impedivano di eseguire il tutto con fluidità.

     

    Voi avete qualche altro consiglio per eseguirli al meglio? E magari qualche esercizietto da fare per "addestrare" la mia mano sinistra a fare questi arpeggi al meglio?

     

    Grazie mille :)

  4. Ciao a tutti,

     

    Penso questa sia la sezione giusta per chiedere, scusatemi se ho sbagliato :) Da qualche mese ho cambiato pianoforte da un verticale a un coda di seconda mano. Il pianoforte è tutto ok, funziona benissimo e non mi ha mai dato problemi di sorta, semplicemente vorrei apportare qualche miglioramento dovuto a delle preferenze personali, ho scelto questo pianoforte perché era quello che si avvicinava di più alle mie preferenze, ma ancora va fatta qualche modifichetta :)

     

    Sono qui a chiedervi se queste modifiche sono possibili e sopratutto se sapete dirmi su per giù quanto mi possa costare dato che dovrei chiamare il mio accordatore di fiducia a breve per il suo primo intervento su questo pianoforte.

     

    Il pianoforte in questione è un Rönisch. Innanzitutto vorrei rinforzare la pedaliera che anche se in modo minimo mi sembra balli un po'. Penso sia dovuto al fatto che invece di avere le due sbarre di metallo laterali a tenerla in posizione è sorretta solo da una barra di legno centrale.

     

    Poi vorrei sistemare un po' la risposta del tasto. Il vantaggio del tasto di questo pianoforte è che é ben pesato secondo me, però forse a causa del caldo che c'è stato in questi giorni la sua risposta non mi sembra la stessa (si qui ho problemi di umidità, l'ho messo nel posto meno umido di tutta la casa ma ancora non sono riuscito ad annullare il problema).

     

    Un'altro particolare che vorrei sistemare è che gli smorzatori di alcuni bassi, da come la vedo io forse è dovuto al feltro da sostituire, non sempre fermano la corda in tempo, a volte ci pensano 2 volte, parlo di 1/2 tasti dell'ultima ottava.

     

    Oltre a questo forse andrebbe lubrificata un po' la meccanica dal punto di vista dei pedali. A volte quando premo il pedale una corda si inceppa e torna su dopo qualche secondo, e a volte quando premo il pedale per sollevare tutti gli smorzatori si sente un rumore come se la bacchetta di metallo sfregasse contro il legno. E' una cosa minima e che capita molto poco, però se si potesse sistemare sarebbe grandioso :)

     

    Ultima cosa il suono dei bassi mi piace tantissimo, vorrei solo però che si sentissero un po' più gravi (oddio come lo spiego, insomma menu cupi e più gravi), non so se questa cosa si possa regolare, ma questo è un dettaglio minimo che sinceramente è l'ultima cosa che mi interessa.

     

    Per il resto a parte questo il tutto funziona benissimo, vorrei solo sapere se è tutto sistemabile e anche quanto potrebbe costarmi (ad esempio per sistemare la meccanica del mio verticale che era durissima avevo speso sui 150).

     

    Grazie in anticipo per le risposte :)

     

    P.S. - Non penso di metterci mano io, il massimo che faccio io è rimuovere il copritasti e dare una pulitina oppure mettere un anti terme xD

  5. Bravo ! Come hanno già detto gli altri, quello che soffre maggiormente è il terzo tempo per via delle problematiche tecniche (articolazione un po' incollata e poca rotazione da quello che ho visto e sentito). A livello interpretativo invece, ho l'impressione che tu stia imitando l'interpretazione di altri pianisti. Quando studi dimentica di aver ascoltato altre interpretazioni e crea la tua idea interpretativa, devi fare in modo che il brano sia tuo e non di altri. I grandi compositori sono molto precisi nella scrittura della loro musica e ci danno tutte le indicazioni che servono ai fini interpretativi. Devi essere preciso e ligio a quelle indicazioni ma le sfumature devono appartenerti. Se suonerai con l'idea musicale di altri pianisti in testa, la tua non sarà più un'interpretazione, sarà sempre una simulazione. Farai tuo con il tempo questo concetto, le premesse sono tutte buone ! Tanti auguri e buona musica. 

     

    Grazie mille, cercherò di seguire i tuoi consigli :)

  6. Procurati (se vuoi) uno di quei registratori ambientali (tipo della Zoom), sono ottimi per queste occasioni.

     

    Eh lo so, però dovrò aspettare un po' perché ho cambiato da poco pianoforte da verticale a coda e ancora devo finire di pagarlo, quindi un microfono di quel costo (anche se si parla di €100/200) sarebbe una bella mazzata in questo momento. E' già in progetto però l'acquisto, mi servirà in seguito :)

    • Like 1
  7. Condivido i pareri già espressi, mi sembra che il terzo tempo sia quello tecnicamente più acerbo, nel senso che la tecnica non riesce ancora a supportare la musicalità che vuoi esprimere e che emerge spesso ma a volte un po' penalizzata da alcune "incertezze". Comunque continua a studiare che vedrai che avrai grandi benefici, la sonata è molto difficile...persino Liszt, leggevo, la classifica fra le 10 (o quasi) più difficili :)

     

    http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/1945-le-sonate-di-beethoven/

     

    Si ancora ho molto da lavorare tecnicamente, anche se già qualche idea su come "sciogliere" alcuni passaggi mi è venuta e spero che funzioni. Per quanto riguarda la difficoltà sono d'accordo sull'ordine di Liszt. Grazie :)

  8. Non aggiungo nulla all'ottimo intervento di Pianoexpert, ma a proposito di questo

     

     

    un po' di materiale analitico non guasta mai :)

     

    http://www.pianoconcerto.it/forum/index.php?/topic/642-beethoven-sonata-op-27-n-2/

     

    Grazie mille, gli darò una bella spulciata ;)

     

    Ciao Lowseling!

     

    Ma che bravo! Hai già un sito/canale youtube?

     

    Su che pianoforte eri ? C1/G1 Yamaha ?

     

    Ciao, grazie! Ho un canale youtube, attualmente ci metterò solo le esibizioni che mi piacciono di più, poi in futuro ho intenzione di fare una serie dove magari oltre a suonare spiego anche la mia interpretazione :) (un mio sito ci penserò più avanti, quando avrò le conoscenze adatte per completare le melodie che ho scritto)

     

    Per quanto riguarda il pianoforte sinceramente non ne conosco il modello, non ho avuto occasione di controllare. Ha una buona risposta del tasto, ma la meccanica mi sa che era un po' fuori-fase!

  9. Bravo. Secondo me ci vuole un po' di maturazione e questo avviene, oltre che studiando meglio i movimenti necessari e giusti per rendere questa sonata (mi riferisco soprattutto al 3° tempo), anche andando avanti con gli studi e cimentandoti in soluzioni tecniche superiori. Dopo, in seguito sarà ripreso lo studio di questa sonata e molte soluzioni saranno viste da una diversa prospettiva. Per ora, per il grado di sviluppo tecnico-musicale è una buona esecuzione e devi essere soddisfatto di questo traguardo. Il tuo Maestro ti avrà già suggerito i passaggi da rivedere alla luce di questa importante esperienza. Anche lo strumento non aiuta. Mi sembra piuttosto scordato, mal intonato e penso non ben regolato, ma comunque le intenzioni vengono ben fuori e alcune decisioni interpretative sono buone. La sonata, cavallo di battaglia di molti studenti, non è affatto facile!!!! Alcuni Grandi pianisti si trovano un po' in difficoltà tanto da rallentare notevolmente i tempi ( terzo tempo). SI ascolti il Grande Kempff, che ha comunque fatto di queste sonate un importante documento storico-interpretativo di riferimento. Tu scegli già un tempo "ardito" e riesci ben a sostenerlo sino alla fine. Bene. Non è cosa da niente. Vedo che prediligi gli attacchi dall'alto. C'è il pro e il contro. Sicuramente la gravità della caduta del braccio aumenta la forza e fa risparmiare energia, ma è più pericoloso, specialmente quando si attacca sul 5° dito come sull'inizio degli arpeggi prima del finale. Comunque complimenti e ad Majora.

    Grazie mille! Si il pianoforte era abbastanza scordato e aveva la meccanica che secondo me andava regolata un po' (qualche giorno dopo infatti c'è stato l'accordatore). Il mio maestro mi ha dato solo alcuni consigli tecnici per migliorare l'articolazione in alcuni punti, per il resto ha preferito lasciar fare a me e devo dire che son rimasto davvero soddisfatto. Magari tra qualche anno riproporrò la stessa sonata con un po' di maturità in più, grazie mille dei consigli e di tutto! ;)

  10. Ciao a tutti!
     
    Ci tenevo a pubblicarvi il video di una mia esibizione recente (precisamente il 30 Giugno) in occasione del saggio di fine anno dell'accademia con cui studio. Spero che nonostante ancora non sia ad alti livelli vi piaccia, vorrei consigli sopratutto per migliorare la mia interpretazione anche perché questa è una delle sonate a cui tengo di più :)

     

     

    Grazie in anticipo per i commenti ;)

    • Like 4
  11. Comprare l'attrezzatura necessaria alla registrazione del pianoforte ha un costo notevole e bisogna essere molto competenti in materia. Il pianoforte è lo strumento più difficile in assoluto da registrare. Richiede di norma 3 o 4 microfoni. Due a capsula piccola esternamente al lato del piano e uno o due a capsula grande sulla coda dello strumento. È consigliabile utilizzare convertitore e preamplificatori dedicati. Se devi realizzare solo poche registrazioni ti conviene sentire uno studio di registrazione attrezzato con un pianoforte a coda richiedendo solo di effettuare i take, senza mix, senza post produzione. Se vuoi comprare tu l'attrezzatura, metti in budget ALMENO 2000 euro di spesa per andare proprio risicati risicati. Se posso sapere quanto hai intenzione di spendere magari si riesce ad essere più precisi.

     

    Scusa ho letto dopo il tuo messaggio. Non devo realizzare registrazioni con qualità altissima, all'inizio mi basta anche una registrazione di tipo amatoriale, solo che volevo utilizzare 2 microfoni da mettere all'interno della cassa armonica (uno per i bassi e uno per gli alti) per evitare magari il solito fruscio dato dalla videocamera oppure l'eccessivo riverbero dovuto al fatto che la stanza non è insonorizzata. Poi in seguito, se avrò possibilità e noto che comunque l'idea si sviluppa in modo interessante, potrei anche optare per aumentare la qualità di registrazione e quindi spendere di più

  12. Ciao a tutti,

     

    Da circa 2/3 mesi ho comprato un pianoforte a coda che uso quotidianamente per lo studio. Da qualche tempo però ho in mente un progetto per youtube e avrei la necessità di registrare il mio pianoforte.

     

    Premetto che non mi serve un audio ad altissima qualità, anche perché la stanza non è insonorizzata, ho semplicemente messo molti quadri e tappeti per diminuire il riverbero. Per quel che ne so dovrei avere a disposizione almeno due microfoni per una qualità decente, uno puntato verso le corde dei bassi e uno verso le corde degli alti, e opzionalmente uno puntato in mezzo per i medi.

     

    La mia domanda è: quali microfoni potrei acquistare ad un prezzo abbastanza basso ma che mi diano comunque una buona qualità? E, soprattutto, come posso registrarli poi per ottenere una buona qualità?

     

    Per ora non posso spendere molto, anche perché ancora sono uno studente e non ho un lavoro, quindi devo andarci piuttosto piano con le spese, dato che già ho affrontato quella del "bimbo" a coda.

     

    Grazie in anticipo per le risposte,

    Buon proseguimento! :)

  13. Mi sento di metterti un po' in guardia sui pianoforti così datati. Questo anche in considerazione del fatto che tu vuoi intraprendere la carriera. Devi trovare un pianoforte che risponda alle esigenze professionali ...e che non costi molto. Forse siamo di nuovo ad uno Yamaha , magari un C3 che va abbastanza bene. E' evidente che le condizioni della meccanica e l'età dello strumento devono "pesare" su questa scelta. Poi sarà la perfetta messa a punto a farti godere delle sue qualità. Naturalmente un pianoforte europeo è da preferire. Se poi uno Steinway, anche da ricondizionare, sarebbe il massimo. Bisogna che tu visioni bene la tavola di risonanza che non abbia fenditure o rigonfiamenti. Lo stato delle corde e la carica dei ponticelli. In seguito si valuta la martelliera e il resto della meccanica, se da ricondizionare o sostituire. Il suono deve avere una certa durata prima dell'estinzione. Quindi un test da fare subito è suonare forte un accordo nelle varie zone della tastiera e verificarne la durata e l'uniformità della durata. Naturalmente, come già osservato da Ettore, è opportuno, per gli strumenti molto datati, assicurarsi che la meccanica non sia "a spillo", cioè senza leva di ripetizione ( Meccanica impropriamente chiamata "doppio scappamento"). Facci sapere

     

    Grazie della risposta. Controllando bene la meccanica non è a spillo, per quanto riguarda la tavola di risonanza è del tutto intatta. Il suono è di durata perfetta, le corde non danno segni di ruggine. Tutti questi controlli li ho fatti con il mio tecnico di fiducia, così sono sicuro. Andrebbe solo rivisto qualche dettaglio, ad esempio lo sbiancare i tasti della tastiera perché i tasti in avorio si ingialliscono piuttosto facilmente. Secondo il mio tecnico (e anche secondo le mie orecchie) il pianoforte è perfetto nonostante l'età, poiché non è stato suonato moltissimo. Andrebbe solo sistemato qualche graffietto nel mobile, che purtroppo in alcuni punti ha perso un po' di vernice (nulla di grosso), ma credo sia l'ultimo problema :) Vi terrò aggiornati nei prossimi giorni, grazie ancora!

  14. Ciao a tutti,

     

    Studio pianoforte da molti anni e, poiché è la carriera che voglio intraprendere, vorrei fare un salto di qualità prendendo un pianoforte a coda sostituendolo al mio vecchio verticale che ormai mi sta un po' stretto. Ho adocchiato un bellissimo Coblenz di metà/fine 900 con i tasti in avorio, il suono è fantastico anche se la meccanica mi verrà sistemata prima della spedizione.

     

    Ora alcuni mi hanno sconsigliato il Coblenz come meccanica (non so per quale motivo), voi che ne pensate?

     

    Grazie in anticipo,

    Buon proseguimento!

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