Jump to content
Piano Concerto - Forum pianoforte

Lowseling

Membro
  • Posts

    95
  • Joined

  • Last visited

  • Days Won

    5

Risposte postato da Lowseling

  1. Io suggerisco sempre i ragazzi che sono presi con i saggi di fine anno di attendere l'assoluto silenzio in sala prima di iniziare a suonare il proprio pezzo. Non c'è nulla che invita meglio al silenzio che uno strumentista sul palco che non inizia a suonare.

    Capisco che nel caso specifico forse nessuno si sarebbe neanche accorto ma un paio di strilla dal palco le avrei date ... e personalmente parlando, nel caso non avessero fatto effetto un paio di energici inviti al silenzio, non avrei nenanche iniziato a suonare e me ne sarei andato. Non so come la prestazione sia stata pattuita, nel caso retribuita ... avrei chiesto pure il dovuto compenso e tramite avvocato!

     

    Quand'ero piccolo ad un saggio siccome non facevano silenzio avevo appoggiato i gomiti sulla tastiera e li ho ripresi tutti, forse la scelta di non suonare è un po' più pacifica! xD

  2. A titolo di cronaca, mi hanno fatto notare un nuovo elemento nella questione, che probabilmente è anche una delle ragioni per cui le risposte "politiche" a quella lettera sono state poche. E che conferma la mia certezza per cui la lettera aveva uno scopo preciso...

     

    il padre della bambina non è un signor nessuno. E' Emilio Cabasino, ex presidente del MIBAC, ricercatore ed esponente della cosiddetta minoranza Dem del PD. Quando a fine articolo dice che quel convegno è un autogol del PD, sta parlando del proprio partito e sta esprimendo un giudizio di corrente, della sua corrente. 

     

    Sottolineando questo cerco anche di far capire come dal mio punto di vista il problema sia lo scopo della lettera e del tam-tam mediatico. Nulla di tutto ciò che è successo cambierà di una virgola i comportamenti della maggioranza degli italiani di fronte alla musica. Quella lettera non ha lo scopo di cambiare nulla, ma di attribuire a una parte politica (il PD per come è diventato con Renzi) un atteggiamento COMUNE A TUTTI. I video che vi hanno fatto venire i capelli bianchi a me hanno semplicemente chiarito che quello non era un concerto. Non ne aveva le intenzioni, non ne aveva gli elementi, non ne aveva il pubblico, non ne aveva neppure l'architettura: davanti all'orchestra c'è il "pulpito" di Renzi ed è visibile che tutti erano lì per ascoltare Renzi. Se i ragazzi non sapevano questa cosa, mi spiace ma non è colpa del PD (genericamente) è colpa, al massimo, di chi non li ha avvertiti di quello che, a me che sono adulto, sembra OVVIO.

     

    Specifiche musicologiche: siamo tutti consci del fatto che il silenzio durante un concerto è un'abitudine nata nel romanticismo con i grandi virtuosi, no? C'è qualcuno che si lamenterebbe del casino in un locale durante un concerto di una band rock? La delusione dei ragazzi è figlia di una loro aspettativa e, e qui sono d'accordo con voi, dell'assenza di figure tutelanti in quel momento. Non mi è parso di sentire nessuno gridare, richiamare all'attenzione, lamentarsi rumorosamente per sovrastare il casino. E questo mi fa pensare che gli adulti "a capo" della situazione, tipo il Direttore d'Orchestra, fossero assolutamente coscienti di come la cosa stava andando e sarebbe andata.

     

    Se poi vogliamo trasformare anche questo topic in una serie di "piove, governo ladro", fate pure...

     

    Io personalmente me ne sto fregando della lettera e me ne sto fregando se siano politici o meno, quello che intendo è che comportarsi in quel modo ad un concerto è maleducazione e non trovo altro modo di chiamarla, il fatto che siano politici sottolinea il fatto che loro dovrebbero dare l'esempio e non lo danno, ma questo è un altro discorso ancora, io li sto vedendo come cittadini quali sono. Poi non si può decisamente paragonare un concerto classico con un concerto rock, perché in quello rock ci sono nove miliardi di watt di amplificazione che coprirebbe anche l'esplosione di una bomba termonucleare. I politici sono cittadini italiani e i cittadini italiani, in quell'occasione, si sono mostrati maleducati (per non parlare di quelli in prima fila voltati di spalle).

     

    Chi inoltre ha permesso al concerto di andare avanti in questo modo non ha avuto il fegato di riprendere la gente in sala, e questo è molto più grave, perché in questo caso se fossi stato il direttore d'orchestra avrei interrotto tutto.

    • Like 2
  3. Il fatto è semplice, è vero che non c'è mai attenzione massima, ma visto che si trattava di ragazzini e che sopratutto hanno suonato (almeno per quel che ne so) durante gli intervalli, quantomeno è buona educazione fare silenzio. E' tutta una questione di buona educazione, vorrei vedere se ad una sola persona del pubblico che parla e si fa gli affari suoi piacerebbe subire lo stesso trattamento!

    • Like 2
  4. Questo è un problema che si risolve SOLO se si è seguiti scrupolosamente da bravi insegnanti. Se un maestro si limita a dire: "suoni in tensione muscolare" senza fornire gli strumenti per risolvere il problema allora io forse cambierei insegnante ! 

    Non lo dico per scherzo. Io ho avuto tanti problemi di tensione muscolare, li ho risolti scoprendo nei masterclass nuove tecniche, sopratutto quella del scuola russa. A volte molti sono convinti di non suonare in tensione, ma un buon insegnante ci mette poco a verificare. Se la muscolatura è forte non ci si accorge mentre stiamo suonando della tensione. Per provare basta suonare e farci tenere i tricipiti da qualcuno dietro di noi. Se vanno in contrazione allora non stiamo sfruttando bene la gravità. 

    Non è una sciocchezza ed assicuro che molti pianisti diplomati non suonano col peso, essendo invece convinti di farlo !

     

    Sicuramente, quello che intendevo è che anche con l'aiuto dell'insegnante servono tempo, pratica e studio per riuscire ad applicare questo concetto, io ad esempio in questi anni ho lavorato molto sotto questo punto di vista e nonostante i progressi ancora non mi sento di aver raggiunto al 100% l'obbiettivo!

  5. Ciao,

     

    La risposta di TheSimon è stata molto esaustiva, personalmente io suonavo in tensione quando ero più piccolo perché non sfruttavo abbastanza la gravitazione e non avevo la forza necessaria per abbassare i tasti con facilità, normalmente questo è un problema che (ovviamente solo una volta intercettato) si risolve con il tempo e lo studio, bisogna solo pazientare e trovare la giusta tecnica :)

  6. dai, su, se avessi un euro per tutti i cellulari che ho sentito suonare durante miei e altrui concerti... e questo NON era un concerto, era una riunione del PD. Papà e ragazzina dovrebbero adeguarsi alla realtà ed evitare di fare proclami altisonanti

    Allora a che serve un intero complesso strumentale? Potrebbero anche usare un semplicissimo impianto stereo... Anzi a maggior ragione ad una riunione come questa bisognerebbe (anche se poi non succede mai) dare per scontato che ci siano persone educate e rispettose, poi ovviamente tutto ciò che sto dicendo è un'idea personale

  7. Ciao Stefano,

     

    Al di là dello stato puramente estetico del pianoforte è più importante la parte interna, alla fine se manca un po' di vernice si può risolvere con molto poco, sistemare la meccanica può essere invece dispendioso. Posso solo consigliarti di andare a vedere il pianoforte con un tecnico delle tue parti (fatti consigliare magari da qualche insegnante/pianista) anche perché non so se tu hai conoscenze tecniche, ma ad ogni modo una persona con esperienza saprà consigliarti più di chiunque altro :)

  8. Tutto giusto quello che ha detto Lowseling. Ma il pesi sono invertiti. La parte della Coda posteriore è la più leggera. Guardando la tastiera, il lato sinistro è quello più pesante perché è quello che contiene la parte di legno, tavola armonica, e telaio più lunghi; per esclusione la destra è più leggera della destra. È vero poi che isolano il pianoforte dal pavimento ma in realtà, non isolano acusticamente il pianoforte in un condominio. Le onde sonore trasmesse nell'aria infatti non sono quelle che "danno fastidio al vicino", sono le vibrazioni trasmesse per via strutturale. Esistono alcuni isolatori particolari che promettono un lieve abbattimento in db a livello di trasmissione strutturale ma costano tantissimo e comunque non risolvono il problema. L'unico modo che esiste per isolare una stanza è costruire una "stanza flottante dentro la stanza" con un sistema di pendoli e ricoprire in modo ermetico con pannelli in piombo e piramidali. La soluzione è altamente costosa e comunque non scherma al 100% la pressione sonora e le vibrazioni trasmesse per via strutturale. Sono accorgimenti da fare se i vicini minacciano denuncie in modo tale che si rientri all'interno dei limiti in db disposti dalle normative. Certamente non è una soluzione che ti permette di suonare il pianoforte acustico la notte. 

     

    Credo che per lo studio sia sempre meglio optare per un pianoforte digitale, senza togliersi il lusso di suonare su un buon acustico negli orari in cui non si da fastidio agli altri... Di norma si osservano i seguenti orari: 9:30 - 12:30 / 16:30 - 19:30. Per legge non è possibile suonare più di 4 ore al giorno.

     

    Qui poi dovremmo scendere nei vari discorsi digitale/acustico. Sul digitale si studia e si studia bene !! Non dar retta a chi dice il contrario. Grazie al digitale sono riuscito a preparare l'esame di diploma in 2 mesi e mezzo, se non l'avessi avuto, avrei dovuto rimandare di un anno ! Certamente quando potevo andavo sull'acustico...

     

    Grazie TheSimon, effettivamente non ricordavo bene i pesi :) Per quanto riguarda il suonare sul digitale sono d'accordo, anche se io non ho mai avuto di questi problemi perché per fortuna ho un condominio cui non da fastidio se suono, anche se io per educazione cerco di evitare certi orari e limito le ore di studio in modo da non dare fastidio, anche se loro non si fanno problemi ;)

  9. uno yamaha C3, pianoforte usatissimo in tutto il mondo..in particolare questo aveva un timbro stupendo e non metallico o nasale come pensavo..comunque la domanda che voglio farvi è la seguente...in omaggio ci hanno dato degli isolatori per ruote  da 50 euro in totale. Vorrei sapere innanzitutto se hanno altre funzioni al di fuori del proteggere il pavimento, e in piu' se le ruote si mettono dentro a questi isolatori..se dovessi spostare leggermente il pianoforte a mezzacoda come dovrei fare?

     

    Ciao,

     

    Gli isolatori hanno multiple funzioni. Innanzitutto lo stesso nome ti suggerisce che ammortizzano le vibrazioni e di conseguenza isola il pianoforte dal pavimento, ottimi se sei in condominio. Poi essendo messe le ruote all'interno di questi isolatori (ovviamente se di buona qualità) proteggeranno anche le ruote dall'umidità che sale dal pavimento, quindi è più difficile che le ruote si danneggino/blocchino. Se vuoi spostare il pianoforte ovviamente è molto più scomodo, devi prima farlo scendere dagli isolatori altrimenti rischi di fare un bel botto e potresti fare danni abbastanza seri se non al piano stesso agli isolatori.

     

    Per mettere le ruote negli isolatori è un po' faticoso, in quanto devi comunque sollevare il piano. Se siete in due a fare l'operazione è meglio, quello più forzuto solleva il pianoforte. Per sollevarlo basta prenderlo mettendo le mani una a destra e l'altra a sinistra del piede però prendendolo di schiena, quindi le braccia dietro la schiena, così da sfruttare la maggior forza delle spalle. Altra cosa, i 3 lati del pianoforte hanno un peso diverso per ognuno. Guardando di fronte la tastiera, il lato destro sarà più pesante del sinistro e quello sinistro più pesante del posteriore, quindi procedete mettendo nell'isolatore prima quello più pesante (in ogni caso documentati meglio sui lati più pesanti perché io non ricordo benissimo)

  10. Ciao,

     

    Ci sono tante cose che vanno valutate e se possibile vi consiglierei di vedere i pianoforti con il vostro tecnico di fiducia che magari saprà consigliarvi, anche perché sopratutto quando si valuta l'usato bisogna stare attenti a molti fattori.

     

    Innanzitutto da soli vi posso consigliare di controllare per prima cosa che il pianoforte non abbia strani attriti, quindi che la tastiera, la pedaliera e gli smorzi siano tutti belli silenziosi. Potete anche controllare che la tavola armonica sia intatta, per fare questo potete anche semplicemente suonare un forte accordo e controllare che la durata sia corretta e che non faccia subito un tonfo. Poi potete controllare lo stato della lana, per esempio che quella dei martelletti non sia troppo a filo con il legno. Altra cosa controllare che la lana non presenti delle tracce di rugine, perché in tal caso le corde potrebbero essere ossidate/arruginite.

     

    Ci sono davvero tantissimi fattori che vanno controllari, per questo ti rimando ad un video di pianoexpert che parlava proprio di quest'argomento :)

     

  11. Io la penso così: non ti piace il festival? Non lo guardare e non rompere le pa_le a chi vuol vederlo. Democrazia è fare quello che ti pare, proprio come vorresti fare tu.

    Ogni anno la stessa storia. Meditiamo sulla questione!

     

    Diritto di critica e di opinione, che democrazia è se possono esprimersi solo quelli con giudizi positivi?

     

    A parte la piccola nota, ad ogni modo sono d'accordo pienamente col fatto che la musica è sempre più in decadenza. Siamo passati dalla complessità della musica classica e dalla bellezza del romanticismo alla semplicità del minimalismo contemporaneo. Si, lo chiamo minimalismo, la "musica" attuale è composta solo di 4 note, non c'è più una ricerca approfondita, come mi spiegate che i grandi autori stavano anni a scrivere le grandi opere mentre ora ci stanno solo qualche mese (registrazione inclusa) a mettere su qualcosa?

     

    E' vero, si può ascoltare ciò che si vuole, ed è anche giusto dato che si tratta di una cosa soggettiva, ma è altrettanto vero che non si può affermare che questa sia "grande musica" dato che non lo è, e questo è un giudizio oggettivo.

  12. Sono pienamente d'accordo con i giudizi e i voti che hai dato. Complessivamente comunque questo Sanremo non mi sta piacendo proprio per niente, a parte qualche eccezione. Io passavo il tempo a ridere quando, durante l'introduzione della prima serata, i cantanti parlavano dell'argomento delle proprie canzoni, e quando Bianca Atzei ha detto che parlava d'amore a me è scoppiata una risata pensando "Argomento innovativo e sopratutto mai sentito in Italia!", ovviamente in tono ironico.

     

    Per quanto riguarda la mia canzone preferita, allo stato attuale mi sento più attratto dall'idea di Grazie di Michele e Mauro Coruzzi, non tanto dal punto di vista musicale, ma dal punto di vista di bellezza complessiva data sopratutto dall'argomento e da come viene trattato.

     

    Secondo me in ogni caso i peggiori sono stati Moreno e Raf, il primo non è in grado di mettere su una frase sensata e sopratutto canta come il mio cane, anzi il mio cane è un ottimo interprete (mi ascolta mentre suono e a volte canta pure!), il secondo ha stonato troppo e secondo me si è limitato solo ad urlare più che a cantare. Per dare intensità non bisogna per forza urlare!

     

    Per il resto nulla da dire, ci sono i soliti alti e bassi, poi tutte queste sono opinioni personali :)

  13. Ciao a tutti,

     

    Oggi vengo qui per chiedervi qualche consiglio. Praticamente a me spesso vengono in mente dei temi che magari mi piacerebbe sviluppare tra un po', appena mi sentirò pronto ad affrontare il tutto con più consapevolezza, ho iniziato da poco con le modulazioni quindi vorrei aspettare di avere conoscenze più ampie (potrei anche procedere a tentoni, ma aspettare non fa male a nessuno).

     

    Ora normalmente io vado in giro con un foglio pentagrammato piegato nella tasca del giubbotto ed una penna, così se mi viene in mente qualcosa sono sempre pronto ad appuntare, ma a volte mi capita di dimenticare questa "strumentazione di ultima generazione" e se mi viene in mente un tema magari dopo un po' lo dimentico perché sono preso da altro.

     

    Per caso sapreste darmi qualche consiglio su come memorizzare un tema in modo da poterlo poi trascrivere su carta?

    Grazie in anticipo :)

  14. Non posso fare altro che confermare che le ore scolastiche sono troppe. In un giorno ci sono 24h ed in media uno studente che vuole risultare efficiente a scuola dorme 8-9h, quindi rimane sveglio durante il giorno circa 15h. Di queste 15h, almeno 6 le passa a scuola dato che la maggior parte degli studenti entra alle 8:00 ed esce alle 14:00. Quindi gli rimarranno solo 9h nel pomeriggio, ma aspetta, almeno 3-4 le dovrà passare a studiare per la scuola. Insomma, pensiamoci un attimo, uno studente può avere solo 5h al giorno disponibili per se stesso? Non sembra un po' un azzardo? E questo discorso non vale solo per i bambini, vale anche per gli adolescenti. Il cervello non ha una capacità d'attenzione abbastanza elevata per sopportare tutto questo, questo metodo non è nient'altro che una tortura! Io personalmente essendo in un 5° anno non mi sento assolutamente in grado di reggere questo stress, e se non lo reggo io a 18 anni non immagino un bambino a 6-7 anni! E ancora non è finita, perché bisognerebbe anche aggiungerci i progetti pomeridiani organizzati dalla scuola...

  15. Grazie del parere Lowseling, guarda io sto preparando l'esame d'ammissione al 1° Triennale di conservatorio quindi siamo circa sullo stesso piatto, tu sei già dentro, io spero di raggiungerti.

     

    Non capisco questa cosa:

     

     

    Chi sono io (critico) per dire che la composizione di un compositore (dillettante o no) non sia bella? Ovviamente deve trattarsi di una Composizione con la C maiuscola, non parlo di musichetta leggera ma di Musica..

     

    E' un po' quello che chiedevo nella seconda domanda...

    Il critico ha tutto il diritto di esprimere la propria opinione in quanto esiste il diritto d'opinione. Spesso i commenti sono dati da un non essere d'accordo con le scelte del compositore. Bisogna distinguere poi la critica apriori e la critica fondata, se io ti criticassi perché fai un genere di musica che non mi piace o perché sei giovane sarebbe scorretto, ma se non sono d'accordo con le tue scelte ho tutto il diritto di fartelo notare. Spesso le critiche non sono fatte comunque a fin di male, quindi non trovo nulla di sbagliato nel criticare, anzi più che altro commentare le composizioni altrui. Ecco commentare secondo il mio punto di vista di ascoltatore é l'espressione più adatta :)

    • Like 2
  16. Premetto che ciò che sto per dire è una pura opinione personale, sono uno studente in conservatorio e non un insegnante, per cui prendi ciò che dico come un consiglio da amico :)

     

    Personalmente mi permetto di dire che non c'è una vera e propria "F.A.Q." del compositore in quanto ogni compositore, dilettante e non, ha il suo modo di scrivere. Quello che riguarda lo studio di Armonia e Composizione riguarda maggiormente una serie di "regole", anzi più che altro "strumenti", sperimentati dai grandi compositori nel corso dei secoli che al giorno d'oggi ci semplificano la vita in quanto non dobbiamo sperimentare tutto da noi, ma abbiamo una solida base dietro.

     

    Premesso ciò, se tu ti trovi a tuo agio all'aria aperta vuol dire che tu hai una certa affinità con questo ambiente, e di conseguenza ti senti più in vena di comporre. Io personalmente non ho ancora composto un vero e proprio brano, ma appunto molte idee che ho intenzione di sviluppare molto presto, e io personalmente mi trovo più a mio agio quando piove e fa freddo :)

     

    Per quanto riguarda la critica la maggior parte delle volte accade o perché il compositore non ha grandi conoscenze compositive o non ha seguito un percorso di studi, di conseguenza le sue scelte risulteranno un po' "caustiche", oppure perché il critico non condivide le scelte del compositore. Ricorda comunque che la critica, quando è costruttiva, è una perla che va assolutamente rispettata, potrebbe anche tornarti utile ;)

     

    Per il manuale, la composizione è una materia troppo vasta per essere affrontata in maniera sintetica, ovviamente dipende da quello che vuoi fare. Se vuoi comporre musica leggera potresti documentarti sui giri armonici e per il resto procedere da autodidatta.

     

    Spero di esserti stato d'aiuto nel mio piccolo ;)

  17. Non è un felice paragone e, come tale, costringe uno come me ad intervenire e ad andare completamente fuori argomento. Prova a trovarne un altro se ti va, naturalmente, che dia lo stesso l'idea che vuoi illustrare ma che non scomodi cose ben più grandi. Poi se vogliamo parlare se in Italia siamo o non siamo in democrazia e soprattutto cosa intendiamo per democrazia si può fare da altra parte. Che ne dici?

     

    Diciamo che più che altro era una frase fatta dato che non esce di mia bocca ma maggiormente da bocca altrui, ho voluto sfruttarla per rendere la frase un po' più "piccante", poi effettivamente ho scritto in modo un po' impulsivo e su questo posso darti ragione. Modifico la frase con qualcosa di meno "cruento", si potrebbe anche paragonare a dire che gli asini volano ;)

    • Like 1
  18. A parte che secondo me sono due figure completamente non paragonabili, bisognerebbe a mio avviso partire decidendo cosa si intende per "chi sa più di musica", perché la conoscenza musicale può essere più tecnica oppure più culturale, nel primo caso strettamente legata al "lavoro sporco", nel secondo caso legata più all'ascolto e alla conoscenza generale.

    Essendo che non si può dare un concetto di "conoscenza" in assoluto ed essendo la figura del maestro e del DJ totalmente separate non si può fare un paragone.

     

    Per quanto riguarda il fatto di riempire le sale, questo non è dato a mio avviso dal fattore "conoscenza", ma è determinato dal fattore "commerciale". C'è musica leggera ad esempio che non viene ascoltata da nessuno, perché non ha un potenziale commerciale, e al giorno d'oggi per commerciale si intende "musica" (anche se a mio avviso è solo intrattenimento/rumore) con un motivetto orecchiabile, ripetuto eoni di volte ed in grado di entrarti in testa senza che tu ci faccia caso.

     

    Il guadagno è poi dato sopratutto dalla buona casa discografica, pensare che il mondo musicale sia libero al giorno d'oggi è come dire che in Italia siamo ancora in democrazia xD

×
×
  • Crea nuovo...