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Piano Concerto - Forum pianoforte

Lowseling

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Risposte postato da Lowseling

  1. Prima stavo pensando di inviarti una e mail a riguardo, perché pensavo che successo qualcosa ma non che la causa fosse quello che hai qui specificato (pensavo che fossero sorti problemi a causa di qualcuno che più volte ha aperto discussioni con zero contenuti, magari infettando il forum con malware ecc...).

    Alla fine non ti ho scritto perché ho pensato che se non fossi stato il solo a farlo, avresti avuto l'e mail intasata, per cui ho evitato.

    Assurdo comunque, non dovrebbe essere previsto (almeno) un comunicato da parte del provider in modo tale da anticipare ciò che verrà effettuato?

    Non immagino i danni che avranno causato a non poche persone.

     

    Di solito si da un avviso degli aggiornamenti ma non si sa l'entità degli stessi, io infatti preferisco Netsons come servizio di hosting che di solito mi ha dato meno problemi

  2. Breve commento a proposito di Alan Fraser... tempo fa ho acquistato Il suo libro "the craft of piano playing", trovandolo pieno di idee e osservazioni interessanti, comprese tecniche che non conoscevo, come il "tapping". Allora sono andato in rete a cercare sue esecuzioni, e con mia sorpresa ho trovato pochissime cose, che rivelano un interprete a mio parere assolutamente mediocre... persino incerto, ritmicamente traballante. Ora la domanda è... possibile che un pianista sappia trasmettere informazioni giuste, ricche di contenuti, agli studenti anche se lui non è un gran che come esecutore? O forse ci sono registrazioni di Fraser che dimostrano il suo valore?

     

    Non è detto che il compositore sia il miglior esecutore di ciò che ha scritto, e con questa similitudine penso si possa dire che non è detto che chi ha le osservazioni migliori sia il migliore a metterle in pratica. C'è chi è bravo ad insegnare, chi a praticare e chi a fare ambo le cose :) Ora io non conosco questo pianista quindi mi mantengo generale nel discorso!

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  3. Grazie mille per avermi fatto conoscere questi pezzi d'arte. In tutta sincerità non li avevo mai ascoltati! Si sente che sono stati composti in età giovanile, non sono carichi di esperienza come le composizioni dell'età adulta, ma sono comunque all'altezza dell'enorme elaborato di Rachmaninoff che rimarrà sempre uno dei miei compositori preferiti in modo assolutamente indiscusso!

  4. Devi controllare il sistema di bloccaggio delle gambe. Potrebbero esserci dei tarli?. Facci vedere qualche foto. In genere sono bloccate da due grosse viti o presentano una grande madrevite che si inserisce sotto ai supporti. Solo Steinway ha un sistema di bloccaggio sicuro "a martinetto" che blocca l'inserto sagomato.

     

    Appena possibile farò delle foto. L'unica cosa che posso dire è che il problema tarli c'è stato in passato, infatti la grossa trave che collega le due gambe anteriori presenta qualche buchino. Il sistema di aggancio è dato da due viti con chiave a farfalla, ma più che un problema di aggancio sembrerebbe essere proprio un problema di legno che tende a piegarsi vuoi per il tipo di legno o vuoi per la troppa umidità che in questa parte della sicilia non manca

  5. Ciao a tutti,

     

    Praticamente da un po' di tempo ho notato che il mio pianoforte a coda tende a traballare un po' troppo rispetto ad altri, sarà anche per il suo peso che è un po' superiore rispetto ad altri, ma più che altro vedendo come si comportano le gambe mentre viene suonato sembrerebbe che il legno sia troppo flessibile. C'è un modo per ovviare a questo problema senza ricorrere alla sostituzione delle gambe stesse? La mia paura è che a causa della troppa flessibilità a via di suonarci una di queste potrebbe cedere (non penso accada, ma non si può mai sapere), e non credo possa essere molto piacevole!

     

    Grazie in anticipo :)

    • Like 1
  6. Non sappiamo di che pianoforte si tratta e quale è la qualità della martelliera. Mi sembra comunque poco perché necessitano diverse ore di lavoro. Il costo del materiale può variare molto. 

     

    Si ovviamente mi serviva solo sapere in generale se il range di prezzo fosse normale essendo che non ho mai necessitato di sostituire le teste dei martelli fino ad ora. Di solito questo accordatore si è rivelato efficiente, paziente e non troppo costoso, ma chiedere penso non faccia mai male :)

  7. Ciao a tutti,

     

    Volevo farvi una domanda in merito ad una proposta di prezzo fattami dal mio accordatore attuale. Praticamente le teste dei martelli del mio pianoforte sono consumate e quindi andrebbero sostituite. Ora lui mi ha detto che per fare ciò si appoggia ad una ditta esterna alla quale spedisce la meccanica per effettuare la sostituzione e mi ha proposto un prezzo di €500 + l'intonazione. Adesso la mia domanda è: secondo voi è un prezzo accettabile? Non avendo mai effettuato questo intervento non saprei come muovermi, per questo chiedo a voi.

     

    Grazie in anticipo! :)

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  8. Buon giorno a tutti. Vorrei sapere se,a vostro parere,il fatto di avere messo un grande tappeto sotto il mio Yamaha C3 possa influenzarne positivamente o negativamente la sonorità.Grazie.

     

    Dipende dalla stanza in se. Se la stanza ha molto riverbero mettere un tappeto, qualche tenda e quadro risolve abbastanza bene il problema, qualcosa resterà ma sarà più controllato. Se invece la stanza è già piena di mobili e il suono del pianoforte risulta secco mettere un tappeto potrebbe essere anche controproducente. Poi dipende anche dai tuoi gusti, vedi come ti piace il suono, gioca con la disposizione e la quantità di mobili :)

  9. Certo Lowseling, ma per dare il massimo devi suonare ad un pubblico, e suonare per le mura di casa tua non vale..

     

    Quindi oltre ai saggi e ai concertini degli eventi che ci sono ogni tanto se vuoi guadagnare visibilità devi per forza fare concerti seri, i quali non li fai frequentemente se non organizzandoli da te per il motivo che ho detto prima (organizzazioni etc..) e te lo dice uno che si impegna sempre al massimo quando è di fronte ad un pubblico perchè non sai mai chi ti sta ascoltando..

     

    Ovvio che i raccomandati sono superabili infatti non mi sto piangendo addosso ma sto cercando una via per la salvezza. I "concetti di base" tipo impegnarsi al massimo, li conosco già, il fatto è che bisogna applicarli e per applicarli bisogna praticare l'attività (suonare) e per praticare l'attività bisogna informarsi ed è per questo che ho aperto questo topic :)

     

    Io l'evento più grande in cui ho suonato c'erano 500 persone, sembreranno poche ma se si mettono in un paese piccolo come il mio all'interno dello stadio comunale sono davvero tante (inoltre sono sempre 500, non 20/30). Quest'evento era stato organizzato da un associazione culturale che cercava volontari per suonare, e anche se non ho preso nulla in termini di soldi ho conosciuto molte persone del campo che potrebbero tornarmi utili a breve. A volte devo ammettere che è anche una questione di fortuna, dovresti vedere se trovi qualche evento tipo quello cui ho partecipato, anche se nelle città più grandi (leggo che sei di mantova) penso sia più difficile

  10. Perchè da quello che mi raccontano le organizzazioni fanno suonare prima i raccomandati che hanno vinto concorsi, poi i raccomandati e infine quelli come me poveri cristi (magari vincerò un concorso in futuro ma al momento sono in questa categoria).

     

    Quindi la frequenza dei miei concerti prevedo sia mooolto bassa.. ecco perchè organizzarsi concerti da sè risulta significativo, perchè così puoi aggiungere in curriculum nuove note importanti che magari ti fanno guadagnare punti all'interno della graduatoria delle organizzazioni (questo se le organizzazioni funzionano come la penso io).

     

    Se proprio non si riesce a recuperare tutto si potrebbe chiamare investimento... Ovviamente non si vive solo di concerti fai-da-te ma ciò mi farebbe guadagnare popolarità, o no?

     

    Queste sono tutte previsioni, se qualcuno può confermarle o smentirle gliene sarei grato :)

     

    Vedi da quello che ho vissuto io fin'ora è vero, le raccomandazioni ci sono, ma come fare a distruggerle? Semplicemente devi dare il massimo, suonare anche ritrovandoti sfinito al termine, fare in modo che sia palese che tu sia superiore ad altri, con un distacco assurdo. In questo modo un raccomandato non può nulla, perché per quanto si vada avanti a raccomandazioni a chi assume interessa far soldi, non raccomandare qualcuno. Una volta fatto ciò diventerai poi tu stesso un raccomandato, ma non di quelli che arrivano senza far nulla e passano avanti, ma di quelli che si sono fatti un culo grandissimo e facendo le conoscenze giuste sono andati avanti.

     

    Riassumendo meglio è vero che ci sono le raccomandazioni, ma i raccomandati spesso hanno una cosa che manca: il talento e la competitività tipica di chi non ha altra scelta che dare il 200%, anche se sembra impossibile!

  11. Ciao,

     

    Beh dipende. Senza un'agenzia alle spalle bisogna ovviamente mettersi nell'ottica che tutto sarà più difficile, perché bisogna affrontare ambiti di cui magari non si è a conoscenza. Organizzare un evento all'inizio lo lascerei perdere perché oltre ad essere dispendioso spesso non da i risultati aspettati.

     

    Ti consiglierei di trovare qualche posto che cerca dei pianisti, fare piano bar, se fai musica contemporanea potresti anche offrirti di suonare alle feste e ai matrimoni, insomma le idee non mancano. Per quanto riguarda l'aspetto finanziario ovviamente bisognerebbe parlare con un commercialista, perché se si vogliono fare le cose in regola ci sono tantissimi aspetti da considerare.

     

    Che centra questo con i concerti? Semplicemente facendoti conoscere avrai più possibilità di crescita e quindi una percentuale sempre più alta di probabili concerti dati dalla maggiore esperienza acquisita :)

     

    Ovviamente io sono ancora uno studente, quindi posso solo consigliarti qualcosa data dalle mie conoscenze, poi uno già ambientato nel settore saprà darti più idee, ma in generale è ovvio che cerchino gente con vasti repertori, tanta esperienza e sopratutto con una percentuale di pubblico/clienti abbastanza alta, io proseguirei cercando un agenzia fossi in te (quantomeno agli inizi)

  12. Ho seguito questa discussione fin dall'inizio senza intervenire volevo vedere dove si sarebbe andati a parare.

     

    Mi è parso di capire che Lang Lang non sia molto amato dai colleghi musicisti o presunti tali,io parlo da ignorante nel senso che ignoro come ci si dovrebbe comportare quando si esegue un brano,ci sono delle regole che vanno rispettate vediamone alcune: postura, contenersi nell'esecuzione, non atteggiarsi troppo! possibilmente suonare nella media senza strafare rispettando il tempo di esecuzione ecc.ecc. tutto questo mi pare roba da fondamentalisti!

     

    La musica, così come ogni forma d'arte, come la parola stessa si evolve e muta  nel tempo che lo voglia o no. Quello che oggi ci pare logico e scontato, bello oppure brutto domani non lo sarà.E pure grazie a lui, milioni di giovani nel mondo inizianano a suonare il pianoforte avvicinando questi alla musica classica e non solo, inserendo nel mondo del lavoro  una moltitudine di persone .

     

    Questo signor Lang non si limita solo a farsi bello e ricco ma è pure impegnato nel sociale come ambasciatore dell'Unicef ecc.,in Cina, Lang Lang ha creato una Fondazione e una scuola di musica a sostegno dei giovani talenti che vogliono inseguire il sogno di diventare musicisti pagando di tasca propria l'intero progetto.

     

    A me Lang Lang piace come mi piace Glenn Gould un'altro strano.

     

    Personalmente parlando come ho già detto io non considero l'aspetto umano di Lang Lang, perché non ho avuto occasione di conoscerlo di persona, magari non mi piace come suona ma poi scopro che è simpaticissimo e mi piace parlarci, chi può mai dirlo! Io ho valutato l'aspetto del concertista Lang Lang, ovvero quella fetta della sua persona che lui ha reso pubblica (che è quello che succede quando qualcuno si dedica all'arte con i suoi pro e contro).

     

    Tornando all'aspetto musicale come ho detto all'inizio della discussione sono mie idee personali, non l'ho ripetuto nel commento fatto più avanti perché do per scontato che tutto ciò che sto affermando è un'opinione che voglio volutamente scontrare con la vostra non per creare contrasto ma per creare una discussione (che avrei voluto più pacifica ma in effetti è stata un po' aggressiva). Io personalmente sono sia fondamentalista che non, ovvero ci sono delle cose che secondo me non vanno toccate non perché non si possano toccare, ma perché non sempre le cose vanno cambiate. Non è tanto paura del cambiamento, anzi personalmente cambio spesso opinione anche da un giorno all'altro, è più che altro una forma di rispetto che ho sviluppato affezionandomi ai pezzi che ho suonato dall'inizio dei miei studi ad ora.

     

    Detto ciò continuo a ripetere che non mi permetterei mai di toccare l'aspetto umano di Lang Lang, anche perché per quel che so ha avuto un'infanzia e una prima adolescenza abbastanza difficili e vi abiliterei a prendermi a bastonate se mai l'avessi fatto :)

  13. Appena l'ho letto credo mi siano venuti 30 infarti tutti insieme. Quindi secondo questo genio del male dovremmo uccidere una percentuale di popolazione abbastanza rilevante per salvaguardare i problemi economici della popolazione stessa? Allora a sto punto uccidiamoci tutti così i problemi economici spariscono direttamente! C'è gente che sperpera soldi ogni giorno totalmente, scusate l'espressione, "ad minchiam", e questo si preoccupa dei soldi spesi per la sanità di questi poveretti che non possono rispondere della loro condizione fisica.

     

    Ok scusate lo sfogo, ma quando leggo certe cose non riesco a trattenere l'aggressività (ovviamente verbale) verso certe persone.

  14. Ma vi siete riletti?? Ragazzi, sono imbarazzato per voi, davvero. C'è chi lo chiama faccia da stupido o pagliaccio del sol levante. "Mandorlato", poi, è un'offesa squisitamente RAZZISTA. Sarebbe indegno anche verso uno sconosciuto, e voi lo fate verso uno che si guadagna da vivere suonando. Bene? Male? Troppo veloce? Troppo lento? CHI SE NE FREGA!

    Siete dei cafoni. Amanti della musica e cafoni. Protettori del "tempo giusto" e cafoni. Finissimi esegeti musicali e cafoni.

     

    I commenti fatti alla persona sono ovviamente sbagliati, per non parlare di quelli razzisti, ma i commenti fatti al suo modo di suonare etc. sono libertà di opinione e secondo me non c'è nulla di sbagliato nel criticare un modo di suonare sia positivamente che negativamente. Perché diciamocelo, alla fine tutti i giorni commentiamo qualcosa che non va bene, un posto brutto o altro, magari non sempre pubblicamente ma lo facciamo, e sarebbe altrettanto da cafoni affermare il contrario. Se non esistesse la critica negativa non esisterebbe confronto e la società sarebbe piatta ed eliminerebbe quella voglia di competizione data dal voler piacere a tutti che spinge a fare sempre meglio. Naturalmente la critica negativa non dev'essere distruttiva, per esempio potrei anche contraddirmi su alcune esecuzioni di Lang Lang che mi sono piaciute.

  15. Riprendo un po' le redini della discussione che ho avviato personalmente per dare un'opinione e confrontarmi anche con voi riguardo la parte musicale dell'apertura dell'EXPO, non dell'EXPO in se dato che sarebbe un discorso politico che non mi va di affrontare!

     

    Innanzitutto vorrei rispondere a TTW. Io non posso pensare non pianista uno che viene presentato come "Il più grande pianista del mondo". Avevamo l'occasione di mostrare dei talenti italiani e lanciarli nella prospettiva mondiale che mi sembra molto limitata in Italia, e invece abbiamo chiamato "il più grande pianista (almeno per loro) del mondo".

     

    Approfondendo il discorso LL e rispondendo a Dino secondo me le sue interpretazioni non vanno secondo il momento e l'umore. Hanno una logica che è sbagliata ma che è strutturata appositamente per farlo diventare un "animale da palcoscenico" in grado di lasciare a bocca aperta il pubblico anche semplicemente suonando fra martino campanaro, magari fatto come un prestissimo.

     

    Poi ovviamente uno potrebbe dire "ma come fai a dire che uno stia suonando in modo corretto o scorretto un brano"? E li ovviamente andiamo ad affrontare discorsi che vanno verso una sola meta: la bellezza della musica. La musica è un arte che non va forzata, se l'autore ha voluto scrivere un pezzo come "adagio" piuttosto che "allegro" vorrà dire che ha voluto creare un equilibrio che regge solo con quel determinato carattere. Poi le variazioni di velocità le facciamo tutti e non solo quelle, anche quelle di tocco, dinamica ed espressione, ma sono le piccole variazioni che distinguono ogni musicista, non si tratta di stravolgere completamente tutto!

     

    Per quanto riguarda il "no look" citato da "Tiger", posso solo dire che se cerchi su google trovi addirittura dei tutorial su come imitare la posizione lang lang, ovvero quella con la schiena indietro, le mani che a stento toccano i tasti bianchi e il piede destro in sospensione sul pedale di risonanza, posizione che per essere imitata richiede lo studio di un ingegnere per evitare che la panchetta ceda sotto il tuo peso. 

  16. Ciao a tutti,

     

    Oggi volevo condividere con voi un mio penserio che riguardava il concerto che si è tenuto ieri, 30 aprile 2015, in occasione dell'apertura dell'EXPO di Milano. Purtroppo non l'ho seguito tutto ma ho seguito le parti in cui ha suonato il pianista Lang Lang.

     

    Non so voi, ma io ho avuto come l'impressione che il "fenomeno" Lang Lang sia stato gonfiato in maniera troppo eccessiva, e in tutta sincerità a me non è piaciuto molto come ha suonato. Mi è sembrato il tipico "guardate come sono bravo a fare il rondò alla turca a 2457bpm".

     

    Il concerto per il resto non posso commentarlo poiché a parte le parti pianistiche non mi sono molto applicato all'ascolto, più che altro perché hanno fatto cose sentite e risentite.

     

    Questa ovviamente è un opinione personale, ma volevo sapere se è stata un impressione solo mia o anche vostra, quindi condividete anche voi le vostre impressioni se possibile :)

    • Like 1
  17. @Lowseling

    Anch'io ascolto molto gli autori del primo Novecento :)  

    Si sono presenti piccole imprecisioni perchè come ho detto le dita "scivolano" quindi è abbastanza difficile in certi punti mantenere la posizione salda alla tastiera... per il resto non spaventarti per gli accordoni, io che ho ripreso a Settembre dopo una pausa di due anni questo preludio l'ho imparato in tre settimane con ritmi normali quindi non ti scoraggiare dalle notone, una volta che hai capito il fatto del peso sulla nota più alta della prima parte è una passeggiata.

     

    Consiglio: la prima parte necessita di "incastri" tra le mani dati gli accordi intrecciati quindi ti consiglio di impararla a mani unite, così da memorizzare i movimenti di entrambe le mani. Io l'ho imparata a mani separate ma me ne sono pentito subito dopo perchè appunto le mani andavano incastrate fra di loro :)

     

    Io ho sentito la storia che narrava di Rachmaninov odiasse questo preludio perchè la gente, dopo ogni suo concerto negli USA, chiedeva soltanto questo come encore nonostante tutti gli altri bellissimi pezzi che aveva composto.

     

    P.S: penso che l'Agitato di questo preludio "preluda" all'Etude-Tableau op. 39 no.1 (studio che imparerò appena avrò tempo e capacità) :)

     

    Per quanto riguarda le notone non mi spaventano molto, ho studiato e sto studiando altri brani di Rachmaninoff (o Rachmaninov? Basta mi arrendo, prima o poi imparerò a scriverlo in russo) come il preludio in op. 23 n° 5 e l'elegia op. 3 n° 1 che hanno diverse complicazioni tecniche, diciamo che comunque non è uno degli autori più "comodi" da suonare dato che, per quel che ne so, lui prendeva dal do al sol con la mano!

     

    Sicuramente Rachmaninoff potrebbe aver odiato questo preludio per l'eccessiva richiesta da parte della gente, ma io ho ipotizzato che lo odiasse per via della sua pesantezza. Per quel che ho ascoltato e secondo un giudizio puramente soggettivo, questa è forse la composizione più lugubre e pesante di Rachmaninoff, che lui compose tral'altro in età giovanile, quindi non mi stupirebbe che in seguito con un relativo cambio d'opinione dovuto alla crescita l'abbia portato ad odiare questo preludio :)

     

    Comunque è sempre un piacere di parlare di questi autori, hanno delle storie e dei misteri dietro che portano ad entrare nel loro pensiero, cosa possibile grazie alle loro composizioni. A me quando li suono da quasi l'impressione di sentire la loro presenza per quanto è grande il loro operato!

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  18. Sto pensandoci seriamente...

     

    Ho una domanda per voi esperti: perché i pianoforti nuovi anche di buone marche (ho provato anche Yamaha di fascia alta e degli Schimmel tutti da 130) hanno sempre i bassi molto controllati e un po chiusi? Ad esempio il Krauss usato di cui si parlava in questa discussione, anche se solo un 118, ha dei bassi molto profondi caldi e aperti... I pianoforti nuovi si devono aprire nel suono? O sono semplicemente costruiti peggio?

     

    Non sono un'esperto, ma credo sia dovuto al fatto che la meccanica nuova e appena regolata abbia bisogno del suo tempo per assestarsi e dare il meglio :)

  19. Ciao Pianothor,

     

    Io sono un appassionatissimo ascoltatore di Rachmaninoff, passo ore ad ascoltare i suoi concerti per orchestra e pianoforte (in particolare il n°2), i suoi preludi, i momenti musicali etc. Posso dirti che la tua interpretazione di questo preludio mi è piaciuta tantissimo. Anche io mi ero approcciato allo studio di questo preludio, ma allo stato attuale ho dovuto rinunciare per soddisfarre altre priorità più immediate. Il preludio per quanto possa sembrare semplice per la lentezza iniziale è in realtà molto complesso. In primis perché come tipico di Rachmaninoff ci sono degli accordi un po' improponibili da prendere, io ho una mano abbastanza grande e a volte mi trovo in difficoltà con quest'autore. In secundis perché poi arriva il momento più "piccante" con le terzine. Proprio riguardo a quel momento sei riuscito secondo me a mantenere una buonissima pulizia, a volte mi è sembrato di sentire qualche sgarro, ma nel complesso sono riuscito a distinguere bene la parte melodica dall'accompagnamento. Anche delle piccole sporcizie che ho sentito però mi sento anche di giustificarle con il fatto che hai registrato con un pianoforte digitale che, per quanto può essere affidabile, avrà sempre un feedback della tastiera completamente diverso da quello di un pianoforte.

     

    Ad ogni modo se non erro questo non era uno dei preludi più amati dall'autore stesso, poi non so se quanto ho letto sia vero o una delle solite bufale che girano sugli autori. Nonostante ciò questo preludio ha decisamente il suo fascino, molto lugubre, ma decisamente toccante e pieno d'espressione.

     

    Tutta questa pappardella per dirti: bravo, mi è piaciuto! :D

     

    P.S. - Ogni giudizio espresso è un parere personale ovviamente, non essendo un maestro non mi permetto di entrare più di tanto nel merito ;)

  20. @Lowseling

     

    Le cose di cui hai parlato le facevo già, ovvio che bisogna essere rilassati mentalmente etc, ma forse non mi sono spiegato bene.. Ad esempio, io prima di ogni concerto non mangio prima ma dopo perchè penso di suonare meglio a stomaco vuoto.. Ero curioso di conoscere strani atteggiamenti paragonabili al mio.. voi non fate niente di particolare prima di un concerto?

     

    Ah scusa, avevo allora frainteso la domanda :) Beh io personalmente mangio (forse troppo) cioccolato, per fortuna quando arrivo a sentire la tensione pre-esibizione posticipo i miei malanni al giorno dopo xD

  21. Come già detto da pianoexpert, il rilassarsi è importantissimo. Personalmente io prima di un concerto cerco di fare tutt'altro per il resto del giorno, magari mi concentro sugli abiti da indossare, o comunque su altre cose di secondaria importanza ma che possono farmi sviare.

    Altra cosa che faccio è non buttarmi a studiare i pezzi che devo suonare, un ripasso veloce anche solo a vista andrà benissimo dato che comunque do per scontato che il pezzo che sto andando a suonare l'ho studiato e approfondito per il tempo necessario e studiarlo tutto all'ultimo momento sarebbe contro producente.

    Altra cosa secondo me importantissima è il non pensare di riuscire a suonare tutto perfetto, ma pensare di dare il meglio, questo non ti metterà in testa false illusioni e ti conforterà di più.

     

    Poi è importante ricordare che la tensione che si sente quando si fa l'inchino e quando ci si siede è la prima parte di un processo che ci porterà (se gestita bene) ad essere più efficienti e di dare veramente il massimo che ci è possibile in quel momento. Inoltre come già detto da pianoexpert, non bisogna preoccuparsi dei passaggi che si stanno per affrontare, ma bisogna affrontarli con molta naturalezza. Molto spesso capita magari di inciampare e di sbagliare qualche nota, capita anche ai grandi, non bisogna perdersi d'animo anche perché sono proprio questi piccoli sbagli che rendono l'esecuzione più vera, quello che sente il pubblico è comunque un qualcosa che non è riproducibile con un disco, nella sala il miscuglio di tensione e di quelle piccole sbavature che può fare l'esecutore serve proprio a generare quel clima che solo in un'esecuzione "dal vivo" si può provare!

     

    Comunque in linea di massima a parte questi consigli che uno può dare, gran parte del processo che si esegue per sfogare la tensione è molto personale e sopratutto mentale, quindi quello che ho scritto (e penso anche quello che scriverà chiunque altro) è solo una base di cose provate con l'esperienza personale, ma che va colorito con la propria personalità :)

     

    P.S. - Mi scuso per eventuali errori grammaticali ma sono collegato con il cellulare :)

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