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Piano Concerto - Forum pianoforte

Lowseling

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Risposte postato da Lowseling

  1. provo a risponderti, ma prendi quello che ti dico un pochino con le pinze...perchè ho gusti un po anomali, fuori standard

    a prescindere dal fatto che il suono yamaha a me non piace...ti suggerirei comunque uno schulze polmann anche per meccanica (non solo per il timbro).  poi è chiaro dipende dalle condizioni dell'usato nonchè dal tuo gusto personale. 

     

    Il suono non mi dispiace dello yamaha, diciamo che ho bisogno di un buon compagno di studi che non dia troppi problemi di meccanica nel corso degli anni, sopratutto poiché dovrà sopportare uno stress non da poco, tendo a studiare per tempi abbastanza prolungati!

     

    Prova a chiedere al negoziante se te lo affitterebbe, e in caso cosa potrebbe darti dopo un anno di noleggio se non ti dovesse soddisfare  visto che è un modello non al top

     

    L'affitto è fattibile, il fatto è che mentre con l'acquisto ho incluso il trasporto, con l'affitto dovrei (oltre che pagare anticipatamente almeno 3 mesi di affitto come assicurazione per il venditore) pagare il trasporto sia per l'andata che per un eventuale ritorno dello strumento, e credo che a quel punto non mi converrebbe più.

     

    Grazie intanto per le risposte, accetto anche consigli riguardo altri pianoforti, come già detto mi serve un buon compagno di studi! :)

  2. Ciao a tutti,

     

    E' da tanto che non mi facevo sentire nel forum! Scusatemi, solo che tra impegni etc. è un po' difficile trovare il tempo per navigare un po'!

     

    Comunque, prossimamente ho in programma di trasferirmi (sempre che gli esami vadano bene, incrociamo le dita :D) per fare il triennio del conservatorio. Essendo che mi trasferirò in un'altra casa sempre mia, ma in un'altra città, abbiamo pensato di acquistare un pianoforte verticale per l'appartamento, che non è molto grande, di conseguenza ho escluso il coda che comunque posseggo nella residenza attuale.

     

    Il negoziante mi ha proposto di acquistare un pianoforte nuovo (uno Yamaha b1) a €3000. Secondo voi vale la pena di acquistare questo pianoforte o optare per qualcos'altro di superiore ma usato?

     

    Grazie in anticipo!

  3. Allora quello che manca è il pensare alle frasi lunghe e creare all'interno di esse alternare fasi di tensione e fasi di distensione. Avevi iniziato con la giusta distensione, quel po' di esitazione iniziale necessaria e mi sono detto sbalordito; poi però è diventato tutto un po' statico. Si sente, nel primo tempo, che ricercavi un suono, però lo facevi suonando sulle uova! Però è da apprezzare davvero tanto lo sforzo!! Complimenti. Però ora per andare avanti devi far "respirare" la musica e il respiro si realizza con il pedale di risonanza: se respiro è superficiale, lo sarà anche l'affondo del pedale; al contrario affondare molto, realizzando il "tremolo di pedale" e impastando le armonie.

     

    Il terzo tempo è tutto troppo attivo: la chiave di volta è il pollice della mano destra. Vedrai che riuscirai ad estrarre degli arpeggi suonando solo con il pollice (le altre note devono essere attive ma presenti, raccolte nel gesto della mano) e all'interno di queste alternare le tensioni e le distensioni, sempre con l'ausilio del pedale.

     

    Ricordati che per rendere "fisiologica" un'esecuzione, devi giocarti bene le energie. Se hai della Nutella e la metti tutta su un punto, avrai bisogno del tempo per prenderne altra dal barattolo; se la salmi, il gioco è diverso. Cosa voglio dire? Si tratta sempre di dare la giusta tensione e distensione. Se parti con poca distensione, fisiologicamente non puoi arrivare a grandi tensioni; se parti molto disteso, puoi creare tensioni inimmaginabili senza nemmeno renderne conto! Vale anche il contrario. Ricordati: dopo una grande tensione, segue una grande distensione, dopo un enorme accento, segue un pianissimo, anche se non è segnato, ma è fisiologico. Guarda in questa prospettiva soprattutto il terzo tempo. Ma anche al primo tempo: penso alla melodia con il mignolo, dopo un accento iniziale, le altre note sono passive e, eresia, la nota più debole è quella del battere. Sì, perché il battere non è un punto di tensione, ma di distensione, di caduta, di passività; raccogliamo le energie nel levare. Poi dipende da caso a caso, ovvio!

     

    Ti ringrazio del consiglio! :) Questa è una cosa su cui ho lavorato e sto ancora lavorando, spero che nel giro di qualche mese sarò in grado di riprendere lo studio di questa sonata e di poter mettere a frutto tutti i cambiamenti che ho apportato nel mio modo di suonare!

  4. La cosa più saggia da fare sarebbe andare a valutare il pianoforte con un tecnico esperto, in modo da verificare che lo strumento non abbia danni. Magari dietro quella che al proprietario sembra una semplice accordatura si celano problemi di meccanica gravi che potrebbero far salire il prezzo da €350 a €3500, che non sarebbe una scelta molto intrigante data l'età dello strumento e l'uso che dev'essere fatto. Ovviamente non mi sento di incolpare il proprietario poiché non conosco lo strumento e sopratutto lui potrebbe essere inesperto.

    Altra cosa da valutare con uno strumento antico è la matricola in modo da verificare l'effettiva età dello strumento, ma penso che a questo possa pensare un tecnico :)

     

    Aspettiamo comunque consigli di qualcuno più esperto di me ;)

  5. L'articolo non è molto simpatico, ma ha comunque al suo interno delle verità assolute che non potranno mai passare in secondo piano. Purtroppo oltre al problema dell'istruzione c'è anche il problema dell'investimento sulla cultura, ormai praticamente nullo. Bisognerebbe quasi ringraziare il direttore di un teatro di aver dato l'opportunità a dei musicisti (ormai al pari dei senza tetto) di suonare davanti ad un pubblico di 5/6 persone con gli strumenti totalmente scordati e magari qualche persona dello staff che passa in mezzo a chi sta suonando, magari anche inciampando su qualche violoncello!

     

    La cosa più straziante? Che quando parli con qualcuno che non ha mai studiato musica ti dice "Ma perché, qual'è la differenza tra Ligabue e L.V. Beethoven?", e per quante spiegazioni tu gli possa dare sul perché il secondo è un genio il primo è un buffone loro avranno sempre ragione, perché loro sono la massa e secondo il principio di democrazia la maggioranza vince.

     

    In conclusione? Per la massa i musicisti sono solo degli incompetenti con una laurea regalata che sono solo invidiosi del successo di Justin Bieber e non riuscendo a suonare i suoi pezzi si giustificano dicendo che lui non è un musicista!

     

    Scusate lo sfogo, ma domani ho un esame, sono stressato e queste cose ormai non le sopporto più! ^_^

  6. Non ho mai incontrato quest'indicazione! Personalmente credo che più che al tempo sia riferita al carattere che devi dare al brano. Solitamente il tempo metronomico più che da queste indicazioni si capisce dal carattere del brano, dalla struttura, da come procede la melodia etc. Solitamente il mio insegnante mi ha lasciato abbastanza libero sulla scelta del tempo metronomico.

     

    Aspettiamo un responso più esperto :)

  7.  

     l’edizione Schirmer Bülow-Lebert, dispone le sonate  in ordine progressivo di difficoltà:

     

    1 livello – Op. 49, 2; Op. 49, 1; Op. 79; Op. 14, 1 & 2; Op. 2, 1.

    2 livello – Op. 10, 1; Op. 13; Op. 10, 3; Op.10, 2; Op. 28; Op. 2, 3; Op. 26; Op. 31, 3; Op. 22; Op. 7.

    3 livello – Op. 27, 2; Op. 27, 1; Op. 31, 2; Op. 2, 2; Op. 54; Op. 78; Op. 90; Op. 81a; Op. 31, 1; Op. 53; Op. 57; Op. 101; Op. 111; Op. 110; Op. 109; Op. 106.

    io sono un po contraria a classificare in modo così generico. ci sono troppe variabili che possono rendere un pezzo facile per me e difficile per qualcun altro (più frequente il contrario). Non ultimo l'empatia che si ha con il pezzo, la tonalità e tanti altri fattori.

     

     

    Son d'accordo, classificare i pezzi è impossibile perché su di essi influiscono la grandezza della mano, l'agilità e il livello tecnico, ma penso che queste classifiche siano intese come un "secondo me" e non come una scala di valutazione oggettiva, le prenderei più come delle convenzioni :)

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  8. Io avevo il tuo stesso dubbio l'anno scorso e ti racconto la mia scelta. Secondo me pianoforte e composizione hanno entrambi sbocchi lavorativi, all'estero. Anch'io ero indeciso tra questi due e ho scelto pianoforte. Ti consiglio di pensare ascoltando la tua persona e non le influenze dall'esterno (lavoro, conservatori, etc) e di scegliere quello che tu, senza strane influenze, faresti più gradevolmente.

    Una volta scelto l'indirizzo io mi sono fatto un "progetto", ovvero affrontare il triennio accademico di pianoforte in italia, così da ambientarmi nel mondo accademico della musica (cosa che, privatamente, credo sia un po' più difficile nonostante anch'io abbia un'ottima insegnante) e successivamente, se tutto dovesse andare secondo i piani, fare il biennio all'estero in una buona accademia. Io l'ho pensata subito come Zazza, l'Italia è veramente una delusione per tanti ambiti lavorativi e io di sicuro non sono quello che sacrifica la sua vita e i suoi contributi nella speranza che questo paese si redima (non che all'estero siano stinchi di santo, ma qui mi sento particolarmente preso in giro).

     

    Tutto dipende anche dalla persona, c'è gente che chiama codardi quelli che scappano ed eroi quelli che rimangono e gente che chiama furbi quelli che scappano e tonti quelli che rimangono, sono punti di vista

     

    PS: anch'io, come tanti/tutti, ho l'obiettivo del concertista

     

    Abbiamo avuto le stesse idee. Credo che tu sia avvantaggiato però dalla posizione geografica! Grazie della dritta comunque, spero di poter recuperare un po' di smalto! :)

  9. Lavorare vuol dire molte cose, oggi come oggi per insegnare bisogna essere molto informati.

     

    Ah, conoscere non è mai inutile, se non sai da dove vieni. ... dove andrai?

     

    Il problema è che io non voglio lavorare come insegnante perché non è un mondo che fa per me. Da quand'ero piccolo mi sono sempre fatto in quattro pensando "voglio fare il pianista", e fino all'anno scorso sono sempre stato motivato e mi sono dato da fare per raggiungere quest'obbiettivo. Il problema è che crescendo mi sento demotivato dall'ambiente e ho perso la grinta che potevo avere qualche anno fa. Per questo vorrei entrare in un ambiente che possa effettivamente formarmi e non far finta di formarmi come spesso succede. Da 3 anni ho trovato un ottimo insegnante privato che di sicuro mi ha fatto fare passi da gigante, il problema è che nel mondo non bastano dedizione e bravura, ma servono anche i giusti appoggi, dove per appoggi non si intende raccomandazioni, ma persone che possano aiutare ad affrontare un percorso di crescita...

  10. Ciao a tutti,

     

    Volevo chiedervi qualche consiglio riguardo al triennio. Dovrei effettuare l'ammissione al triennio accademico, ma questo mi ha portato in testa molti più dubbi di quanto io potessi aspettarmi.

    Il primo è sulla scelta del percorso di studi. Io ho sempre studiato pianoforte ed è la cosa che più mi appassiona, ma anche la strada della composizione mi ha sempre intrigato. Il problema è che non riesco a capire quale dei due percorsi scegliere, così volevo avere da voi magari un opinione su cosa offrono questi due percorsi! Molti mi hanno detto che composizione è "inutile" perché insegnano tecniche compositive antiche e non richieste per inserirsi nel settore della composizione, però vorrei avere qualche opinione in più!

    Il secondo è sulla scelta del conservatorio. Volendo addentrarmi nel mondo della musica dal punto di vista lavorativo e non solo informativo, vorrei avere un'idea di quali sono i conservatori che possono offrirmi uno slancio maggiore, ovvero quelli che possono mettermi in contatto con insegnanti/persone in grado di aiutarmi nel mio percorso. In primis ho analizzato Catania perché è quello più vicino a me, solo che per quanto me ne parlino bene vorrei anche qui avere qualche opinione in più.

     

    Per il resto so che la scelta dev'essere soltanto mia, ma se riesco magari ad avere le vostre opinioni posso iniziare a chiarirmi le idee e prendere la scelta che potrebbe interessarmi, non dico più giusta perché in questo caso non esiste una scelta giusta! :)

     

    Grazie in anticipo!

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  11. bam bam bam       bam

     

    Forse per questo i martellI?

     

    Comunque carina l'idea. Chopin rende molto bene, non ho capito Bach ... e Debussy?

     

    Debussy perché i pezzi solitamente sono leggeri e i tasti si devono quasi sfiorare. Bach (suppongo) perché il tipo di composizione è una composizione "essenziale" e per ciò gli scheletri.

     

    A parte questo credo il mio riferimento preferito sia quello a Rachmaninoff, lo rappresenta perfettamente xD

  12. Io ho sempre fatto i compiti estivi, e letture e non sono morta. Non l'ho vista come una tortura imposta che mi flagellava l'esistenza. E a fine agosto non vedo l'ora che arrivasse l'inizio della scuola. Così mio fratello. Io credo che manchi il rispetto per l'istituzione SCUOLA, che è una cosa seria, va coltivato l'amore per la scuola. Se non c'è rispetto per quello che viene assegnato come approfondimento estivo dagli insegnanti, perchè dovrebbero avere rispetto i figli per gli insegnanti stessi?

     

    Io purtroppo non posso portare rispetto verso un istituzione che non rispetta me. In tutta la mia vita sono stati pochi gli insegnanti in grado di insegnarmi davvero qualcosa, e si parla di 1/2. Tornando al discorso compiti, fare i compiti non distrugge l'esistenza, ma uno studente medio è già obbligato a stare 6 ore sui banchi, quando potrà allargare le proprie conoscienze e dedicarsi a quello in cui vuole specializzarsi? Ma poi sopratutto i bambini, che ancora hanno tanta voglia di giocare e di scoprire il mondo, perché devono stare obbligati sui libri solo per capriccio di un insegnante attaccato ai metodi di 40 anni fa?

  13. Secondo me invece questo genitore ha ragione. Nel corso degli anni ho imparato che un concetto per poter essere appreso e assimilato non ha bisogno solo dello studio, ma anche del riposo. E' un po' come quando si prepara il pane. Prima si prepara la pasta, poi si lascia riposare e poi quando è pronta si inforna. Sarà compito del genitore poi far digerire al figlio quello che ha appreso durante l'anno scolastico, stimolando il figlio ad esercitarsi e a studiare, ma senza forzarlo. Alle elementari a me davano un libro di 50 pagine con i compiti per le vacanze estive. E' vero, 50 pagine di esercizietti non sono nulla in 3 mesi di estate, ma se la vediamo dal punto di vista di un bambino sono strazianti. In fondo se proprio devo dirlo io non ho mai fatto nessuna di queste 50 pagine, e non mi sento così tanto ignorante!

     

    Il riposo fa bene ed è diritto di ogni essere umano. Se tutti ci concedessimo una pausa saremmo tutti meno stressati e più produttivi, il cervello non è una risorsa inesauribile! :)

  14. @Lowseling

    Posiziona i microfoni ad una distanza compresa tra 2mt e 2,5 mt dal lato della coda del pianoforte e ad un'altezza da 1,5 a 2 mt. I microfoni dovranno puntare l'incrocio delle corde. 

     

    @Piccinesco

    La tua osservazione è corretta. Bisogna sempre vedere però cosa si sta cercando di riprendere e misurare i dBSpl. Le capsule dei microfoni non hanno un range di cattura infinito. È possibile che si arrivi al limite massimo di cattura, poniamo 120dB. Se la sorgente sonora supera questo limite è la capsula del microfono stessa a tagliare la cresta dell'onda. Tagliare di netto la cresta fa sì che si creino delle cuspidi e dunque si introducano delle armoniche dispare (tipiche dell'onda quadra) da qui la distorsione armonica. In alcuni contesti questa distorsione è proprio ricercata (vedi l'utilizzo dei distorsori nelle chitarre elettriche) tutto si riconduce allo stile. In questo caso è ovvio che non si cerca distorsione quindi occhio ai livelli !

     

    Grazie mille per le delucidazioni :) A proposito della strumentazione quindi potrebbe andar bene lo zoom h4n? Purtroppo la mia preoccupazione è sempre il fenomeno della distorsione, in questo caso io voglio raggiungere una qualità discreta, ovvero nulla di speciale ma quantomeno un suono abbastanza pulito senza le gracchiate che può dare una registrazione fatta con un cellulare o una videocamera

  15. dipende che devi registrare. Certamente sul pianoforte non si mette mai ma la distanza dallo strumento dipende anche dal tipo di musica che vuoi registrare. Per la classica è preferibile tecnica stereo abbastanza distante dal pianoforte, eventualmente con un microfono d'accento. 

     

    Mi serve per registrare musica abbastanza varia, principalmente musica romantica. Più che altro la cosa che mi preoccupa è che ci sono alcuni pezzi che hanno delle parti abbastanza pesanti (prendiamo in esempio alcuni preludi di Rachmaninoff) e vorrei limitare il più possibile il fenomeno della distorsione armonica che, per quanto io possa evitarlo suonando meno pesantemente, in ogni caso potrebbe presentarsi con un microfono di bassa qualità oppure con un'errato posizionamento della strumentazione

  16. L'H4n a livello di preampli e di regolazione è migliore dell'H6, costa meno e ha comunque la possibilità di 2 microfoni esterni (contro i 4 dell'H6).

    Con 250 euro lo trovi comprensivo di tutto (alimentatore, supporto avvitabile, ecc..). Se poi prendi un'asta da microfono con attacco (50 euro) sei a posto.

     

    Terrò in considerazione i consigli. Più che altro stavo pensando, se voglio fare una registrazione abbastanza buona mi servirebbe quanto meno un sostegno per il microfono che poggi a terra e non sul pianoforte, quindi teoricamente mi serve un sostegno snodabile che possa essere regolato sopra le corde. Questo tipo di supporto esiste per lo zoom h4n?

  17. Ciao a tutti,

     

    Vi propongo la mia interpretazione dell'elegia op.3 n°1 di S. Rachmaninoff. Non vi posso assicurare un 100%, purtroppo l'esecuzione è stata un po' sotto tono a causa di una tendinite curata da poco e la registrazione non è il massimo, ma spero che comunque possa arrivarvi qualcosa del mio pensiero riguardo a questo brano. Buon ascolto! :)

     

  18. Ciao a tutti,

     

    Tra qualche mese vorrei iniziare a fare delle registrazioni un pò più serie delle mie esibizioni al pianoforte utilizzando un buon registratore portatile. Ancora non ho stimato un budget preciso, ma da questo ne deriverá se scegliere lo zoom h6 o lo zoom h4n. Le mie domande sono: Se il mio budget mi imponesse una spesa minore dello zoom h6, mi converrebbe l'h4n o dovrei optare per altro? Cosa dovrei allegare al microfono per una buona registrazione (che tipo di cavalletto ad esempio etc.)?

     

    Grazie in anticipo :)

    • Like 1
  19. Ciao,

     

    A me personalmente è piaciuto molto, anche perché rende bene l'ambientazione, l'avrei visto bene in qualche film! Si sente il tratto sperimentale date le tante idee proposte, ma queste idee sono comunque ben collegate :) Spero che un giorno elaborerai queste idee formando qualcosa di più lungo e completo, sono molto curioso!

  20. Hanno inviato una mail qualche tempo fa dicendo che avrebbero aggiornato all'ultima versione di windows server. Non credevo però che avessero combinato questo casino. Comunque tenetemi aggiornati se riscontrate altre anomalie. È da questa mattina che ci sto lavorando e ancora non ho finito. 

     

    Per ora ho notato maggiormente un problema di lag e la mancanza di qualche avatar tipo il tuo

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