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Ciao a tutti, Sto assistendo all'integrale del quartetti di Beethoven che si sta svolgendo alla Sala Verdi del Cons. di Milano dalla scorsa stagione. L'ordine non è cronologico: ogni serata mischia le varie stagioni creative di Beethoven (io lo trovo bello). Ma nemmeno questo è un criterio rigido. I tre Rasumovsky per esempio sono stati eseguiti insieme nella stessa serata senza altri quartetti. Vabbè, vengo al dunque. il quartetto opera 130 verrà eseguito nell'ultimo concerto col finale-rondò. Ma quello che mi ha lasciato di sasso è stato vedere la collocazione della Grande fuga: insieme ai quartetti n. 1 e 2 dell'opera 18 (in mezzo!). E ho pensato a uno squalo bianco nella vasca dei pesci rossi :-) Poi nella newsletter del Quartetto leggo la seguente motivazione (copio/incollo uno stralcio qui di seguito in blu. grassetto e sottolineature sono miei) Martedì 11 marzo 2014 - ore 20.30 Quartetto di Cremona Esecuzione integrale dei Quartetti per archi di Beethoven - V Quartetto n. 1 in fa maggiore op. 18 n. 1 Quartetto n. 17 in si bemolle maggiore op. 133 “Grande Fuga” Quartetto n. 2 in sol maggiore op. 18 n. 2 Anche il Quartetto di Cremona si avvia a concludere la propria rassegna dei Quartetti di Beethoven, ma prima di terminare l’integrale con i due grandi lavori dell’op. 130 e 132 apre per così dire una parentesi molto suggestiva. L’idea di mettere a confronto in ciascun concerto il primo e l’ultimo stile di Beethoven viene portata alle estreme conseguenze, scegliendo di tendere al massimo l’arco del linguaggio per quartetto d’archi della sua produzione. I due primi Quartetti dell’op. 18, anche se in realtà non i più antichi in ordine di composizione, formano la cornice per inquadrare il lavoro strumentale più audace e sconvolgente di Beethoven, la Grosse Fuge op. 133. Scritta in origine come movimento finale del Quartetto op. 130, Beethoven si convinse a pubblicare la Fuga in forma autonoma, componendo un nuovo finale. Se sia meglio ascoltare questo colossale e avveniristico omaggio al linguaggio del contrappunto nella versione originale o in quella separata, è da anni un dibattito aperto. Ok... sono scelte. Ci sta. Ma mi piacerebbe sapere voi cosa ne pensate della scelta fatta da Beethoven. Con quale finale preferite l'op. 130? e perchè? ciao!
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