Ray1
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studio Op. 10 n 12 da 5° anno?!?!?!?! O.o mi sembra quanto meno un pelino prematuro....
Beh, se devi portarlo all'ottavo...forse magari al sesto un occhiata dovrai pur incominciare a dargliena...no? Ho un amico che l'ha preparato per il quinto...è un fenomeno, ma vedi tu
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Il mio livello è dal 5°-6° in giù all'incirca, cmq grazie per il vostro aiuto!!!!
Beh, non sei messo malissimo...diverse cose secondo me te le puoi permettere...fra valzer (opera 64), studi (opera 10 n. 12), notturni (Opera 9)
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A me non ha mai interessato più di tanto “pasticciare” i brani. Se ho un livello tecnico per suonare mi ci avvicino, altrimenti preferisco abbassare il tiro…
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Consolazioni di Liszt, parliamone.
Ad esempio non trovo le poesie di Lamartine o di Saint-Beuve
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Mi piace Marzapane...ha un po' anche dell'orientale
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Una bella recensione sul Venerdì di Repubblica (Claudio Strinati) del CD "Ravel Piano Masterworls" di Alessandra Ammara.
http://periodici.repubblica.it/venerdi/dettaglio.jsp?code=cla1320113&num=1320&page=113&__n=1
...Una esecuzione, invero notevole per dominio tecnico e maturità espressiva, di Alessandra Ammara, unitamente a altri capolavori raveliani come Miroirs (1904-5), la Sonatine (1903-5) e il vertiginoso, quasi inarrivabile e forse insuperato Gaspard de la nuit (1908), restituisce pienamente questa tensione intellettuale e fisica, centrando in modo perfetto la sublime qualità di tale musica dove la difficoltà suprema diventa chiara evidenza...
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E' tua Picicnesco?
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A me le trascrizioni di Horowitz non mi fanno impazzire tutte allo stesso modo, la "Carmen" è fra quelle che non mi piace per niente (troppo "volgare"), trovo più azzeccato "i Quadri"
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Tutti i compositori rispettabili si sono sempre espressi mostrando di conoscere quello che li ha preceduti, oggi Messiaen è un compositore da studiare, uno dei recentissimi, uno che ha cambiato il punto di vista sulla musica, come si fa a ignorarlo?
Io dico solo che dovrebbe essere uno dei punti di partenza e non un “ostacolo” da schivare
Per cui stai dicendo che chi studia in conservatorio composizione non approfondice l'autore dal punto di vista compositivo, come si potrebbe fare con un corale di Bach o altro?
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Io continuo a sostenere he un gran coda per le variazioni Goldberg è sprecato.
...pure no
Dipende
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Anche io sono per le buste trasparenti
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Ok, sembra tutto chiarito ... però torniamo in topic
PS
@TheSimon
Sono registrato da Aprile 2012, proprio novello non sono e seguo questi simpatici forumisti da un paio di anni buoni
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Una richiesta all'Admin: si potrebbero cancellare tutti gli OT e questo messaggio in modo da rendere più leggibile la discussione? Di solito le beghe fra Utenti e Moderatore si smazzano in privato, seppur civili, rendono un po' difficoltosa la lettura del topic....che mi interessa.
Fra l'altro non ho capito il punto di vista sulla questione di Carlos e TheSimon...stessi.
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Ok, ma Messiaen non sarà l'unica strada...no?
...vero...mi associo alla domanda.
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Quanto quest’opera sia stata amata da musicisti e musicologi è raccontato da Enzo Rostagno nella sua prefazione a uno dei pochi libri esistenti in italiano su Messiaen, un testo da conoscere assolutamente:
HILL, P. (2008a) (a cura di) Olivier Messiaen. Dai Canyon alle stelle, Trad. di F. Cilluffo e D. Torelli, Milano, Il Saggiatore
Venendo a Gerardo e Ray1, sentite le parole di Messiaen a proposito del serialismo e riportate da Rostagno:
«Sono stato molto contrariato dall’importanza smisurata che è stata attribuita a un piccolo lavoro di sole tre pagine che s’intitola Mode de valeur et d’intensité, partendo dal pretesto che questo componimento sarebbe stato all’origine dell’aplicazione del principio seriale nell’ambito degli attacchi, delle durate, delle intensità e dei timbri, in breve di tutti i parametri musicali. Può darsi che questa musica sia stata profetica, magari anche storicamente importante, ma musicalmente è tre volte niente»
Messiaen respingeva sostanzialmente il concetto di autoreferenzialità formalistica della musica.
Sapete cosa vuol dire questo per il mondo accademico?
Ergo, nessuna scuola che lo abbia preso come punto di partenza ... sta ai singoli attrezzarsi una volta passato il morbillo post strutturalista.
Adesso è più chiaro Frank, grazie
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Frank, scusami ma sono un po' confuso
negli atenei di tutto il mondo la musica e la trattatistica di Messiaen sono tra le più studiate.
...si studia o lo ignorano?
PS
Grazie a tutti per gli stimoli, sto ascoltando diverse cose (anche grazie ad altri topic) che neanche conoscevo di questo compositore
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Secondo me Messiaen è una figura solitaria, incompresa, o meglio che il mondo accademico non vuole accettare; per questo Messiaen rimane oggi ignorato e nessuna scuola sta portando avanti le sue idee, ne lo sta "accademizzando", ne lo sta facendo diventare un punto di partenza..
Persino quando andò a Darmstadt, si persero l'occasione di fare profitto della sua esperienza...e in nome di cosa?
Perchè non sarebbe avvenuto?
...sarebbe carino approfondire le relazioni tra colori e modi di Messiaen.
Per colori, intendi colori...colori? O è una metafora? Scusa l'ignoranza ...
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Grazie
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... io pensavo cirrosi
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Come si chiama tecnicamente una registrazione professionale tramite microfonazione, in alternativa alle amatoriali con videocamera, ipad o i suggeriti "zoom h4n" o "Jammin HR5"?
Grazie
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Grazie per i ricchi contributi, in particolare a Armando anche per il rande sforzo di "editing"
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Apro questo topic approfittando della nuova sezione dedicata al grande maestro di Bonn.
Quali film o film-documentari conoscete, avete visto, apprezzato, disprezzato, che vorreste vedere che trattano la vita di Beethoven? Per curiosità anche quelli "romanzati" vanno bene.
Chopin si può definire pessimista?
in F. Chopin
Postato
A parte i ricchissimi interventi, vorrei riportare questa citazione:
"Chi non ride mai non è una persona seria." F. F. Chopin
Contempla nel suo immaginario il "ridere", non so se non è indicativo di pessimismo