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Piano Concerto - Forum pianoforte

lorbell

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Risposte postato da lorbell

  1. Ciao a Tutto il forum e Buone Feste!!

     

    Ho notato che su alcune corde in rame, dei bassi e su qualcuna in acciaio sono presenti dei tratti di ruggine. Di solito conviene asportare la ruggine -ossido, evitando che questa regredisca? Sembra molto superficiale, magari con un sistema NON abrasivo le potrei pulire ? Non sopporto vederle così! :blink:;)

     

    Grazie per gli eventuale consigli!! :P

     

    Lorenzo

  2. Ciao a tutto il forum e Buone Feste!!

     

    Vorrei cortesemente sapere perchè i pianoforti verticali a corde dritte sono sempre sconsigliati! Quale problema si riscontra nell'accordatura ?

    Vale lo stesso per i coda a corde dritte?

     

    Sarebbe interessante capire tecnicamente il motivo !

     

    Grazie mille ! :blink:;)

     

    LORENZO

  3. I metodi di solito tendono a semplificare molto quella che è "l'armonia" perchè altrimenti non sarebbe piu' un metodo ma un libro di armonia e l'appassionato non lo leggerebbe causa sconforto :).

    Lo studio delle scale fà bene sia alla tecnica pianistica che alla teoria ma non è tutto cio' che serve! Devi ascoltare molto analizzando l'andamento armonico del brano/canzone. Cerca di ascoltare la linea di basso che a mio parere aiuta parecchio.

    Imparare i giri armonici in tutte le tonalità non credo aiuti molto. Studia i gradi delle scale e come si costruisce un accordo e gli intervalli di cui è composto. Es. se hai studiato tutte le scale e sai che l'accordo maggiore è costituito , partendo dalla tonica (1° grado), da un intervallo di terza maggiore ( 2 toni) e uno di terza minore (1 semitono + 1 tono) lo potrai prendere in tutte le tonalità senza problemi.

    Ci sarebbe molto da dire poiche le varianti in gioco sono molteplici e dipendenti dallo stile musicale.

    Buon lavoro :)

    Lorenzo

  4. Ciao e benvenuto!

    Provo a darti una mano!

    L'avorio è molto poroso! Se la sua superfice è lucida riesce ad essere piu' repellente verso le impurità ed il sudore. Secondo me il sale e il limone non vanno bene. Puo' essere che l'avorio assorba il succo di limone (acido) e tenda ad ossidarsi nel suo stato superficiale! Aspetta Paolo ma credo che una levigatina accurata e delicata con carta abrasiva da carrozziere (ma a secco) grana 1800 e poi del polish per rendere la superfice a specchio dovrebbe risolvere il problema! Penso che per la pulizia l'acol si piu' indicato.

    Non credo che si trovino ancora i ricambi in avorio per ovvi motivi!

    Lorenzo

  5. Ciao! Cerco umilmente di darti una risposta :

     

    I giri armonici sono semplici sequenze d'accordi che si trovano spesso nelle canzoni ma che hanno molteplici varianti! Credo che piu' che altro ci si deve abituare ad ascoltare i brani volta per volta senza non dover necessariamente far riscontro a giri armonici prestabiliti. Quello che piu' conta è lo studio delll'armonia che è argomento molto vasto e articolato (da impazzire ...direi ci sono bei mattoni da leggere) !

    Quali giri armonici conosci ?

    Inoltre credo che molti compositori, autori , cercano sempre di creare delle varianti proprio per non entrare nel banale : io il primo se ascolto una canzone nuova ed avverto un 1° 6°2°5° già mi viene lo sconforto perchè mi è venuta la nausea ed è scontatissimo! Non perche non sia bello intendiamoci!

     

    La tonalità si sceglie in base all'estensione vocale del cantante esecutore , se si tratta di una canzone; nel caso di composizioni strumentali si adegua la tonalità allo strumento/i per cui detta partitura è destinata.

     

    Spero di non averti confuso ancor di piu' le idee! Aspetta anche le risposte degli altri

     

    Lorenzo

  6. Non si può entrare nei particolari, rischiando di sostenere tesi poco realistiche. Bisognerebbe vedere lo strumento. Un tasto che 100 non è suonabile. I piombi potrebbero essere stati rimossi per "appesantire" la tastiera. Ma, vedi, continuiamo afare ipotesi.

     

     

    Lo so Paolo ! :) :)

     

    Comunque ho notato che gli smorzi si alzano appena inizia l'abbassamento del tasto il che (credo) influisca, in buona parte, ad incrementare il peso d'affondo. Tu cosa ne pensi?

    Lo smorzo si dovrebbe sollevare a circa metà corsa del martello se non ricordo male!!?

     

    Per il momento studio così ... che devo fare!

    Grazie di cuore per i consigli ! :)

     

    Lorenzo

  7. Ho ispezionato un po' tutta la meccanica, tranne i perni delle forcole! I perni di centro dei tasti sono perfetti, non ci sono segni di ruggine!

    I piombi sono presenti ma non su tutti i tasti!

    Pensate che un bilanciamento di tutta la tastiera sia fattibile o meglio tenermi tutto com'è?

    Eventualmente posto qualche foto anche per rendervi conto che la maccanica è veramente in buoni condizioni! POsso anche segnarmi i tasti dove sono presenti i piombi!

    La martelliera dubito sia stata sostituita!

    Grazie

    Lorenzo

  8. :) :) :) grazie a tutti!!!

     

    Perfetto ! (si fà per dire)

     

    Il peso di ritorno va misurato a scappamento "scappato" oppure no!??

     

    Per Pianoexpert:

    Di cosa è fatto il protek? Perchè non va bene?

    In un'altra discussione consigliavi la grafite liquida per lo scappamento con successiva lucidatura! Mi confermi?

    Prima di consultare il tecnico voglio capire bene cosa puo' essere ... sai meglio andare con i piedi di piombo!

    Un'altra cosa ! Perchè nei pianoforti con leva corta tutto è piu' "delicato"?

     

    Grazie a tutti per i consigli.

    Lorenzo :) :)

  9. Ciao a tutti!!

    Come ben sapete sono da poco felice possessore di uno Sculze Pollmann da 1,6 mt. del 1974 che monta meccanica renner .

     

    Dopo aver visto tutti i video del maestro Ferrarelli ho iniziato a effettuare delle misure :) :)

     

    Affondo dei tasti 12 mm

     

    Peso di affondo circa 100 gr. nei bassi, 80 gr nei medi e 60 gr. nel registro degli acuti.

    Col pedale del forte inserito il peso si riduce di circa 20 gr.! (Paolo mi accenno' di una tastiera pastosa ma non credevo fino a questo punto)

    Prima di tutto mi piacerebbe ottimizzare quest'ultimi valori che credo siano un po' eccessivi :):( il peso si sente, nei brani veloci, ed è fastidioso. Si sente inoltre qualche cigolìo quando il tasto lo si affonda lentamente :) :)

    Domande

    1) Come si misura il peso di ritorno dei tasti ?

    2) avevo intenzione di acquistare il Protek (per i perni ) e la grafite liquida (per rullini di scappamento) sul sito della Renner , cose ne pensate?

     

     

    Grazie per l'aiuto prezioso!

    Lorenzo

  10. Ora è lì ! :) :)

    Nel salone di casa! Solo a vederlo ...GODO ! :) :)

     

    E' arrivato sabato mattina (che bel sabato) ! Il tecnico me l'ha portato su al primo piano a mezzo piano-plane. Bella sudata con tachicardia inclusa visto che in alcuni punti ce l'ha fatta per un pelo... comunque tutto bene!

    E' stato montato.

     

    Poi è venuto il bello...ha sfilato la tastiera ed ha cominciato la rasatura dei martelli con una tavoletta di legno e tela abrasiva e mentre parlavamo lui dava la giusta (spero) sagoma ai martelli.

     

    Successivamente ha utilizzato un foglio di carta abrasiva piu' sottile per rifinire il lavoro. La fase successiva l'ha visto impegnato nell'allineamento dei martelli . L'accordatura è stata fatta quasi tutta ad orecchio (non sono riuscito a seguirlo piu' di tanto) .

     

    Dopo è passato all'intonazione dei martelli. (euro 200 compreso trasporto con piano-plane)

     

    Il tecnico mi è sembrato preparato e a suo dire continua a leggere e confrontarsi con i suoi colleghi per migliorare!!

    La rasatura sembra stata fatta bene, l'intonazione un po' meno visto che alcune note possono essere migliorate ( a sto prezzo !! )

    Magari in un secondo momento lo richiamo per fargli rifare l'accordatura e gli faccio notare quali note non mi piacciono.

     

    Rimango ancora perplesso sulla eccessiva durezza della tastiera che con 70 gr. non affonda . Questo sara sicuro intervento da far fare!

    Nel complesso sono soddisfatto e ringrazio tutti, in particolare Paolo e Simone per l'aiuto!

     

    Lorenzo

  11. Io opterei per il coda. Stiletti, martelli e vai col tango ! La meccanica del coda è completamente diversa dal verticale e, a meno di non prendere una ciofeca di coda, nella maggioranza dei casi è sempre meglio optare per un coda piuttosto che su un verticale. Poi se si paragona un coda distrutto con un buin verticale ovvio che sia meglio il verticale !

     

     

    Io ho optato! :)

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

     

    Per lo Schulze Pollmann... Sabato mattina arriva! Mi sento come quando ero bambino e aspettavo la Befana!! Che sensazione strana!

    Appena arriva vi rendero' partecipe della mia gioia :) :) :)

    Grazie di cuore a tutti!

     

    Lorenzo

  12. Io faccio così: ad esempio nei pezzi di Joplin imparo lentamente con movimenti ampi della mano e poi quando mi sento sicuro aumento gradualmente la velocità: ogni tanto provo a velocità "folle" per vedere se effettivamente ho fatto progressi. Non bisogna avere paura: io ho imparato a buttarmi e devo dire che facendo così ho sicuramente fatto meno errori di quando ero preoccupato per ogni singola nota. E' chiaro che lo studio rigoroso ci deve essere per eseguire le note giuste, ma quando si sta andando nel brano e si fa qualche stecca è meglio andar avanti, segnarsi un appunto mentale e non fermarsi. Questo secondo me può aiutare nell'esecuzione in pubblico che magari può sempre riservare brutte sorprese, come una piccola stecca o anche una mosca che ti ronza vicino alle orecchie! :)

    Sto anche io studiando rag-time e col tempo voglio anche metter su Pianofortissimo di Carosone.

     

    Grazie a Paolo e ad Andrea... come diceva il grande Totò " io il coraggio ce l'ho! ... è la paura che mi frega" :):(

     

    E' capitato in quei pochi saggi che ho fatto, che nonostante il brano lo conoscessi a menadito, quando arrivavo a suonare un passaggio un po' complesso ove ci mettevo piu' attenzione (forse troppa) incappavo matematicamente in un blocco totale (mai mi sono fermato). Una volta dovevo eseguire un'invenzione a due voci di Bach ed arrivato ad un certo punto mi sono bloccato e per non fermare l'esecuzione, pena una bella figuraccia, ho ripetuto non so quante volte la battuta prima dell'inghippo mentre pensavo a quello che dovevo suonare ;poi sono riuscito a proseguire :):D :D

     

    Credo sia anche una sorta di timidezza . Dovrei suonare di piu' in pubblico !! :) :)

     

    Lorenzo

  13. Certo, sempre il tecnico, ci mancherebbe! Era una mia curiosità .

    Che io sappia il somiere nei pianoforti antichi era costituito di legno massello il quale si fessura molto piu' facilmente rispetto a quelli moderni che sono fatti in multistrato speciale.

    Adesso non mi sovviene ma il somiere come si puo' visionare in un piano a coda? Se non sbaglio, guardando il pianoforte dall'alto si vede prima il telaio in ghisa!!??

     

    L'argomento è davvero affascinante...scusatemi le troppe domande!! (ce ne sarebbero centinaia ...a dire il vero)

    Grazie mille

    Lorenzo

  14. Ogni pianista ha una visione figurata diversa di quello che sta suonando. Una cosa vorrei sottolineare. Gli "automatismi" non danno mai sicurezza. Tutto lo studio e l'assimilazione deve essere cosciente. E' evidente che in alcuni complicati e rapidi passaggi, il cervello fisserà dei "capisaldi" di riferimento, non avendo il tempo di filtrare tutti i movimenti e tutte le note. Qualcosa di automatico sì, ma qualcosa. Il linea di massima, mai abbandonare la coscienza e la conoscenza.

     

    Ecco perche' sono insicuro! Pensavo dipendesse da altro... tipo la difficoltà a memorizzare o a concentrarmi! Ma avvolte se penso a quello che devo fare mi blocco! Com'è possibile? :) :)

  15. Salve a tutti!!

    Vorrei cortesemente sapere se quando si controlla la tenuta delle caviglie in un pianoforte datato, è buona norma controllarle tutte o a campioni!!

    Naturalmente la caviglia è sotto il tiro della corda : in che modo questo influisce sulla percezione della maggiore o minore tenuta della caviglia?

    Si deve provare girando la caviglia sia in senso orario che antiorario oppure solo in un verso??

    Anche la lunghezza della chiave è da considerare? Credo che una chiave piu' lunga dia un senso di minor sforzo nel girare la caviglia!!

     

    Ultima domanda :) Se in un pianoforte uno o piu' cori si scordano in maniera piu' accentuata rispetto ad altri potrebbe essere segno che la caviglia relativa si sia "smollata" e quindi non tiene piu' ?

     

    Grazie mille!!! a presto :) :) :)

     

    Lorenzo

  16. Io non mi ricordo e mi scuso se sono stato smemorato: ho aperto questa discussione senza scrivere (mi è rimasto in testa) per avere anche dei consigli di chi si cimenta con il rag time e quindi indirettamente lo stride piano. Riguardo a quest'ultimo è proprio la metabolizzazione a pilota automatico mentre s'improvvisa (magari anche improvvisando con la sinistra). Un'altra cosa che mi chiedo sempre è che pur disponendo di una non buonissima lettura a prima vista quando leggo il notturno di Chopin op.9 n.2 mi accorgo che alla fine se studio un'attimo la sinistra e cerco di mandarla "a pilota automatico" e poi mi concentro a leggere la destra mettendole insieme, pur con qualche stecca, mi sembra di suonar meglio e più fluido non per il fatto di andare "a pilota automatico con la sinistra" ma proprio perché riesco a sentire meglio la melodia con tutto il corpo. Forse ho detto una miriade di banalità, ma sto ragionando bene?

     

    Bello il rag time! Stai studiando qualcosa di Scott Joplin ? Io pure! :) :)

    Inizialmente ho avuto anch'io la sensazione di non riuscire ma poi stai sicuro che col tempo (il brano va maturato) la sinistra va da sola senza avere il tempo di pensarci! L'improvvisazione richiede sicuramente piu' tempo ma credo che una volta appreso il meccanismo (studiando vari brani del genere) vedrai che senza accorgetene ci riuscirai! Spero di esserti stato d'aiuto!

     

    Lorenzo

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