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Piano Concerto - Forum pianoforte

Gerardo

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Risposte postato da Gerardo

  1. ..scusa è che il mio libro dice che si costruiscono sul II grado del modo maggiore o sul IV del modo minore

    Il tuo testo dice giusto, sicuramente dietro c'è il seguente ragionamento:

     

    Se prendi la successione indicata da Frank

     

    sib re sol

    sib re fa sol# (DE)

    Poi V

    la re fa la

     

    Sib re sol è IV36 di re minore

    omettendo da questo accordo (sib re fa sol#) il fa che è la quinta, appunto sib re sol# ... ti renderai conto che è stata solo innalzata una nota, appunto il sol (IV° grado) che diventa sol# per cui un #IV.

    Ovviamente lo usi sulla sopra-tonica (in re- appunto sib) ma non sul sesto grado in termini funzionali

     

    Facendo lo stesso esercizio per la francese .... avrai un altro risultato, indovina?

    • Like 1
  2. Proprio per questo scrivevo I46, che corrisponde alla doppia appoggiatura.

    Ah mi ha tradito una o di troppo

     

    > (V o I46).

     

    Comunque sia la doppia appoggiatura si indica così V[46 35] proprio perché non è I (funzionalmente)…i cembalisti nel continuo usano solo 46 perché loro leggono solo le relazioni intervallari con il basso. Di fatto sei su un V. Si indica I46 quando si è sul primo in secondo rivolto, che non è il caso della doppia appoggiatura.

    • Like 1
  3. Variazioni beethoveniane sul tema di Colonel Bogey dal film The Bridge on the River Kwai, suonate e composte da un grande comico inglese. Questo sì che aveva le idee chiare e aveva studiato bene, anche se non era un compositore.

    Dudley Moore LIVE - "Beethoven's Colonel Bogey" - stereo HQ

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  4. da cui l'interpretazione "alternativa" :P . A meno che non sia errata (che potrebbe anche darsi), perché non considerarla? L'armonia si può utilizzare in tanti modi, ed è bella per questo. Perché allora non provarci?

    Da un lato è vero, però secondo me bisogna tenere conto di cosa poteva conoscere Rossini e che metodologie compositive a aveva a disposizione. Praticamente solo la tonalità...per cui tutto, volendo o non volendo, prende le mosse da questo.

     

    Un'alternativa è possiible oggi perchè è passata tanta acqua sotto i ponti e oggi un compositore può esprimersi nella tonalità anche con percorsi che non si incastrano per forza nei giri ottocenteschi.

     

    Per cui vanno ricercati i perni tonali ... e il resto è quello che ci sta in mezzo.

  5. @Thallo

    > Molto di rado si parla di tonicizzazioni e false riprese, si parla quasi sempre di emotività..

     

     

     

    A proposito di questo, dopo tanti anni sono giunto alla conclusione che solo una piccola fetta di ascoltatori (addetti ai lavori) fa questi ragionamenti...coloro che per deformazione professionale sono a contatto con materie ad orientamento compositivo. Se chiedi ad un pianista un parere sul tuo brano ti risponderà: mi piace, non mi piace, ti racconta eventuali relazioni all'aspetto emotivo e alla peggio ti dice "mi ricorda x" o "mi ricorda y" :)

  6. non sia bella?

    Bella o solida? Il bello è un dato soggettivo il solido è un dato oggettivo. Di fatto i gusti di un critico non interessano a nessuno, probabilmente ...come dice Lowseling, è interessante proprio quella parte meno soggettiva. Capisco che possa dar fastidio, ma se uno si mette in piazza, si prende pure le critiche ...nel caso siano dovute. Altrimenti si può chiudere nella sua torre d'avorio :)

  7. Nella seconda battuta ad esempio il do doppio # + un appoggiatura per cui a parte il I° iniziale, si pasa nell'area del II° e V della seconda battuta per poi arrivare ad un I con appoggiature di battuta 2...poi grande dilatazione del quinto grado inquintato da un sacco di appoggiature e da una tonicizzazione.

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