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Piano Concerto - Forum pianoforte

Crazypiano

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Risposte postato da Crazypiano

  1. Sicuramente chi ha scritto l'articolo non è un pianista, ma leggendo

     

    "Quattro mesi dopo, suonando e soffrendo, Janina poteva già eseguire un repertorio del Settecento.

    Ancora un mese e aveva già attaccato con Chopin."

     

    A leggere sembra quasi che ci sia una scala delle difficoltà legata all'asse del tempo...stavo pensando se effettivamente può essere così...di sicuro Chopin richiede un arto bello funzionante, però direi lo stesso per Bach e ovviamente molti altri...

  2. Non ho mai dato il ben venuto perchè lo trovo un po' ridondante in generale nel farlo con tutti (parlo ovviamente per me), per cui con ipazia50 non vorrei fare diversamente e non che non meriti di essere salutata a dovere, anzi lo faccio subito, ben venuta!

     

    Però il suo topic mi da l'occasione di ringraziare tutti i membri del forum (non l'ho mai fatto), stimati musicisti, che hanno creato un ambiente interessante vivo dove rivecere pareri autorevoli...un posto di qualità che attira altrettamta qualità, gli amici che si aggiungono hanno grande esperienza e mi sento onorato (e quasi a disagio) di approfittare di tanto in tanto della vostra pazienza.

     

    Per cui grazie ancora di esserci!

  3. ... era il 1972.

     

    A me sembra interessante la disponibilità di una star della musica classica a lavorare per un piccolo film di fantascienza (film magnifico, ma questo è un altro discorso)...

     

    ... e la dimensione intima del film mi fa pensare che la scelta di scrivere "Glenn Gould" e non "Bach" sia stata centrata ... secondo voi conta la musica o la sua interpretazione? In questo senso condivido l'aver scritto GG

  4. Mi riferisco a Mattatoio n. 5, film tratto dall'omonimo romanzo di Vonnegut, soundtrack by Glenn Gould.

    Non sapevo del film, molto azzeccata la colonna sonora.

     

    A proposito di questo, stavo ragionando alle possibilità di aderenza della musica alle immagini, intendo quando scritta prima.

     

    Probaiblmente Gould ci ha messo molto di suo nella "selezione"...chiaramente conosceva bene il repertorio di Bach ... che esegue pure :D

  5. una cosa è "ammorbarsi", una cosa è non comprendere. Moltissime composizioni occidentali sono ammorbantissime, e mi piacerebbe molto capire cosa CrazyPiano intenda con "comprendere".

     

    Volevo solo descrivere una tendenza, cioè ... forse come dice qualcuno sarà musica meditativa, ma dopo un po' sembra che cessi in me l'interesse verso quel tipo di ascolto. E così altri amici al quale ho chiesto.

    In una tendenza generalizzata, pensavo dipendesse dalla comprensione ed effettivamente non capisco perchè ad un certo punto quella musica debba perseverare secondo certi binari.

    Visto che a loro piace...forse non capiamo noi. A loro piace, non so se è chiaro.

    Peccato che loro non hanno problemi con la nostra musica... la loro è forse troppo semplice per noi?

  6. Avevo letto da qualche parte che mentre noi occidentali abbiamo difficoltà a comprendere la musica cinese, che ci sembra alquanto noiosa, loro non hanno problemi con la musica occidentale, e si vede.

    Dico si vede perchè la loro meta preferita sembra Bonn ... e Beethoven :D

     

    Dev'esserci un problema insormontabile di armonia, o qualcosa del genere, tipo che loro usano tutta la scala e noi no... chi mi sa spiegare qualcosa? Perché per loro (gli orientali in genere) è più comprensibile? E non viceversa?

  7. Chiaramente Schoenberg si riferisce all'ambito tonale

     

    @Thallo

    > Cantare Bach è IMPOSSIBILE se non si capisce il profilo contrappuntistico delle sue melodie,

    > perchè alcune relazioni sono non immediate (e non sostenute da accordi!)

    Ma le melodie non derivano dai canti dei pietisti o menate del genere? ... quindi se non cantabili, melodie realmente cantate?

  8. Approfitto del topic...quale effetto producono gli intervalli?

    Per scrivere una melodia quali sono gli "intervalli" piu' usati, meno dissonanti? Mi piacerebbe avere una breve descrizione di tutti gli intervalli a livello acustico.

    Spero non sia complicato :wacko:

  9. Nel 1827 moriva Beethoven. Di lui si parla sempre dell'anniversario della nascita (data peraltro incerta), ma a differenza di Mozart, non ci si ricorda quando è morto. Effetto "Peanuts"? Forse perché non ebbe una morte così romanzesca come Mozart.

     

    Comunque anche e come Mozart e gli altri continua a vivere attraverso la sua musica.

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